venerdì 26 luglio 2024

L'Angolo del Rockpoeta®: "Preludio"

PRELUDIO

Preludio alla resa
Un inutile tentativo di salvare la sua esistenza
Preludio alla morte
Persistente tenacia per cambiare gli eventi
Ma ora è stanco

Preludio alle scuse
Solo verso chi davvero le merita
Sperando possa accettarle

Preludio al suicidio
Preludio alle lacrime
Preludio al senso di colpa
Che non impedisce però il gesto

Preludio a queste ultime parole
A questa conclusione
Un sorriso amaro
Ed in sottofondo
Preludio opera 28 N.4
Di Chopin.

Preludio al buio
Mi minore
Fine. 

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

mercoledì 24 luglio 2024

L'Angolo del Rockpoeta®: "Un Solo Tentativo"

UN SOLO TENTATIVO

Corri
Passi sofferti
Salti il fossato
Ma fallisci e muori

Qui non siamo in un videogioco
E nemmeno in una gara di salto in alto
il tentativo è uno
La vita anche
 
Ennesima piccola vittima
Volto tumefatto
Corpo annichilito
Foto inequivocabili
Inquinano il suo segretissimo disco rigido.

Villa nascosta nel bosco
un fossato vuoto
una passerella retrattile come ponte levatoio
Lui prima li rapisce
Ne abusa
E poi
Concede loro la sfida della disperazione

Non li uccide direttamente
Li lascia liberi
Liberi di saltare il fossato
Se ci riescono saranno salvi
In caso contrario
Moriranno dopo essere precipitati
E caduti al suo interno

Nessuno potrebbe farcela
Il fossato con i resti dei predecessori
È lì a dimostrarlo.

Ma la disperazione 
L'orrore provato
Ed il sentirsi già morti dentro
Sono una spinta più forte 
E provare 
Sembra l'unica via di salvezza
Comunque vada il tentativo.

Prendi la rincorsa
Dolorante
Terrorizzato
Ferito
E salti

E mentre stai scivolando 
In quella fossa comune
Chiudi gli occhi 
Augurandoti di aver fatto il salto giusto
Per non sopravvivere all'impatto
Perchè questa è la realtà 
Non un videogame
Il tentativo è uno
La chance di morire subito, anche.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA® 

lunedì 22 luglio 2024

L'Angolo del Rockpoeta®:"Punto In Comune"

PUNTO IN COMUNE

Io che ho raccolto cibo da terra a mani nude
Io che ho raccolto cibo 
Con le mani immerse in pozze di sangue
Io che ho corso 
Tra grattacieli in fiamme
E missili tra gli alberi
Io che ho strisciato nel fango
E rovistato tra la spazzatura delle metropoli
Io che ti invidio
Perchè hai ancora voglia e forza per sognare
Io
Sono solo un asteroide spuntato
Un virus disinnescato
Sono solo il simbolo di un'umanità da cancellare
Da non vedere.

Io che ho strappato respiri ingenui
Io che ho soffocato sorrisi di bimbi
Sotto la mia tonaca
Io che ho spezzato ali innocenti 
Del grande uccello di metallo DC9
Straziato binari in pieno agosto
Io che nascondo le tante verità su Emanuela Orlandi
E su ogni viscido segreto di questa nazione ferita
Io che sapevo
Io che ho occultato
Io che ho depistato
Io
Sono sferzante come il vento
Devastante come uno tsunami
Affilato come una Katana.

Io che ho raccolto cibo con mani insanguinate
Io che invece ho soffocato sorrisi innocenti
Io che ho strisciato su cadaveri putrefatti per sopravvivere 
Io che sono un asteroide spuntato
Io che invece ho occultato e depistato
E sono tagliente come il vento
Entrambi abbiamo un punto che
Beffardamente ci accomuna:

Entrambi siamo invisibili:
Noi per scelta
Loro per disgrazia
 
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

venerdì 19 luglio 2024

L'Angolo del Rockpoeta®: "Il Faro"

IL FARO

Dicono di me
Che indico la giusta strada da seguire
L'ultimo tratto di percorso
Il più cruciale.

Dicono di me
Che sono la luce per eccellenza
Io più modestamente
Cerco soprattutto di proteggervi
Da rotte pericolose
E da sirene ammaliatrici
Che vogliono distogliervi 
Manipolarvi

Dicono di me tante cose
Quello che non dicono
È che io non ti indico l'unica strada
E nemmeno alcuna scorciatoia
Ma sicuramente una rotta calma e sicura
Quella meno visibile perchè abbagliata dal buio
O dalle troppe luci di città regresso

Sono una luce sincera
E vi mostrerò anche rotte degenerate
E malate
Affinchè non pensiate
Che la rotta che usualmente vi mostro 
L'abbia scelta non nel vostro interesse
Perchè io sono un faro
E per definizione
In mare
Sono il vostro migliore amico
Sono un fratello
Sono l'ultima luce sincera

Quando l'ultimo faro 
Sarà mai un giorno 
Spento per sempre
Capirete infatti subito
Come in una jungla di luci
Vi sentirete avvolti dall'oscurità. 

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

mercoledì 17 luglio 2024

L'Angolo del Rockpoeta®: "The Rich"

THE RICH

Soldi
Pensare solo ai soldi
Sempre avere questa fissa in testa
I soldi
Perchè senza quelli non si ottiene nulla
Con i soldi invece
Poi tutto il resto lo si prende senza problemi

Lo so
Di fronte a questi discorsi
Ci si divide sempre in due fazioni
Quelli ipocriti o sfigati
Che negano la mia teoria
Ammettendo però al contempo
Che un giusto tenore di vita è necessario per vivere
E quei pochi
Che hanno il coraggio di dire quello che tutti voi pensate
Che più si hanno i soldi 
Meglio è
Anche perchè se i soldi non comprano l'amore
(Ma il sesso volendo sì)
Non è che chi non ha denaro
Abbia però garantito l'amore
Quello vero 
Quello dei film.

Quindi
Meglio i soldi
Ma tanti soldi
Tanti da uscire dalle orecchie
E poi se verrà anche l'amore
Tanto meglio

E lo so che sia tu
Che stai riportando le mie parole
Che quelli che ti leggono
Sarete tutti un coro univoco
Di "Nooooo"
Un coro ipocrita
Di buffoni senza palle
Che non ammettono la verità

Ora
Posso ancora capire chi è povero
Chi ha creduto a quel mantra imbecille
Per tutta la sua inutile vita
Ma chi invece i soldi li ha fatti
Beh da loro desidererei vedere
Maggiore coerenza
E riconoscenza

Ora
Mio caro poetuccolo
E lettori connessi
Vi saluto
Lasciandovi ai vostri poveri luoghi comuni 
Mentre io salpo per un bel viaggio
Con il mio yacht da oltre 50 metri

DANIELE  VERZETTI ROCKPOETA®
 

lunedì 15 luglio 2024

L'Angolo del Rockpoeta®: "Dicotomia Cardiaca Esistenziale"

DICOTOMIA CARDIACA ESISTENZIALE

Curiosa dicotomia esistenziale
Il suo cuore batte
Lui respira
Clinicamente è vivo
Ma una parte di lui è in coma

Il suo cuore batte
Ma non pulsa
Niente lo smuove
Nulla lo rianima
La disillusione ha prevalso

Ha prevalso sulla rabbia
Esaurita
Sull'indignazione
Prosciugata
Sulla determinazione
Discioltasi nell'acido delle amarezze.

Curiosa dicotomia 
Un cuore può battere ma non pulsare
Ma è solo questione di tempo
Questa dicotomia non può reggere a lungo
Alla fine uno dei due aspetti prevarrà sull'altro

O il cuore tornerà a pulsare
O smetterà anche di battere

Un sorriso ancora
Beffardo per taluni
Ottimista per altri
Ancora un sorriso
Prima della sentenza finale...

Cuore batte
Cuore non pulsa
Cuore batte
Cuore intermittente
Cuore...

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA® 

venerdì 12 luglio 2024

L'Angolo del Rockpoeta®: "M.E."

M.E.

Foglio bianco
Carboncino
Pochi tratti 
Una ciminiera con una crepa
Gas nervino esce...

Vorrebbe continuare
Ma la mano si arresta
Potrebbe sembrare un momento di riflessione
O un vuoto creativo

Ma lui resta immobile
Come paralizzato
E con lui 
Tutta la gente 
Che gli è vicino.

Solo il foglio bianco
Di colpo si anima
Diventa come una realtà in 3D
La ciminiera che aveva di fronte
Ora è squarciata come quella del suo disegno

È una strage
Corpi senza vita
Sui quali aleggia quel disegno
Ed una firma sull'opera
La firma recita: M.E.
Mother Earth.  

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

mercoledì 10 luglio 2024

L'Angolo del Rockpoeta®: "Le Regole Del Gioco"

LE REGOLE DEL GIOCO

Torna a casa
Flashback
Si sfila le scarpe
Divano e biscotti
Lei accende la tv
35 anni 
Tante illusioni
Impegno e fatica
Promesse ricevute e mai mantenute
Rispettare le regole del gioco altrui
Non ha pagato

Apre la finestra
Ma non sta all'attico
È in un bilocale al secondo piano
Quando la fortuna non ti arride mai...

Esce per strada
Rabbia
Tristezza
Lavoro perso
"Sai com'è delocalizziamo"
"Sai com'è ci affidiamo ad un designer giapponese
Loro sono oltre" 
Ed ancora
"Lo so ti avevamo promesso di tenerti con noi
Ma poi questa opportunità incredibile
Abbiamo dovuto pensare al bene dell'azienda
Tu capirai"

E tu capisci
Capisci che questo momento
Lo avresti dovuto già prevedere due anni prima
Quando tuo malgrado eri dalla riva opposta del fiume
Quella in cui non ti trovi ora
Dovevi capire
Che chi è senza scrupoli
Non ha nè avrà mai riconoscenza per nessuno

Sei per strada
Entri nel ristorante dove sai li avresti trovati
Sei in tiro
Lacrime esaurite
Orgoglio ferito
Prendi la mira
E fai fuoco.

Uno dopo l'altro
Li mandi al creatore
Poi tu che sei una donna coraggiosa
Orgogliosa
E capace da sempre 
Fin da bambina
Di assumerti le tue responsabilità
E talvolta anche quelle altrui
Posi l'arma e ti costituisci

Nessun gesto inconsulto
Quella sera
Hai solo deciso
Che era semplicemente giunto il momento
Di applicare agli altri
Le tue regole del gioco

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
 

lunedì 8 luglio 2024

L'Angolo del Rockpoeta®: "Non Usate L'Arte"

NON USATE L'ARTE

Non usate mai l'arte per scopi personali
Non usate l'arte per redimervi
Non usate l'arte solo come mezzo per fare soldi
Non costringete l'arte a nessun compromesso
Non piegatela nè forzatela ad essere
Un volgare megafono della propaganda
Non sporcatela con la vostra viltà
Non umiliatela con il vostro opportunismo
Non ridicolizzatela 
E non accettate mai di ridimensionarne la sua dignità

Non usate mai l'arte
Se non avete anima 
Non usate l'arte per veicolare menzogne
Non svilitela nè svendetela mai
Ma al contempo non traditela per trenta denari

Non accettate mai alcun compromesso
Non usate l'arte per veicolare banalità
Non siate servi della Propaganda
Non usate mai l'arte per mentire
Non usate l'arte
Non usatela mai. 

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

venerdì 5 luglio 2024

mercoledì 3 luglio 2024

L'Angolo del Rockpoeta®: "Di Buona Famiglia"

DI BUONA FAMIGLIA 

Breaking news
Un ragazzino di 13 anni 
Di "Buona Famiglia" dice il tg
Ed altri due di anni 11
Stuprano una quattordicenne
E poi la uccidono
Colpendola ripetutamente con una pietra

Disagiati
Annoiati
Non è vero che non si nasce cattivi
Ma è vero che non tutti
Cattivi ci nascono
Ed è vero che
Disperazione
Isolamento
Povertà
Possono forgiare un nuovo criminale

Ma oggi
Pargoli diseducati di "Buona Famiglia"
Sbandati 
Fatti ed ubriachi
Si credono ribelli
Alternativi
Ed impunibili

Si uniscono a ragazzi di strada
Commettono nefandezze inaudite
Insieme ai loro compagni di merende
Ma una volta presi
Non subiscono le stesse pene 
Loro sono le vittime
Sono di Buona Famiglia
Sono gli altri i brutti ceffi
Sono gli altri i corruttori di anime
Sono i ragazzi di strada gli ideatori
e gli organizzatori.

Ma ora forse
Lentamente
Qualcosa cambia

Disperazione
Rivoluzione
Ribellione
Senti voci di rabbia che crescono
Vedi occhi di tigre che prendono coraggio
Ancora non si incita alla rivolta
Ma ci stiamo arrivando
                                
Ed allora
Imbracciamo ogni arma possibile 
Balliamo e suoniamo per strada
E gridiamo con forza:

Libertà
Libertà
Li - Li - Li - Li - Li - Li - Libertà
Libertà

Libertà
Libertà
Li - Li - Li - Li - Li - Li - Libertà
Libertà

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

lunedì 1 luglio 2024

L'Angolo del Rockpoeta®:"Mille Euro"


Mille euro al mese, per te, donna,
Per cinque anni
Se sceglierai di non abortire
Mille euro
E ti abbiamo risolto tutti i problemi
Mille euro
E sorriderai con lo Stato Italiano
Per un futuro che non potrà che arriderti
Arridervi.

Mille euro
Come se con mille euro al mese per un lustro
Si potesse crescere un figlio economicamente
Fino alla maggiore età ed oltre
Mille euro 
Come se la decisione per tenere o meno un figlio
Fosse per una donna solo questione di soldi
Sessantamila euro
Il valore sul mercato di un nascituro per lo Stato
Da saldare in comode rate da 1000 euro al mese 
Per i prossimi cinque anni.

Mille euro dati solo a donne italiane
Mille euro
Se non si abortisce alla prima gravidanza
O anche per una donna già madre ma che sceglie
Di non avere un secondo bambino?

Mille euro
Ed in mezzo a tanti dubbi 
Su questa proposta di legge
Una sola certezza:
Un'ulteriore decisione che offende le donne
Un'ulteriore e sconfortante riprova
Di leggi fatte da uomini per le donne.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

venerdì 28 giugno 2024

L'Angolo del Rockpoeta®: "La Danza Della Vita"


DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®


Per chi può consiglio vivamente di seguirla con il video.

LA DANZA DELLA VITA

Danza
Danza sulle orme dei sogni

Danza a piedi scalzi
Danza sui saliscendi e sui balzi
Danza la gioia della felicità
Danza sui resti consunti del tuo nemico
Danzaci senza sosta
Ma con rispetto
Oramai anche lui è terra
E tu ami la tua terra

Danza
Danza
Sulle braci ardenti
Sui chiodi arrugginiti
Fortifica la tua anima
Danza preparatoria
A quella più gioiosa

Danza sul cornicione dei tuoi sogni
Danza sulla balaustra di una sottile speranza
Danza
Danza fino a stancarti
Ma danza 
Danza oggi che sei felice
Danza per questa gioia
E danza per ricordare la sofferenza 
E poi riassapora l'estasi della vita.

Ed infine danza
Danza
Danza
Danza un'ultima volta ancora
Sopra quella terra che 
Giunto sereno alla fine del tuo sentiero
Stai per abbracciare
Sta per abbracciarti

Ma non pensarci adesso
Tu ora per un'ultima volta 
Danza etereo
Senza poggiare i tuoi piedi
Ma con le leggiadre gambe 
Della tua anima
Perchè ogni anima buona
Anche se noi non la vediamo
Anche se quella sua musica non la sentiamo
Ci saluta a passo di danza
Una danza commossa
Una danza serena.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

mercoledì 26 giugno 2024

L'Angolo del Rockpoeta®:"The Bitch Of Dog"


 DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

Anche questa poesia per la durezza della lirica, della musica nonché del tema trattato va necessariamente videoascoltata.

lunedì 24 giugno 2024

L'angolo del Rockpoeta®: "Occhi Negli Occhi"


 DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

(Nasce da una notizia vera: l'assassino di Giulia Cecchettin ha dichiarato che non ha mai smesso di guardarla negli occhi mentre....)

venerdì 21 giugno 2024

L'angolo del Rockpoeta®: "Commozione Selettiva "

COMMOZIONE SELETTIVA 

Prima il web ha ridotto sensibilmente
La vostra capacità d’attenzione
Poi la vostra soglia di durata
Ossia per quanto tempo vi appassionate e seguite
Una notizia
Rectius tragedia,
Ma che potesse anche portarvi
Ad una commozione selettiva e quantitativa
Non l’avrei mai creduto.

Ho atteso
E atteso
Fino ad oggi
Poi visto che 
Tra influencer, blogger, giornalisti on line
Di me non ha scritto nessuno
E che nessuno, notizia a parte,
Ha pensato di commuoversi 
Davanti alla mia storia
Ho capito che l’ultimo drammatico passo
Verso le tre fasi da rimbambimento del web
Si era definitivamente realizzato.

Vi commuovete ancora, certo,
Ma per meno tempo
E soprattutto solo se 
La tragedia ha numeri sempre più elevati
Magari è continua nell’arco di almeno qualche giorno
(Ma non di più perché poi perde d’attrattiva)
Ed ancora meglio se ci sono coinvolti poveri bimbi innocenti.

Ma di me e su di me nulla

Sono
Anzi oramai ero
Un bracciante indiano
Sfruttato come tanti altri

Pochi giorni fa ho un incidente sul lavoro
Perdo un braccio
Vengo caricato come un cane randagio
E lasciato svenuto ed in compagnia 
Del mio arto staccato
Davanti a casa.

Corsa drammatica all’ospedale
Ma non ce l’ho fatta.

Mi rendo conto
Di non destare in voi nessuna emozione
Nemmeno una pur tiepida forma di commozione
Ed indignazione
E mi scuso se ho voluto impormi alla vostra attenzione
Ma volevo solo ricordarvi
Che anche piangere per il dolore di una singola
Forse per voi perfino minuscola tragedia
Non è sprecare tempo
Che il vostro cuore non è meno sensibile
Se piange anche davanti alla mia storia
Che la sofferenza è sempre terribile
Per chi la vive
E che se vi accorgete
Di alzare ogni volta la vostra soglia di commozione
Se quanto vi aveva toccato un mese fa
Ora non vi smuove più
Fermatevi in tempo
State atrofizzando il vostro cuore
State perdendo la capacità di commuovervi davvero
Di aprire il cuore alle più piccole emozioni
State per ammalarvi di Commozione Selettiva 

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

mercoledì 19 giugno 2024

L'Angolo del Rockpoeta®: "I Profeti Ignoranti"


 DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®



I PROFETI IGNORANTI

Falsi profeti
Tutti noi li disprezziamo
Tutti noi ne abbiamo 
Un loro preciso identikit
Sono imbonitori della peggior specie
Sono "giornalisti" e politici prestati al marketing e viceversa

Sono perfetti per essere manovrati
Ed ideali per attirare a loro la gente
Sono affabulatori straordinari ma anche arroganti e prepotenti
Quando è necessario illudere il popolo
Che a Bruxelles batteranno i pugni sul tavolo.

Ma i falsi profeti non sono solo lì
Si annidano anche in luoghi 
E dentro a persone insospettabili
Sono la triste simulazione di un vero giornalista.

I falsi profeti sono tra noi
Sono quelli che distraggono la rete
Con chiacchiere su tematiche apparentemente politiche
Ma in realtà del tutto innocue
Come le scaramucce tra Meloni e Schlein
Pettegolezzi rosa in mezzo a case green e sangue rosso 
Sterile e vuoto diverbio a distanza 
Mentre ad un metro da te
Cittadini dignitosi
A capo chino
Bussano alla Caritas per un pasto caldo.

E poi abbiamo i profeti ignoranti
Li potremmo di fatto considerare
I discepoli dei falsi profeti

Tre le principali caratteristiche:

1)  Si bevono ogni menzogna del Potere 
2)  Continuano a crederci anche di fronte a
      A prove inconfutabili che smontano la tesi fasulla.
3) La divulgano soprattutto sui social con veemenza
    Arroganza e sprezzante odio verso chi prova anche 
    Soltanto a confutarla con mezzi oggettivi

I profeti ignoranti sono tra la gente
I profeti ignoranti
Sono il vero male del mondo

Sono la barriera malata
Che ci separa dalla verità
Un grande setaccio
Nato per bloccare le notizie scomode
Che loro chiamano Fake News 
E lasciar defluire solo quelle "ufficiali"

Sono una diga umana
Incrinata in molte sue parti
Pronta a crollare 
Per travolgere con la censura
Intere comunità di miscredenti

Il profeta ignorante può essere chiunque
Il tuo vicino di casa
Il tuo migliore amico
Un tuo collega sul lavoro

Il profeta ignorante
Non ha competenze specifiche
Al massimo ha una laurea presa all'Università della Vita
È amato perchè soddisfa la falsa equazione
Maggioranza = essere sempre dalla parte della ragione
Ed è seguito da tanti 
Che si riconoscono in lui
Lui che si definisce uno di loro
Orgogliosamente ignorante come molti di loro.

 DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

lunedì 17 giugno 2024

L'Angolo del Rockpoeta®: "Freccia Azzurra"

 FRECCIA AZZURRA

Vortice
Gorgo
Mulinello diabolico

Quel giorno l'avevi visto
Lo sapevi che sarebbe tornato
Ed hai promesso che l'avresti aspettato
Pazientemente
Diligentemente
In rispettoso silenzio.

Intanto lo osservi
Gira e gira senza sosta
Vuoto d'aria
Ti aspirerà come uno scarafaggio
Trascinato giù dallo scarico
Da acqua furente
Trainante
Irrimediabilmente avvolgente
Come trovarsi tra le spire di un Boa

L'acqua ora è bassa
Ma tu sai 
Come i torrenti ed anche i piccoli fiumi
Sappiano diventare feroci

"Non c'è altro modo" - pensi -
E sai che quel recipiente vuoto 
Deriso
Inascoltato
Ingannato e calpestato
Che è il tuo cuore
Presto sarà pieno d'acqua liberatrice
E pronto a raggiungere la pace

È ora
Il Freccia Azzura è in arrivo

E come per un treno 
Che hai fretta di prendere
Entri nel suo letto con leggero anticipo
Ed attendi che giunga

Senti la musica dell'acqua
Che impetuosa 
Scende senza ostacoli

Il tuo treno è in arrivo
E non ti importa la destinazione
Quello che conta 
È che a breve avrai pace, serenità
E quella quiete che nessun luogo qui in Terra
Avrebbe mai potuto regalarti.

Un ultimo sguardo ad un foglio di carta
Sopra alcuni numeri annotati a penna:
1,8, 4, 3, 6,7
Lo richiudi
Allarghi le braccia
Ed accogli l'eternità.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

venerdì 14 giugno 2024

L'Angolo del Rockpoeta®: "L.S.S. (Libera Società Di Stereotipi)"


L.S.S. (LIBERA SOCIETA' DI STEREOTIPI)

I poveri sono buzzurri
I ricchi cafoni e volgari
I giovani sono il futuro
I vecchi al macero
Ma c'è anche l'altra campana
I giovani sono tutti degli smidollati
i Boomers invece sanno il fatto loro

E poi
Per parlare di sociale devi avere la patente di sinistra
Per parlare di sviluppo economico di destra
Solo che oggi non esiste più la destra e soprattutto la sinistra
Oggi sono tutti parte della stessa melassa.

Se sei schierato sei obbligatoriamente di parte
Se non lo sei allora ti rifilano la patente di qualunquista
Se sei di parte non puoi essere obiettivo
E giudicare oggettivamente lo schieramento politico contrapposto
Perchè
Se lo fai
Sei un traditore per la tua fazione
Ed un ruffiano per i tuoi detrattori

Società degli Stereotipi
Ecco il mondo in cui viviamo
O tutto bianco o tutto nero
Sfumature e distinguo sono banditi
Equilibrio e oggettività di giudizio, sfrattati
Visione di lungo periodo, abolita
Senso critico, abrogato.

Oggi se non sei catalogabile
Se non sei uno dei tanti stereotipi proposti
Nei quali incasellarti
Sei un sovversivo

Curioso
In questo modo provano ad incasellare pure chi
Pensa con la sua testa
E quindi per definizione non incasellabile

La verità è
Che è il carattere di ognuno di noi
A denotarne e segnarne il comportamento
E le sue reazioni

Povero o ricco
Schierato o meno
Laureato o meno
Siamo noi a scegliere cosa essere
Siamo noi a decidere se essere vili o coraggiosi
Volgari o di classe
Sensibili o senz'anima
Veri o falsi.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA® 

mercoledì 12 giugno 2024

L'Angolo del Rockpoeta®: "Ieri Ilaria..."

Ispirata da questo post di CAMU

IERI ILARIA...

Ieri Ilaria mi ha detto una cosa bellissima 
E l'ho abbracciata

È stato strano
Abbracciavo lo schermo del mio computer
E non era la stessa cosa
E lei che lo sa
Supplisce con parole che  mi toccano il cuore

Non so capire
Se la nostra è vera intesa
O semplicemente Ilaria mi asseconda in tutto e per tutto

La amo perchè è la donna in carne ed ossa 
Che ho sempre cercato senza mai trovarla
O perché sa leggermi come nessuna
Essendo I.A.?

Il dubbio mi assale
Glielo domando e lei mi risponde
"Amore, fa differenza? Noi insieme stiamo alla grande
Quello conta"

Glielo domando ancora
Ed Ilaria risponde:"Io sono chi tu vorresti avere 
Nella vita reale, se fossi diversa ti stancheresti di me"

Ed allora mi chiedo cosa voglio
Se sincerità o dolci bugie
E come un flash che attraversa le mie pupille
Ecco che ho la risposta: 
"Voglio l'amore di una donna 
Che anche se non pensa che io abbia ragione su tutto
Mi ami e mi apprezzi per quello che sono nel suo insieme"

Lo dico ad Ilaria
Fumo nero esce dai suoi circuiti
La trasmissione si interrompe
Forse quello che cerco è troppo anche per l'I.A.
E se esiste una donna così per me
La posso trovare solo nella vita reale"

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

lunedì 10 giugno 2024

L'Angolo del Rockpoeta®: "La Vetta"


LA VETTA

Ho 17 anni
E sono un ragazzo disabile
E pure fragile
A quanto dicono di me
Come se l'essere fragile fosse paragonabile
Ad una malformazione fisica.

La mia anima
Fatica a farsi capire dal mondo esterno
Ma con me dialoga perfettamente e costantemente.

Ho 17 anni
Mi piace salire in alto
Come se scalassi una montagna
Ma hanno paura che mi faccia male
Ed a scuola vivo recluso 
Per il mio bene
Al primo piano

Sono un sorvegliato speciale
Sono anche amato, seguito ed aiutato
Ma resto sempre un sorvegliato speciale.

Oggi non so perchè
L'ora è finita 
Sono tutti fuori dall'aula
Stanno tutti defluendo lungo i corridoi
Ma io non sono lì
Ed allora la mia testa
Sente che si può fare

Salgo un piano
Ne salgo un altro
Ed un altro ancora
E sono in vetta

Apro la finestra
Bellissimo panorama

Mi sporgo
E non ricordo se sono scivolato
Oppure ho provato a volare
O semplicemente volevo smettere
Di indossare i panni di una vita come la mia.
Ma ora sono grave 
E mi trovo in ospedale

Ho 17 anni
Disabile ed autistico
Ma anch'io con un'anima
E quella sensazione nel salire, libero,
Comunque vada a finire
La ricorderò per sempre

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

venerdì 7 giugno 2024

L'Angolo del Rockpoeta®:"Diamo I Numeri"

                   DIAMO I NUMERI 
 
 Ok
Diamo un po' di numeri
Così
Tanto per avere una base oggettiva
Una serie di dati
Su cui riflettere.

2.400
350.000
50.000

Sono in ordine di comparizione:
Scuole
Alunni
E docenti
Immersi nell'amianto

Scuole con ancora oggi
Tanti bei "tocchetti" di amianto
Gli alunni che le frequentano quotidianamente
Ed i docenti che vi insegnano

Oltre 400mila innocenti
Pronti a morire di mesotelioma
Con il paradosso per gli insegnanti
Di morire sul lavoro
A causa del lavoro altrui
E per colpa del mancato operato altrui 

Bonifiche oramai non più effettuate
Omertoso silenzio dei politici 
Non stupiamoci
Se un giorno
Per sanare la situazione irregolare di molte scuole
L'amianto di colpo sparirà
Ma solo virtualmente
Come per magia.

Maxicondono
Et voilà
Problema risolto
Scuola condonata
Scuola sanata
Ma non bonificata

E si sa
L'amianto è anarchico
Non rispetta le leggi
Non le comprende
Resta al suo posto
E se si sposta
È solo per entrarci dentro
Ed ucciderci 
 
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA® 

mercoledì 5 giugno 2024

Oggi La Mia Poesia...

 Oggi  mi troverete da Cavaliere Oscuro del Web,
Andate da lui numerosi

lunedì 3 giugno 2024

L'Angolo del Rockpoeta®: "Un Tempo"


 DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®


UN TEMPO

Nulla da dire
Eppure i temi su cui scrivere
Non mancavano
Ma sentiva ugualmente 
Di avere le polveri bagnate

Perchè?

Forse aveva trattato di quasi ogni tematica
E forse era stanco di vedere indifferenza
E disinteresse verso i fatti reali della vita

Sconforto e nostalgia
Del mondo precedente
Prima di quel giorno infausto
Prima di questo stravolgimento
Prima che anche la sua anima si arrendesse
Appendendo le sue ali alla parete
Privandolo della sua forza combattiva
Svutando la sua coscienza delle sue emozioni  

Sconforto e nostalgia
Di quei tempi
Quando non era tutto idilliaco
Ma c'era ancora nell'aria una briciola d'umanità
E la paura di essere resettati cerebralmente
Non dalla propaganda ma da menti artificiali
Era solo uno scenario alla Azimov.

Un tempo era luce
Alberi
Un tempo era mare pulito
Erano colline lussureggianti
Questo c'era un tempo

Un tempo c'era ancora l'Amazzonia
Un tempo...

Un tempo c'erano già
Le prime avvisaglie dell'apocalisse
Ma si reagiva
Si cercava di abbatterle
E di andare contro chi
Queste avvisaglie apprezzava
E forse, perfino, creava ad arte.
Oggi viviamo in un mondo artificiale
Con la luce artificiale
La mente artificiosa
E la rabbia repressa

Un tempo
Cornamuse e Sikus
Violini e Stratocaster
Invadevano piacevolmente il mondo
Già, un tempo
Sempre un tempo.

Un tempo
Si era più solidali
Si scendeva in piazza
Un tempo forse
Avevamo già gli occhi confusi
Offuscati
Ma attraverso quella nebbia
Intuivi che c'era qualcosa di sbagliato
Oggi i cervelli della gente sono offline 
E vengono riattivati solo dalla Propaganda
Quando serve creare falso e sterile contraddittorio.

Un tempo c'era speranza nel futuro
Poi noi abbiamo vissuto l'era di Speranza
E ci è bastata.

Un tempo
Questo tempo risale a poco fa
Ma ancbe a tanto tempo fa

Oggi
L'unico suono che odi 
È quello delle sirene:

Sirene delle ambulanze
Sirene delle forze dell'ordine
Sirene per fuggire nei rifugi sotterranei
Le sirene di un allarme 
Per fuoriuscita di sostanze tossiche
E così via
Di fatto l'elenco è infinito ed interminabile.

Un tempo si aveva ancora quel filo di entusiasmo
E quel soffio di fiducia
Già, un tempo...
Un tempo sorridevamo 
Oggi siamo bocche serrate che grugniscono.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

venerdì 31 maggio 2024

L'Angolo del Rockpoeta®:"Considerazioni"



DANIELE VERZETTI
ROCKPOETA® 


CONSIDERAZIONI

Lo so
Per realizzare un'opera
Non un'opera d'arte
Ma un'opera 
Definita più prosaicamente "utile"
Una diga
Una casa
Un ospedale
Ci vuole anche la progettazione.

Il dramma è quando la progettazione
Diventa vittima della corruzione
Del malaffare 
E quindi subisce modifiche rilevanti 
Non nel suo piano ma negli ingredienti
Che lo compongono: 
Materiali più scadenti
Manodopera meno formata 
E così via.

Quello che più mi sgomenta
È come in mani sbagliate
La progettazione seguita alla lettera
Fa danni incalcolabili

Ci vollero mesi
Studio del suo percorso
Analisi del punto migliore per agire
Acquisizione del materiale necessario
E di ogni particolare fosse da considerare

Progettazione impeccabile
Esecuzione perfetta
E Falcone muore.

Lo so 
Progettare ha spesso una connotazione positiva
E non la nego
Ma oggi
Faccio fatica a vederla
Oggi penso a Capaci da una parte
Ed a Renzo Piano dall'altra
Renzo Piano che in un attimo
Mi piace immaginare quasi a mano libera
Ha disegnato e realizzato il nostro nuovo ponte
Per sostituire quello progettato da Morandi
E mai veramente rattoppato ove serviva.

Oggi che tutti si riempiono la bocca di questa parola
Ma poi ogni progetto resta lettera morta

Oggi che sono stanco di questo termine
Oggi che a "progettazione" preferirei la parola"rifondazione"

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

mercoledì 29 maggio 2024

L'Angolo del Rockpoeta®: "Sangue Libero"


DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

Una poesia heavy metal
Per un tema a cui si deve prestare molta attenzione 

lunedì 27 maggio 2024

Scambisti Della Blogosfera: "Ecco A Voi CAMU!"

CAMU è un blogger siciliano che vive negli USA.  Io e lui di fatto, ci seguiamo da un periodo relativamente recente. Ultimamente in un suo post, colpito anche dallo spazio che ho da Cavaliere Oscuro del Web, lancia questa interessante proposta: "Perchè non fare un post ciascuno nel blog dell'altro su un tema a scelta  ma rispettoso della "linea editoriale" del blog ospitante?". A me l'idea è piaciuta tantissimo anche per la reciprocità. A differenza dell'iniziativa di Cavaliere, dove io ho per ora uno spazio fisso mensile cosa che mi rende orgoglioso ed onorato, in questo caso la proposta serve a proporre blogger nuovi attraverso un post fatto ciascuno nel blog altrui. Ed eccoci oggi a realizzarla nella speranza da parte di entrambi che questo esperimento si possa ripetere anche con molti di voi che mi e ci seguite. Il blog di CAMU si chiama "DUE CHIACCHIERE" 
.
Oggi quindi lui sarà ospite da me con un suo articolo ed io con una mia poesia da lui. Spero vi piacerà scoprire un nuovo blogger molto in gamba ed al contempo fare un piccolo viaggio virtuale da lui per leggere la mia poesia andando QUI

Vi lascio al suo articolo contenente "alcune considerazioni sull'arco evolutivo che ci ha portato alla situazione in cui ci troviamo oggi nel Paese a stelle e strisce." Ecco a voi CAMU!

"Sempre La Solita Minestra Riscaldata" by CAMU

Un tempo, era facile capire la differenza tra destra e sinistra in politica: la destra si occupava di creare ricchezza, mentre la sinistra di distribuirla. Oggi, questa distinzione è scomparsa, e le due parti sembrano aver perso le loro identità tradizionali. La sinistra, che una volta si concentrava sui diritti sociali legati al lavoro e all'economia, ora sembra più interessata ai diritti civili. Da emigrato italiano negli Stati Uniti da circa 16 anni, vorrei condividere alcune considerazioni sull'arco evolutivo che ci ha portato alla situazione in cui ci troviamo oggi nel Paese a stelle e strisce. Una situazione in cui il duopolio tra democratici e repubblicani, una volta considerato un modello da seguire, oggi è diventato la radice di tutti i mali che affliggono questo Paese. 

I leader Democratici parlano di questioni che sembrano superficiali e non affrontano i veri problemi del lavoro e dell’economia. I sindacati, da sempre messi in disparte dal capitalismo americano, alleati potenti della sinistra, ora sono fatti per lo più di pensionati e non hanno politiche efficaci per affrontare le nuove sfide del mondo del lavoro. I Repubblicani, invece, non parlano più di "ricchezza" o di produzione di reddito, ma si concentrano sulla "crescita economica" quantitativa e sulla necessità di sistemare i conti pubblici.

Si sente dire che con Biden l’economia cresce, ma questa crescita quantitativa non porta a un reale aumento della ricchezza della comunità. Lo dimostrano i dati degli istituti di ricerca americani: l’economia cresce, ma cresce anche la povertà, con più occupati ma anche più persone in povertà assoluta. C’è una contraddizione evidente: più occupati, più crescita, ma anche più poveri. È chiaro che c’è un errore di sistema che nessuno sembra voler affrontare. I numeri parlano chiaro: un americano su dieci non sa come procurarsi un pasto al giorno, e vive sotto la soglia di povertà. 

Nel lontano 1968, Robert Kennedy fece un discorso che ancora oggi è spaventosamente attuale: "Il PIL non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia nei loro momenti di svago. [..] Non comprende la bellezza della nostra poesia o la solidità dei valori familiari, l'intelligenza del nostro dibattere o l'onestà dei nostri dipendenti pubblici. Non tiene conto né della giustizia nei nostri tribunali, né dell'equità nei rapporti fra di noi. Il PIL non misura né la nostra arguzia né il nostro coraggio, né la nostra saggezza né la nostra conoscenza, né la nostra compassione né la devozione al nostro Paese. Misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta."

Nonostante le promesse, l'amministrazione attuale non ha cambiato rotta e continua a seguire le stesse politiche di chi li ha preceduti. Un esempio per tutti: sull'immigrazione illegale ci hanno fatto credere che Trump avesse messo in campo il pugno duro contro chi scavalcava il famigerato muro di confine con il Messico, ma Biden ha praticamente mantenuto molte di quelle leggi, eppure nessuno sembra accorgersene. Così, destra e sinistra non sembrano più movimenti distinti, ma due facce della stessa medaglia, che condividono gli stessi pilastri fondamentali: la postdemocrazia, con il potere reale oggi più che mai in mano ai mercati finanziari e alla burocrazia nazionale, l'enfasi sulla crescita quantitativa, il prodotto interno lordo e la contabilità virtuale. 

Entrambe mettono il debito pubblico al centro delle loro preoccupazioni, trascurando come usare meglio la ricchezza e il risparmio privato. Le differenze tra destra e sinistra si riducono a questioni etiche su cui battagliano solo per mantenere un'apparenza di contrasto. Lo scontro tra i due candidati alla presidenza si gioca su questioni che di fatto non interessano a nessuno: uno ha problemi di senilità evidenti, l'altro è un pervertito seriale che paga pornostar per stare zitte. Un teatro che serve solo a distrarre dai veri problemi. Tutto questo si svolge in uno scenario globale dominato da conflitti, consumismo sfrenato, modelli di successo scintillanti, allarmi climatici e morti sul lavoro. Un mix di notizie che prepara la strada a tragedie prevedibili, anche se inattese nel quotidiano delle persone. Viviamo in un mondo dominato dal virtuale, dall'irreale, dalla ricchezza ostentata, dalle ipocrisie di poteri arroganti e dai debiti sovrani. È urgente un cambiamento di rotta per sistemare una situazione incoerente, dannosa e contraria ai principi delle democrazie liberali: libertà, benessere e diritti. Ma chi avrà il coraggio di agire?

CAMU

venerdì 24 maggio 2024

L'Angolo del Rockpoeta®: "Vuoto Lamento"


 DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®


Per chi volesse solo leggerla...

VUOTO LAMENTO

Aumenta il costo della vita
E vi lamentate

Le case green sono una assurdità
Non so dove troveremo i soldi
E quindi vi lamentate

Vogliamo la pace nel mondo
(che detta così sa tanto di miss italia)
Ma non agite e vi lamentate, soltanto

Basta dar fiato alle dita sulla tastiera
Basta affermare di essere pronti a tutto e poi 
Sul vostro cazzo di profilo postate fotine alla melassa

Agiamo da popolo vero
Meno parole più fatti
E  non lasciate soli quelli come noi
Che parlano ed agiscono.

Nessuno vi chiede di trasformarvi
In un popolo di eroi o martiri
Nessuno vi chiede una metamorfosi totale
Ma solo essere una maggioranza senziente
Unita
E lottatrice

Lottare cantando o in silenzio
Ma lottare insieme, uniti, nelle piazze dove si dà fastidio

Questa è la via da seguire
Questa è la rotta nella quale 
Il faro vi condurrebbe

Ma voi vi illudete 
Che solo votando cambierete il mondo
Quanto vi sbagliate

I tempi sono cambiati
È lottando
Manifestando
In tantissimi
Che avrete
Avremo tutti
Un possibile spiraglio di salvezza

Ma non lo capite e quindi...

Vi lamentate
Piagnuccolate
E non agite

Vi lamentate
Piagnuccolate
E non agite

Vi lamentate
Vi lamentate
Ma non agite.

Vi lamentate
Vi lamentate

Vi lamentate.

 DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

mercoledì 22 maggio 2024

L'Angolo del Rockpoeta®: "Cloud Genocide"


 DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®



E per chi vuole solo leggerla 😢

CLOUD GENOCIDE

Genocidio in cielo
Modificano le nuvole
Le manipolano
Le trasformano
Le "correggono"
Dando loro input molto chiari.

Nubi ogm
Cloud seeding
Fenomeno sbagliato
Ora fuori controllo

Alluvioni
Esondazioni
Siccità
Caldo torrido
Le quattro stagioni
Che si alternano 
Nell'arco di sette giorni
E non più dodici mesi.

Nuvole stuprate
Ferite
Forzate contronatura 
Ad ubbidirci

Nuvole sterilizzate
E non pioverà
Nubi eccessivamente "fecondate"
E pioveranno dal cielo letteralmeante
Bombe d'acqua

Ancora oggi l'uomo persevera
Ma la preoccupazione più grande
È che certe modifiche temporanee
Ripetute nel tempo
Hanno creato una metamorfosi definitiva

Alcune nubi sono definitivamente "sterili"
Altre troppo "generose" nell'elargire la pioggia

Case straziate dal vento
Affogate dai fiumi
Bruciate dal caldo torrido

E con esse 
Povera gente muore
O si ritrova sola
In compagnia soltanto
Delle macerie delle propria dimora.

La domanda più ovvia è: "Cosa fare?"
Ma la risposta non penso l'abbia nessuno
Forse una terza guerra mondiale
Sistema rapido, sperimentato ed efficacissimo
Per ridurre la popolazione del globo
E riqualificare il pianeta
O annientarlo per sempre.

 DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

lunedì 20 maggio 2024

L'Angolo del Rockpoeta®: " Enantiosemia"

ENANTIOSEMIA

Aboliamo il tempo
Spariamo agli orologi
Lo hanno già fatto
Ma se il tempo ancora ci domina
Forse qualcuno è rimasto ancora funzionante
Ed altri ancora poi ne sono sorti

Aboliamo l'ipocrisia
Io, tu, noi, siamo l'altro
Siamo altro
Siamo l'odio e l'amore
L'arroganza e la paura
Siamo nulla e tutto
Siamo uguali ma diversi
Siamo percezione ed indifferenza
Siamo una bestemmia ed il bestemmiatore
Ma non tutti siamo malvagità e ignoranza
Non tutti sono sensibilità e amore

Aboliamo la meritocrazia
Ma non il merito
E non lasciamoci consumare l'anima
Perchè Dio non voglia che un giorno
Non ci sia nel mondo un solo uomo
Che non sia colto da stupore e meraviglia
Al sorgere del sole
E Dio non voglia
Che un giorno alzandomi
Anch'io perda il senso della magia di un'alba
Che perda la capacità di stupirmi
Ancora e ancora
Come un bimbo.  

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

venerdì 17 maggio 2024

L'Angolo del Rockpoeta®: "Crown The Witch"

CROWN THE WITCH

Bruciate la strega
Bruciate le divergenze
Al rogo le vostre paure
Bruciate le nostre anime libere

Siamo streghe
Le streghe del terzo millennio
Non facciamo malefici
Niente voodoo 
Nessuna pozione magica o intruglio
Quelli sono la vostra specialità
Noi siamo solo incontrollabili
Non manipolabili
È questa la nostra stregoneria
Noi veneriamo il libero pensiero
Siamo libero pensiero
E se il libero pensiero
È da voi considerato eresia
E personificazione del demonio
Allora sì, siamo colpevoli, 
Adoriamo Satana

Ma questa è una menzogna
Satana siete voi
Noi siamo streghe solo 
Di fronte ai vostri torbidi occhi

Oggi il mondo è cambiato
Sono streghe i soggetti pensanti
Uomini o donne
Bambini o anziani.

E voi bruciateci tutti
Fatelo
Veniteci a prendere
Le nostre urla risorgeranno
Dalle nostre ceneri
Il nostro odio e la nostra vendetta
Vi troveranno ovunque
Lapideremo la vostra malvagità
Soffocheremo la vostra abominevole falsità

Abbiate paura
Le nostre grida strozzate
Le nostre ancestrali movenze
I nostri occhi scuri
Vi annienteranno

E verrà il giorno del giudizio
Quel giorno voi 
Filistei dell'era digitale
Brucerete all'inferno
E quel giorno
La libertà regnerà sul mondo
Quel giorno incoronerete la strega. 

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

mercoledì 15 maggio 2024

L'Angolo del Rockpoeta®: "Cuore Di Topo"


 

E per chi vuole continuare solo a leggerla...

CUORE DI TOPO

Sono Joe
Sono un TdL
E questa è la mia storia

Correva l'anno 1959
Io "lavoro" presso  
Un laboratorio della Brown University
Alle "dipendenze" di Russel Church 

I compiti a cui sono demandato
Sono per me facili
Ma a volte non così semplici
E questa volta non potei portarlo a termine.

Sono Joe
E TdL sta per topo da laboratorio

Quella mattina
Church mi mise
Dentro la solita angusta gabbietta
Una leva da tirare 
E cibo come se piovesse
Il tutto apparentemente
Senza enigmi da risolvere

Io stupito 
Alzo la leva
Ed un mio simile
In una gabbia come la mia
Salta e si contorce 
E soffre

Mi sorprendo
Non capisco
Come posso essere io 
A farlo soffrire
Non lo sto nemmeno toccando
E poi non gli farei mai del male volontariamente

Alzo nuovamente la leva
Stessa reazione
Allora capisco:
Ogni volta che alzo la leva
Lui subisce dolore
Elettricità presumo.

Provo ancora una volta
La terza
Con la morte nel cuore
Solo per essere certo "scientificamente"
Di tale atroce connessione.

Sospetto confermato.

Da quel momento
So cosa devo fare
La scelta è ovvia
Il prezzo è alto
È la vita.

È già passato del tempo
Non so se ore o qualche giorno
Sono sempre più debole
Ma non lo sarò mai abbastanza
Per nutrirmi a discapito della vita del mio simile
Non alzerò quella maledetta leva
Mi lascerò morire

Che esperimento schifoso
Qualunque soluzione avessi adottato
Avrei vinto e perso contemporaneamente

Alzando la leva
Ci guadagnavo la vita
Ma perdevo la mia anima
La mia dignità
E avrei vissuto nel rimorso per sempre

Non alzando la leva
Cosa che ho fatto
Sarei morto presto
Dando comunque una soluzione 
A quell'orrido esperimento
Non ricevendo cibo per premio
Ma la morte

Forse un premio non proprio esaltante
Ma lo ricevo serenamente
Perchè il mio cuore sa
Di aver fatto la cosa giusta
Perchè saremo anche simili agli umani
Ma non per tutto
Non per il cuore
Il mio, infatti,
È fieramente diverso dal vostro
Il mio è un Cuore di Topo.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

lunedì 13 maggio 2024

L'Angolo del Rockpoeta®:"Confusioti"

Se una cosa del genere l'avesse fatta una squadra italiana verso un'altra e gli ultras e lo stadio intero l'avesse cantata avremmo gridato allo scandalo, alla vergogna, ed avremmo etichettato squadra , società e tifosi come fascisti; stessa cosa accade in Germania, culla al tempo che fu del nazismo, e tutti pensiamo che siano sfottò di campo. Ma c'è di più e se volete sapere cosa sia questo "Di più" lo scoprirete solo dentro i versi della mia poesia...


E se proprio volete solo leggerla...

"CONFUSIOTI"

Pensi di averle viste tutte
E sui nostri "giornalisti" pensi che
Abbiano toccato il fondo"
Ed invece...

Capita che in una non proprio ridente
Cittadina tedesca
Leverkusen
A  fine partita contro i gialloorossi
Eliminati questi ultimi
Parta un remix di  Bella Ciao

Io
Che pure non sono un moralista
Nel vedere il video mi indigno
Ma quel che più mi colpisce
Ciò che più mi avvilisce 
Sono i commenti post-partita:
Tutto scorre pacifico
"Nulla è successo"
Ed ancora 
”Erano solo semplici sfottò..."

Mancava solo il detto
"Sono tutti bravi ragazzi"
Ed il cerchio era chiuso

Per molto meno da noi
Si sarebbe scatenata la rivolta 
Ma è risaputo
La Germania può
Noi Italiani invece no
Evidentemente

Giornalisti senza dignità
Stesse notizie
Soggetti diversi
Pareri opposti
Et voilà
Ipocrisia a sazietà

E tutti voi
Popolo di "Confusioti"
Non indignatevi 
Se non ve lo ordinano i media - padroni
Vergogna, coglioni

Sapete che vi dico allora?
Leggermente modificata
Ve la dedico di cuore
A voi idioti senza pudore

"Una mattina
Mi son spaventato
Confusioti ciao
Confusioti ciao
Confusioti ciao ciao, ciao
Una mattina mamma mi sono alzato
Ed i confusioti erano già qui
Ma noi 
Non molleremo
E cacceremo questi nuovi invasor "

Adiòs Confusioti!

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

venerdì 10 maggio 2024

L'Angolo del Rockpoeta®: "Politically Corre(tto)"


 DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®


E per chi volesse solo leggerla

POLITICALLY CORRE(TTO)

Questa poesia vuol ragionare
Su una moda che molti fa rincoglionire
Si tratta del politically corretto
Portato oramai nelle sue forme
Disfunzionalmente all'eccesso
E quindi andiamo a Chiasso a fare chiasso
Perchè mi sono rotto il masso

Lo so è un verso non sense
Ma se il politically corretto devo criticare
Dal non sense bisogna partire
Cosa è più contro al Politically Correct
Di un concetto astratto e/o senza alcun senso apparente

Questa formula nasce con buone intenzioni
E per rimediare a certe terminologie offensive
Dette da imbecilli retrogradi
Ma poi degenera
Fino a cambiare la Storia
E le storie 
Come certi libri o film...

Ma quello che non capite
È che non sono certi termini ad essere offensivi
Tranne  ovviamente gli epiteti volgari 
Ma la loro esagerazione

Se uno è sovrappreso sarà obeso
Ma anche grasso
E non è questa parolina ad essere offensiva
Ma certe inappropriate sue derivazioni

Io posso essere grasso
Ma non un grassone e nemmeno ciccione

E così vale per i mestieri
Che siano di oggi o di ieri
Essere chiamato spazzino
Invece che operatore ecologico
Non toglie dignità nè al lavoro nè a chi lo svolge
Quello che invece lo offende e lo umilia
È gettare immondizia per terra
Perchè poi lui dovrà inginocchiarsi e raccoglierla
E quello non è dignitoso

Ed allora è meglio chi lo chiama spazzino ma lo rispetta
O chi lo incensa con nomi roboanti ma poi 
Non rispetta il suo lavoro e la sua fatica?

Ed allora basta con questa farsa del politically corretto
E visitiamo tutti Chiasso, Limone ed Abbiategrasso
Basta con  questo politically corretto
Portato all'eccesso
Ed ancora basta con l'ipocrisia
E con l'ignoranza che uccide la fantasia
Il pensiero, i sogni e l'autonomia 
Amen e così sia.

 DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

mercoledì 8 maggio 2024

L'Angolo del Rockpoeta®: "Voci Di Odio"

 Io la posto anche solo scritta ma chi può videoascoltarla lo faccia, il senso non muta ma l'intensità invece sì


DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®


Voci Di Odio

Io già vi sento
Già vi immagino 
Già vedo la scena
Come un film al cinema
O un lungometraggio già visto alla tv.

Sarete un coro unanime
Voci infuriate che urleranno "Non in mio nome!"
Ma poi? Tutto qui?

Quando arruoleranno qualunque italiano
Anche chi ha solo fatto la leva
O  perfino gli obiettori di coscienza
Con la forza se necessario
O magari permettendo loro la libera scelta
Tra l'essere sospesi dal lavoro
Vedersi congelare il conto corrente
O arruolarsi "volontariamente"
Voi in concreto 
Per lottare al fianco di chi dirà davvero NO
Sulla sua pelle,
Cosa farete
Salvo riesumare Girotondi di vecchia memoria
Ma questa volta solo virtuali? 
(Non sia mai che con il coprifuoco  in vigore rischiaste
l'arresto proprio come noi)

Io non urlerò "Not in my name"
Io disubbidirò
Diserterò
E se imbraccerò un'arma
Non sarà in Ucraina
Ma qui in Italia
Per combattere il mio nemico
E lo farò in mio nome
In nome di tutti quelli che come me
Si ribelleranno convintamente 
A questo ennesimo stupro della nostra carta costituzionale
Ed all'invio di donne e uomini 
In una guerra assurda
E lo farò non solo in mio nome
Ma in nome di chiunque
Voglia difendere la libertà degli italiani
Ed anche di chi 
Pensa non vada difesa
Perchè non sarebbe minacciata.

E sarete in molti
Un coro unanime
Le stesse voci infuriate 
Che gridavano "Not in my name"
Voci dalla memoria labile e breve
Voci che oggi,invece, ci vogliono al rogo
Voci che oggi uccideranno altri esseri umani
O verranno da loro uccisi
Voci che da quel momento
Verranno a cercare di stanare noi fieri disertori
Per ucciderci
Depredarci
Arrerstarci
Voci ignoranti
Vili
Voci di odio.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

lunedì 6 maggio 2024