Sei tu?
Sei tu?
Sei tu a marciare cantando note di morte?
E sei tu a marcire in questo deserto
Come in tanti altri in precedenza
Quando non in boscaglie infide?
Sì sei tu
Cambia il colore della divisa
E lo stemma della bandiera che rappresenti
Ma sei sempre tu.
Cambiano gli scenari
Sul campo
O dietro il monitor
Con droni ben equipaggiati ad uccidere
Carne umana senza possibilità di riparo
E salvezza
Ma sei sempre tu
Un soldato
E sei sempre tu che scegli di fare il soldato
Così come sono sempre le stesse
Le ragioni per cui vesti quella uniforme:
O per soddisfare un tuo sadico bisogno di uccidere
O per errato senso del dovere
O per semplici ma gravose necessità economiche
E sei tu
Arma imbracciata
Ad entrare casa per casa
Dove puoi trovare famiglie innocenti
O bombe a due gambe ed un innesco tra le mani
E tu?
Sì ci sei anche tu
Il ribelle terrorista
Un ossimoro forse solo in apparenza
Perché a volte anche i veri ribelli
Sono fatti passare per terroristi e viceversa
Ma quando una faida tra nazioni
Dura da decenni
Nulla ha più senso.
Una faida assurda tra due nazioni
Dove una è anche Stato reale
E l'altra invece esiste solo sulla carta
E nei sabbiosi luoghi occupati dal suo nemico
Sabbiosi
Rabbiosi
Sanguinosi
Sanguinanti
E Sanguinari
La faida dovrebbe finire
Invece l'odio
Alimentato da chi ha interesse
Che in Medio Oriente non ci sia mai pace
Continua a nutrirla
E questo tutti voi non lo capite.
La pace dovrebbe essere l'unico obiettivo
Pace che pare invece sia una chimera
Pace che peraltro sembra più minacciata
Anche in luoghi e continenti
Dove era impossibile credere
Ad un ritorno della guerra
Solo pochi anni fa
Data terrestre 2030
Siamo al confine
Un confine oramai
Non più delimitato né controllato
Da militari in tute mimetiche e mitra spianati
Un confine
In stato di totale abbandono
Così come i due Paesi
Da quegli stessi confini
Tra loro così a lungo contesi.
È il confine israelo-palestinese,
Ad evidenziarlo però non più armi
Ma due teste
Figlie di una evidente decapitazione
Causata da una mina accanto a loro;
Due teste vicinissime
Così vicine che quasi si toccano
Rinvenute esattamente sulla linea di confine
Sono due volti di bambini
I cui occhi si fissano sgomenti
Quasi si tenessero idealmente per mano
E quello che loro sanno
È che se un Dio esiste
Sia Karim che Nathan
Sono con Lui
Senza vergini ad attenderli
E nemmeno il Talmud
Ma solo una luce misericordiosa
Che li accoglie con un sorriso
Appena solcato da una lacrima di dolore.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
26 commenti:
Il mondo attorno si indigna. Quel mondo che procura i droni, le armi, la bombe, i missili. Il mondo attorno si indigna e chiede pace, mentre conta i dollari delle munizioni, degli aerei da guerra venduti a peso d'oro, dei radar evoluti che ti trovano al buio, nei cunicoli infiniti. Il mondo s'indigna, quel mondo che per pentirsi di un olocausto ha smembrato tutto un territorio e relegato in un angolo un'intera popolazione. Tutti hanno ragione quindi c'è guerra per tutti, l'unica soluzione che l'uomo Evoluto riesce a concepire. Ti salvo da un tumore, ti creo arti artificiali, ti restituisco la vista, e poi ti sparo in faccia appena superi il confine. Siamo esseri barzelletta e qualsiasi Dio perderebbe la pazienza a contare le occasioni che sciupiamo ad ogni istante.
PEE FRANCO concordo su tutto,direi solo che noi non gettiamo al vento occasioni per redimerci perché l'uomo queste occasioni nemmeno le considera
Israele si deve ritirare dai territori occupati, ci vogliono due stati.
X DANIELE
Le guerre si fanno con i missili e altre diavolerie. La vocazione di diventare soldato mi sembra molto limitata. Sia in Ucraina che in Russia la gente scappa per evitare di diventare soldato. Il marcio è tra i governanti di USA, Russia e Cina in perenne lotta per dominare il mondo. Hamas sicuramente è stato aiutato da chi non vuole un accordo tra Arabia Saudita e Israele. Benyamin Netanyahu ha dimenticato che sta occupando il territorio palestinese.
USA e Inghilterra hanno dimenticato che sono gli artefici dell'esproprio ai danni della Palestina.
O mundo continua a desentender-se em reações de vingança e violência num claro desrespeito pela ordem estabelecida e sossego dos inocentes.
É uma obrigação fazer-se alguma coisa pela paz.
Abraço de paz.
Juvenal Nunes
Non se ne può più di queste guerre...
Basta... :(
"Anni per costruire, attimi per distruggere" diceva Mago Merlino a Re Artù e anche se si tratta di una leggenda sono parole che hanno da sempre un grande eco. Perché per costruire ci vogliono pace, concordia e nessuna bramosia di potere. Per distruggere basta un'arma di qualsiasi genere accompagnata dalla sete di potere.
Difficile vedere una soluzione su quell'enorme senso di autodistruzione insito in certi uomini
Un salutone e alla prossima
PER CAVALIERE concordo, due Stati
PER GUS una amnesia collettiva che si prolunga da tempo e nel tempo. Essere militare a prescindere che sia sul campo o meno, è cmq una scelta che si fa solo per una delle tre ragioni elencate in poesia
PER JUVENAL la guerra non è mai voluta davvero dai popoli, i popoli vogliono la pace sempre.
PER KATRINA concordo ed aggiungo basta far credere che solo con la guerra si ottiene di nuovo la pace perché è non facendo più guerre che si ha e si mantiene la pace
PER DECLIVIODOMANI quella frase è verità allo stato puro e sembra che l'uomo goda nel distruggere.
Concordo con il Cavaliere, ci vogliono due Stati ben distinti tra di loro.
Il popolo della Palestina bisogna dare sfogo alle loro usanze e mentaltà ........... e non uscire da quel corridoio di filo spinato per andare a lavorare per gli ebrei.
Dopo tutto la Palestina sopravvive grazie e certi stato che lo sovvenzionano .........per guerre, ma non per potersi ingrandire in una piccolissima striscia di Gaza.
l'Olocausto degli ebrei è passato è ricodato dal mondo, e deve continuare.
Ora dobbiamo dare è ricordare atto che i palestinesi da popolo sono passati a "schiavi" degli ebrei .
Gli ebrei si stanno comportanto come i nazisti ........ mancano solo i forni.
PER GIOVANNI anch'io concordo sul fatto che sia necessario che si costituiscano due Stati ben distinti ed autonomi.
seguo con molta angoscia lo svolgimento di questa guerra e vedere le immagini di morti, feriti, bombardamenti... è davvero straziante.
I politici e i "grandi della terra" si riempiono solo la bocca di espressioni come "processi di pace", negoziazioni, ma la realtà è che in 75 anni (da quando, nel '48, si è formato lo Stato d'Israele) non si è fatto granché di concreto per aiutare la popolazione palestinese e risolvere lo stato di occupazione e apartheid in cui vivono.
È una tragedia senza fine che lascia sgomenti. Certamente il governo israeliano dovrebbe smetterla con gli insediamenti abusivi nelle terre occupate con esproprio coatto e distruzione delle case dei palestinesi. Come diceva qualcuno: se a un essere umano gli togli tutto, anche la dignità, c'è il pericolo che perda la sua umanità. Hamas è disumanità, quindi il dubbio che ci sia dietro la frustrazione per un eccesso di soprusi subiti è legittimo.
Molto appropriato il titolo " soldati e dio"
PER ANGELA la verità è che nessuno vuole la pace in quell'area, non conviene quasi a nessuno.
PER ARIANO: verissimo, concordo su tutto, aggiungo che è evidente che a molti conviene questo stato di cose perchè una vera volontà politica per risolvere pacificamente la situazione non è mai stata veramente posta in essere.
PER PAOLA: grazie, lo penso anch'io
Hai detto praticamente tutto. Molti anni fa fu stipulata una pace tra Rabin e Arafat e poi dopo un po’ di tempo Rabin fu assassinato. Una pace credo non sarà mai possibile proprio come tu hai detto e come sempre ne pagano le spese gli innocenti da una parte e dall’altra.
Io so solo che pagano sempre gli innocenti. Pensare ai bambini decapitati, uccisi, o rapiti come ostaggi, mi fa semplicemente orrore. Quanti bei giovani finiscono col diventare carne da cannone! E quante famiglie piangono i loro morti!
Gli altri stati "aiutano" con armi, bombe, carrarmati e quant'altro, così le guerre non finiscono mai e diventano tragedie perpetue.
PER CATERINA proprio così e sono proprio gli innocenti che mi interessano e di cui mi preoccupo.
PER KATHERINE: concordo su tutto compresa la tua amara e giustamente sarcastica chiosa.
Già, ma come si fa ad aiutare in altro modo? Bisognerebbe cambiare i cervelli. Da sempre l'uomo ha avuto come obiettivo principale la guerra probabile o incipiente.
PER PAOLA D: beh i cambiamenti culturali richiedono tempo ma se non li si inizia ad intraprendere come un cammino di salvezza, non si potrà mai approdare a nulla.
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