lunedì 30 dicembre 2019

L'Angolo del Rockpoeta®: "Let's Change!"

So che alcuni di voi l'hanno letta da Vincenzo Cavaliere e mi scuso se la rileggeranno qui, ma questo è e resta il mio unico modo sincero che conosco per augurare a tutti voi BUON 2020!!!

LET'S CHANGE!

Mai più occhi accecati da "bacche di gomma"
Mai più dittature
Mai più salari da fame
Mai più media conniventi con il potere
Mai più popoli sopiti e anestetizzati da programmi spazzatura

Rivoluzioniamo le nostre anime
Ribaltiamo l'assurda realtà
Riconciliamo il mondo con l'umanità
Chiediamo il progresso e non lo sviluppo.

Mai più guerre tra poveri
Mai più poveri
Mai più finti rivoluzionari 
E falsi "Masaniello" ispirati al potere
Mai più Solvay
Mai più pagliacci al governo. 

Mai più anni come questo
Rivalutiamo le nostre esistenze
Rivoluzioniamo questo millennio
Ed iniziamo da qui
Dal 2020.

Iniziamo da oggi
Da Adesso!

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®


Ci si rilegge  mercoledì 8 gennaio!!!!!

venerdì 27 dicembre 2019

L'Angolo del Rockpoeta®: "Therapy Of Life"

Mi scuso se in questi giorni un po' convulsi  forse non riuscirò a passare a trovarvi nei vostri blog, farò cmq il possibile per riuscirci.

Vi lascio con una poesia scritta qualche anno fa ma mai postata sul blog e che spero vi possa piacere:

THERAPY OF LIFE

Violini celestiali
Cantano lacrime del mondo

Percussioni incalzanti
Strattonano anime pigre

Echi di lamenti civilizzati
Sottili odori di passato

Esistenze annichilite
Magia quasi perduta
Piccole cose belle respirano ancora
A fatica
Nel calderone di un mondo che ribolle
Di fatiscente superficialità

Anime sofferenti
Scuole a pezzi
Cultura derisa

E la misura ancora non è colma
Sembra che si sia toccato il fondo
Ma invece ancora esiste un angolo di fogna
Dove inserire un ulteriore pezzo umiliante
Di questo puzzle immorale. 

Difficoltà ad arrivare a fine mese
Poveri contro poveri
Colori diversi che si odiano
Sguardi che si sfidano.

Amore ammesso solo se omologato
Dentro canoni di ragionevolezza 
E conveniente perbenismo

Scontri di pseudoculture 
Di popoli manovrati dal rancore
Apocalisse dei sensi.

Sordità sinaptica e del cuore
E non sappiamo perderci felicemente
Dentro i meandri del nostro cuore
Non cogliamo le tue note 
Quei tasti che con te prendono vita
Per insegnarci ad amare
Per curare la nostra fuliggine esistenziale
E per somministrarci una terapia di nuova vita.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

lunedì 23 dicembre 2019

L'Angolo del Rockpoeta®: "Il Natale Delle Contraddizioni"

IL NATALE DELLE CONTRADDIZIONI

Natale
Colore rosso
Rosso come il costume di Babbo Natale
Rosso
Come il sangue di gente innocente versato per le strade

Natale ricco
Sereno
In famiglia
Negli agi

Natale in manette
In povertà
In carestia
Immersi nella violenza
Travolti dai soprusi.

Natale assente
Natale consumistico
Natale vissuto al sole di meravigliose isole
O nelle favelas.

Ad ognuno quindi il proprio Natale
Per ognuno diverso e non per tutti speciale,
Il Natale è ora, è qui,
Il Natale delle contraddizioni.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

BUON NATALE A TUTTI!!!
Ci si rilegge il 27/12 :-)))

venerdì 20 dicembre 2019

L'Angolo del Rockpoeta®: "Ti Portò L'Alba"

TI PORTO' L'ALBA

Ti portò l'alba
L'alba di Santiago,
Lievemente adagiata su un fianco
Sopra un marciapiede.

Un rivolo rosso lungo la fronte
Occhi chiusi e gonfi
Addormentata per sempre
Ma con intatta
La tua fierezza
Fierezza che neanche la morte
Ha saputo sottrarti.

Ti portò l'alba
Rannicchiata a terra
Con ben stretta nella mano
La bandiera del tuo Popolo
Ed intorno al collo un fazzoletto mapuche

E ti portò l'alba
Come il frutto malato
Di una "normale" notte di repressione e violenza.

Ti portò l'alba
Insieme alla rabbia della gente
E ad una promessa urlata al cielo dal tuo Popolo:

"Ni perdòn ni olvido"

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

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Siamo al 62° giorno di protesta in Chile e la repressione continua ma loro non desistono. Per chi volesse ascoltare e vedere la poesia appena letta, qui c'è il video.


mercoledì 18 dicembre 2019

L'Angolo del Rockpoeta®: "La Gru"

LA GRU

Un urlo dal cielo
Ma non riesce ad avvisare in tempo,
Un tonfo sull'asfalto
Travolge una vita.

La Gru ha perso il carico
I materiali sono caduti a terra

La Gru è ferma adesso
Nessuno che la fa lavorare
Lui invece è a terra
Immobile
I suoi amici intorno a lui

Volti pallidi 
Sconvolti
Lacrime di disperazione e rabbia.

Osservando la scena 
Si nota subito come
Le funi di sollevamento abbiano ceduto
E Marco sia stato travolto dai materiali precipitati al suolo.

Disgrazia?
Probabile
Ma se le funi di sollevamento non fossero state usurate
E si fossero cambiate il mese scorso 
Forse la Gru ora sarebbe ancora in piedi
Con Marco a guidarla ed indirizzarla. 

Era scaduto il trimestre
E le funi dovevano essere controllate da un ispettore qualificato
Ma il capo non ne volle sapere
Per lui erano perfette così 
E non voleva spendere soldi
Per il loro controllo 
Ed eventualmente per il cambio delle stesse.

Ed allora ogni volta che uno di noi
Doveva salire su quella gru 
Era un momento difficile

Era come giocare alla roulette russa
Con la vita dei tuoi compagni

Una gru mortalmente pericolosa
Ed uno di noi a turno a salirci
Nella drammatica speranza che non toccasse a te
Che non fossi tu quello che "causava l'incidente"
Che non fossi tu a sentirti in colpa
Se un tuo amico e collega moriva
Che non fossi tu a piangere per aver ucciso Marco
Anche se non è davvero colpa tua. 

Il destino ha scelto Marco
Ma questo destino lo si poteva cambiare
Sostituendo quelle maledette funi.

Un urlo lanciato invano dal cielo
Un tonfo sull'asfalto
Una vita spezzata
Proprio come quelle funi 
E come il nostro cuore.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

lunedì 16 dicembre 2019

L'Angolo del Rockpoeta®: "The Show"

THE SHOW

Siamo su YouTube
Ed in diretta facebook
Un "onore" dal prezzo altissimo

Ci vedete a mezzobusto
Ma non siamo seduti

Ci vedete a mezzobusto 
Ma a breve vedrete perchè siamo in realtà quasi a figura intera

Ci vedete a mezzobusto
Ma con le mani e le braccia dietro la schiena

L'immagine si allarga
Siamo nel cerchio di centrocampo
E siamo in ginocchio.

Attorno a noi 
Figure non proprio amichevoli
Attorno a noi urla e disperazione
Attorno a noi nè calciatori nè arbitro
Solo divise militari

Tutto ebbe inizio tre giorni fa...

Mi fermano e mi dicono: 
"Venga ci segua
Lei scrive cose a noi poco chiare
Ci segua
Stia tranquillo è in ottima compagnia".

Ed oggi eccomi qui con tanti altri
Tanti colpevoli anche solo di aver espresso un dissenso educato
Sui social 

Ma torniamo alla nostra diretta
La telecamera stringe su di noi
La canna fredda della pistola
Sulla nostra nuca
E cadiamo a terra.

Show terminato.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

venerdì 13 dicembre 2019

L'Angolo del Rockpoeta®: "A New Sport"

A NEW SPORT

Uccidere per sport
Sembra essere un'assurdità
Una pazzia
Ma in Italia pare possibile.

Litigio in atto
Lui è accecato da una furiosa gelosia
Prende la pistola sul comodino
La rincorre 
Le spara tre colpi a bruciapelo 
E la uccide. 

Femminicidio
Femminicidio accaduto in questo caso
Grazie alla legale detenzione di un'arma per uso sportivo.

Leggi troppo permissive
Leggi non rispettate e non applicate
Più della metà di chi oggi detiene un'arma per uso sportivo
Al poligono non ci va nemmeno,
Possiede armi da far impallidire Rambo
E, dice, 
Le tiene per ragioni di difesa propria e della famiglia.

Forse è vero
Ma poi questi "giocattoli di morte"
Vengono tenuti in luoghi non sicuri
Già carichi
E, pertanto, 
Oltre alla possibilità di incidenti
Ecco che può scattare la furia omicida
Per svariate ed ingiustificabili motivazioni.

Armi che danno la morte ad innocenti
Detenute per uso sportivo
Ecco perchè sostengo
Provocatoriamente
Che in Italia
Uccidere per sport 
Per quanto assurdo 
Pare possibile. 

Omicidio per sport
Già lo immagino tra qualche anno
Come nuova disciplina olimpica
Con noi, oltre agli USA,
Come nazione fortemente candidata all'oro. 

Sembra che io parli di un problema da nulla
Ma questi soggetti dal grilletto facile
Uccidono più della mafia
Uccidono più dei rapinatori 
E di più dei famigerati extracomunitari.

E sottrarre questa licenza 
È un'impresa ardua
Anche se magari uno ha subito un TSO

E poi ci stupiamo 
Quando un pazzo 
Esce di casa e spara senza motivo
Sulla folla in pieno centro.

Italia
Nuova frontiera del Far West
Nuovo mondo di violenza assecondata dalla legge
Non contrastata con la necessaria severità.

E mentre sono qui 
E vi sono davanti
Chissà chi di voi adesso è armato
O chissà se non lo sono io

Voi nel dubbio applaudite
Non si sa mai…

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

mercoledì 11 dicembre 2019

L'Angolo del Rockpoeta® : "Fino A Quando?"

FINO A QUANDO?

Solitudine silenziosa
Aggredisce tranquillità interiore
Lui sa che questa volta non arriva a fine mese
Che lo ammazzeranno prima
Lui sa che la situazione è seria

E tu
Testimone di giustizia
Che con il tuo contributo
Hai fatto condannare decine di mafiosi
Ti trovi 
Senza più la scorta
Da un giorno all'altro
Senza motivo.

D'altronde, che vuoi,
Non sei un politico
Nè uno scrittore famoso
Quindi di te lo Stato si può dimenticare
E ti può ignorare.

Ed inizi a chiederti 
Perchè l'hai fatto
Che senso ha se poi lo Stato 
Sembra parteggiare più per i mafiosi
Che per i buoni

Ma è solo un attimo
Poi
Nonostante la paura ti salga in gola
Fino a soffocarti
Non rinneghi quello che hai fatto
Anzi, sai che lo rifaresti ancora
Ed ancora
Ed ancora se fosse necessario.

Ti fai sentire
Alzi la voce
E ti ridanno la scorta

Non è la prima volta che succede
Non è la prima volta che ti fanno uno scherzo simile
Solo che
Adesso che è passata la paura
Tra il preoccupato e lo sconsolato.
Ti domandi... "Fino a quando?"

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

lunedì 9 dicembre 2019

L'Angolo del Rockpoeta®: "Tamburi Di Lotta"

TAMBURI DI LOTTA

Tum - Tum - Cha
Cha - Tum - Tum- Cha

Tum - Tum - Cha
Cha - Tum - Tum- Cha

Tum - Tum - Cha
Cha - Tum - Tum- Cha

Tum - Tum - Cha
Cha - Tum - Tum- Cha

Calma apparente
Non illude 
Ed intanto rumori di spari arrivano da fuori
Ed intanto urla 
E terrore.

Tum - Tum - Cha
Cha - Tum - Tum- Cha

Tum - Tum - Cha
Cha - Tum - Tum- Cha

Tamburi marciano
Scandendo il ritmo di voci di pace e giustizia
Ed uno scatto d'amore per il tuo Paese
Immortala quel suono di libertà.

Ma i manganelli hanno occhi ovunque
E tu vieni notata
E come una stigmate sul cuore
Viene decretata la tua condanna a morte.

Tum - Tum - Cha
Cha - Tum - Tum- Cha

Tum - Tum - Cha
Cha - Tum - Tum- Cha

Ed il ritmo di quei tamburi
Stride con il silenzio assordante dei media europei
Dove un eliminato di un reality fa più rumore
Di lacrimogeni sparati ad altezza d'uomo
Perquisizioni irregolari
Torture.

Ma il ritmo di quei tamburi
Saprà resistere e trionfare

Tum - Tum - Cha
Cha - Tum - Tum- Cha

Tum - Tum - Cha
Cha - Tum - Tum- Cha

Tum - Tum - Cha
Cha - Tum - Tum- Cha

Tum - Tum - Cha
Cha - Tum - Tum- Cha

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®


Vi suggerisco il video perché questa poesia è molto…."sonora"….


venerdì 6 dicembre 2019

L'Angolo del Rockpoeta®: "18"

18

Poche cose con te
L'essenziale 
Hai solo 18 anni

Famiglia cattolica
Ligia
Osservante
Qualcuno direbbe anche bigotta
Un padre rigido e severo
Una madre più succube 
Ma comunque sulle stesse posizioni.

18 anni
E devi andare via di casa
Cacciato via come un appestato
Oggi nel 2019
Quando oramai è normale essere gay
Quando, ti dici, nessuno o quasi ci fa più caso.

Ma non è così
Non lo è per i tuoi
E non lo è in realtà anche 
Per una grossa fetta della società.

Bullizzato a scuola
Tu resisti
Fai coming out con i tuoi

Lo sai che è dura
Ma speri nella comprensione di tuo padre
E nella misericordia cristiana di tua madre
Speri in questo quando dovresti solo essere amato
Abbracciato e sostenuto
E non come atto di pietà
Ma come tuo diritto.

I diritti,
I diritti oggi sono la nuova utopia del terzo millennio
Soprattutto i tuoi

Tua madre è disperata
Tuo padre ti preferirebbe morto
O perfino membro dell'ISIS

Nessuna pietà
Decisione anacronistica
Assurda
Ma irremovibile.

Via da quella casa.

E tu piangi ragazzo
Piangi
Solo
Allontanato per sempre. 

Andrai dai tuoi nonni
Forse
Anche loro poco entusiasti di accoglierti 
O magari
Cambierai città
Drasticamente
Per sempre.

Ti incammini 
Scioccato
Rabbioso
Sconvolto
Con il tuo zaino in spalla
Con dentro il tuo futuro ed il tuo dolore.

Comunque vada
Da oggi sei orfano di entrambi i genitori
Comunque vada
Dovrai farti forza da solo.

È vero
Tu hai subito un qualcosa di assurdo
Ma anche chi non riceve questo trattamento
Non ha spesso anche oggi vita facile.

Raggiungi i tuoi amici e lui
Un abbraccio
E si volta pagina
Hai 18 anni 
Ed il futuro 
Nonostante questo dramma
È lì da afferrare
Per avere una vita radiosa

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

mercoledì 4 dicembre 2019

L'Angolo del Rockpoeta®: "El Mismo Mundo"

EL MISMO MUNDO

Marciano compatti
Poi si sparpagliano
Si dividono
Per inseguirti meglio
Ti raggiungono e ti percuotono

Sei disarmato
Ti percuotono
Sei a volto scoperto
Ti percuotono
Sei nel pieno dei tuoi diritti di manifestare
Ti percutono ugualmente.

Come cani sciolti
Non rispettano la legge
Anzi la violano
Spesso spinti e protetti in questo 
Dai loro superiori.

Impunità promessa
Stato di massima allerta
Sembrano esserci in vigore le leggi marziali
Anche se non è così.

Tu manifesti per avere giustizia
Equità sociale e libertà
Tu manifesti per cose che danno fastidio
Tu manifesti
E questo è già troppo.

Vi chiederete dove siamo.   

Scegliete voi
Cile, Cina, Italia, USA, Francia
È uguale
Scegliete liberamente il luogo che preferite
Perchè
Quando si tratta di reprimere con la forza 
Che si sia in uno Stato definito democratico
O in uno Stato liberticida è lo stesso
Perchè quando si tratta di porre in essere una repressione
Todo el mundo
Es el mismo mundo

El mismo mundo. 

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

lunedì 2 dicembre 2019

L'angolo del Rockpoeta®:"Dignity"

DIGNITY

Sei solo tra la massa
Ti confondi nel rumore della folla
Ti mimetizzi nel bisbigliare della gente
Sei un perfetto nessuno
Lo sai
Ma te ne fai una ragione
Non hai il coraggio di stravolgere la tua vita
Per inseguire il tuo sogno
Non hai interesse a cambiare la tua vita
Perchè in realtà tu
Un vero sogno non ce l'hai.

Per te essere qualcuno è possedere qualcosa
E tu ora sai cosa
Hai visto lo spot
Lo vuoi ad ogni costo
E lo spot ti dice come averlo gratis

I primi 100 
Che domattina alle cinque 
Saranno davanti alla vetrina
Di un Apple Store della loro città
Vestiti da gallina
E starnazzeranno continuativamente come una gallina
Avranno l'ultimo modello di I Phone gratis

D'altronde il jingle era chiaro

"Sell your soul
Get your I Phone"

"Sell your soul
For the I Phone"

Non ci pensi neanche un attimo
Decidi che sarai anche tu in piazza
Ma non per difendere i tuoi diritti 
Di lavoratore sfruttato 
No 
Sarai in piazza
Svendendo la tua dignità
Per conquistare il tuo simbolo di rivalsa
Con addosso un costume da gallina noleggiato il giorno precedente.

E non leverai alta la tua voce di sfruttato e di schiavo moderno
Ma il suono della tua starnazzante gola 
Forte e potente per sovrastare gli altri 99 imbecilli

Tu furbo insieme ad almeno altri 50 
Davanti al negozio già dalla sera prima
Notte passata all'addiaccio 
Ma sei il primo
Il primo!!!

Primo davanti al negozio
Primo a perdere l'unica cosa che avevi di prezioso
Te stesso

"Sell your soul
Get your I Phone"

"Sell your soul
For the I Phone"

Ed ora che l'hai ottenuto
Con il tuo sorriso da ebete
Che offende l'umanità intera
Ti scatti un selfie e lo posti su facebook
Gongolante
Trionfante. 

E ti senti un Dio
Ma sei soltanto un coglione
E non ti rendi conto che tu ed i tuoi simili
Siete la rovina di questa società. 

E mentre tu festeggi il tuo premio 
Starnazzando sui social
100 tuoi colleghi
Messi temporaneamente in cassa integrazione
Ed a forte rischio licenziamento
Sono da quella stessa sera
Davanti alla fabbrica
Per lottare per la loro vita
Per il loro posto di lavoro. 

Ma tu non sei stato toccato
Ti senti invicibile
E non sai che 
Presto toccherà anche a te
Che presto sarai anche tu colpito da questa mannaia

In questo caso non per primo
Ma qui non conta arrivare primi
Intanto tutti presto o tardi ottengono il loro "premio":
Il licenziamento in tronco

E quando succederà
Starnazzare non ti servirà a nulla

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®



E chi volesse la stessa poesia  la  può vedere e sentire recitata da me…