venerdì 29 giugno 2018

L'Angolo del Rockpoeta®: "La Lettera"

Famiglie sempre più povere ed anche la scuola costa fin dall'infanzia, con molti bambini che abbandonano fin dalle elementari… Nella mia poesia non abbandona ma...

LA LETTERA

"Gentilissima Maestra

Ci scusiamo per il pessimo voto di nostro figlio sul tema " La carne che mangi è sana?"

La preghiamo di credere che la responsabilità è tutta nostra e che il ragazzo non c'entra nulla
E' che lui la carne non l'ha mai mangiata
Non abbiamo i soldi per dargliela,
Così come non abbiamo abbastanza denaro per tutti i libri di scuola
O per i giocattoli che altri suoi compagni di classe hanno,
E pertanto non sapeva letteralmente cosa scrivere.

Cercheremo di porre rimedio a questa mancanza per quanto possibile.

Firmato
I genitori di Antonio."

Carne
Giocattoli
Istruzione scolastica
Sono lussuosità per pochi abbienti oramai.

Strisciante analfabetismo 
Serpeggia all'orizzonte
L'istruzione di base, bene di lusso obbligatorio.

Prestiti per pagare i libri
Quando mancano le sovvenzioni comunali

E l'infanzia gioiosa
E' una chimera dalle ali spezzate
Una realtà per pochi.

"Cara maestra
Oggi i miei genitori mi hanno portato al supermercato ed ho potuto vedere la carne.
Ora so com'è fatta ma cruda, quindi non posso lo stesso dire se è sana e se è buona.

Perdona la mia povertà Maestra
Antonio."

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

mercoledì 27 giugno 2018

L'Angolo del Rockpoeta®:"Manuela"

MANUELA

Cammina 
Scalza
Lungo le povere e sporche strade di Caracas

Nei suoi occhi
Pallidi ricordi di un altro Venezuela
Quello di Simon Bolivar
E quei sei pazzi esiliati che cantavano di libertà per il Chile
E per tutto il Sudamerica.

Cammina senza meta
Manuela
Lungo polvere e fumo
In un Paese dalla bandiera scolorita
Violentata da effigi volgari 
Affisse prepotentemente
Sui muri di uno Stato prigioniero.

Le lacrime di Manuela cantano la vita
Intonano sottovoce il sogno di Simon
Ballano al ritmo incessante 
Di un desiderio di insurrezione.

Piedi feriti
Da schegge di vetro
E corpi abbandonati per le strade.

Adolescenza repressa
Si cresce in fretta dove non c'è libertà
Ci si spegne rapidamente dove gioia e canto non sono permessi.

Supermercati presi d'assalto
Proteste di disperazione e fame
Fanno da sfondo tetro e rassegnato
All' Helicoide.

Un giorno Manuela chiese a sua madre:
"Mamma cos'è l'Helicoide e chi c'è dentro?"

La risposta fu lapidaria ed impossibile per Manuela da dimenticare:
"E' dove vanno a morire i sognatori, è dove ancora c'è tuo padre, forse."

 Da quel giorno non tornò più a casa
Da quel giorno scelse l'esilio dalla rassegnazione.

Manuela cavalca scalza
Le sue lacrime di rabbia e sofferenza
Condividendole insieme ad altri suoi compagni di lotta

Ed ogni giorno 
All'imbrunire
Si dirige sola verso quell'incubo in muratura
Ingaggiando una feroce lotta di sguardi con l'Helicoide
E gridando a pieni polmoni il nome di suo padre.

Ogni sera quel nome echeggia 
Nell'aria di Caracas
Con la speranza che il vento
Un vento di libertà
Le possa un giorno restituire
Il saluto di suo padre
E la voce di tutto un popolo finalmente libero.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

lunedì 25 giugno 2018

L'Angolo del Rockpoeta® "Poor Souls"

POOR SOULS

Povere anime stolte
Stupide facce abbagliate
Da falsi miti di successo
e scommesse nate perse

Siete solo respiri vuoti
Destinati a spegnersi tra l'indifferenza del mondo

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

venerdì 22 giugno 2018

L'Angolo del Rockpoeta®: "Anemia"

ANEMIA

Reclusione nichilista
Spiccioli di finzione
Elemosina di parole
Ritrosia di gesti.

Asfissia verbale
congiunge arretratezza morale e limiti intellettuali
Ripiega pensieri per bene
Dentro cassetti ordinati privi d'amore e verità.

Anemia cerebrale
Necessità di trasfusioni per la mente.

Message in a bottle
Sos stanco ed annoiato
Inviato nello Spazio
Lanciato a chi vorrà bere queste parole
E rispondere a questa nostra richiesta d'aiuto.
Ground Control to Major Tom...

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

mercoledì 20 giugno 2018

OPINIONE DEL ROCKPOETA®: Buonismo, Fascismo, Giustizia.

Giusto il rispetto della legalità, giusto punire chi delinque o evacuare per ragioni anche sanitarie ma mi sembra che alcune uscite di Salvini ora forse siano un filo preoccupanti.

E' inutile negare che molti rom, non tutti, vivono in condizioni inaccettabili e spesso rubano o costringono minori a non andare a scuola per chiedere l'elemosina o altro ancora ma un conto è far rispettare la legge, anche cacciandoli, un'altra è marchiare un essere umano a prescindere.

Non vorrei che per un eccessivo e colpevole buonismo alias menefreghismo tenuto in passato ed ancora oggi sbandierato da una sedicente sinistra (e che tanti danni ha prodotto) ora si rischi di piombare nell'eccesso opposto. E ripeto non franintendetemi, non sono per accogliere tutti i migranti solo in italia senza cooperazione Ue, credo che si debbano accogliere i rifugiati ma chi non ha diritto non debba restare,  non sono favorevole ai bivacchi Rom in luoghi e condizioni insostenibili, non son certo mosso a pietà da quelli che rubano e fanno di peggio, quindi non sono il "buonista" di cui sopra, solo credo che tra azioni di legge ed "altro" ci corra un filo sottile che non vorrei fosse superato. Questo filo sottile è l'umanità e la capacità di discernere i vari casi senza fare di tutto quanto un unico calderone.

E poi i toni, anche nel fare una cosa legittima (e sto "parlando" in generale) i toni ed i modi con cui la si fa sono importanti perché le danno un senso differente. Un conto è voler intervenire giustamente a sanare certe situazioni nei campi Rom, ed anche mandarli via se non rispettano la legge, altra è schedare persone a prescindere. Un conto invece è censirle come lo siamo anche noi fin da piccoli all'anagrafe per esempio. E non sono un buonista né ho intenzione di iniziare proprio ora ad esserlo ma gli allarmi vanno lanciati. E lo so che può sembrare poco concreto quello che scrivo, ma anche i toni di una dichiarazione possono indirizzare il senso e lo scopo della stessa in una direzione piuttosto che in un'altra.

Quindi buonista mai, fascista neanche perchè credo si possa scegliere di non scegliere i due estremi ma agire con umanità, buon senso e  fermo rispetto della legge.

lunedì 18 giugno 2018

L'Angolo del Rockpoeta®: "Dumbo Torna A Volare"

Del tutto liberamente ispirato da questa notizia di cinema…

DUMBO TORNA A VOLARE

Dumbo torna a volare
Con le sue grandi orecchie tristi
Ed ascolta le nefandezze del mondo.

Otiti provocate
Da ascolto prolungato di vergognose falsità,
Dumbo torna per i bambini
La speranza del domani.

Ma molti bimbi di oggi
Sono un'altra realtà

Sono cinici
Giocano con videogames già a tre anni
Guardano altri cartoni
Hanno altri eroi e diverse figure di riferimento

I bambini di oggi sono manipolati 
Da messaggi ed orientamenti mirati
Manipolati dal mondo degli adulti e della scuola
Per formarli già da piccoli
Ad essere macchine non pensanti
Esattamente come chi li circonda.

Non è più tempo del sogno
Non è più tempo di Peter Pan
Non è già più tempo di spensieratezza e fantasia
E, caro Dumbo, oggi più che mai
Sarai oggetto di bullismo
Un bullismo feroce 
Molto più umiliante di quello che subisti anni or sono.

Dumbo vuol tornare a volare
Ma non si è reso conto che il suo sarà un volo in solitario.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

venerdì 15 giugno 2018

L'Angolo del Rockpoeta®: "The Missing"

Credo che se chi ci protegge è per definizione "buono" non debba aver timore di un numero identificativo sul casco.

La storia è semplice, dopo molti casi dal G8 a Genova al caso Cucchi a molti altri ancora dove ci sono stati comportamenti delle forze dell'ordine (poliziotti nella fattispecie) diciamo eufemisticamente "poco ortodossi" in molti hanno (ed io tra quelli) chiesto di permettere che sul casco dei poliziotti ci fosse un numero identificativo in modo da individuare il soggetto marcio nell'eventualità di abusi commessi su civili.

Invece Salvini ci ha fatto sapere proprio ieri che la telecamera sulle divise va bene (ovvio, serve a proteggere loro mica noi) ma il numero identificativo invece no perché poverini sono già troppo bersagliati. Ora, non voglio certo fare di tutte le erbe un fascio, sapete che non è nel mio stile, ma dopo i molti casi di abusi da parte proprio di poliziotti, chi ci difende dai difensori della legge (quelli marci ovviamente)?


THE MISSING

Rumore di ferro e manganelli
Carne colpita da ferocia in divisa
Urla di sangue
Imbevute di occhi lividi
E schegge di costole sul pavimento

Una corda troppo bassa per essere vera
Non scalfisce la dignità di un popolo
Se la sua gente é decisa a chiedere giustizia e verità.

Molti di noi sono senza futuro e senza un presente
Molti di noi sono come nuovi desaparecidos

E come per magia
Svaniamo.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

mercoledì 13 giugno 2018

L'Angolo del Rockpoeta: כתיבה

ll titolo deriva dall'ebraico (ho verificato anche con internet per quanto possibile) e significa "Scrivi". Il titolo vuole essere un sincero omaggio anche ad un film straordinario: "Storia di una ladra di libri". Il contenuto non ha invece particolari attinenze con il film stesso.  La postai nel 2014 ma l'ho riletta e volevo davvero condividerla di nuovo con tutti voi.

כתיבה (Scrivi)

Scrivi
Le parole sono vita e salvezza 
Sono emozioni di lotta
Le parole sono immortali.

Scrivi,
Racconta di giardini incantati traboccanti di suoni e di anime,
Usa le tue parole come anello di congiunzione
Tra le sensazioni ed i ricordi.

Non esiste confusione
Non esiste dolore
Non puoi avere ferita o gioia
Che la parola scritta non possa rendere eterne.

Scrivere è memoria storica
E' fantasia che spalanca le porte del sogno
E' realtà ed immaginazione
E' un'alba color arancio
Una notte color seppia
O l'odore della pelle della tua donna
Quando ti dorme accanto.

Tu scrivi
Testimonia le pene e le prevaricazione dell'uomo
Ed esse non periranno ma diventeranno Storia
Come ombre di fuoco
A marchiare in modo indelebile
Le nostre controverse esistenze.

E tu scrivi,
Dovere morale
Ansia vitale
Percorso obbligato
Catene che schiacciano le tue dita
Su una tastiera crudele che assorbe i tuoi pensieri
E ti costringe a scriverli
A condividerli.

E come un mantra di salvezza,
Il tuo cuore
E le tue viscere
Continuano imperterriti ad incidere sulle tue mani
E nella tua testa, una sola parola:
כתיבה, Scrivi!

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

lunedì 11 giugno 2018

L'Angolo del Rockpoeta®: Umanità Aperta Ma Da Tutti

Umanità aperta ma da parte di tutti e non un "armiamoci e partite".  E' vero non si può giocare sulla pelle della gente, ma questo discorso deve valere per tutti e quindi anche e soprattutto in questo caso per Malta. Spiace, ed auspico che non accada, che possano andarci di mezzo coloro che sono sulla nave Aquarius ma non è neanche più possibile che la Francia li respinga, Malta non li prenda, l'Austria non li voglia, e così via. Insomma ci vuole una cooperazione europea vera e propria e l'umanità deve essere un sentimento ed un valore di tutti non di uno soltanto.

Detto ciò non sono certo insensibile a questa drammatica situazione e spero fortemente che la vicenda abbia un lieto fine, e mi spiace constatare che dopo anni questa mia poesia sia ancora oggi dannatamente attuale.

COME ROBINSON

Una chiatta
Una zattera forse.

Proprio come Robinson Crusoe
Solo leggermente più pigiati.

Alla deriva
Come Robinson Crusoe

Senz’acqua né cibo
Come Robinson Crusoe
Ma con, in più, donne e bambini.

Viaggiamo di notte
Per non essere visti.

Noi non vogliamo essere avvistati
Non possiamo venire scoperti.

Altrimenti
Ci buttano a mare
In pasto ai pescecani
Come traditori
Sul Vascello dei Pirati.

Viaggiamo per disperazione
Di notte
Per non farci notare.

Come tanti piccoli Robinson Crusoe.

Ma Lui era un Naufrago “regolare”
Noi non esistiamo.

Ecco, scoperta, l’unica vera e grande differenza:

LUI, introvabile ma visibile
NOI, ricercati
Ma da nessuno…. riconosciuti.

Ed i nostri corpi in mare
Volgari sostanze inquinanti
Da ripulire al più presto.

Per non vedere.
Per non vederci.

Noi, rifiuti biodegradabili
E, come tomba, il mare.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

venerdì 8 giugno 2018

L'Angolo del Rockpoeta®: "L'Anima del Mondo"

L'ANIMA DEL MONDO

Missione di pace
Volontario forzato
Con le armi in pugno
Ed il mio sguardo perduto,
Per la Patria
E per il mutuo.

Arrivare alla fine del mese é difficile
Partire, é l'unica speranza.

Ci celebrano da eroi
E' sufficiente morire
Anche senza esserlo stati
Poggiando il piede sullo scalino sbagliato.

Guerre ed ipocrisia mondiale
Nutrono la mia famiglia

Paradosso esistenziale
Uccido e rischio di morire
Affinché i miei cari possano vivere e mangiare 

E' già buio fuori, ma la vera oscurità é dentro l'anima del mondo.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

mercoledì 6 giugno 2018

L'Angolo del Rockpoeta®: "Clown"

CLOWN 

Ci volete "social addicted"
Come clown ammaestrati a sensibilizzarvi
Ma non troppo

Senza un reale impegno a cambiare
Perchè cambiare comporta sudore della fronte
E mani piagate dalla sofferenza.

Flauti andini di resistenza non sono più cool
Riempirsi le dita di "mi piace" su profili di vip 
Più o meno attenti al sociale
Vi pulisce la coscienza
Ammanetta la nostra rabbia
Atrofizza cuori consunti dalla lotta.

Egoismo reale
Mimetizzato 
Tra frasche di reale intolleranza

Sorrisi di facciata
Mostrano costose dentiere senz'anima
E denaro ostentato come volgare prova di forza.

Ed oramai
Scardinata anche la soglia della decenza e della pudicizia
Resta soltanto la voce solitaria di una violetta
Urlare ad un infinito spento
Come uno schermo nero senza vita.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

lunedì 4 giugno 2018

L'Angolo del Rockpoeta®: Amare Liberamente.

Non ho affatto apprezzato (concedetemi l'eufemismo) le parole di Fontana, ministro della famiglia e della disabilità.  Da lui mi sarei aspettato parole a favore di nuove riforme per la disabilità, non un richiamo alla famiglia tradizionale, ed all'amore "tradizionale", richiamo assurdo, patetico e ridicolo. Per fortuna Salvini ha subito cassato e bloccato pubblicamente le velleità del neo ministro.

Questo non toglie che quelle parole siano gravi e vadano stigmatizzate e non fatte passare inosservate, ed allora nel mio piccolo mi permetto di rispondergli così:

BACIO ARCOBALENO

E ti ho baciato Giulio
Qui su pubblica piazza
Perché le nostre labbra d'amore
Sono limpide e pure come raggi di sole
Ed acqua incontaminata che scende da rivoli di vita.

Lapidati
Additati
Uccisi
Scherniti.

E ti amo
Ora
Sempre
Perché l'amore non ha sesso ma solo palpiti d'anima
E sorrisi di luce.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

venerdì 1 giugno 2018

L'Angolo del Rockpoeta®: Salviamo La Rete!

Vogliono di nuovo attentare alla libertà della rete, e questa minaccia, caso strano, arriva dalla tanto "buona" UE. Riguarda la riforma del copyright che se approvata così come leggerete nel link qui sotto, impedirà di vedere molti video su youtube, linkare articoli d'informazione e tanto altro ancora. Un'altra azione liberticida che vuole soffocare la libertà della rete e soprattutto dei suoi piccoli utenti indipendenti. Mi chiedo quanto sia utile questa UE visto come sembra di fatto essere schierata contro i singoli cittadini che ne fanno parte. La rete è libertà, comunicazione, lavoro, informazione, emozione. E' tutto quello che forse questi burocrati europei osteggiano e non comprendono.

A tal riguardo per maggiori informazioni, vi rimando a questo post di Cavaliere Oscuro del Web che ha lanciato l'allarme. Speriamo che molti levino alta la voce e si facciano sentire come facciamo noi in piccolo perché questo provvedimento è insensato, liberticida e ucciderebbe la rete. Pensate, ripeto, anche solo alla musica, ai video su youtube, insomma ripeto sarebbe la fine della rete.

Ed allora contro tutto questo leviamo alta la nostra voce ORA!


SBARRE DI CARTA

Combatto per la mia parola
Perché il mio respiro spezzi le catene dell'oppressione.

Sbarre di carta
Imprigionano il libero pensiero.

Sbarre legali
Soffocheranno battiti e vagiti di libertà.

Prigionieri del Nulla
Evasione impossibile.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®