domenica 8 marzo 2020

L'Angolo del Rockpoeta®: "Ascoltaci" (8 Marzo)

Eccezione alla regola, oggi post straordinario (domani il consueto post del lunedì) così come è importante e straordinaria la data odierna: 8 marzo, giornata internazionale della donna, una ulteriore occasione per riflettere donne e uomini tutti insieme e non per festeggiare.

"ASCOLTACI"

Ciao sono Giuliana 
E sono una lavoratrice sottopagata 
Ossia prendo meno dei miei colleghi uomini a parità di mansioni.

Ciao sono Marta
E sto subendo nonostante le numerose denunce
Ancora stalking dal mio ex

Ciao sono Iris ed ho 10 anni
No, non è il mio nome vero
Quello chi se lo ricorda più
Vivo in Thailandia come schiava del sesso 
Venduta a 4 anni dai miei genitori.

Ciao sono Jezabel
Sono costretta a non poter studiare
Ed a sposarmi presto con un uomo che non conosco e non desidero
Ma a cui dovrò ubbidire e che dovrò soddisfare.

Ciao sono Giulia
E subisco costanti molestie sessuali e mobbing 
Dal mio datore di lavoro
Vorrei denunciarlo ma non mi sento tutelata dallo Stato
E se perdo il lavoro come farò a mantenere mia figlia di 8 anni da sola
Visto che il padre deve ancora versarmi gli alimenti degli ultimi tre mesi?

Ciao Sono Sonia
E sono morta
Uccisa dal mio ex come capita a tante di noi. 

Ed allora
Tutte noi
Per noi e per tutte le altre donne come noi
E forse come te
Ti chiediamo
Di non sprecare questa giornata 
E ti domandiamo: Oggi cosa c'è da "festeggiare"?

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

28 commenti:

Gus O. ha detto...

Ciao, sono Marcella. Caro Daniele non c'è niente da festeggiare. Va tutto storto e oggi mi è arrivata la lettera di licenziamento del mio datore di lavoro, un commercialista che è convinto che una segretaria deve dare qualcosa di più. Daniele sono convinta che fino a quando ci sarà questa maledettissima festa la donna sarà una cittadina di serie B.
Daniele, vedi che sei un maschio che ragiona e scrivi anche poesie molto belle.

Pia ha detto...

Bella anche l'altra che hai scritto. Molto dure entrambi ma reali.
Invece io ti faccio la domanda inversa e la faccio a tutti:

perché allora non festeggiare?

Per me ben venga un giorno di festa se scaturisce tanta ribellione e riflessione, o sbaglio?
Io festeggio, eccome se festeggio e la dedico a tutte coloro che non possono fare come me, con l'augurio che abbiano la forza ed il coraggio di uscirne per riuscire a fare come me.
Un abbraccio Daniele, grazie.

Gus O. ha detto...

Che dire?
Le mutilazioni genitali femminili (MGF) sono un fenomeno vasto e complesso,che include pratiche tradizionali che vanno dall'incisione all'asportazione, parziale o totale, dei genitali femminili esterni.

Bambine, ragazze e donne che le subiscono devono fare i conti con rischi gravi e irreversibili per la loro salute, oltre a pesanti conseguenze psicologiche.

Si stima che in nel mondo il numero di donne che convivono con una mutilazione genitale siano circa 125 milioni. Dati gli attuali trend demografici, possiamo calcolare che ogni anno circa tre milioni di bambine a partire da quattro anni si aggiungano a queste statistiche.
Mi domando?
Queste bambine non hanno il coraggio di reagire?

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER GUS commosso dal tuo commento poetico toccante e molto vero. Grazie immensamente per le tue parole sui miei versi

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER PIA il problema è che questa riflessione non la fa scaturire e che molte donne vanno solo a vedere spogliarelli maschili pensando che sia quello l'apice della loro indipendenza

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER GUS LA MGF sono un'altra grave piaga. Purtroppo quelle bimbe vivono in u a società dove per loro vedere la donna schiava è quasi normale e soprattutto anche volendo ribellarsi sono sole neanche le loro mamme le aiutano

Ariano Geta ha detto...

Certamente, accanto alla festa, ci devono essere anche iniziative politiche per risolvere certe problematiche ancora esistenti.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER ARIANO iniziative anche culturali e sociali non solo dei partiti secondo me.

Claudia Turchiarulo ha detto...

Non c'è proprio nulla da festeggiare, hai ragione.
Il gender gap è solo l'ultimo dei nostri problemi.
Essere donna è faticoso, credimi.
Ma c'è una caratteristica fondamentale che le donne hanno nel DNA... Il coraggio!
Anche quello di sperare che prima o poi questa società malata smetterà di perseguitarle.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER CLAUDIA il vostro coraggio è proverbiale ed hai ragione essere donna oggi è ancora molto difficile.

cristiana marzocchi ha detto...

Come sempre, entri nel cuore di un problema con intelligenza , un intelligenza che, oltre che dalla mente, ti scaturisce da un cuore colmo di umanità.
Cri

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER CRISTIANA: grazie la tua sensibilità è unica.

Angela ha detto...

è vero non c'è da festeggiare, bensì da considerare quante situazioni di diritti violati vivano tante donne nel mondo, vicino e accanto a noi, e attivarci, lì dove possiamo, per combattere per difenderle.

Serena domenica...

MAX ha detto...

Ciao Daniele e buona festa delle donne a tutte.
Si c’è poco da festeggiare ma non per i motivi che scrivi te..almeno nella mia regione , provincia ..che assieme ad altre a me vicine siamo diventati da oggi zona rossa .
E che in teoria posso solo lasciare la provincia solo per andare al lavoro.
Poi la quarantena sta abbattendo la nostra economia, siamo in ginocchio.
E chi lavora ad esempio nella ristorazione sta cosa la sente molto forte.
Quindi della festa della donna a mia moglie ad esempio ma anche a tante altre donne che conosco quest’anno passa proprio in sordina.
E sinceramente non c’ho voglia di festeggiare manco io.
Niente di personale contro te o i tuoi bei versi che denunciano la triste condizione attuale di molte donne nel mondo che appunto non hanno motivo di festeggiare.
Ma ci sono alche altre che hanno motivo e diritto di festeggiare aldilà del puro aspetto ludico è commerciale che rappresenta la festa insomma non è proprio tutto nero in fondo e bisogna essere fiduciosi nel cambiamento che son sicuro arriverà per tutte!

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER ANGELA condivido il tuo pensiero in pieno

MikiMoz ha detto...

C'è da festeggiare il coraggio di tutte, oggi e sempre.

Moz-

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MAX so che sei in zona rossa. Quando ho letto la notizia ti ho subito pensato. Passa domani mi raccomando...

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MOZ più che festeggiarlo sarebbe il caso di celebrarlo ed elogiarlo e magari rispettarlo.

Cavaliere oscuro del web ha detto...

Non è facile essere donne in questa società, bisogna fare di più.
Serena domenica.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER CAVALIERE condivido e siamo noi uomini per primi a mobilitarci per sostenere le donne nelle loro battaglie

Mariella ha detto...

Io sono Giuliana, Marta, Iris, Jezabel, Giulia e Sonia. Sono tutte le donne che patiscono, soffrono, vivono, soccombono. Non credo ci sia molto da festeggiare oggi e coerentemente con il mio pensiero, non ho scritto nulla sul mio blog a proposito dell'8 marzo. Invece, sulla mia pagina Instagram, ci sono due foto: la prima ricorda le parole di William Shakespeare sulla forza delle donne e la seconda è una mia foto su di una delle "famigerate" panchine rosse di stopallaviolenzasulledonne. In didascalia affermo che festeggerò quando numeri di allerta contro la violenza e le panchine rosse non saranno più necessari.
Buona domenica Daniele.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MARIELLA giusto non esiste un solo motivo per festeggiare e trovo molto efficace quanto hai postato su Instagram. Quando arriverà quel giorno sarò felice di potermi unire a te per festeggiare. Buona domenica anche a te.

Anonimo ha detto...

Bel post a più voci. Per me 8 marzo è tutto l'anno, e non è il solito modo di dire che si sente in questo giorno. Nella metà degli anni '70 ho avuto tante amiche femministe che a me e ad altri nostri amici di quegli anni sono riuscite (come dire) ad "educarci" sui diritti delle donne (i miei non mi hanno mai insegnato niente sulle donne, ma non ne ho mai fatto un problema ad entrambi. Tutto quello che so sulle donne sono le donne stesse ad avermelo insegnato). Poi negli anni '80 e '90 ho collaborato spesso e volentieri con donne importanti, e alcune di queste donne mi hanno anche insegnato un lavoro. Poi, via via sino ad oggi, ho sempre avuto stima e rispetto per molte donne che ho conosciuto, inclusa la mia attuale compagna...

...insomma, negli anni sono stati fatti tanti passi in avanti ma vista la situazione (la definirei tristemente una "mattanza" prettamente italiana, cose che non leggo che avvengono così tanto e allo stesso modo all'estero) c'è da fare molto di più. Ciò che è stato creato in passato (leggi a favore delle donne e altro) non è bastato, non è sufficiente. A mio modesto parere bisogna iniziare sin dalla famiglia, cioè sin da bambini insegnando il concetto del rispetto dell'altro. Io direi "difendere la posizione", difendere e migliorare ciò che è stato fatto. E l'esempio deve partire innanzitutto dall'alto...
Un salutone e buona domenica

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER ACCADEBIS un interessante excursus il tuo molto legato alle donne che sono importanti a tua vita

Patricia Moll ha detto...

8 marzo... un giorno come un altro. Un giorno in cui si regala la mimosa a una donna... perchè? Non lo so e non mi interessa.
Io preferisco il rispetto e la considerazione ma per giorni all'anno. Non serve la mimosa oggi e il mobbing domani.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER PATRICIA concordo su ogni tua parola

marcaval ha detto...

In questi giorni si parla ovviamente solo di coronavirus ma i femminicidi non si fermano. C'è poco da festeggiare,c'è una società da cambiare.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MARCAVAL infatti direi nulla da festeggiare