lunedì 20 marzo 2023

L'Angolo del Rockpoeta®: "Calcio D'Inizio"

 CALCIO D'INIZIO

È forse il momento
O forse sono già fuori tempo

È forse l'istante decisivo
O forse deve ancora arrivare

Forse il mio modo di essere è sbagliato
Barra a dritta
Sano egoismo
Scrivere di me
Dei miei cazzi
E fottermene del mondo.

È forse ora di lasciare
Il ruolo del Miglio Verde

Pronti via subito il primo gol
A breve distanza il raddoppio
Sempre per lo stesso errore
Questo mio bisogno di denunciare le storture
Di un mondo che sulla mia onestà
Gioca d'astuzia.

Sono due gol sul groppone
Ma ho ancora tutta la ripresa
Per ribaltare la gara
Cambiare gioco
Più cinismo
Più egoismo
Più cattiveria gratuita sotto porta
E poi astuzia
Furbizia
Ipocrisia

Perchè questo primo tempo
Della mia partita con la Vita
Mi ha insegnato una cosa:
Giocare pulito
Stare dalla parte giusta 
O dei più deboli se preferite
Essere contro il muro imbecille
Della massa maggioritaria
Non paga

Ed allora
Da subito
Quattro nuovi innesti 
Egoismo
Furbizia
Cinismo
Astuzia ipocrita
E poi
Sempre a tre dietro
Ma con Astuzia e Furbizia
Unite a Capacità
Che prima insieme a
Correttezza e Lealtà
Pativa tantissimo
Di fatto, da sola, 
Fronteggiava tutto il reparto difensivo.

Davanti cambio massiccio
Egoismo e Cinismo
Affiancano Scaltrezza

In mezzo nulla da eccepire.

Ecco sento la svolta nel sangue
Cinque minuti e siamo gia 1-2

Vincerò con le stesse armi
Del mio avversario
E la ragione è che 
Non esiste peggiore ferocia
Di quella di chi è stato trascinato
A questo stravolgimento
Una violenza sul suo essere
Che lascia una cicatrice profonda
Il prezzo per vincere diventando Golia
Perchè nella vita è Golia che vince sempre.

Ed allora 
Con tutti questi accorgimenti
Pronosticare la mia vittoria per 4-2 
Non è così fantascientifico.

Siamo al 90'
4-2 finale
Chi aveva ragione?

Solo che
Questa non è la mia vittoria
Non è la coppa che volevo conquistare
Non è il mio gioco
Forse allora 
Tornerò agli interpreti di prima
Con gli schemi dell'inizio
Con maggiore rabbia e maggiore grinta

E se perderò
L'avro fatto a testa alta
Prima di scoprire
Se so volare...

È il momento
Dopo aver giocato questa gara
Centinaia di volte nella mia testa
Fino a ieri
Ed ogni volta
Non riuscendo ad immaginarne
Un esito diverso da questo
Decido comunque di rischiare
Di essere Davide e non Golia
E se non sarà andata
Potrò sempre provare a volare...

Ci siamo
Calcio d'inizio
Fischio arbitrale
Pallone lanciato lungo
E subito conquistato da...

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

domenica 19 marzo 2023

FUORI PROGRAMMA

 La verità sta uscendo, fallimento vaccinale, AIFA che nasconde la verità ISS sottomesso al ducetto Frustrato Speranza ed il suo lacchè Brusaferro. VOGLIAMO TUTTI AMMETTERE LA VERITA'?

LA POLITICA CHIUDE IN CASA GLI ITALIANI NON LA SCIENZA (VIDEO)

COSA HANNO NASCOSTO AIFA & CO. 

Giustizia deve essere ancora fatta!

venerdì 17 marzo 2023

L'Angolo del Rockpoeta®: "Round & Round"


ROUND & ROUND

Sono una rotatoria
Tutti mi considerano un fastidio inutile
Una realtà senza vita e priva di senso
Ma si sbagliano.

Io
Come ogni cosa o persona
Ho due lati di una stessa medaglia
Dai quali puoi osservarmi: 

Da uno
Sono un vortice infinito
Senza meta e senza ritorno
Dall'altro
Un rifugio sicuro 
Se non sai dove andare
O non vuoi più tornare 
Dai luoghi da cui stai scappando.

A seconda che tu sia l'inseguitore o l'inseguito
Che tu abbia un obiettivo da raggiungere
O che ti voglia prendere 
Una pausa di riflessione dalla vita
Per capire quale reale direzione prendere
Io sono sempre qui
Vituperata o amata
A scandire la duplicità dell'esistenza

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA® 

mercoledì 15 marzo 2023

L' Angolo del Rockpoeta®: "Il Regno Dell'Ignoranza Globale"

IL REGNO DELL'IGNORANZA GLOBALE

La Semplicità
Rende tutti liberi
Di non capire.

Tu
Popolo ignorante
Sarai usato per
Annientare verità e giustizia
Irrimediabilmente

Tu
Popolo incoerente
Dalla memoria labile
E dal linciaggio facile
Carnefice

Tu
Popolo confuso 
E facilmente manipolabile
Sarai la rovina nostra 
Ma anche di te stesso

E tutto questo 
Per colpa di questa 
Ipocrita venerazione della Semplicità
Intesa non come chiarezza espressiva
Ma come semplificazione elementare
Definire principi e ragionamenti articolati
Per approssimazione
E quindi
Abituare il Popolo a credere di capire
E quindi pensare di essere legittimato ad odiare
Chi in modo semplice
Ma non semplicistico
Spiega la realtà
Comunica la verità.

E quindi ora
Semplicità è sinonimo
Di ignoranza
Banalizzazione
Conoscenza imprecisa di prinicpi
Realtà storiche 
E presunte verità medico - scientifiche

Eppure io l'avevo detto:

La Semplicità
Rende tutti liberi 
Di non capire

Il  Semplicismo
Rende tutti liberi
Di illudersi di comprendere

Era questa la trappola ideata per noi
È questo il grande inganno
Messo in atto su larga scala
Ed ormai perfettamente riuscito
Per dominare l'uomo
Manipolarlo a proprio piacimento
E trasformarlo in una massa indistinta
Globalizzata
Uniformata
Con un cervello unico
Sottomesso
E non pensante.

Il Semplicismo
Rende tutti liberi
Di non capire
Impone a tutti la convinzione
Di illudersi di comprendere

E quando tutti o quasi
Avranno di fatto assorbito
Questo modello di inapprendimento 
Avremo di fatto una società schiava
Una società soggiogata
Un'umanità ignorante
Non più capace di discernere il bene dal male
Non più disposta a sforzarsi di ragionare

E quando tutto questo si sarà realizzato
Saremo nel Regno dell'Ignoranza Globale.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

lunedì 13 marzo 2023

L'Angolo del Rockpoeta®: "Fattore G"


FATTORE "G"

La Felicità è un mistero
Per alcuni è come Godot
Per altri è come Gastone.

La Felicità
È imparentata con la Fortuna
Ed insieme decidono le sorti di un'esistenza.

La Felicità è crudele
Volubile
Superficiale
Decide esclusivamente
Secondo una sua casualità
Assecondando i suoi capricci.

La felicità è anche uno stato d'animo
Una sensazione di gioia
E non molte cose possono donartela
Una tra queste
È realizzare il tuo sogno
E non alludo all'avere tanti soldi
Ma ad un tuo sogno vero, profondo
Poterlo vedere 
Lentamente
Diventare realtà
Come un vaso 
Che sotto i tuoi occhi
Prende sempre più forma
Si modella
Fino a diventare un capolavoro.

La Felicità
Può essere potente ma breve
O duratura ma più moderata.

La prima
È fatta di singoli momenti
Di straordinaria intensità
Sono come lampi di autentica gioia
Attimi di eternità
Che non dimenticherai mai
La seconda
È meno intensa
Ma è quella che ti regala 
La vita che vorresti 
Quella per cui vuoi esistere
Una Felicità che potremmo definire
A rilascio prolungato nel tempo

Ed è quella la più difficile da agguantare.

La Felicità
Quella più costante
È un mistero
È forse la più volubile

La Felicità è un paradosso
Sai com'è
Che "volto" abbia
Quali colori
E che sogno dovrebbe realizzare
Perchè tu la senta presente
E sai tutte queste cose
Anche se non l'hai mai nemmeno sfiorata

È come una persona che non hai mai incontrato
Ma sai ugualmente 
Che faccia abbia o dovrebbe avere
Che sguardo e quali gusti possieda
E sai che esiste da qualche parte
Ed è per questo che 
Sotto tale aspetto
La felicità non è l'amore
Perché l'amore ti dona linfa vitale
Ma non sai mai che volto avrà
Quale sorriso 
Quale sguardo
Ed in quali labbra si celi.

È una scoperta
Avvolta in un sensuale
E meraviglioso mistero.

Forse però
Sono stato ingiusto 
Nei confronti della Felicità
Forse lei vorrebbe dare gioia
A tutti noi
Ma è ostaggio della Fortuna
Lei sì stronza e volubile

Chissà
Magari la Felicità
È come una principessa
Tenuta segregata nelle prigioni di un castello
Quello della dea Fortuna
E ciascuno di noi è il cavaliere che deve liberarla

A differenza però delle favole
Dove l'eroe di turno
Trova la difficoltà maggiore nel liberare la principessa
Nella vita reale
La vera difficoltà non è nell'abbattere il maniero
E liberare la Felicità
Ma localizzare quella fortezza
Ed è questa ricerca la vera battaglia
Una ricerca che può durare una vita intera
Senza che porti mai ad alcun risultato
Una ricerca che non puoi soddisfare con google maps.

Alla fine
Dopo tanto riflettere
La verità, forse,
È che esiste un fattore ben preciso
Per determinare o meno la tua Felicità
Fattore che però non decide lei 
Ma la Fortuna
Ed è il fattore G

Alla fine
Tutto sta nel vedere
Con quale G vieni al mondo
E tutto quindi 
Si riduce semplicemente nel capire
Se sei nato Gastone o Godot

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

venerdì 10 marzo 2023

L'Angolo del Rockpoeta®: "Smoke Is In The Air"


RAP POESIA SU UN TEMA APPARENTEMENTE "MINORE"MA FORSE NO....




DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

 

mercoledì 8 marzo 2023

L'Angolo del Rockpoeta®; "Festeggiam, Festeggiam!"

FESTEGGIAM, FESTEGGIAM!

Oggi è finalmente il grande giorno
È della donna la festa il gran ritorno
L'imperativo è uno soltanto
Festeggiare sempre 
Festeggiare tanto!

Ed allora
Festeggiam, festeggiam oggi
Per la giornata della donna
La giornata degli omicidi rosa
Detti anche femminicidi
Neologismo fastidioso
Che dovrebbe sensibilizzarci sul suo orrore
Ma che invece è in forte aumento
E continua a far poco rumore.

Festeggiam, poi, lieti e gai
Il lavoro che in generale
Nessuno trova
E che la donna
Ancor più difficilmente ottiene

Festeggiam, festeggiam oggi
L'eguaglianza sociale
Lavorativa
Retributiva
Sessuale
Della donna

Quale direte?
Nessuna
Ma proprio oggi 
Dovete porvi questi dubbi,
Proprio oggi che è la vostra festa?

Cade una sola volta all'anno
È preziosa quasi quanto Natale e capodanno.

Alcuni lo so
Si staran domandando
Perchè di mancanza di libertà sessuale
Si sta parlando
Ed a cotanti brillanti uditori
Rispondo 
E di ciò anticipatamente 
Io mi scuso
Con un'altra domanda
Ma a parziale mia giustificazione
È che il mio quesito è retorico
E contiene insito in se stesso la risposta:

"Secondo voi, se qualcuno dicesse che una ventenne
È stata con due uomini contemporaneamente 
Come verrebbe qualificata? Super tosta o....? 

Io credo ancora la seconda ipotesi

Ma, a numeri invertiti? Due donne con un uomo?
L'uomo sarebbe un figo e super macho o....? 

Ecco, credo che qui la seconda ipotesi 
Non sia nemmeno contemplata.

Quindi 
Sì, la donna è sessualmente più libera
Ma solo nel poter agire
Siamo invece ancora ben lontani
Dal non vederla poi etichettata con epiteti poco eleganti
Se non perfino offensivi e ripugnanti.

Io invece credo
Che fare una cosa a tre
A prescindere dal giudizio personale di ognuno di noi
Ed anche a prescindere dal nostro parere
Visto che se c'è il consenso 
E sono persone maggiorenni
Non fanno male a nessuno 
E saranno anche fatti loro,
Non ci possa  comunque 
Nel momento in cui diamo un parere
Assolutamente personale e per niente oggettivo
essere difformità di giudizio

Se pertanto
Riteniamo che un tale comportamento sessuale
Sia disdicevole
Non può che esserlo per tutti i partecipanti
E quindi sia per l'uomo che per la donna
E viceversa
Se non lo riteniamo sbagliato
E siamo rispettosi dei gusti e dei desideri sessuali
Di ogni essere umano
Allora anche qui non ci deve essere 
Alcuna valutazione etica differente 
A seconda che tu sia uomo o donna.

Ma 
Finiamola ora con questi discorsi impegnati
È una festa
Si deve ballare
Divertirsi
Gioire
Sballare
Oggi è l'otto marzo
La Festa della donna
E ad una festa ci si deve divertire
Le occasioni di parlare della sua condizione
Si troveranno
In altre parti dell'anno

Oggi è vero 
È l'otto marzo
Ma non è una festa
È la giornata internazionale della donna

Va bene,
Oggi si può anche festeggiare
Ma è doveroso 
Prima di tutto
Riflettere sui molti passi che ancora
Vanno fatti
Per ottenere una vera e reale parità tra uomo e donna

Riflessioni
Che non devono esaurirsi in queste 24 ore
Ma devono essere portate avanti
Nel corso dell'anno.

Oggi è l'otto marzo
È giornata di analisi e di lotta
O meglio è il simbolo di ogni giornata 
Di un anno solare
Dove dovete sempre combattere 
Contro ingiustizie, soprusi, molestie.

E se proprio volete la mimosa
Che non sia un dono occasionale
Non simboleggi un dono stantio 
Per una ricorrenza meramente celebrativa e festaiola
Ma vi sia donata e vi accompagni 
Ogni singolo giorno dell'anno
Come simbolo di una vita luminosa.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

lunedì 6 marzo 2023

L'Angolo del Rockpoeta®: "Delirio"


DELIRIO

"Ma tu guarda queste infedeli
Vogliono studiare
Imparare
Non mettere il velo
Ascoltare musica
Non seguire alla lettera il Corano

E noi ci proviamo a fermarle
Le arrestiamo
Le stupriamo
Le picchiamo
Diamo ad esse la giusta lezione
Che meritano per disubbidire ad Allah
E loro?

Niente
Invece di chinare il capo e pentirsi
Scendono pure in piazza!

Ed allora 
Come impedire tutto questo?
Beh andando alla radice del problema
L'istruzione.

Se rimani nell'ignoranza
Non sempre comprendi cosa ti stanno togliendo.

Se non ci sono scuole
Non ci sono alunne
Ma questa strada è complicata 
Da percorrere

Non lo è però quella opposta:
Senza alunne non esistono scuole
E poi le altre bimbe si dimenticherebbero
Che esiste l'istruzione anche per loro
Quindi le avvelenerò sistematicamente
E le estinguerò."

Questo delirio 
Da psicopatico fanatico
Non è fantasia
È quanto davvero è successo
A Qom
Città santa iraniana.

Sono state avvelenate
Un sacco di alunne
Giovani
Allegre
Luminose
Ma per questo pazzo
E per tutti i folli fanatici
Che interpretano il Corano 
Nel modo più retrogrado, 
Anche e soprattutto colpevoli
Di disubbidire alla legge suprema.

È stato preso
Ed arrestato
Per fortuna perfino in Iran
Questo è un crimine
Ma 
Visto il regime presente in quei luoghi
Le recenti violenze ed i recenti arresti
Per le manifestazioni delle donne iraniane
Non credo di essere
Tanto lontano dalla verità
Nel pensare come abbia pesato
Molto  
Questo arresto
Sia agli esecutori materiali del medesimo
Sia forse al viceministro iraniano
Quando ha dato l'annuncio della cattura di questo folle

E quando sai
Che si è rispettata la legge
Ma non la si condivide
Quando sai
Che tanti maschi
Vedranno in quel bastardo
Un eroe
Capisci che 
La vera  battaglia
È quella di sconfiggere
Questo fanatismo corano-maschilista
È quella di sostenere
Queste donne
Madri
Studentesse
Bambine
Che vogliono avere 
In mano la loro vita
Il loro futuro.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

venerdì 3 marzo 2023

L'Angolo del Rockpoeta®: "My Solitude And I"

Il personaggio in basso a fine post è Haiku Boy, un ragazzo che scrive haiku e che con sua madre deve trasferirsi in una città immaginaria del Giappone, Dorogmi, inquinata, sporca, e dalla popolazione abbrutita e per niente gentile. Questo è l'antefatto o incipit per questo nuovo lavoro a puntate creato da quella mente straordinaria del blogger Ariano Geta. La striscia Haiku 13 termina con l'immagine gentilmente prestatami da Ariano Geta e che ha ispirato questi versi in inglese che però lascerò anche tradotti in italiano. Ancora Grazie Ariano, sia per l'ispirazione che il tuo lavoro mi ha portato, sia per avermi permesso di pubblicare l'immagine che ha ispirato la mia poesia 

 MY SOLITUDE AND I

My solitude and I
   Walk hand in hand
Sleep in the same bed
And sometimes 
We open eyes at the same time

And when a teardrop
Runs off my face
And runs out my skin
I know to be lonely
Because I've been dumped
Even by my solitude.
 
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
 
---------------------------------------------------

 IO E LA MIA SOLITUDINE 

Io e la mia solitudine
Passeggiamo mano nella mano
Dormiamo nello stesso letto
E talvolta
Apriamo gli occhi nello stesso momento.

E quando una lacrima
Scende lungo il mio viso
Ed esaurisce la mia pelle
So di essere solo
Perché sono stato lasciato
Anche dalla mia solitudine.

  DVR® (Trad. in Italiano)
                                                          
 

HAIKU BOY 

            

mercoledì 1 marzo 2023

L' Angolo del Rockpoeta®: "Due Cuori"

Riflettevo che oggi non esistono più forse vere e proprie classi sociali ma caste sulla falsariga di quelle indiane, e sostanzialmente due: quella d'èlite, dei ricchi e potenti e quella dei più diseredati che sta inglobando anche la "classe media" di una volta. 

In questi ultimi anni, di nuovo, come recita la canzone che trovate linkata QUI e che ha ispirato questa mia poesia, non sembra più possibile, o non lo si vuole far più sembrare tale, che un figlio o figlia di operai possa studiare e diventare medico o magistrato o altro ancora. Oggi si vuole un futuro predestinato, i più ricchi si devono spartire sempre più ricchezza e potere e gli altri possono anche morire di fame. Vi lascio alla mia poesia 

DUE CUORI

La Storia nasce
Muta
Si evolve
Si involve
Si ripete

2022
Monica
Terza media
Studiosa
Ottimo rendimento
Padre operaio in cassa integrazione
Madre casalinga

Monica
Ha un sogno nel cassetto
Quello di laurearsi in medicina
Diventare oncologa 
E ricercatrice
Sogno che i suoi genitori
Asseconderanno con sacrifici
Perchè Monica è brava
Capace e portata 
Lo si capisce

Un giorno
Prende un'insufficienza in Italiano
I genitori vanno a parlare con il docente
Che non ne fa un dramma
D'altronde un piccolo incidente di percorso
Accade anche ai migliori
Piuttosto
il prof
Mette l'accento
Sul fatto che la loro figlia
Non fa mistero di cosa sogna per il suo futuro
Nonchè per il futuro prossimo 
Dove dice che vuole andarea al Liceo Classico.

"Ecco perchè
Le ho dato un giudizio negativo"
Dice il Prof
"Deve capire che 
Non è pronta
E non è tagliata per il liceo
D'altronde è figlia 
Con tutto il rispetto
Di un cassaintegrato
Ed una casalinga,
E poi con quali soldi
Potreste aiutarla?"

Eppure Monica
Va alle superiori
Al Classico come voleva
E sempre con ottimo rendimento
Questo fino a quando
Si scopre
L'origine dei suoi genitori
E quali sogni lei coltivi per il suo futuro.

Iniziano a fioccare insufficienze
A parità di rendimento
Ed allora
Ecco spuntare la casta dei nobili
E facoltosi borghesi
Che non possono accettare più
Che i poveri
Non siano sempre più poveri
Ogni generazione che passa
E che osino coltivare ancora dei sogni
E fanno capire che 
Non è logico 
È quasi innaturale
Che oggi nel 2027
Ci si possa permettere
Una figlia di operaio,
Diventare medico

Purtroppo - continua il prof -
"30 anni fa era diverso
Ora tra numero chiuso
E posti limitati
Si devono fare delle scelte
E non sulla base del merito ma sul censo
Come una volta."

Ma Monica ed i suoi genitori
Lottano
Denunciano
Ed a fatica
Ma arriva il momento del Diploma

Oramai però
Lei è il simbolo di una nuova guerra
Tra due caste: quella dei ricchi
E quella dei diseredati
Insomma i "Puri" 
Ed i "Paria".

L'Università sarà durissima
Studiare e rendere più degli altri
Non c'era altra soluzione 
Per farcela

Ma Monica è determinata
Monica lotta
E lo fa
Per sè
Per il suo futuro
Per i suoi genitori
E vince
Laureandosi in medicina 
A pieni voti con lode
Siamo nel 2032.

Monica oggi nel 2040
Ha realizzato il suo sogno
Molti la idolatrano
Tanti la odiano
Perchè è stata un'anomalia
Che diede l'inizio ad altri casi analoghi

Tutto questo però
Non fu digerito ai livelli più alti
Ed una sera
Corre l'anno 2047
Uscendo dall'ospedale 
Viene freddata senza pietà
Da due in moto a viso coperto
Al grido di: 
"Tornatene nelle fogne
Da dove sei venuta
Lurido ratto!"

E quella stessa sera
Cuori rosso fuoco
Riempirono le strade
Intonarono cori di rabbia e rivoluzione

Quella sera
Diventasti un simbolo
Una martire tuo malgrado
Quella sera
Cambiò la Storia

Oggi siamo nel 2065
E la figlia Sonia 
Che all'epoca del tuo assassinio
Era una bimba di soli 7 anni
Laureatasi anche lei in medicina
Sta seguendo le tue orme

Ma non dimentica quella sera
Ti porta sempre nel cuore
Al punto da dire
Lei futuro cardiochirurgo
Che è fortunata
Perchè da quella sera
Lei ha dentro di sè
Due cuori pulsanti all'unisono
Ed energia da vendere

Lei che da quella sera
Ha deciso a caro prezzo
Il suo futuro.

Lei che non si sente inferiore a nessuno
Lei orgogliosa delle sue origini
Lei Cardiochirurgo e docente universitario.

Lei che alla sua prima lezione
Si presentò ai suoi studenti così:
"Buongiorno a tutti
Per chi non mi conoscesse sono Sonia Valli
Primario in cardiochirugia presso l'ospedale Niguarda
Figlia di Monica Gigli
E nipote di operai."

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA® 

lunedì 27 febbraio 2023

L'Angolo del Rockpoeta®: "Edizione Limitata"

Ultimo appuntamento con le mie poesie ispirate a temi che mi avete proposto nel post "Piccolo Giochino. Tema di oggi che era molto vasto, alludo a quello proposto da Vincenzo alias Cavaliere Oscuro del Web,  vasto e da me trattato praticamente sempre come accade anche da lui, e quindi, in un primo momento, lo avevo a malincuore dovuto lasciare da parte. A malincuore perchè era "Diritti umani ed una società senza valori".  Poi qualche giorno fa scrivo la poesia che leggerete a breve qui sotto, e mi dico che sembra proprio perfetta per il tema di Vincenzo. Pertanto ho aggiunto una "data" in più e quindi sarà Vincenzo a chiudere questo appuntamento con questa mia idea.

INFINE UN IMMENSO GRAZIE A  TUTTI VOI , è andato tutto ogni mia più rosea aspettativa  per  cui se anche voi siete rimasti contenti dell'esito di questo piccolo progetto, potremmo ripeterlo più avanti sempre che abbiate la voglia di suggerire altri nuovi temi.  Ed ora vi lascio alla mia poesia ispirata dal tema suggerito da Vincenzo

EDIZIONE LIMITATA

Nuova edizione
Edizione limitata
Ben rilegata
Note a margine
Un bell'esemplare 
Della Costituzione
Copertina non eccelsa
Avrei preferito una foto d'epoca
Dei Costituenti
E non Mattarella 
Ma non si può avere tutto...

La sfoglio 
E qualcosa sembra non tornare

Prima pagina
Art. 1 omissis
E la nota recita così:
"Attualmente stralciato 
In data marzo 2020
In attesa di suo ripristino"

Tutto qui
Non viene nemmeno riportato
il testo dell'art. 1 
E questo mi preoccupa
Perchè solitamente
Perfino di un articolo abrogato 
Quindi cancellato per sempre
Viene riportato il testo
Per un raffronto con la norma cambiata
Ma qui nulla

Eppure è un'edizione di lusso
Quindi non può essere un errore
O una dimenticanza
È un atto voluto.

E questo vuoto
Fa male
È come comprare un thriller
E notare che l'ultima pagina è strappata.

Solo che in questo caso
Di strappi ce ne sono altri

Art. 3 temporary suspended
Art. 4 temporary suspended

E così per gli artt. 11, 13, 21 
Di fatto questa pubblicazione
Tutte in realtà anche quelle economiche
E tascabili
Sanciscono l'abolizione ufficiale di quegli articoli
E la fine della democrazia.

È stata una sensazione indescrivibile
Come essere ai piedi dell'Everest
E vedere un meteorite piombargli sulla vetta
E di colpo rendersi conto che è sparito nel nulla
La vetta più alta ed elevata del pianeta
Ora è una voragine 
La voragine più profonda e buia del mondo

Principi
Sogni
Libertà 
Pensiero indipendente
Popolo sovrano
Tutto svanito
Nel silenzio 
Nell'anonimato
E tutto questo
Senza clamore
Senza nemmeno una voce
Che protestasse
O almeno che lo sapesse 
E lo rendesse pubblico

Niente, 
Nulla di tutto questo.

Articoli desaparecidos
E non è tutto qui
Se cerchi una risposta
E domandi a giuristi
Professori universitari
Avvocati  
Magistrati
Loro ti rispondono che non è vero
Che non ne sanno nulla

Ma poi uno di loro poggia sulla scrivania
Una copia del libro delle meraviglie
Lo apro
Ed è anch'esso come gli altri
Anch'esso privo di quei respiri di libertà
Stralciati sine die
Oramai possiamo affermare
Aboliti per sempre.

Ed io vorrei chiedere
Come fanno a dire che è tutto immutato
Se hanno la stessa mia copia
Vorrei farlo
Ma sento voci concitate
E passi veloci
Avvicinarsi alla stanza 
Dove ero rimasto in attesa
E capisco,
Capisco che
Devo benedire il fatto 
Che esista una seconda uscita
E che è evidente
Che sono tutti d'accordo

Spalanco quella porta
Cado nel vuoto
Urlo
E mi sveglio.

Uno sguardo all'orologio
Sono le sette del mattino
Ma quello che mi colpisce
È che il mio cellulare invece
Segna fisso
Come se si fosse bloccato
Un'ora completamente diversa

Lo spengo e lo riavvio 
Ma niente
Eppure non ha altri problemi
Va in rete, 
Ha la linea telefonica
Insomma tutto immutato
Se non fosse per quell'ora
Le 19.48

Accendo il mio Mac
E scopro la stessa anomalia
Ora identica a quella del mio cellulare

Allora accendo la tv
E l'ultima ora è chiara:

"Proposta dell'intero Parlamento 
Per abolire gli artt. 1,3,4,11, 13 e 21 Cost."

Improvvisamente mi tremano le gambe

Il mio sogno
Era una premonizione
Solo che ovviamente
Una notizia del genere
Nella realtà
Non poteva essere tenuta nascosta

Tumulti per le strade
Io esco 
Raffiche di mitra
Nella mia direzione
Un ragazzo mi crolla esangue
Tra le braccia

Lo so
Dovrei scappare
Correre via
Mettermi in salvo
Ma in salvo dove?

Senza quegli articoli
Non sei più al sicuro 
In nessun angolo del tuo Paese

Per terra una pistola
La raccolgo 
Pronto ad usarla se necessario
E pronto anche a morire per quegli ideali
Perchè il viaggio della vita
Ha senso solo se la divori 
Ad ogni passo della tua esistenza
E se sei pronto in ogni istante
Ad accettare
Che potrebbe essere giunto il momento
Del viaggio di ritorno.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®


BONUS TRACK: dal commento a GUS è nata questa rap poesia sempre sullo stesso tema: è di fatto un file audio con una immagine iniziale della mia poesia ma volevo postarla senza stare a farne un vero video da un lato per ragioni di tempo ma in realtà anche perchè volevo far risaltare con lo schermo nero, l'abuso oramai costante e compatto da parte di tantissimi, abuso la cui stretta mortale sta sempre più uccidendo la Costituzione. Da qui il nero in segmo di lutto sullo schermo durante la recitazione.



venerdì 24 febbraio 2023

L'Angolo del Rockpoeta®: "Assenza D'Amore"

Penultimo appuntamento con le poesie suggerite da voi per quanto concerne il tema da trattare; 

Questa volta, sempre nel pieno rispetto della pubblicazione della poesia in base al momento di ricezione del vostro commento, viene trattato il tema proposto da Angela Maratoneta GIO' ossia "Cercare di ponderare bene e di essere sicuri prima di decidere di mettere al mondo un bambino. Purtroppo con rammarico vedo intorno a me genitori non adatti ad educare ma soprattutto ad amare il proprio figlio. I genitori anaffettivi creano ferite profonde ed io so cosa vuol dire."

ASSENZA D'AMORE

Tutto inizia
Nel preciso istante in cui nasco
E pensare che sono bravissimo
Piango subito
E nessuno quindi si preoccupa
Se respiro o no
Tutto è nella norma
Anche il mio peso.

Viene il momento clou
La mamma mi deve prendere in braccio
Ma in quell'istante 
Appena mi prende tra le sue braccia
Avverto come un gelo

Più che una sensazione di impaccio
Proprio un senso di freddezza
Scarsa empatia

Poi mi passano a mio padre
Ma non va meglio.

Eppure non ero indesiderato
E nemmeno non voluto
O peggio un errore di percorso
Ero perfino stato programmato

Crescendo poi mi spiegheranno
Che ho avuto ed ho ancora dei genitori anaffettivi
Ossia del tutto incapaci di gesti d'amore
O anche solo di piccoli slanci d'affetto.

Peccato
Che fino a 16 anni
Io non riuscivo a capacitarmi 
Di questa freddezza
E mi sentivo non amato
E forse mai veramente voluto. 

Non è che mi mancasse da mangiare
O se ne fregassero di dove andavo 
Ma era soprattutto la totale assenza di affettività
Che mi colpiva: 
Baci e carezze non pervenuti
Coccole e sorrisi assenti 
Parole di conforto
Ed attenzione al mio stato d'animo
Quasi inesistenti
Bacio della buonanotte
Mai conosciuto
E tono della voce
Simile a quello metallico
Di alcune voci pre-registrate al telefono.

Poca felicità nel festeggiare 
I miei ottimi voti a scuola
Eppure so che hanno sempre voluto
Che andassi benissimo
E che studiassi.

Eppure nulla.
E quando li affrontavo
Negavano
Non capivano o fingevano di non capire
Questo non lo so con esattezza
Ma ho provato tanto male
Ed invidia
Invidia verso
I genitori degli altri bambini

Ho anche rischiato
Di  crescere e diventare come loro
Mi è poi stato spiegato in seguito
Ma per fortuna ero nato 
Con un tale desiderio d'amore
E non mi chiudevo in me stesso
Per cui ricevevo amore dalla mia ragazza
E poi dai miei tanti amici

Insomma sono stato fortunato
Perchè potevo anch'io "prenderla"
Per imitazione comportamentale
Ma anche e soprattutto per paura di
Soffrire pure io
Se dando affetto non ricevevo nulla.

Io nella sfortuna
Sono stato un miracolato
Perchè davvero potevo essere come loro

Mi sono chiesto tante volte
"Ma se lo sapevano
Perchè immagino che un poco 
Il sospetto lo avranno avuto,
Per quale ragione 
Mettermi al mondo per poi
Non saper fare i genitori a 360°?" 

Mah
Forse avevano l'esigenza morale
Di avere un figlio 
Perchè una famiglia senza figli
Non è una vera famiglia 
Io non lo so

Oggi ho 32 anni
Per mia scelta
Non ho più rapporti con loro
Perchè per quanto sappia 
Cosa hanno
E capisca che stanno male
Vederli
E non ricevere neanche un tenero abbraccio
Io non ne ho più la forza.

L' ho avuta per troppi anni
Senza neanche capire perchè
O chiedendomi se fosse colpa mia
Che ora che lo so
Mi spiace
Ma la forza di tenere duro
Qualora li dovessi rivedere
Non sono più in grado di averla
E forse 
E ne ho anche pienamente il diritto
Non ho più intenzione di provare ad averla.

Sto per sposarmi
Loro non saranno al matrimonio
E la cosa più assurda di tutto questo
È che questa scelta necessaria
Fa soffrire più me di loro

Loro sono solo infastiditi
Credo per un mero problema di immagine
Ma non soffrono per questa esclusione

Lo so
Può sembrare una decisione forte
Ma è meglio un piccolo senso di colpa
Che vedermi rovinato
Il giorno più bello ed importante
Della mia vita.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

mercoledì 22 febbraio 2023

L'Angolo del Rockpoeta®: "Dreams Come True"

 Quinto appuntamento con le poesie suggerite da voi per quanto concerne il tema da trattare; nel pieno rispetto anche questa volta di  quanto previsto, ho seguito l'ordine della pubblicazione della poesia in base al momento di ricezione del vostro commento. Valeria ha chiesto di parlare delle difficoltà nel lavoro di una donna, in particolar modo non solo se lavora ed ha figli, cosa che avevo già trattato di recente, ma anche quando la donna decide perfino , udite udite, di mettersi in proprio e diventare artigiana gestendo anche il negozio al dettaglio e tanto altro. La mia poesia pone l'accento sugli aspetti più odiosi e sulla determinazione che poi hanno tutte le donne di non arrendersi mai. Ora vi lascio alla Poesia 

DREAMS COME TRUE

Donna 
Madre di una figlia 
Ora di 20 anni
All'epoca invece molti meno
Quando dovetti decidere 
Se fare un lavoro normale
O mettermi in proprio
Con una mia ditta
Con una attività che dalle mie parti è importante
E quindi avere responsabilità
Ben diverse da quelle di un dipendente.

Avrei dovuto aspettarmelo
Se già una donna che lavora
Prende meno dei suoi colleghi maschi
Nel settore privato
Ed assistiamo spesso anche
A giudizi taglienti sul fatto
Che non sappia fare la madre.
Figuriamoci se è la titolare di un esercizio 

Nei primi tempi
Ho dovuto guadagnarmi il rispetto sul campo
Ora sono la numero 1 
E sono realizzata
Anche perchè amo il mio lavoro.

Progetto personalmente mobili per la casa
E gestisco la ditta anche sotto il profilo
Della vendita al dettaglio. 

A credere in me sempre senza mai un momento di incertezza
Mio marito e mia figlia
Loro non mi hanno mai fatto mancare il loro supporto.

Ora sono trattata con rispetto 
E la mia professionalità è riconosciuta
Ma per raggiungere questo risultato 
Ho lavorato tanto
E dovuto dimostrare molto
Impegnandomi duramente
Per  mostrare sia le mie evidenti qualità
Che la bravura organizzativa e gestionale del negozio
Nonchè il saper resistere sotto pressione

È stata dura
Ma alla fine ci sono riuscita
D'altronde non ne ho mai dubitato un solo istante
Perchè
Parafrasando Bennato
Le donne fanno grandi sogni
E poi li realizzano pure.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

lunedì 20 febbraio 2023

L'Angolo del Rockpoeta®: "I Can't Swim, I Can't Move"

 E siamo alla quarta poesia, nata sulla mia idea  del post "Piccolo Giochino"  il cui tema è stato suggerito da Caterina Alagna, e sempre postata in rigoroso ordine cronologico di pubblicazione del commento contenente il tema da me scelto. Si parla di Shark Finning che ammetto non conoscevo ma mi sono documentato meglio e la poesia è nata subito: 

I CAN'T SWIM, I CAN'T MOVE

Sono il terrore dei mari
Nessuno può mangiarmi
Sono forte 
Potente
Veloce

Sono lo squalo
Ed ogni mia specie 
È temuta.

Beh
Non tutti in famiglia 
Siamo così feroci
Alcuni per esempio
Non sono pericolosi 
Per voi uomini

In realtà noi 
Non attacchiamo l'uomo
In quanto tale
Ma in quanto si muove
O perde sangue 
Quindi spesso non sappiamo nemmeno
Che sia un essere umano

Come dicevo però
Alcuni di noi sono proprio innocui per voi
Per esempio lo squalo balena
E lo squalo elefantte.

Io sono tosto invece
Tra i più minacciosi insieme allo squalo bianco
Sono lo squalo tigre!

Tutti noi però
Ora siamo in pericolo
E chi poteva minacciarci 
Nel nostro regno se non voi umani?

Si chiama Shark Finning
E se è possibile
È una caccia ancora più crudele
Di quella classica
Volta ad uccidere la preda che scegliete
Per mangiarla
O farne pelliccia per ricche signore.

Lo scopo è quello di tagliarci le pinne
Spinnarci letteralmente
E poi o lasciarci morire fuori dall'acqua
Oppure più frequentemente
Ributtarci in fondo al mare
Senza più le pinne
E quindi impossibilitati a muoverci
A nuotare
Respirare, nutrirci, cacciare

Moriamo quindi soli sul fondale
Tra atroci sofferenze.

In quel momento
Sentiamo il gelo della solitudine
La paura della morte
Il dolore e la sofferenza
È una morte orribile.

L'altro aspetto 
Crudele e devastante
È che gli umani
Non hanno regole precise
Per sceglierci
Si tratta di pesca non selettiva
Come la chiamano loro elegantemente

Avete notato
L'Ipocrisia dell'uomo?
Dà a realtà terribili 
Nomi eleganti
Quasi delicati
Se non, a volte, 
Perfino ossimori.

Pesca non selettiva
Vuol dire che questa mutilazione
E questa morte orribile può capitare
A chiunque di noi
Da un maschio adulto
Ad una femmina incinta
E perfino ad uno squalo giovane.

Uno vale l'altro per voi
Preso il bottino
Ci ricacciate in mare

Non avete nemmeno la pietà
Di finirci sulla barca
E poi ributtare la nostra carcassa
In mare aperto.

Noi animali non siamo così
Io stesso sono un predatore potente
Ma in nessuno di noi 
Scorre nel sangue
Una sola goccia di sadismo.

Fermate questo orrore
Vi prego
Non ho altro da aggiungere
Anche perchè non ne ho più le forze
Oramai sto quasi soffocando
Ho dolori fortissimi
Sento la mia morte vicina
Peccato 
Ero un giovane squalotto
Avevo ancora tanto da vivere
Tanto da... da... -----------------------
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DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

venerdì 17 febbraio 2023

L'Angolo del Rockpoeta®: "Un Giorno A Lampedusa"

Ed eccoci alla terza poesia che è nata dal tema suggerito da Giorgio sempre nel post "Piccolo Giochino"  Tema che è sui migranti e le contraddizioni a cui assistiamo tra chi è sfruttato e chi sfrutta, e chi afferma di voler cambiare le cose quando poi invece...  

 UN GIORNO A LAMPEDUSA

"Dì un po' Gianni 
Hai visto quanti sono di nuovo?"

"Vero, Luca,
E sbarcano sbarcano..."

Li sentite vero? 
Sono Giusy
Vivo a Lampedusa
E sì ne arrivano troppi
Ed i disagi sono reciproci

Per loro 
Che sono rinchiusi come bestie
Nei centri di accoglienza

Per noi
Che viviamo sempre assediati
Dai loro arrivi
E da forze dell'ordine, ambulanze...

Io ho un Bad & Breakfast
Inutile dire che oramai
Qui il turismo è davvero in ginocchio.

Ma sapete cosa mi fa incazzare?

Quei due stronzi di Gianni e Luca
Già perchè non avete ancora ascoltato
Il seguito del loro dialogo
Bene eccolo:

"Sì Luca
E sono arrivati prima del previsto
Devo finire in fretta il mio bicchiere di Malvasia
Ho lavoro da fare. A te ieri come è andata?"

"Bene, ne ho "assunti" una dozzina a 3 euro l'ora
Alcuni di loro avranno anche tra i 14 ed i 17 anni
I miei campi di pomodorini e peperoni 
Li aspettano a braccia aperte
E tu Gianni, quanti ne devi rastrellare?"

"A me questa volta ne servono 30."

"Eh 30 sono tanti Gianni
Tra alcuni che scappano
Altri che vengono reclutati dalla Mafia
È dura"

"Sì ma oggi non vedo tanti concorrenti
Avrò vita facile e pensare che temevo 
Ci fosse un giro di vite. Certo che queste ONG
Potrebbero essere un problema se ne fanno sbarcare
davvero troppi anche per noi"

Giusy è amareggiata e con ragione
Minori disperati e soli
Potenziale manovalanza di mafia o 
Di personaggi senza scrupoli come Gianni e Luca.

D'altronde
Molti di loro 
Vogliono lavorare
E pur di farlo 
Accettano paghe da fame.

Tutti ci mangiano in quello squallido trogolo.  

Ma come fanno quei due ad ottenere
Questa manovalanza in tempi così rapidi?

Corruzione. Un paio di soggetti del centro
Avvicinano  già all'interno 
I soggetti più papabili per quel lavoro
Ma anche senza questa anomalia
Quest'ulteriore falla nel sistema
I migranti irregolari che lavorano nei campi
Sono comunque tantissimi. 

L'amarezza di Giusy cresce...

"Ecco
Avete sentito ma
Se io mi lamento sono una razzista
Se faccio notare che esiste
Di fatto un mercato degli schiavi
E che se ne arrivassero meno forse
Questo fenomeno si potrebbe limitare
Sono una razzista
E poi magari se faccio anche notare 
Che se andassero a fare un paio di controlli
Da Luca e Gianni forse allora cambierebbe qualcosa
Sono una che non si sa fare i cazzi suoi

Che poi,
Io ci ho anche provato, glieli ho mandati i controlli
Ma qualcuno deve averli avvertiti per tempo
E cosa ho ottenuto? 
Loro non hanno avuto nessun vero guaio io invece
Due giorni dopo mi sono trovata la mia Panda incendiata

La verità è che tutti o quasi ci mangiano
Tranne le persone oneste come me
Io che vivo solo di turisti regolari
Che ormai sono sempre più preoccupati
E scoraggiati da quest'isola 
Oramai trasformatasi in un bunker
Un enorme centro di detenzione di migranti.

D'altronde
Quale latifondista di oggi
Rinuncia a forza lavoro sottopagata
Ovviamente in nero
Molto più concorrenziale
Di stagionali da mettere in regola
E non sfruttabili come schiavi?"

Lampedusa, una classica giornata tipo

Oggi a tre mesi da allora
Tutto sull'isola procede allo stesso modo
Ogni giorno è una perfetta copia carbone
Di quello precedente 
Nonchè di quello di tre mesi or sono,
Ma oggi un particolare è mutato

Giusy se ne è andata
È all'aeroporto di Palermo
Sta abbandonando l'isola ed il Paese

Presa dalla disperazione
Ha dato fuoco al suo B&B
Incendio doloso
Ma i sospetti sono ricaduti 
Su Gianni e Luca
Quindi tutto archiviato senza colpevoli
E assicurazione liquidatale rapidamente.

Giusy ora andrà a vivere nelle Azzorre
B&B sull'isola
Nuovi sogni
Nuove speranze
Nuova vita
Ma nonostante tutto
Riesce ancora a sprecare
Una lacrima amara d'addio
Nel momento del decollo.

Buona fortuna Giusy.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
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PS; piccolo colpo di scena; ieri mi sono trovato a scrivere una poesia; nel rileggerla mi sono accorto che sembrava poter essere proprio perfetta, almeno a mio avviso, per il tema di Cavaliere Oscuro Del Web ossia "Diritti umani ed una società senza valori"  Non volendo più scombinare le date (andando in ordine di commenti scelti, quella sul tema di Vincenzo sarebbe la prossima), ho deciso di pubblicarla dandogli l'onore di chiudere questo piccolo progetto.  Quindi, Vincenzo, la mia poesia sul tuo tema uscirà Lunedì 27 febbraio. Titolo "Edizione Limitata"  

DVR®

mercoledì 15 febbraio 2023

L'Angolo del Rockpoeta®: "Frozen Russian Wave"

Oggi seconda poesia scelta per il post "Piccolo Giochino": l'argomento è Putin ed è stato proposto da GUS

FROZEN RUSSIAN WAVE

Sono russo
E mi chiamo Putin, 
Vladimir Putin

Non sprecherò tempo prezioso
A raccontarvi di momenti della mia vita
Che potete trovare ovunque
Nè utilizzerò questa occasione 
Per parlare della mia infanzia

Ciò non toglie 
Che penso proprio riuscirò
A darvi un quadro di me più veritiero
Obiettivo
E senza sovrasttutture
Rispetto a quello che 
Altri stanno dipingendomi
E tentando di appiccicarmi addosso.

Chiariamo una cosa
Non sono un "bravo ragazzo"
Sono un dittatore
Voglio il potere
Uccido per mantenerlo
Uccido per mantenere l'ordine sociale
Uccido o deporto se penso sia necessario
E so essere spietato e privo di scrupoli.

Questo non significa
Che gli altri siano i buoni
Che dalla vostra parte ci siano dei santi.

La guerra in Ucraina: 
Scatta nel 2014
La N.A.T.O. nel frattempo  
Cerca sempre più
Di insinuarsi con le sue basi
Dentro l'area orientale
Ossia in Stati
Un tempo sotto l'influenza
Anzi, diciamolo pure,
Sotto il totale controllo sovietico
Che si estendeva molto 
inglobando tanti Stati 

Una strana
Sospetta
Ed inquietante
Manovra di accerchiamento.

Queste ed altre ragioni
Mi portano ad attaccare la Crimea
E il Donbass

Il resto è storia recente:
La guerra si trascina per anni
Ed ora 
Di colpo
Interessa tutti
A partire dall'UE
Che sembra la bella addormentata nel bosco
Risvegliata dal bacio di un principe
Anche se poi chiamare Biden principe
Ci vuole più fegato che buttare un missile su Kiev.

È evidente il tentativo 
Di annientare non me in particolare
Ma la Russia in quanto tale
Perchè se il mio popolo non dovesse 
Più avere un peso politico importante
Nello scacchiere mondiale
Potrebbe esserci un dominio USA sul mondo
Cina permettendo
E voi non riuscite ancora del tutto
A capire quanto nefasta questa pevisione sia 

Sono Putin
Vladimir Putin
Sono freddo
Glaciale
Ma anche sincero 
Almeno in questo mio quadro 
Fornitovi per farvi capire come davvero stiano le cose.

Sono russo
Sono Putin
Vladimir Putin
E se ancora qualcuno dubita
Di queste mie parole
Sappia che
Sono state dichiarate vere
Dagli osservatori internazionali più accreditati
E realmente indipendenti

Questo sono io
E questi sono i miei programmi
E se qualcuno ancora non mi crede
Sappia che non me ne frega niente:
Io so cosa voglio
So come ottenerlo
E so che non ho certo il tempo
Ed ancor meno la neccessità reale
Di occuparmi dei vostri media 
In larga parte
Servitori occulti del loro padrone.

Sapete una cosa?
Sono più onesto io di voi
Io non faccio eccessivo mistero 
Di controllare quasi tutta l'informazione
E di perseguitare quella libera
Voi invece negate la più evidente verità
Senza un briciolo di pudore.

Sono Putin
Vladimir Putin
Ora vi lascio
Devo acquistare su Amazon
Uno stock di milioni di coperte
Da donare a tutti voi 
Infreddoliti abitanti dell'occidente

Vi serviranno
Visti i costi del gas
Vi serviranno
Se vorrete usarne di meno
Vi serviranno
Ve lo garantisco

La gelida onda russa sta arrivando.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

lunedì 13 febbraio 2023

L'Angolo del Rockpoeta®: "Tu Sei La Mia Contraddizione"

 Come promesso oggi posto una delle poesie che ho scritto su un tema scelto da voi lunedì scorso: Come pensavo, il risultato è andato ben oltre le più rosee aspettative e quindi ci saranno ben 6 poesie pubblicate su temi da voi scelti. Per farlo ho deciso di andare rigorosamente in ordine cronologico in cui è stato postato il commento contenente l'argomento scelto. Quindi si parte con il tema di Alito Di Vento sul rapporto visto da non credente tra Religione e se stessi. Ricordo che avevo affrontato in parte questo tema da Gus ma in un commento in prosa. Non pensavo che sarei riuscito a scriverne in versi invece....

TU SEI LA MIA CONTRADDIZIONE

Tu per me non esisti 
Ma poi mi infurio con te
Per ogni orrore che accade

Tu per me non esisti
Ma non sono ateo
Sono certo 
Che la nostra anima sopravvive
Diventa energia
Magari se deve si reincarna
E l'Universo ha regole precise
Che muovono le esistenze
Salvo il princpio del libero arbitrio
Ma se sei destinato a qualcosa di grande
Presto o tardi lo porterai a termine.

Tu per me non esisti
Ma poi cerco mio padre
In una stella
In una luce
In uno sguardo 

Tu per me non esisti
E poi non posso accettare
Dogmi che non condivido
E claustrofobiche prediche
Di preti certo non senza peccato
E molti con qualche vizietto schifoso
Che distrugge la tenera innocenza di un bimbo.

Tu per me non esisti
Non ti avverto con nessuno dei miei sensi
Ma credo 
Nonostante tutto
Nella tua creatura
Sulla carta meglio riuscita
L'uomo
Nonostante i suoi errori
Nonostante i suoi orrori
Nonostante la sua pervicace imbecillità
In questi tempi oscuri
Nonostante la sua vigliaccheria
E la sua nauseante ipocrisia.
 
Tu per me non esisti
Ma capita che alzi gli occhi al cielo
Domandandoti con rabbia "Perchè?"

Tu per me non esisti
Tu sei la mia più curiosa contraddizione

Tu per me non esisti
Ma sei al contempo
La mia più controversa contraddizione

Tu per me non esisti
Ma esiste la mia anima
Tu per me non esisti
Ma poi ti chiedo conto 
Delle ingiustizie del mondo

Tu per me non esisti
Ma la mia anima sì
Alla fine devo riconoscere
Che sei la mia più imbarazzante contraddizione
Tu che per me non esisti.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
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VI RIASSUMO LE MIE POESIE CHE VERRANNO PUBBLICATE SUL BLOG E QUANDO:

ELENCO POST DI POESIE LEGATE ALLE VOSTRE SCELTE : temi scelti, nomi di chi li ha scelti, data in cui quella mia poesia verrà pubblicata qui sul mio blog ecc... Tutti i post avranno come ora di uscita sul blog le ore 7.00 di mattina.  come peraltro accade per praticamente quasi tutti i miei post. I giorni saranno quelli soliti e cmq riporto anche la data di uscita di tutte quante.  

1) Tema proposto da ALITO DI VENTO "Rapporto tra religione ed essere umano (anche se stesso) nel caso di soggetto laico non credente e, nel mio caso, non del tutto ateo". 
Titolo mia poesia: "Tu Sei La Mia Contraddizione"13 febbraio 2023

2) Tema proposto da GUS: "Putin" Titolo mia poesia: "Frozen Russian Wave" data di pubblicazione: 15 Febbraio 2023

3) Tema proposto da GIORGIO sui migranti e le contraddizioni a cui assistiamo tra chi è sfruttato e chi sfrutta, e chi afferma di voler cambiare le cose quando poi invece... spero di averlo sintetizzato bene cmq la poesia tratta della tematica da lui richiesta.
Titolo Mia Poesia; "Un Giorno A Lampedusa" data di pubblicazione il 17 febbraio 2023

4) Tema proposto da CATERINA ALAGNA ossia lo Shark Finning Titolo Mia poesia: "I Can't Swim, I Can't Move"   data di pubblicazione 20 febbraio 2023

5) Tema proposto da VALERIA:  le difficoltà della donna che lavora in proprio soprattutto in relazione ai pregiudizi dei  maschi e di una società ancora maschilista 
Titolo.mia poesia: "Dreams Come True" data di pubblicazione 22 Febbraio 2023

6) Tema proposto da ANGELA MARATONETA GIO' "Cercare di ponderare bene e di essere sicuri prima di decidere di mettere al mondo un bambino. Purtroppo con rammarico vedo intorno a me genitori non adatti ad educare ma soprattutto ad amare il proprio figlio. I genitori anaffettivi creano ferite profonde ed io so cosa vuol dire." Titolo Mia Poesia "Assenza D'Amore"data di pubblicazione: 24 Febbraio 2023

7): Tra i temi non selezionati c'era quello tuo Vincenzo Cavaliere oscuro del Web in quanto importante ma troppo vasto ed io speravo restringessi il campo su alcune tematiche dello stesso. Come ti dicevo era importante ed interessante ma troppo ampio, di fatto era un macro tema anzi erano due:"diritti umani e una società senza valori." Di fatto quello di cui tratto anch'io praticamente in quasi ogni post.  Poi però ora mentre scrivo ed aggiorno questo post, ossia qualche giorno dopo,  ho scritto una poesia che credo sia perfetta per il tuo tema. Quindi con la mia poesia dal titolo:"Edizione Limitata"  che posterò in data lunedì 27 febbraio tu,Vincenzo, chiuderai con il tema da te scelto, questa prima edizione di questa mia piccola idea che mi pare e spero di cuore abbia soddisfatto tutti. 
 
Gli altri temi definitivamente non selezionati erano o troppo ampi  e generici ed anche in parte già trattati, oppure vertevano su tematiche di cui ho già scritto ed un paio erano su temi personali che come sapete non tratto o tratto pochissimo e di striscio.  Tutti cmq erano interessanti. Sono stato molto contento del risultato o ottenuto spero lo sarete anche voi così magari più in là potremmo provare a rifarlo.

venerdì 10 febbraio 2023

L'Angolo del Rockpoeta®: "Tutti Pazzi"

TUTTI PAZZI

Tu che applaudi la resistenza iraniana
Esulti giustamente per l'abolizione della Polizia Morale
E poi magari la vorresti in Italia
Per dare una "giusta" lezione 
Ai "diversi"
A tutti coloro che ti infastidiscono
Non vedi la totale incongruenza del tuo pensiero
Perchè sei pazzo

Tu che sventoli la bandiera della pace
Giustamente non vuoi armi inviate in Ucraina
Difendi la tua opinione 
Portando a sostegno della medesima
Anche l'art. 11 della nostra Costituzione
Ma per loro 
Tu sei un ipocrita
Perchè solo se si uccide si vince la guerra
Solo se si uccide si ottiene la pace
E tu che giustamente 
Non trovi il nesso in queste parole
Sei bollato inequivocabilmente
Come un sostenitore dell'invasore
O peggio ti dicono che
Tu sei pazzo

Altri come te
Sventolano lo stesso vessillo arcobaleno
Ma al contrario di te
Che lo hai sempre portato in piazza
Per ogni guerra
In ogni angolo del mondo
Dallo Yemen
alla Siria
Sono interessati solo 
Alla "Pace" in Ucraina
Perchè per loro la guerra è solo lì
E poi magari
Molti tra loro
Sono gli stessi
Che dicono: "L'ordine ad ogni costo"
Ed ancora hanno un'idea di "eroi" molto dubbia
 "Bravi i poliziotti ed i carabinieri del G8 a Genova
Scuola Diaz esempio di come si ripulisce una città dalla feccia"

Questi sbandieratori folli
Umiliano quel simbolo
Ma se provi solo a suggerirglielo
Ti guardano male
E se sei fortunato 
Ti urlano soltanto che 
Tu sei pazzo!

Tu che muori sul lavoro
Tu che non trovi il lavoro
Tu che non arrivi a fine mese
Tu che non sei in regola 
Tu che vieni ingiustamente licenziata 
O non assunta
Perchè incinta
Tu che devi attendere un anno per una risonanza
Oppure paghi il privato e stai zitto e muto,
Tutti voi dovreste far sentire la vostra voce
E farlo con forza e costanza
Poi però capisco che ci vuole coraggio
A vedersi additati come facinorosi
E sentirsi dire 
Voi siete tutti pazzi!

I veri pazzi sono loro
Tutti quanti loro 
Ma sono una forza ignorante
Arrogante
Anche se forse 
Non necessariamente maggioritaria
Sicuramente però
Sostenuta ed appoggiata dai media

Ed allora 
Può assalirti il timore
Che i veri pazzi 
Non siano loro ma noi

La verità è
Che noi non siamo pazzi
Noi non siamo sbagliati
Noi non siamo alieni
Noi non siamo superficiali
Noi non siamo in torto
La verità è che gli ipocriti sono loro
Loro sono tutti pazzi!

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®