venerdì 31 marzo 2023

L' Angolo del Rockpoeta®: "Ovunque!"

Il fatto da cui trae ispirazione questa mia poesia lo saprete tutti e penso lo riconoscerete fin dai primi versi, ma cmq vi lascio il link al blog di Cavaliere Oscuro del Web dove si riporta l'accaduto.

OVUNQUE!

Noi non ci siamo mossi da qui
Noi ci siamo rifiutati di salirci
Noi, fermi sui nostri propositi
Noi, in piedi a dire NO
Noi, in piedi per lui
Lui che
Nonostante in piedi non possa starci
È il più alto di tutti
Perchè la statura che conta 
Non si misura col metro
Ma è data dallo spessore morale
Di un essere umano
Ed il nostro compagno di classe
Seduto su una luminosa poltrona con le ruote
È per distacco
Il più alto di tutti
È il più sensibile, ironico, intelligente
È uno di noi.

Ed allora abbiamo detto NO
Noi senza di lui sul pullman
Per la gita solastica 
Non ci saremmo mai saliti
E così è stato.

In tutta questa faccenda 
Due cose ci feriscono:

La prima
È che nel 2023
Ancora si trovino agenzie
Che noleggiano autobus privi
Di mezzi per far salire un disabile
E l'altra
Forse quella che ci fa incazzare ancor di più
È che sui giornali
Si parli di noi con toni pieni di enfasi
Quasi celebrati come eroi
Per questo nostro gesto 
Quando il nostro comportamento
Per noi è stato normale
E dettato da un rifiuto ovvio
Ad accettare che il nostro amico 
Restasse escluso dalla gita per colpe non sue.

Quello che più ci indigna
È che si celebri il nostro gesto
Quando secondo noi
La priorità dovrebbe essere
L'indagare perchè quella ditta
Non ha pullman con la possibilità
Di far salire a bordo un disabile
Quando oramai anche
Un autobus di linea in città
È provvisto di tale dotazione.

Questo
Avremmo voluto vedere rimarcato
Su ogni mezzo di informazione 
Ed invece no
Non è andata così
E questo ci amareggia
Perchè non vorremmo 
Dover anche in futuro
Impuntarci per avere 
Quello che per il nostro compagno
È un sacrosanto diritto trovare su un pullman.

Perchè non ci dovrà più essere
Una prossima volta
Perchè è scandaloso  
Che sia successo già questa volta
E perchè non è di celebrazioni eclatanti
Di cui abbiamo bisogno
Ma di una noiosa routine
Dove non ci si debba nemmeno porre il dubbio
Che il nostro amico non possa salire su un bus
In un museo
Allo stadio
A teatro
Ovunque!

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

mercoledì 29 marzo 2023

L'Angolo del Rockpoeta®: "Doors Of My Life"


DOORS OF MY LIFE

Ho trovato tante porte chiuse 
Nella mia vita
E quella luce che filtrava da sotto
Mi faceva solo più male
Perché sapevo che avrebbero potuto essere 
Incontri decisivi e reciprocamente importanti 
E che avrebbero forse acceso
Sogni che ho sempre voluto realizzare

Ho trovato anche porte chiuse
E prive di luce:
Alcune però le ho sapute aprire 
Scoprendo che la mancanza di luminosità
Era solo a causa di ferite di una vita ingiusta

Ad altre, invece,
Non mi ci sono voluto nemmeno avvicinare
Perché ho avvertito il tanfo del buio
Un buio interiore
Colmo di odio e malvagità

Le porte più belle 
Sono quelle spalancatesi
Davanti alla mia anima
E che resistono aperte
Ancora oggi
A distanza di tempo

Le porte più brutte
Amare 
Quelle che hanno causato 
Ferite serie
Rimarginatesi solo lentamente
Dopo tanto tempo
Sono state quelle più ingannatrici
Quelle che si sono aperte
Ma al solo scopo 
Di voler provare a bruciare i miei sogni
E la mia fiducia 
Nelle persone e nel mondo.

E poi c'è la tua porta
Che si è chiusa non per colpa tua
Ma per decorrenza dei termini della tua esistenza
Anche se per me sempre troppo presto
Una porta che forse ha solo cambiato serratura
E che si trova sempre nello stesso condominio
Ma ad un piano superiore...

Porta che presto o tardi
Attenderà anche me
Ma alla quale non dovrò più bussare
Perchè ci sarai già tu
Sull'uscio ad attendermi

Da qui ad allora
Mi troverò davanti ad altre porte
E non so se le aprirò
Le eviterò
O saprò farmi aprire
Evitando però altre trappole nefaste,

Quello che so è che le aprirò sempre
Senza ipocrisia ed incoerenza
E lo farò portando in dono me stesso
La mia vita
Le mie esperienze
Il mio sentire.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

lunedì 27 marzo 2023

L'Angolo del Rockpoeta®: "Medici A Gettone"

MEDICI A GETTONE

"Bisogna aver paura ad andare al Pronto Soccorso
E bisogna sperare di stare sempre bene"
Queste le voci che girano 
In molti Pronto Soccorso d'Italia.

Medici a gettone
Presi senza controllo 
Da cooperative private
Medici presi anche on line
Privi di preparazione
Per gestire il Pronto Soccorso

Una delle regioni messe peggio
Con la percentuale più elevata
Di medici a gettone in Italia
È il Piemonte
Così come a ruota abbiamo la Lombardia 
Ed a seguire l'Emilia Romagna

D'altronde
Basta guardare alcuni Pronto soccorso
Di qualche provincia piemontese 
Di media grandezza 
E tante cose si capiscono...

E poi 
Altro giro
Altri dati
Altri numeri
Forniti in questo caso
Da una maxi operazione dei NAS:
Scoperte 165 posizioni irregolari
Segnalate 205 persone
8 Cooperative deferite per ipotesi di frode
E 43 casi di esercizio abusivo della professione medica

Per non parlare poi 
Dell'elevato costo dei servizi
Di medici che fanno anche più turni
In ospedali diversi 
Prendendo un sacco di soldi
Sia loro che la cooperativa 
A cui sono affiliati.

Ed a rimetterci chi è?
Noi cittadini, ovviamente,
Ognuno di noi

Chiunque debba recarsi oggi 
Ad un Pronto Soccorso
Ci può trovare di turno
Dal chirurgo estetico
Al dermatologo
Fino a soggetti laureandi 
O comunque non ancora specializzati.

Si entra lì dentro
E non si sa se e come 
Se ne esce. 

Se dovessimo decidere
Oggi
Di posizionare una frase simbolo 
All'esterno di ogni Pronto Soccorso
Un po' sulla falsariga dei tribunali
Dove trovi scritto che
"La legge è uguale per tutti"
Credo che la più onesta
Anche se non rassicurante
Sarebbe la seguente:
"Lasciate ogni speranza o voi che entrate"

Sempre che
Se ci dovete arrivare in ambulanza
Ci arriviate... In tempo...

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
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PS: Per saperne un po' di più guardate questo servizio QUI; Peraltro è da mesi che tanti mezzi di informazione si occupano di questo grave problema. 

venerdì 24 marzo 2023

L'Angolo del Rockpoeta®: "Generazione Covid"

GENERAZIONE COVID

Siamo nati tra il 2020 ed il 2021
Ci chiamano i figli del Covid
Sguardi spenti che si accendono 
Alla semplice vista di un display

Seduti 
Bravi 
Non scorrazziamo
Non saltiamo
Non giochiamo a palla
Non sappiamo giocare all'aria aperta
Non sappiamo giocare con altri bambini
Non sappiamo interagire
Non sappiamo vivere.

Io ed un cellulare
Io ed un selfie
Io ed miei videogiochini
Io e le mie cose
Io e me stesso
Oguno di noi è un mondo solitario

Figli del covid
Così ci chiamano
Ma mentono
Perchè 
Noi siamo solo la versione 2.0
Della generazione di appena un anno prima

Loro corrono un po' di più
Interagiscono leggermente meglio
Ma non sono poi così più avanti di noi
E questo vuol dire 
Che sono stati i nostri genitori
A non averci stimolato ed assecondato
Quella normale ed istintiva curiosità
Che tutti i bimbi piccoli hanno
E sono stati loro
A non insegnarci
A voler amare il moto
L'aria aperta
L'orizzonte infinito
Quello vero
Quello che vivi in riva al mare
E non quello di una foto su Instagram.

E così
Abbiamo perso l'istinto
A giocare liberi all'aria aperta
E con altri bimbi come noi

Noi schiavi del browser
E della connessione
A due anni e mezzo
Non sappiamo più stupirci di nulla
Siamo Apatia che gattona 
Apatia che si siede ovunque si trovi
E che si ravviva solo quando
Il virtuale si anima di fronte ai nostri occhi.

Siamo indifesi
Deboli
Meno brillanti
Problematici
Siamo la copia carbone
Di genitori che forse era meglio
Se fossero maturati un po' di più
Prima di metterci al mondo
Siamo la versione ancora più involuta
Di genitori che non sanno giocare con noi
Che durante il lockdown
Non ci hanno fatto sentire la mancanza
Della vita vera.

Non potevi portarci ai giardini,
Facci respirare l'aria di un terrazzino
Facci saltare in casa
Insegnaci a non aver paura della vita
Già a due anni
O almeno insegnaci di cosa avere davvero paura
Ma mi rendo conto
Che per farlo
Prima avreste dovuto essere voi a capire
Di cosa aver paura e di cosa no

Generazione Covid
Non sapete cosa hanno voluto creare
Non sapete cosa avete permesso accadesse
Noi saremo i carnefici di questa umanità
Noi ameremo più l'IA che l'uomo
Noi ci impianteremo microchip 
E diavolerie tecnologiche 
Di ogni genere
Noi creeremo aria artifiiciale
Annienteremo la natura
E gli animali
Tranne forse cani e gatti.

Già
Gli animali
Che se ne farà la nostra generazione
Di animali che già ora non conosce come
La scimmia
La pantera
La giraffa
Il leone
Verso i quali non saprà provare empatia?

O di altri ancora
Come la mucca
Il maiale
Il cavallo
Di cui non avrà bisogno
Nemmeno per nutrirsi
Cibandosi di paccottiglia chimica 
Ad alto contenuto organolettico

Noi saremo sempre più
Una generazione di Hikikomori
La nostra stanza
Il nostro universo.

Noi saremo anche quelli
Che spazzeranno via 
Ogni differenza di genere
Perchè l'unica che concepiremo
Sarà quella ibrida 
Umano - Automa

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

mercoledì 22 marzo 2023

L' Angolo del Rockpoeta®: "Prima Mattina Di Primavera"

PRIMA MATTINA DI PRIMAVERA

L'allarme era stato lanciato
Era una mattina di Primavera
La prima mattina di Primavera

L'allarme era stato lanciato
Da giugno avere un mutuo
Per acquistare la prima casa
Potrebbe essere negato
Od a condizioni capestro concesso
Se la casa che acquisti non è già green

Direttiva UE
Voluta da PD e Cinquestelle 
Perchè green è figo
Sulle spalle degli Italiani
Ed il mercato immobiliare crollerà
E i prezzi crolleranno
Svalutazione ingiustificata
Della casa di una vita.

Era la prima mattina di Giugno
E fu troppo tardi
Quella mattina le nostre case
Valevano meno di un camper usato degli anni settanta
Questo valevano le nostre case da quella mattina
E soldi per ristrutturare non se ne aveva
E non c'era motivo
Se non per un capriccio dell'UE
Ma ci si era svegliati tardi
Non per adeguarsi ad un capriccio
Perchè di un capriccio si trattava
Ma per correggerlo per tempo

E fu il crollo 
Non solo un crollo economico
Ma psicologico degli Italiani

E c'erano corpi che volavano 
Giù da finestre dei piani alti
E sguardi disperati
Terrorizzati 
Esasperati
Tutto questo lo leggevi nei loro occhi
Negli occhi di quei corpi che volavano nel vuoto.

E quella mattina
Neanch'io avevo più nulla da perdere
Ero al capolinea quella mattina
Quella mattina sapevo che non avrei più 
Potuto vedere l'alba della mattina seguente
Ma prima di porre fine alla mia vita
Altre cose dovevo fare.

Ci misi una giornata intera
Per trovarvi
Ma ebbi successo
E la mia faticosa ricerca 
Venne premiata.

I responsabili di questi ultimi 3 anni
E di questa ultima carognata
Erano inginocchiati di fronte a me
A me e ad altri che avevano avuto la mia stessa idea

Era l'alba di un domani 
Che per noi non sarebbe mai sorto
Consapevoli del nostro destino
Fin da questa mattina
Fin dal nostro risveglio.

Mirare alla loro nuca fu semplice
Mirare alla loro nuca fu liberatorio
Questo provammo tutti insieme;
Suicidarci fu semplicemente catartico

È una mattina di Primavera
L'allarme è stato davvero lanciato
Il rischio qui paventato è reale e concreto

È una mattina di Primavera
Questa mattina
Cerchiamo di ottenere 
Che sia anche una mattina di rinascita
E salvezza.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

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"DA GIUGNO MUTUI A RISCHIO PER ACQUISTO CASE NON GREEN?"
Un plauso assolutamente sarcastico a tutti quei partiti (PD e Cinquestelle tra questi ovviamente) che hanno votato una direttiva che se non corretta rischia di ingenerare un credit crunch (soprattutto una stretta sui mutui per acquisto della casa) in quanto già da giugno se la casa che si volesse comprare non fosse già con o avesse in atto i requisiti green voluti dall'UE, di fatto vedrebbe precipitare la sua quotazione: sarebbero tutte quante immobili considerati alla stregua di un abuso edilizio, quindi le banche potrebbero, oserei dire dovrebbero, rifiutare il mutuo oppure concederlo ma a condizioni peggiori di quelle di mercato. E questo non lo dico io ma Sileoni Segretario Generale della FABI.  Siamo alla follia totale!

DVR®

lunedì 20 marzo 2023

L'Angolo del Rockpoeta®: "Calcio D'Inizio"

 CALCIO D'INIZIO

È forse il momento
O forse sono già fuori tempo

È forse l'istante decisivo
O forse deve ancora arrivare

Forse il mio modo di essere è sbagliato
Barra a dritta
Sano egoismo
Scrivere di me
Dei miei cazzi
E fottermene del mondo.

È forse ora di lasciare
Il ruolo del Miglio Verde

Pronti via subito il primo gol
A breve distanza il raddoppio
Sempre per lo stesso errore
Questo mio bisogno di denunciare le storture
Di un mondo che sulla mia onestà
Gioca d'astuzia.

Sono due gol sul groppone
Ma ho ancora tutta la ripresa
Per ribaltare la gara
Cambiare gioco
Più cinismo
Più egoismo
Più cattiveria gratuita sotto porta
E poi astuzia
Furbizia
Ipocrisia

Perchè questo primo tempo
Della mia partita con la Vita
Mi ha insegnato una cosa:
Giocare pulito
Stare dalla parte giusta 
O dei più deboli se preferite
Essere contro il muro imbecille
Della massa maggioritaria
Non paga

Ed allora
Da subito
Quattro nuovi innesti 
Egoismo
Furbizia
Cinismo
Astuzia ipocrita
E poi
Sempre a tre dietro
Ma con Astuzia e Furbizia
Unite a Capacità
Che prima insieme a
Correttezza e Lealtà
Pativa tantissimo
Di fatto, da sola, 
Fronteggiava tutto il reparto difensivo.

Davanti cambio massiccio
Egoismo e Cinismo
Affiancano Scaltrezza

In mezzo nulla da eccepire.

Ecco sento la svolta nel sangue
Cinque minuti e siamo gia 1-2

Vincerò con le stesse armi
Del mio avversario
E la ragione è che 
Non esiste peggiore ferocia
Di quella di chi è stato trascinato
A questo stravolgimento
Una violenza sul suo essere
Che lascia una cicatrice profonda
Il prezzo per vincere diventando Golia
Perchè nella vita è Golia che vince sempre.

Ed allora 
Con tutti questi accorgimenti
Pronosticare la mia vittoria per 4-2 
Non è così fantascientifico.

Siamo al 90'
4-2 finale
Chi aveva ragione?

Solo che
Questa non è la mia vittoria
Non è la coppa che volevo conquistare
Non è il mio gioco
Forse allora 
Tornerò agli interpreti di prima
Con gli schemi dell'inizio
Con maggiore rabbia e maggiore grinta

E se perderò
L'avro fatto a testa alta
Prima di scoprire
Se so volare...

È il momento
Dopo aver giocato questa gara
Centinaia di volte nella mia testa
Fino a ieri
Ed ogni volta
Non riuscendo ad immaginarne
Un esito diverso da questo
Decido comunque di rischiare
Di essere Davide e non Golia
E se non sarà andata
Potrò sempre provare a volare...

Ci siamo
Calcio d'inizio
Fischio arbitrale
Pallone lanciato lungo
E subito conquistato da...

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

domenica 19 marzo 2023

FUORI PROGRAMMA

 La verità sta uscendo, fallimento vaccinale, AIFA che nasconde la verità ISS sottomesso al ducetto Frustrato Speranza ed il suo lacchè Brusaferro. VOGLIAMO TUTTI AMMETTERE LA VERITA'?

LA POLITICA CHIUDE IN CASA GLI ITALIANI NON LA SCIENZA (VIDEO)

COSA HANNO NASCOSTO AIFA & CO. 

Giustizia deve essere ancora fatta!

venerdì 17 marzo 2023

L'Angolo del Rockpoeta®: "Round & Round"


ROUND & ROUND

Sono una rotatoria
Tutti mi considerano un fastidio inutile
Una realtà senza vita e priva di senso
Ma si sbagliano.

Io
Come ogni cosa o persona
Ho due lati di una stessa medaglia
Dai quali puoi osservarmi: 

Da uno
Sono un vortice infinito
Senza meta e senza ritorno
Dall'altro
Un rifugio sicuro 
Se non sai dove andare
O non vuoi più tornare 
Dai luoghi da cui stai scappando.

A seconda che tu sia l'inseguitore o l'inseguito
Che tu abbia un obiettivo da raggiungere
O che ti voglia prendere 
Una pausa di riflessione dalla vita
Per capire quale reale direzione prendere
Io sono sempre qui
Vituperata o amata
A scandire la duplicità dell'esistenza

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA® 

mercoledì 15 marzo 2023

L' Angolo del Rockpoeta®: "Il Regno Dell'Ignoranza Globale"

IL REGNO DELL'IGNORANZA GLOBALE

La Semplicità
Rende tutti liberi
Di non capire.

Tu
Popolo ignorante
Sarai usato per
Annientare verità e giustizia
Irrimediabilmente

Tu
Popolo incoerente
Dalla memoria labile
E dal linciaggio facile
Carnefice

Tu
Popolo confuso 
E facilmente manipolabile
Sarai la rovina nostra 
Ma anche di te stesso

E tutto questo 
Per colpa di questa 
Ipocrita venerazione della Semplicità
Intesa non come chiarezza espressiva
Ma come semplificazione elementare
Definire principi e ragionamenti articolati
Per approssimazione
E quindi
Abituare il Popolo a credere di capire
E quindi pensare di essere legittimato ad odiare
Chi in modo semplice
Ma non semplicistico
Spiega la realtà
Comunica la verità.

E quindi ora
Semplicità è sinonimo
Di ignoranza
Banalizzazione
Conoscenza imprecisa di prinicpi
Realtà storiche 
E presunte verità medico - scientifiche

Eppure io l'avevo detto:

La Semplicità
Rende tutti liberi 
Di non capire

Il  Semplicismo
Rende tutti liberi
Di illudersi di comprendere

Era questa la trappola ideata per noi
È questo il grande inganno
Messo in atto su larga scala
Ed ormai perfettamente riuscito
Per dominare l'uomo
Manipolarlo a proprio piacimento
E trasformarlo in una massa indistinta
Globalizzata
Uniformata
Con un cervello unico
Sottomesso
E non pensante.

Il Semplicismo
Rende tutti liberi
Di non capire
Impone a tutti la convinzione
Di illudersi di comprendere

E quando tutti o quasi
Avranno di fatto assorbito
Questo modello di inapprendimento 
Avremo di fatto una società schiava
Una società soggiogata
Un'umanità ignorante
Non più capace di discernere il bene dal male
Non più disposta a sforzarsi di ragionare

E quando tutto questo si sarà realizzato
Saremo nel Regno dell'Ignoranza Globale.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

lunedì 13 marzo 2023

L'Angolo del Rockpoeta®: "Fattore G"


FATTORE "G"

La Felicità è un mistero
Per alcuni è come Godot
Per altri è come Gastone.

La Felicità
È imparentata con la Fortuna
Ed insieme decidono le sorti di un'esistenza.

La Felicità è crudele
Volubile
Superficiale
Decide esclusivamente
Secondo una sua casualità
Assecondando i suoi capricci.

La felicità è anche uno stato d'animo
Una sensazione di gioia
E non molte cose possono donartela
Una tra queste
È realizzare il tuo sogno
E non alludo all'avere tanti soldi
Ma ad un tuo sogno vero, profondo
Poterlo vedere 
Lentamente
Diventare realtà
Come un vaso 
Che sotto i tuoi occhi
Prende sempre più forma
Si modella
Fino a diventare un capolavoro.

La Felicità
Può essere potente ma breve
O duratura ma più moderata.

La prima
È fatta di singoli momenti
Di straordinaria intensità
Sono come lampi di autentica gioia
Attimi di eternità
Che non dimenticherai mai
La seconda
È meno intensa
Ma è quella che ti regala 
La vita che vorresti 
Quella per cui vuoi esistere
Una Felicità che potremmo definire
A rilascio prolungato nel tempo

Ed è quella la più difficile da agguantare.

La Felicità
Quella più costante
È un mistero
È forse la più volubile

La Felicità è un paradosso
Sai com'è
Che "volto" abbia
Quali colori
E che sogno dovrebbe realizzare
Perchè tu la senta presente
E sai tutte queste cose
Anche se non l'hai mai nemmeno sfiorata

È come una persona che non hai mai incontrato
Ma sai ugualmente 
Che faccia abbia o dovrebbe avere
Che sguardo e quali gusti possieda
E sai che esiste da qualche parte
Ed è per questo che 
Sotto tale aspetto
La felicità non è l'amore
Perché l'amore ti dona linfa vitale
Ma non sai mai che volto avrà
Quale sorriso 
Quale sguardo
Ed in quali labbra si celi.

È una scoperta
Avvolta in un sensuale
E meraviglioso mistero.

Forse però
Sono stato ingiusto 
Nei confronti della Felicità
Forse lei vorrebbe dare gioia
A tutti noi
Ma è ostaggio della Fortuna
Lei sì stronza e volubile

Chissà
Magari la Felicità
È come una principessa
Tenuta segregata nelle prigioni di un castello
Quello della dea Fortuna
E ciascuno di noi è il cavaliere che deve liberarla

A differenza però delle favole
Dove l'eroe di turno
Trova la difficoltà maggiore nel liberare la principessa
Nella vita reale
La vera difficoltà non è nell'abbattere il maniero
E liberare la Felicità
Ma localizzare quella fortezza
Ed è questa ricerca la vera battaglia
Una ricerca che può durare una vita intera
Senza che porti mai ad alcun risultato
Una ricerca che non puoi soddisfare con google maps.

Alla fine
Dopo tanto riflettere
La verità, forse,
È che esiste un fattore ben preciso
Per determinare o meno la tua Felicità
Fattore che però non decide lei 
Ma la Fortuna
Ed è il fattore G

Alla fine
Tutto sta nel vedere
Con quale G vieni al mondo
E tutto quindi 
Si riduce semplicemente nel capire
Se sei nato Gastone o Godot

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

venerdì 10 marzo 2023

L'Angolo del Rockpoeta®: "Smoke Is In The Air"


RAP POESIA SU UN TEMA APPARENTEMENTE "MINORE"MA FORSE NO....




DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

 

mercoledì 8 marzo 2023

L'Angolo del Rockpoeta®; "Festeggiam, Festeggiam!"

FESTEGGIAM, FESTEGGIAM!

Oggi è finalmente il grande giorno
È della donna la festa il gran ritorno
L'imperativo è uno soltanto
Festeggiare sempre 
Festeggiare tanto!

Ed allora
Festeggiam, festeggiam oggi
Per la giornata della donna
La giornata degli omicidi rosa
Detti anche femminicidi
Neologismo fastidioso
Che dovrebbe sensibilizzarci sul suo orrore
Ma che invece è in forte aumento
E continua a far poco rumore.

Festeggiam, poi, lieti e gai
Il lavoro che in generale
Nessuno trova
E che la donna
Ancor più difficilmente ottiene

Festeggiam, festeggiam oggi
L'eguaglianza sociale
Lavorativa
Retributiva
Sessuale
Della donna

Quale direte?
Nessuna
Ma proprio oggi 
Dovete porvi questi dubbi,
Proprio oggi che è la vostra festa?

Cade una sola volta all'anno
È preziosa quasi quanto Natale e capodanno.

Alcuni lo so
Si staran domandando
Perchè di mancanza di libertà sessuale
Si sta parlando
Ed a cotanti brillanti uditori
Rispondo 
E di ciò anticipatamente 
Io mi scuso
Con un'altra domanda
Ma a parziale mia giustificazione
È che il mio quesito è retorico
E contiene insito in se stesso la risposta:

"Secondo voi, se qualcuno dicesse che una ventenne
È stata con due uomini contemporaneamente 
Come verrebbe qualificata? Super tosta o....? 

Io credo ancora la seconda ipotesi

Ma, a numeri invertiti? Due donne con un uomo?
L'uomo sarebbe un figo e super macho o....? 

Ecco, credo che qui la seconda ipotesi 
Non sia nemmeno contemplata.

Quindi 
Sì, la donna è sessualmente più libera
Ma solo nel poter agire
Siamo invece ancora ben lontani
Dal non vederla poi etichettata con epiteti poco eleganti
Se non perfino offensivi e ripugnanti.

Io invece credo
Che fare una cosa a tre
A prescindere dal giudizio personale di ognuno di noi
Ed anche a prescindere dal nostro parere
Visto che se c'è il consenso 
E sono persone maggiorenni
Non fanno male a nessuno 
E saranno anche fatti loro,
Non ci possa  comunque 
Nel momento in cui diamo un parere
Assolutamente personale e per niente oggettivo
essere difformità di giudizio

Se pertanto
Riteniamo che un tale comportamento sessuale
Sia disdicevole
Non può che esserlo per tutti i partecipanti
E quindi sia per l'uomo che per la donna
E viceversa
Se non lo riteniamo sbagliato
E siamo rispettosi dei gusti e dei desideri sessuali
Di ogni essere umano
Allora anche qui non ci deve essere 
Alcuna valutazione etica differente 
A seconda che tu sia uomo o donna.

Ma 
Finiamola ora con questi discorsi impegnati
È una festa
Si deve ballare
Divertirsi
Gioire
Sballare
Oggi è l'otto marzo
La Festa della donna
E ad una festa ci si deve divertire
Le occasioni di parlare della sua condizione
Si troveranno
In altre parti dell'anno

Oggi è vero 
È l'otto marzo
Ma non è una festa
È la giornata internazionale della donna

Va bene,
Oggi si può anche festeggiare
Ma è doveroso 
Prima di tutto
Riflettere sui molti passi che ancora
Vanno fatti
Per ottenere una vera e reale parità tra uomo e donna

Riflessioni
Che non devono esaurirsi in queste 24 ore
Ma devono essere portate avanti
Nel corso dell'anno.

Oggi è l'otto marzo
È giornata di analisi e di lotta
O meglio è il simbolo di ogni giornata 
Di un anno solare
Dove dovete sempre combattere 
Contro ingiustizie, soprusi, molestie.

E se proprio volete la mimosa
Che non sia un dono occasionale
Non simboleggi un dono stantio 
Per una ricorrenza meramente celebrativa e festaiola
Ma vi sia donata e vi accompagni 
Ogni singolo giorno dell'anno
Come simbolo di una vita luminosa.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

lunedì 6 marzo 2023

L'Angolo del Rockpoeta®: "Delirio"


DELIRIO

"Ma tu guarda queste infedeli
Vogliono studiare
Imparare
Non mettere il velo
Ascoltare musica
Non seguire alla lettera il Corano

E noi ci proviamo a fermarle
Le arrestiamo
Le stupriamo
Le picchiamo
Diamo ad esse la giusta lezione
Che meritano per disubbidire ad Allah
E loro?

Niente
Invece di chinare il capo e pentirsi
Scendono pure in piazza!

Ed allora 
Come impedire tutto questo?
Beh andando alla radice del problema
L'istruzione.

Se rimani nell'ignoranza
Non sempre comprendi cosa ti stanno togliendo.

Se non ci sono scuole
Non ci sono alunne
Ma questa strada è complicata 
Da percorrere

Non lo è però quella opposta:
Senza alunne non esistono scuole
E poi le altre bimbe si dimenticherebbero
Che esiste l'istruzione anche per loro
Quindi le avvelenerò sistematicamente
E le estinguerò."

Questo delirio 
Da psicopatico fanatico
Non è fantasia
È quanto davvero è successo
A Qom
Città santa iraniana.

Sono state avvelenate
Un sacco di alunne
Giovani
Allegre
Luminose
Ma per questo pazzo
E per tutti i folli fanatici
Che interpretano il Corano 
Nel modo più retrogrado, 
Anche e soprattutto colpevoli
Di disubbidire alla legge suprema.

È stato preso
Ed arrestato
Per fortuna perfino in Iran
Questo è un crimine
Ma 
Visto il regime presente in quei luoghi
Le recenti violenze ed i recenti arresti
Per le manifestazioni delle donne iraniane
Non credo di essere
Tanto lontano dalla verità
Nel pensare come abbia pesato
Molto  
Questo arresto
Sia agli esecutori materiali del medesimo
Sia forse al viceministro iraniano
Quando ha dato l'annuncio della cattura di questo folle

E quando sai
Che si è rispettata la legge
Ma non la si condivide
Quando sai
Che tanti maschi
Vedranno in quel bastardo
Un eroe
Capisci che 
La vera  battaglia
È quella di sconfiggere
Questo fanatismo corano-maschilista
È quella di sostenere
Queste donne
Madri
Studentesse
Bambine
Che vogliono avere 
In mano la loro vita
Il loro futuro.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

venerdì 3 marzo 2023

L'Angolo del Rockpoeta®: "My Solitude And I"

Il personaggio in basso a fine post è Haiku Boy, un ragazzo che scrive haiku e che con sua madre deve trasferirsi in una città immaginaria del Giappone, Dorogmi, inquinata, sporca, e dalla popolazione abbrutita e per niente gentile. Questo è l'antefatto o incipit per questo nuovo lavoro a puntate creato da quella mente straordinaria del blogger Ariano Geta. La striscia Haiku 13 termina con l'immagine gentilmente prestatami da Ariano Geta e che ha ispirato questi versi in inglese che però lascerò anche tradotti in italiano. Ancora Grazie Ariano, sia per l'ispirazione che il tuo lavoro mi ha portato, sia per avermi permesso di pubblicare l'immagine che ha ispirato la mia poesia 

 MY SOLITUDE AND I

My solitude and I
   Walk hand in hand
Sleep in the same bed
And sometimes 
We open eyes at the same time

And when a teardrop
Runs off my face
And runs out my skin
I know to be lonely
Because I've been dumped
Even by my solitude.
 
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
 
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 IO E LA MIA SOLITUDINE 

Io e la mia solitudine
Passeggiamo mano nella mano
Dormiamo nello stesso letto
E talvolta
Apriamo gli occhi nello stesso momento.

E quando una lacrima
Scende lungo il mio viso
Ed esaurisce la mia pelle
So di essere solo
Perché sono stato lasciato
Anche dalla mia solitudine.

  DVR® (Trad. in Italiano)
                                                          
 

HAIKU BOY 

            

mercoledì 1 marzo 2023

L' Angolo del Rockpoeta®: "Due Cuori"

Riflettevo che oggi non esistono più forse vere e proprie classi sociali ma caste sulla falsariga di quelle indiane, e sostanzialmente due: quella d'èlite, dei ricchi e potenti e quella dei più diseredati che sta inglobando anche la "classe media" di una volta. 

In questi ultimi anni, di nuovo, come recita la canzone che trovate linkata QUI e che ha ispirato questa mia poesia, non sembra più possibile, o non lo si vuole far più sembrare tale, che un figlio o figlia di operai possa studiare e diventare medico o magistrato o altro ancora. Oggi si vuole un futuro predestinato, i più ricchi si devono spartire sempre più ricchezza e potere e gli altri possono anche morire di fame. Vi lascio alla mia poesia 

DUE CUORI

La Storia nasce
Muta
Si evolve
Si involve
Si ripete

2022
Monica
Terza media
Studiosa
Ottimo rendimento
Padre operaio in cassa integrazione
Madre casalinga

Monica
Ha un sogno nel cassetto
Quello di laurearsi in medicina
Diventare oncologa 
E ricercatrice
Sogno che i suoi genitori
Asseconderanno con sacrifici
Perchè Monica è brava
Capace e portata 
Lo si capisce

Un giorno
Prende un'insufficienza in Italiano
I genitori vanno a parlare con il docente
Che non ne fa un dramma
D'altronde un piccolo incidente di percorso
Accade anche ai migliori
Piuttosto
il prof
Mette l'accento
Sul fatto che la loro figlia
Non fa mistero di cosa sogna per il suo futuro
Nonchè per il futuro prossimo 
Dove dice che vuole andarea al Liceo Classico.

"Ecco perchè
Le ho dato un giudizio negativo"
Dice il Prof
"Deve capire che 
Non è pronta
E non è tagliata per il liceo
D'altronde è figlia 
Con tutto il rispetto
Di un cassaintegrato
Ed una casalinga,
E poi con quali soldi
Potreste aiutarla?"

Eppure Monica
Va alle superiori
Al Classico come voleva
E sempre con ottimo rendimento
Questo fino a quando
Si scopre
L'origine dei suoi genitori
E quali sogni lei coltivi per il suo futuro.

Iniziano a fioccare insufficienze
A parità di rendimento
Ed allora
Ecco spuntare la casta dei nobili
E facoltosi borghesi
Che non possono accettare più
Che i poveri
Non siano sempre più poveri
Ogni generazione che passa
E che osino coltivare ancora dei sogni
E fanno capire che 
Non è logico 
È quasi innaturale
Che oggi nel 2027
Ci si possa permettere
Una figlia di operaio,
Diventare medico

Purtroppo - continua il prof -
"30 anni fa era diverso
Ora tra numero chiuso
E posti limitati
Si devono fare delle scelte
E non sulla base del merito ma sul censo
Come una volta."

Ma Monica ed i suoi genitori
Lottano
Denunciano
Ed a fatica
Ma arriva il momento del Diploma

Oramai però
Lei è il simbolo di una nuova guerra
Tra due caste: quella dei ricchi
E quella dei diseredati
Insomma i "Puri" 
Ed i "Paria".

L'Università sarà durissima
Studiare e rendere più degli altri
Non c'era altra soluzione 
Per farcela

Ma Monica è determinata
Monica lotta
E lo fa
Per sè
Per il suo futuro
Per i suoi genitori
E vince
Laureandosi in medicina 
A pieni voti con lode
Siamo nel 2032.

Monica oggi nel 2040
Ha realizzato il suo sogno
Molti la idolatrano
Tanti la odiano
Perchè è stata un'anomalia
Che diede l'inizio ad altri casi analoghi

Tutto questo però
Non fu digerito ai livelli più alti
Ed una sera
Corre l'anno 2047
Uscendo dall'ospedale 
Viene freddata senza pietà
Da due in moto a viso coperto
Al grido di: 
"Tornatene nelle fogne
Da dove sei venuta
Lurido ratto!"

E quella stessa sera
Cuori rosso fuoco
Riempirono le strade
Intonarono cori di rabbia e rivoluzione

Quella sera
Diventasti un simbolo
Una martire tuo malgrado
Quella sera
Cambiò la Storia

Oggi siamo nel 2065
E la figlia Sonia 
Che all'epoca del tuo assassinio
Era una bimba di soli 7 anni
Laureatasi anche lei in medicina
Sta seguendo le tue orme

Ma non dimentica quella sera
Ti porta sempre nel cuore
Al punto da dire
Lei futuro cardiochirurgo
Che è fortunata
Perchè da quella sera
Lei ha dentro di sè
Due cuori pulsanti all'unisono
Ed energia da vendere

Lei che da quella sera
Ha deciso a caro prezzo
Il suo futuro.

Lei che non si sente inferiore a nessuno
Lei orgogliosa delle sue origini
Lei Cardiochirurgo e docente universitario.

Lei che alla sua prima lezione
Si presentò ai suoi studenti così:
"Buongiorno a tutti
Per chi non mi conoscesse sono Sonia Valli
Primario in cardiochirugia presso l'ospedale Niguarda
Figlia di Monica Gigli
E nipote di operai."

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®