venerdì 28 settembre 2018

L'Angolo del Rockpoeta®: "Scuole Sotterranee"

"Una scuola su due in Italia non possiede il certificato di collaudo statico e di agibilità e più della metà, il 59%, quello di prevenzione incendi. Di più: il 78% delle scuole è privo di un piano di emergenza, mentre il 57% degli edifici è dotato di accorgimenti per ridurre i consumi energetici, e il 74% ha rimosso le barriere architettoniche (il che significa che il 26% ancora le ha ndr)".

Questo "edificante" quadretto lo fornisce il MIUR (Ministro dell'Istruzione) e non il sottoscritto.  E se cliccate sul link vedrete altri dati sconcertanti. Visti anche i numerosi crolli anche solo parziali che si verificano negli edifici scolastici, in questa poesia ho ipotizzato il lancio molto prossimo di una nuova "moda" architettonica: Le "scuole sotterranee", magari anche facilmente raggiungibili via metro con collegamento diretto alla classe ed aula di appartenenza...

SCUOLE SOTTERRANEE

Subterranean Schools
Underground classes,
Teachers and students
Buried alive inside this dusty soil.

Luce al neon
Acceca talpe da laboratorio
Con zaini in spalla
E smartphones privi di campo
Nel palmo della mano destra.

Futuro oscuro
Istruzione pubblica
Dentro cunicoli oblunghi e bislacchi

I montacarichi
Nuovi ascensori di grotte umide
Spacciate come nuova frontiera architettonica del futuro
Per le scuole moderne del XXI° secolo

Scuole sotterranee
Classi dentro caverne scavate nel sottosuolo
Ricavate da antri umidi e freddi,
Insegnanti e studenti
Seppelliti vivi dentro questa terra polverosa.

Underground rebellion
Will start from the bottom of the earth
Breaking graves with breaths of hope inside
And will reach the air and a new future of life

E "Ragazzi - Talpa"
Disabituati quasi del tutto alla luce del sole
Sapranno vedere la verità che noi non sappiamo cogliere
Leggere le nuove strade da percorrere
Rifiutare le ingiustizie
E ribellarsi per permettere a tutti
Di aprire i nostri occhi alla luce di un reale cambiamento.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

mercoledì 26 settembre 2018

L'Angolo del Rockpoeta®: "La Rivolta Di Utopia"

In attesa del Decreto Genova (sperando di non trovare spiacevoli sorprese da parte del Governo (inizio ad avere qualche perplessità mentre resto soddisfatto di come Comune e Regione continuano ad agire) e della nota di aggiornamento al DEF, oggi vista la situazione di stand by su molti temi viro su un'altra tematica e vi lascio con questa poesia scritta e postata quattro anni fa.

LA RIVOLTA DI UTOPIA 

Un urlo sordo piega la loro carne
Una frustata dopo l'altra
Come una ceretta brutale
Sulle loro labbra calde ed innamorate.

Un sincero
Intenso
Sensuale
Bacio saffico.

Anna e Claudia
Due lesbiche
O semplicemente due persone che si amano.

Ma il loro amore è sbagliato
Perverso, sporco.

E la loro pelle
Che poche ore prima bruciava fremente d'amore
Ora vibra con orribile ferocia
Per sadici e crudeli colpi di frusta

Gogna e tortura
Per rinnegare la loro "devianza".

Ma loro
Colpevoli solo di amarsi, non cedono.

Portico di un cortile
Piazza del Paese
Echeggiano le loro urla
La gente accorre

Punizione esemplare
Questo deve essere
La legge è chiara al riguardo.

Rinnegare l'amore per l'altra
Per salvarsi la vita
Non è per loro la soluzione
E neanche un ripiego accettabile.

La gente continua ad affluire
Ma la distopia di un mondo malato
Questa volta sembra non prendere il sopravvento.

L'indegno e crudele spettacolo
Scatena rabbia e disgusto
Pietà e partecipazione nel Popolo.

I due Boia torturatori vengono assaliti
Anna e Claudia liberate
Ed una rivolta d'amore
Libertà, giustizia e solidarietà
Trova libero sfogo.

Anna e Claudia
Non più solo due lesbiche
Ma due donne che si amano
Due persone che vivono, respirano
E si baciano.

E fu così che Utopia e Libertà
Unite, compatte ed innamorate
Incarcerarono Distopia
Condannandola all'ergastolo
Ed all'obbligo di assistere al sorgere
Ed al tramontare del sole
Ogni giorno
Al loro bacio di vita e di amore.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

lunedì 24 settembre 2018

L'Angolo del Rockpoeta®: "Il Focolaio"

IL FOCOLAIO

Ignoranza abissale
Inganno come arma di corrosione di masse

Analfabetismo etico
Cancella pensieri di pace e libertà

Il Dio Denaro 
Divora passioni malate insite nella carne dell'uomo
Lo nutre con sangue e dolore
Gli instilla l'odio come giustificazione, 
Come pretesto allo sterminio.

Viviamo tutti su un immenso focolaio di morte.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

venerdì 21 settembre 2018

OPINIONE DEL ROCKPOETA®: Le Scorie Dimenticate

Il nucleare in Italia è stato abbandonato con referendum nel 1987. Quello che pochi forse sanno è che da quella data sono stoccate in vari luoghi d'Italia le scorie nucleari delle centrali nucleari prima attive più le scorie radioattive di provenienza sanitaria ed industriali.

E' da anni che si sarebbe dovuto provvedere ad un deposito unico nazionale di stoccaggio che accogliesse gli scarti del passato atomico del nostro Paese nonché le scorie radioattive sanitarie ed industriali di cui sopra.

Il pericolo è che si debbano ancora tenere questi depositi di stoccaggio sparsi per tutto il Paese ancora per del tempo, "solo" in condizioni di sicurezza inferiori rispetto a prima. A tal riguardo ricordo che qualche anno fa forse Presa Diretta aveva dedicato una puntata a questo tema dimostrando come alcuni di questi siti siano quasi abbandonati e facilmente penetrabili. Dentro ci sono fusti con elementi radioattivi, qualunque malintenzionato o terrorista con un minimo di conoscenze del settore, potrebbe impossessarsene con rischi che non voglio neanche ipotizzare.

Oggi siamo proprio con l'acqua alla gola e dobbiamo cercare di aprire i primi spazi di questo deposito nazionale entro il 2025 quando, si legge da questo reportage sul Fatto Quotidiano, rientreranno in Italia anche le scorie radioattive al momento stoccate in Francia e Gran Bretagna.

Inutile raccontarvi tutti i ritardi e le manfrine dei governi passati, compreso l'ultimo con Calenda. A tal proposito per non tediarvi vi rimando al link sopra riportato che è molto esaustivo al riguardo.

Dopo i molti ritardi anche della Sogin (Sogin è la società di Stato incaricata del decommissioning degli impianti nucleari(leggasi soci​età di Stato responsabile dello smantellamento degli impianti nucleari italiani) e della messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi provenienti, come si legge anche nel loro sito "dalle attività industriali, di ricerca e di medicina nucleare, per garantire la sicurezza degli italiani, salvaguardare l'ambiente e tutelare le generazioni future. Ha il compito di localizzare, realizzare e gestire il Parco Tecnologico e il Deposito Nazionale.") adesso con il nuovo ministro dell'economia esiste finalmente l'intenzione di dare una accelerata

A tal riguardo nell'articolo si scrive che "Ci sono da finire di demolire e bonificare in tutto quattro centrali (Trino, Caorso, Latina, Garigliano), un impianto per la produzione del combustibile (Bosco Marengo) e una serie di impianti di ricerca (Saluggia, Casaccia, Rotondella, Ispra), con costi totali di 7,2 miliardi di euro, di cui la metà ancora da spendere e il 73 per cento degli smantellamenti tuttora da realizzare"

Bisogna di fatto ripristinare questi terreni in modo tale che siano sani e utilizzabili senza alcun rischio che esistano ancora anche i più minimi segni di radiazioni.

E poi bisognerà trovare il luogo adatto per realizzare questo deposito nazionale perché altrimenti avremo sempre il problema delle scorie, scorie dimenticate per adesso anche da questo esecutivo.

D'altronde non è certo molto popolare dover decidere quale unico luogo terrà sia pure in sicurezza totale questi rifiuti. Certo è che deve essere un luogo per es. con un rischio sismico pari a zero.

E poi sento dire che parlare di ambiente è trito e ritrito, ma ora che mi sovviene l'ultima volta che me lo sono sentito dire il soggetto in questione era una emerita testa di cazzo.

E' un problema scottante ma c'è da augurarsi che si agisca presto perché ora il tempo inizia ad essere tiranno e con la radioattività non si può certo scherzare.

mercoledì 19 settembre 2018

L'Angolo del Rockpoeta®: "A Cuore Aperto"

Poesia di nove anni fa ma la realtà non è migliorata e la mia amarezza per questa immutabilità, neanche.

A CUORE APERTO

Bisturi incide
Vene avvizzite
Arterie atrofizzate
Sangue raffermo.

Pareti fatiscenti di cuori emotivamente neutrali
Si sgretolano su ricordi psichedelici

Infamia raccolta agli angoli delle strade
Dita annerite
Volti sfigurati
Graffiano senza reazione 
Pareti del cuore
Oramai cumuli di macerie inanimate

Sono un Intruso, un Virus:
Cuore che batte
Anima che pulsa
Rabbia che cresce
Paura che respira
Udito che non svanisce
Tatto che ansima.

Il bisturi continua l'incisione
Ma da salvare 
Oramai
Poco o nulla.

Operazione a cuore aperto
Ma le emozioni non tornano inserendo un semplice bypass

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

lunedì 17 settembre 2018

L'Angolo del Rockpoeta®: "Il Circo Degli Orrori"

IL CIRCO DEGLI ORRORI

Brevetti di vita
Ortaggi ostaggi
Multinazionali rapiscono il nostro cibo
Sequestrano la nostra vita
Recintano le nostre fonti di sostentamento
Dentro mura fatte di contratti e cemento.

Ma lo spettacolo non é finito
Continua ininterrotto
Senza soste

"Prego Signori, accomodatevi!"
Qualunque cosa accada
Il Baraccone non si ferma
Il Circo degli Orrori non dà tregua
E come un autobus impazzito, non arresta la sua corsa.

Due occhi soli
Cercano luce di salvezza

Mad dreams
Infect lonely hearts

Addicted Dreams
Kill loveless and affected souls

E su quella pedana
Di sabbia e di sangue
Tuba, pantaloni grassi, baffi finti ed unti
Presentano la prossima attrazione

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

venerdì 14 settembre 2018

mercoledì 12 settembre 2018

OPINIONE DEL ROCKPOETA®: Cose Non Buone Dal Mondo

Piccola carrellata su alcuni fatti e piccoli accadimenti recenti su cui forse bisogna porre l'accento o meglio una maggiore attenzione per le eventuali ripercussioni che possono avere anche se al momento nulla sembra possa cambiare...

I fatti di Chemnitz in Germania devono far riflettere non solo per la loro palese gravità ma anche per aspetti di corollario, se possibile ancora più seri.

Infatti quello che sta avvenendo in Germania è che oltre a questi fanatici di estrema destra legati ad AFD (Alternative fur Deutschland - perdonate l'assenza della dieresi su "fur" ma non ho una tastiera tedesca  - :-)) ) ad essi si sta unendo una parte (sia pure minoritaria per ora) del ceto medio. In realtà la maggioranza dello stesso è contraria a questi soggetti ma non fa nulla. Siccome non sono toccati dalla minaccia, o almeno non ci si sentono ancora toccati, si disinteressano e, scriveva un giornalista di Der Spiegel di recente, hanno come scopo solo quello di difendere la loro vita fatta di soldi, campi da golf, divertimento, corsi di yoga e pilates e non hanno voglia di impegnarsi, di spendersi per nulla che non sia la salvaguardia del loro orticello.

Questo però osservava il giornalista è pericoloso perché è proprio adesso il momento che la maggioranza silenziosa ed avversa ad AFD ed ai suoi supporters si faccia sentire: concerti, manifestazioni, convegni, tutto purché questa voce contraria e di democrazia si levi alta per contrastare quella neonazista che sta rinascendo in Germania.

Altrimenti prima o poi accadrà che questa maggioranza silenziosa a forza di restare tale un giorno si troverà ad essere di colpo una forza minoritaria e messa in silenzio definitivamente da queste nuove forze antidemocratiche. D'altronde la Storia insegna: anche nella Repubblica di Weimar una maggioranza apatica e silenziosa lasciò le piazze a chi faceva più chiasso fino al momento in cui si ritrovò ad essere minoranza.

Cambiamo scenario, ci trasferiamo negli USA e segnatamente ci occupiamo di Trump. Una delle sue promesse elettorali fu quella tesa ad abrogare una serie di norme che rallentavano il rilancio degli investimenti delle imprese senza però toccare le norme a tutela della sicurezza dei lavoratori. Invece in due anni è accaduto l'opposto: Politico scrive che sono state cancellate molte norme relative alla sicurezza dei lavoratori nelle miniere di carbone, nelle piattaforme petrolifere nonché negli stabilimenti di lavorazione della carne.

Inoltre sempre l'amministrazione Trump ha iniziato nelle ultime settimane a mettere in dubbio la cittadinanza di centinaia di statunitensi di origine ispanica rifiutandosi di farli entrare nel Paese attraverso la frontiera del Messico nonché espellendoli dagli USA perché accusati di avere documenti falsi  (leggasi aver presentato falsi certificati di nascita) e quindi di non essere regolari.

Ora io non sono un buonista né un populista di sinistra  ma non sono neanche un folle. Tra applicare norme giuridiche giuste e con buonsenso, e l'odio razziale, esiste a mio avviso una profonda, gigantesca differenza. Inoltre mi sembra nel caso di Trump, che costui stia cercando di distrarre gli statunitensi da altri problemi. Quali? Per esempio, udite, udite, la disoccupazione.

Ebbene sì, infatti negli USA è oramai importante e sentito il dibattito sulle politiche di job guarantee  ossia impiego assicurato per tutti. Voi ci starete ridendo su, ma il 50% del popolo americano è favorevole. Altro che semplice reddito di cittadinanza!

La domanda che vi farete ovviamente è perché visto che gli USA sono il paese con il minor tasso di disoccupazione forse al mondo. il perché è presto svelato, negli USA i disoccupati sono quelli che cercano senza successo un impiego, mentre coloro che si sono rassegnati e non lo cercano più non sono considerati disoccupati nel vero senso del termine e quindi non rientrano nelle statistiche. Furbi questi merrrecani come direbbe il buon Vincenzo Iacoponi! Ora però qualcosa scricchiola ed allora se ne sta discutendo, vedendo in che modo tale progetto sia fattibile. (Fonte Rivista Internazionale pag. 32)

E questo senza considerare le repressioni che devastano il mondo. Una su tutte perché tra quelle meno "note" l'imprigionamento da parte della Cina di centinaia di migliaia di Uiguri, minoranza musulmana della regione del Xinjiang. Una repressione durissima che non accenna a voler avere fine.

Insomma il panorama fuori dalla finestra non è proprio idilliaco. Sta anche a noi decidere se volerlo cambiare o semplicemente, come il ceto medio tedesco, tirare la tendina e voltarsi dall'altra parte, almeno fino a quando questo ci verrà concesso...

lunedì 10 settembre 2018

L'Angolo del Rockpoeta®: "Cani di Silicio"

CANI DI SILICIO

Cani di silicio
vi morderanno.

Cani dallo sguardo vitreo
vi aggrediranno.

Nessuna speranza
Nessun rifugio
Multicenter bruciati
Dalla furia dell'Intelletto.

Aberrazioni della logica
termineranno.

Spazi, luce, aria,
tutto questo
sarà la nuova realtà.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

venerdì 7 settembre 2018

L'Angolo del Rockpoeta®: "Crowd"

CROWD

Folla Manzoniana da terzo millennio
Bocche aperte per urlare la fame 
Aperte per inghiottire aria e menzogne
Spalancate per riempirsi i polmoni di sterili parole.

Lealtà, Amicizia, Partecipazione 
Lotta, obiettivo comune:
Sono soltanto suoni muti
Ronzii fastidiosi da non poter mettere in pratica.

Nessuna via di mezzo,
O disperati, saltuari ed improduttivi assalti al fornaretto
O pavida codardia coltivata
All'interno di un'ovattata atmosfera di povere e sottili mura domestiche.

Ma se non sappiamo lottare uniti
Io mi stacco 
E continuo, perdere per perdere,
La mia lotta da solo.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

mercoledì 5 settembre 2018

OPINIONE DEL ROCKPOETA®: Sono Un Po' Taser...

 Scusate il gioco di parole ma sono davvero un po' teso e preoccupato.

Da domani in 12 città italiane parte la sperimentazione del Taser. Una delle dodici è anche Genova. Tre mesi di sperimentazione. Io per non capirne molto, ho sentito che Amnesty ha fatto un rapporto che indica decessi avvenuti indirettamente per colpa del Taser, compreso il rischio di caduta dell'individuo dopo la scarica di ben 5 secondi.

Comprendo il combattere meglio la microcriminalità ma mi auguro che non accadano situazioni di abuso ed eccesso nell'uso del taser come spesso verificatosi negli USA. Ci sono regole abbastanza precise sulle fasi che precedono il suo utilizzo ma si sa che poi in quei momenti.....  Sono preoccupato nei casi di manifestazioni di lavoratori e studenti magari un po' arrabbiati...

Vedremo cosa accadrà in questi tre mesi.

lunedì 3 settembre 2018

L'Angolo del Rockpoeta®: "Ultimi Sei Rintocchi"

Poesia scritta nel 2005 per ricordare il barbaro assassinio di Marco Biagi ma questi versi possono e devono potersi dedicare a tutte le vittime di vili attentati: una di queste è stata uccisa dalla mafia il 30 agosto 1982: Vincenzo Spinelli. 

ULTIMI SEI RINTOCCHI

Amaro rientro a casa
Sei colpi lo attendono
Sulla soglia del portone.

Gli ultimi sei rintocchi prima del buio.

Un ultimo istante
Per chiedere pietà
E per volgere un pensiero
Fulmineo
- come una visione –
ma intenso ed eterno
alla sua famiglia.

Per avere Paura
Non c’è più tempo

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®