lunedì 30 dicembre 2024

L'Angolo del Rockpoeta: "Il Nuovo Anno"

IL NUOVO ANNO

L'Anno che vorrei
È un anno pieno di guerre
Consumato da genocidi 
E straziato da urla terrorizzate
Di bimbi innocenti e donne incolpevoli
Abbagliati dal bagliore accecante
Di missili al fosforo.

L'anno che sogno
Dovrebbe però anche
Non perdere le buone abitudini
Di quello che sta finendo
Lasciandogli un più che decoroso testimone.

Quindi vorrei leggere 
Di stupri
Infanticidi
Atti terroristici
E morti sul lavoro
In forte crescita

E poi
Corruzione
Mafia
Camorra

Ed infine
Come ciliegina sulla torta
Sarebbbe fantastico
Ricevere in dono
Un evento traumatico a sorpresa 
Come la finta pandemia mondiale del 2020          

Lo so
Mi conoscete bene
Non è questo l'anno che auspicherei
Se solo non fosse  
Per la "soddisfazione" di avere centrato tutti i pronostici
Per l'anno che verrà 
Per una volta 
Vincendo facile.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA® 

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Una lirica sarcastica e forte i cui falsi auspici temo però che possano essere 
drammatici presagi capaci ancora una volta di trovare anche l'anno prossimo, 
facile realizzazione.

Auguro un sereno 2025 a tutti voi ed ai vostri cari e lo voglio fare con la lingua più dolce e
pacifica che conosca, la lingua Quechua: Sumaq musuq wata  

Ci si rilegge l'8 gennaio

Daniele il Rockpoeta®    

lunedì 23 dicembre 2024

L'Angolo del Rockpoeta®: "I Luoghi Comuni Del Natale"

I LUOGHI COMUNI DEL NATALE

A Natale siamo tutti più buoni!

Sì certo, come no,
Sarà vero per chi di animo buono lo è da sempre
Per gli altri no

Le guerre si interrompono a Natale?
La violenza domestica trova un break?

La magia del Natale coinvolge tutti
Tutti chi?
Provate a chiedere come sarà magico il Natale
Per le famiglie di Calenzano
Per tutti i cassaintegrati 
Per tutte quelle famiglie
Che non arrivano alla fine del mese nei mesi normali
Figuriamoci a Natale
Dove saranno tutti più buoni
Ma non i prezzi al consumo per cibo e regali.

Ed Allora
Chi è più fortunato
Non chi è più stronzo
Si goda il Natale 
Si goda quella magia che gli dà
Ma tutti noi
Evitiamo di credere e scrivere
Che non è possibile non sentire la magia del Natale,
Un Natale, questo Natale, 
Ateo e consumistico.

E per chi ha fede
E vede il Natale in ottica diversa
Ci risparmi ogni luogo comune
Legato al suo credo
E se davvero è sinceramente attento ai 10 comandamenti
Preghi per una Chiesa più giusta
E più severa verso se stessa nel rispetto di quelle Tavole.

Ed allora
A tutti coloro che avranno davvero la fortuna
Di passare un Natale sereno
Chiedo che almeno in quel giorno
Si fermino anche un solo istante
A pensare a chi
Per tante ragioni
Così fortunato non è.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
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Auguro un sereno Natale a voi e ed a tutti coloro che amate. 
Ci si rilegge il 30 Dicembre

Daniele il Rockpoeta®

mercoledì 18 dicembre 2024

L'Angolo del Rockpoeta®: "Start Dreaming!"

 Poesia ispirata da questo fatto vero

START DREAMING!
Lui ha otto anni
Origini rumene ma nato in Italia
Lei è semplicemente una madre degenere

Per ascoltare
Michele ha bisogno di due apparecchi acustici
Ma uno non lo ha più
Rubatogli dalla mamma 
Nel momento dell'abbandono

Ora è tutto risolto
Michele ci sente di nuovo
Guadagnerà una nuova famiglia
Ma soprattutto non ha perso una madre
Bensì una figura gretta e meschina

Michele, ora comincia a sognare

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

venerdì 13 dicembre 2024

L'Angolo del Rockpoeta®:"La Villa Senza Nome"

 LA VILLA SENZA NOME

In una villa senza nome
C'era un serpente
E migliaia di convitati
In carne ed ossa e col frac

Nella Villa senza nome
C'era il Serpente
A distanza di tre millenni
C'era ancora il Serpente dalle ali bruciate
Ma era solo
Accompagnato appena da un centinaio
Di malcapitati senza un lavoro e con molta fame

Tempi difficili
Anche per lui
Sembra infatti che
quelle anime potenziali
Non facciano al caso suo

Sono più che altro dei poveri cristi
Dei disperati
Esseri umani calpestati

Mondo sottosopra
I poveracci sono anime da mandare al macero
Nemmeno degne di consegnare la loro anima stanca
A Sua Maestà il Serpente
Il Diavolo in "persona"

Anche lui naviga in  cattive acque
E nessuno gliele apre
Si deve arrangiare da solo

E quelle anime un tempo dannate ed in frac
Oggi dove finiscono?

In Paradiso
Grazie al Giubileo
E sono magnati della Rete e della Finanza

Ed il mondo è così marcio 
Che il Serpente si sente rassegnato
Ed il Signore allibito nel vedere
Che perfino Lui viene scavalcato
Da una tiara terrena.

In una Villa senza nome
Ci sta Il Pallio
In una Villa senza nome
Ci sta Il Pallio
Ma il collo del suo proprietario ancora non viene stretto.

Nascere in quest'era
Che sia il 25 Dicembre o una data diversa
È un gran caos
E perfino Dio ed il Demonio
Sgomenti
Ne subiscono le conseguenze

Ed i cattivi che restano
Pedofili, Stupratori, Omicidi di ex
Autori ed esecutori di genocidi
Sono troppo anche per il Serpente
Che noi umani dipingiamo ferocissimo
Ma che in fondo
Fu cacciato per narcisismo, invidia, arroganza
E per essere stato un ribelle
Un rivoltoso
O un golpista ante litteram, se preferite.

Nella Villa Senza Nome
C'è il Male
Nella Villa Senza Nome
C'è il Male
Tutto il Male
Generato dall'uomo su questo pianeta.

Il Signore ed il Serpente
Sembra siano stati avvistati
Lungo un viottolo di campagna 

Camminavano a braccetto
Sconsolati
Dopo essersi perdonati a vicenda.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

mercoledì 11 dicembre 2024

L'Angolo del Rockpoeta®: "Fumo Nero"

FUMO NERO

Fumo nero
Cinque omicidi
Feste macchiate di sangue
E sfiancante retorica

Buon Natale Italia!

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

sabato 7 dicembre 2024

L'Angolo del Rokpoeta®: "Asteroidi"

ASTEROIDI

Cronico precipizio
Film già visto
Il mondo ride mentre affonda
Panico nell'atmosfera
Asteroidi musicisti
Improvvisano il loro assolo
Asteroidi cantastorie
Raccontano la nostra fine

Essere infarciti
Di microchip sottocutanei di ultima generazione
E di protesi bioniche
Non ci salverà
Moriremo come sono morti i dinosauri
Solo con più spocchia
E più arroganza

E perfino in quegli ultimi istanti
Ci sarà un maschio schifoso 
Che dall'alto della sua barbara ignoranza
Accoltellerà la compagna
Urlandole contro:
" Sarai solo mia e di nessun'altro,
Non ti avranno nemmeno gli asteroidi!" 

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

mercoledì 4 dicembre 2024

L'Angolo del Rockpoeta®: "Non È Così Che Si Salva Il Mondo"

NON È COSI' CHE SI SALVA IL MONDO

Mare grigio
Una foresta in bianco e nero
I capelli di una bambina la percorrono

Non è così che si salva il mondo
Non è così che si salva il mondo

Frammentazioni di esistenze
Confini invalicabili
Un bosco in bianco e nero
I capelli di una ragazza lo attraversano.

Non è così che si salva il mondo
Non è così che si salva il mondo

Una banchina
Gozzo solitario ormeggiato
Mare grigio e sfuggente
I capelli di una donna
Girano in tondo 
Dentro una landa desolata 
Con un solo albero al centro
E piange 
Piange perchè mentre noi 
Sciocche anime frammentate
Ci rintanavamo dentro le nostre cellette vuote
Lei lottava per salvare il mondo
Inascoltata
Non considerata
Ridicolizzata
Lei in silenzio
Senza sponsor come Greta
Ma con l'animo puro

"Non è così che si salva il mondo 
Non è così che si salva il mondo"
Ci ripeteva in tutti questi anni
Ma ce lo diceva sussurrando
Pacatemente
Senza che noi
Assuefatti ad urlatori ubriachi
E buffoni in grado di manipolarci
La ascoltassimo

Mare imbrigliato
Container e Gru
Ed il bianco e nero
Di casermoni fatiscenti
Macerie di cadaveri
Voragini di palazzi sventrati da sibili di morte
Dove la sagoma eterea di una bambina
Fluttua affranta

La pioggia che ci bagna
Le sue lacrime 
Lacrime di chi non riesce a rassegnarsi

E se ci fermassimo un solo istante
Forse potremmo sentire un flebile soffio di vento
Dirci:

Non è così che si salva il mondo
Non è così che si salva il mondo
Non è più possibile salvare il mondo
Non posso più salvarvi. 

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

lunedì 2 dicembre 2024

L'Angolo del Rockpoeta®: "400 m. Ostacoli"

 Domani è la giornata dedicata alla disabilità...

400 m. OSTACOLI

Io sono un mito
Un atleta straordinario
Ogni mattina gareggio per l'oro
Nella mia personalissima sfida:
Percorrere 400 metri ostacoli

Esco di casa
Sono al quarto piano
E se l'ascensore è guasto
Quella mattina ho finito la mia gara
Ancora prima d'iniziarla

Se invece l'ascensore funziona
Allora poi esco in strada

Prima serie di ostacoli
I 4 gradini del mio portone
Se qualcuno ha urtato per errore
Il passaggio per la mia carrozzina

Seconda serie d'ostacoli
I gradini dei marciapiedi

Terza serie di ostacoli
Gli scalini per entrare negli uffici
Se non sono dotati degli appositi elevatori
Ed i gradini dei negozi 
Non insormontabili
Ma nemmeno semplici
Per chi sta seduto su una carrozzina

Quarta serie d'ostacoli
I marciapiedi stretti e sconnessi

Quinta serie d'ostacoli
La gente:
Non tutte le persone
Molte in realtà sono educate
Ma altri ti scansano solo all'ultimo
E con fastidio.

Sesta serie d'ostacoli
Se si è automuniti
I coglioni che parcheggiano
Senza diritto
Nei posti a noi riservati.

Settima serie d'ostacoli
Pochi ascensori nei grandi magazzini
Scale normali
Scale mobili
Ascensori spesso non pervenuti

Ottava, nona e decima serie d'ostacoli
Varia
A seconda della zona
Della sua importanza
O del suo livello di degrado

In realtà se sono fortunato
E supero i 400 metri alla quarta serie di ostacoli
Poi a me non spettano il traguardo e gli applausi
Ma un livello di difficoltà successivo
Per cui percorro più km
Ho più rischi
E nessuna standing ovation al traguardo

Ed ovviamente stamattina
L'ascensore è guasto...

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®