lunedì 31 dicembre 2018

HAPPY NEW YEAR!!!

Signore e Signori, Ladies and Gentleman, carissime e carissimi Bloggers, "semplici" lettrici e lettori privi di blog, porgo a tutti voi ed a coloro che amate, da questa pubblica piazza virtuale, un sincero, affettuoso e profondo augurio di un sereno, felice e scoppiettante anno nuovo!

BUON 2019!!!

Con amicizia il vostro affettuosissimo Uomo Ragn...(ma che dico, tutta colpa delle influenze di Moz!:-))) )

Con affetto
Daniele il Rockpoeta®

(Ci si ritrova qui  Lunedì 7/1/2019. Vi aspetto!)

giovedì 27 dicembre 2018

L'Angolo del Rockpoeta®: "Pictures"

Mi scuso se in questi giorni un po' convulsi  forse non riuscirò a passare a trovarvi nei vostri blog, farò cmq il possibile per riuscirci.

Vi lascio con una poesia particolare che spero vi possa piacere:

PICTURES

Sole nero
Raggi verdi
Strisciata bluastra
Chiazze giallastre
Macchie violacee

Sorriso smorzato
Casa abbozzata, sospesa nel vuoto
Tetto spiovente
Cielo fatiscente.

Getto di vernice
Respiri d'inchiostro
Camice bianco
Catene spezzate.

Immagini nella mia mente
Il mio quadro per te
Se soltanto sapessi dipingere.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

PS: Ci si rilegge Lunedì 31/12 per gli auguri di Buon Anno :-)))

venerdì 21 dicembre 2018

L'Angolo del Rockpoeta®: "Scie Rosse"(Merry Christmas!)

SCIE ROSSE

Scie rosse 
Colorano aria irrespirabile

Natali chimici 
Si succedono
E Santa Klaus si dipinge di verde fosforescente.

Guerre calde
Incendiano respiri

Notte Santa
Riuniti in un bunker
Per sperare di sopravvivere.

Ultimo Natale di crisi prima dell'estinzione.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

PS: Ok, mi rendo conto che non sembrano proprio gli auguri migliori :-))) ma mettiamola in questo modo, li scrivo così per esorcizzarli. Magari tutto cambierà in meglio se anche noi ci svegliamo, no? 

Quindi BUON NATALE A TUTTI! Ci si rilegge eccezionalmente Giovedì 27/12. 

mercoledì 19 dicembre 2018

lunedì 17 dicembre 2018

L'Angolo del Rockpoeta®: Tutta Colpa Della Società...

Anch'essa postata qualche anno fa ed inserita nel mini-reading lasciato sul post a me dedicatomi da Santa Spanò, per chi non l'avesse ancora letta la voglio postare oggi qui.

Spesso si sente dire, di fronte ad una disgrazia o tragedia, "E' tutta colpa della Società" ma la Società non siamo tutti noi?

OMEOSTASI

Mi calpestate
Mi umiliate
Mi mettete la sordina
Per non farmi parlare
Imbavagliate la mia anima
Per impedirmi di mostrare chi siete veramente.

Per voi
Sono malata
Persa
Depravata
Decadente
Così mi definite
Ma sapete benissimo che io rappresento tutti voi.

Io sono la vostra Società.

Falsa omeostasi del tempo
Illude anime senza coscienza
Avvolte da una patina di sudiciume morale

Omuncoli patetici
Si urtano
Avviluppandosi dentro un quotidiano fatiscente
Ed una falsa luce di progresso.

Io sto morendo
Consapevole di essere incolpevole
Perché soggetto passivo della vostra degradazione.

E nell'esalare l'ultimo mio respiro
Vi lascio orfani di un alibi sterile
Abbandonandovi al vostro destino
Ed alla vostra fine banale
Figlia di una futile e crudele esistenza.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

venerdì 14 dicembre 2018

L'Angolo del Rockpoeta®: "60"

Abbiamo tutti ricordato il settantesimo anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'uomo.  In questo stesso anno, solo il primo gennaio, la nostra amatissima Costituzione ha anch'essa compiuto la stessa età. Con questa poesia "lei" si racconta. E' vero il titolo essendo stata scritta dieci anni fa dovrebbe essere oggi "70" ma ovviamente resta quello dell'epoca. Intanto quel che conta è il contenuto che resta ancora oggi attuale e sovrapponibile sia per la nostra Costituzione che per la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo.

60
Sono nata
Tanti sogni intorno a me

Erano anni di Speranza
Filtrata
Da un passato recente
di fili spinati e polvere da sparo.

Una guerra devastante
Svastiche ancora marchiate
Su braccia innocenti
Ed anime mutilate.

Ed io 
Infante sorridente
Elargivo diritti 
Come sorrisi nel sole
senza distinzione di sesso
Razze, Religioni
Colore della pelle

E li elargivo
Copiosi
Con animo di speranza.

Oggi ho 60 anni
Età ancora vitale
E quei sorrisi innocenti
Sono cancellati da rughe di pianto
E dolore.

Le mie parole profanate
Violentate
Uccise
Come gli ideali che
Ho dentro me.

60 anni di vita vissuta
Nella speranza di vedere quelle parole
Diventare realtà

Nell'illusione
Che non diventassero lettera morta.

60 Anni
Ma invece di augurarmi ipocritamente
Happy Birthday
Datemi una ragione
Per non morire.

Se i miei ideali sono carta straccia
Anche la mia anima deve potersi spegnere per sempre

Ora tocca a voi
Dimostratemi che ha senso per me vivere ancora.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

mercoledì 12 dicembre 2018

L'Angolo del Rockpoeta®: "Neuromarketing"

Per conoscere meglio di cosa si tratta esattamente vi rimando a questo link
Io vi lascio con questa poesia che a suo modo ne parla, lo commenta...

NEUROMARKETING

Sensory branding
Inganno olfattivo
Narici sedotte da bugie cerebrali
Papille convinte da falsi profumi.

Neuromarketing
L'ultima frontiera del controllo occulto della mente.

Oggi é per comprare prodotti...

Domani, per sedurre le nostre sinapsi verso 
Scelte sociali contronatura?

Ci dicono che questa scienza serve
A capire meglio le nostre esigenze

Permette loro di soddisfare i nostri bisogni

Il marketing con un'anima...

Menzogne! Possono ingannare i nostri sensi
Ma attenzione, non lasciamo che riescano ad inficiare
La nostra capacità di pensiero.

Neuromarketing
Il Diavolo del terzo millennio.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

lunedì 10 dicembre 2018

L'Angolo del Rockpoeta®: "Vortici Di Buio"

VORTICI DI BUIO

Ricordo quel sabato di sangue
I tuoi occhi spenti a terra
Ricurvi sulla loro vita perduta
Spalancati sui ricordi
Senza più un futuro

Ricordo sguardi metallici di divise marce
I tuoi vestiti stracciati
Pelle slabbrata
Capelli disidratati dal sole e da pulviscolo chimico.

E ricordo quante volte mi sono lavato
Per togliere quel sangue dalla mia pelle
Quel fetore di polvere da sparo dalla mia camicia
Ed il sale delle mie lacrime
Mentre ti tenevo stretta fissando i tuoi occhi spenti
Grandi e spalancati.

Raggi rosso sangue
Si spegnevano
Inghiottiti da un tramonto di morte
Che faceva luce oscura su tappeti di cadaveri.

Pochi metri ancora ed un'altra ferita mortale mi stravolge.

Ti vedo
Giovane
Innocente
Spento.

Vi accarezzo mentre vi raccolgo
Per terra sull'asfalto
Compagna e figlio
Uccisi tra i vicoli di un sogno
In Piazze Arcobaleno
O dentro Caserme nere come fasci oscuri di morte.

E le bandiere non hanno senso
Non hanno più colore
Sono solo nauseanti barriere
Contro l'amore e la vita.

E ricordo quel sabato di sangue
Ne ricordo ogni odore, ogni suono.

Ogni bagliore.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

venerdì 7 dicembre 2018

L'Angolo del Rockpoeta®: "Colonne D'Ercole"

Postata otto anni fa, sento il bisogno e la volontà di riproporla.

COLONNE D’ERCOLE

Cosa rimane del nostro mondo?

Volti cancellati senza più espressione
Vuoti simulacri abbandonati
In Torri d’avorio in mezzo al nulla
Brandelli di Passato senza memoria
Fanatismi deliranti.

Paesaggi Scheletrici
Natura disadorna
Umanità morente.

Arroganza liquida
Corrode Vite

Desideri amniotici
Di rinascita.

Ipnosi Cerebrale.

Cosa resta del nostro mondo?
Due Colonne:
Al di qua il Nulla
Oltre la stolta e perfida illusione d’un pallido Sole.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

mercoledì 5 dicembre 2018

L'Angolo del Rockpoeta®: "Le Mani Di Mengele"

LE MANI DI MENGELE

Profitto che stritola la Salute
Leggi di Mercato che schiacciano i malati
Cure negate.

Multinazionali
Che si tengono ben stretti
I loro brevetti insanguinati
Paesi che si ribellano
A logiche di Follia monopolistica.

E intanto 
Muoiono
Come mosche
E si dissolvono
Come vapore.

E non c’è più tempo.

Assassini in smoking
Falsi scienziati
Ricercatori prezzolati.

E la nostra Salute
Nelle mani di Mengele.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

lunedì 3 dicembre 2018

L'Angolo del Rockpoeta®: "Il Minotauro"

IL MINOTAURO

Mandibole cariate
Mascelle logore
Il Minotauro non mangia più
Il Minotauro non incute più terrore.

Il Minotauro è vecchio, stanco e superato
Altre paure paralizzano l'uomo
Altre bramosie divorano le persone.

Tentacoli virtuali
Le nuove fobie

Tergicristalli sinaptici
Inutilmente tentano di ripristinare il sereno
Sui nostri volti.

Spazzole a velocità massima
Non ci salvano da un torrenziale acquazzone 
Di spazzatura mediatica.

Cortocircuito
Le stelle sono sveglie stanotte
L'amore è perduto
L'ingenuità non salva, anzi condanna

Ed il Minotauro 
E' condotto al macello:
Una volta incubo delle masse
Ora triste predatore esausto e debole

Ultima metamorfosi:
Dalle catene che lo tengono fermo
Nell'ultimo atto della sua longeva esistenza,
Alla catena di montaggio 

E tanti omogeneizzati 
Usciranno dalla fabbrica del futuro
Pronti per essere il nostro nuovo cibo.

E come tanti neonati
Eccoci pronti 
Ad essere imboccati dal trenino dalle guance dorate e paffute
Al ritmo del suo abbacinante e stridente fischio nauseante. 

Siate gioiosi e felici
Aprite tutti la vostra boccuccia
E' in arrivo un bastimento carico di… Nulla!

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®