mercoledì 1 marzo 2023

L' Angolo del Rockpoeta®: "Due Cuori"

Riflettevo che oggi non esistono più forse vere e proprie classi sociali ma caste sulla falsariga di quelle indiane, e sostanzialmente due: quella d'èlite, dei ricchi e potenti e quella dei più diseredati che sta inglobando anche la "classe media" di una volta. 

In questi ultimi anni, di nuovo, come recita la canzone che trovate linkata QUI e che ha ispirato questa mia poesia, non sembra più possibile, o non lo si vuole far più sembrare tale, che un figlio o figlia di operai possa studiare e diventare medico o magistrato o altro ancora. Oggi si vuole un futuro predestinato, i più ricchi si devono spartire sempre più ricchezza e potere e gli altri possono anche morire di fame. Vi lascio alla mia poesia 

DUE CUORI

La Storia nasce
Muta
Si evolve
Si involve
Si ripete

2022
Monica
Terza media
Studiosa
Ottimo rendimento
Padre operaio in cassa integrazione
Madre casalinga

Monica
Ha un sogno nel cassetto
Quello di laurearsi in medicina
Diventare oncologa 
E ricercatrice
Sogno che i suoi genitori
Asseconderanno con sacrifici
Perchè Monica è brava
Capace e portata 
Lo si capisce

Un giorno
Prende un'insufficienza in Italiano
I genitori vanno a parlare con il docente
Che non ne fa un dramma
D'altronde un piccolo incidente di percorso
Accade anche ai migliori
Piuttosto
il prof
Mette l'accento
Sul fatto che la loro figlia
Non fa mistero di cosa sogna per il suo futuro
Nonchè per il futuro prossimo 
Dove dice che vuole andarea al Liceo Classico.

"Ecco perchè
Le ho dato un giudizio negativo"
Dice il Prof
"Deve capire che 
Non è pronta
E non è tagliata per il liceo
D'altronde è figlia 
Con tutto il rispetto
Di un cassaintegrato
Ed una casalinga,
E poi con quali soldi
Potreste aiutarla?"

Eppure Monica
Va alle superiori
Al Classico come voleva
E sempre con ottimo rendimento
Questo fino a quando
Si scopre
L'origine dei suoi genitori
E quali sogni lei coltivi per il suo futuro.

Iniziano a fioccare insufficienze
A parità di rendimento
Ed allora
Ecco spuntare la casta dei nobili
E facoltosi borghesi
Che non possono accettare più
Che i poveri
Non siano sempre più poveri
Ogni generazione che passa
E che osino coltivare ancora dei sogni
E fanno capire che 
Non è logico 
È quasi innaturale
Che oggi nel 2027
Ci si possa permettere
Una figlia di operaio,
Diventare medico

Purtroppo - continua il prof -
"30 anni fa era diverso
Ora tra numero chiuso
E posti limitati
Si devono fare delle scelte
E non sulla base del merito ma sul censo
Come una volta."

Ma Monica ed i suoi genitori
Lottano
Denunciano
Ed a fatica
Ma arriva il momento del Diploma

Oramai però
Lei è il simbolo di una nuova guerra
Tra due caste: quella dei ricchi
E quella dei diseredati
Insomma i "Puri" 
Ed i "Paria".

L'Università sarà durissima
Studiare e rendere più degli altri
Non c'era altra soluzione 
Per farcela

Ma Monica è determinata
Monica lotta
E lo fa
Per sè
Per il suo futuro
Per i suoi genitori
E vince
Laureandosi in medicina 
A pieni voti con lode
Siamo nel 2032.

Monica oggi nel 2040
Ha realizzato il suo sogno
Molti la idolatrano
Tanti la odiano
Perchè è stata un'anomalia
Che diede l'inizio ad altri casi analoghi

Tutto questo però
Non fu digerito ai livelli più alti
Ed una sera
Corre l'anno 2047
Uscendo dall'ospedale 
Viene freddata senza pietà
Da due in moto a viso coperto
Al grido di: 
"Tornatene nelle fogne
Da dove sei venuta
Lurido ratto!"

E quella stessa sera
Cuori rosso fuoco
Riempirono le strade
Intonarono cori di rabbia e rivoluzione

Quella sera
Diventasti un simbolo
Una martire tuo malgrado
Quella sera
Cambiò la Storia

Oggi siamo nel 2065
E la figlia Sonia 
Che all'epoca del tuo assassinio
Era una bimba di soli 7 anni
Laureatasi anche lei in medicina
Sta seguendo le tue orme

Ma non dimentica quella sera
Ti porta sempre nel cuore
Al punto da dire
Lei futuro cardiochirurgo
Che è fortunata
Perchè da quella sera
Lei ha dentro di sè
Due cuori pulsanti all'unisono
Ed energia da vendere

Lei che da quella sera
Ha deciso a caro prezzo
Il suo futuro.

Lei che non si sente inferiore a nessuno
Lei orgogliosa delle sue origini
Lei Cardiochirurgo e docente universitario.

Lei che alla sua prima lezione
Si presentò ai suoi studenti così:
"Buongiorno a tutti
Per chi non mi conoscesse sono Sonia Valli
Primario in cardiochirugia presso l'ospedale Niguarda
Figlia di Monica Gigli
E nipote di operai."

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA® 

24 commenti:

Gus O. ha detto...

X DANIELE


Ogni giorno muoiono 10 mila persone perché non possono permettersi cure sanitarie. E 262 milioni di bambini non vanno a scuola. Il rapporto Oxfam 2019 fa luce su disuguaglianza economica e disuguaglianza sociale in Italia e nel mondo, dove l'ingiusta distribuzione della ricchezza potrebbe essere risolta in parte se l'1% dei più ricchi pagasse lo 0,5% in più di imposte sul patrimonio.
In Europa ci sono tre Paesi che impongono una tassa sul patrimonio netto: Norvegia, Spagna e Svizzera. Mentre Francia e Italia impongono tasse sul patrimonio su beni selezionati, ma non sul patrimonio netto dell'individuo "di per sé"
È vergognoso.

MaratonetaGiò ha detto...

Terminato il liceo classico, nostra figlia ci disse che voleva andare all'università e laurearsi in lettere moderne. Eravamo felici e pronti a qualsiasi sacrificio, a patto che s'impegnasse al massimo. Tutti gli anni dava un esame in più, per guadagnare la borsa di studio e non farci pagare le tasse u universitarie. Passarono 5 anni e a 23 anni si laureò a pieni voti. La discussione della tesi fu emozionante e nel momento in cui la chiamarono dottoressa, io e mio marito ci guardammo. Nonostante la cassa integrazione,i nostri miseri stipendi, e le lotte che mia figlia a dovuto combattere con i figli di papà arroganti, il sogno si era avverato.
Era l'anno 2002.

MaratonetaGiò ha detto...

Scusa ho dimenticati un h.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER GUS: numeri da brivido un brivido di profondo disgusto. il nostro sistema fiscale, fatto salvo il principio della progressività, è assolutamente indecoroso, forte coi piccoli e viceversa.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MARATONETA GIO': che fantastica storia di vita!!! È bellissimo vedere un lieto fine nella vita reale- Un plauso a voi che l'avete supportata ed a lei per l'impegno, la bravura e la determinazione.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PERP VALERIA: bellissime storie di vita cheprovano me nonostante gli ostacoli c'è chi li sa abbattere pere farcela ma quello che sarebbe giusto è che questi ostacoli non ci fossero e che davvero tutti potessero trovarsi ai nastri di partenza alla pari

Franco Battaglia ha detto...

Sai che i realtà molti professori mettono addirittura voti sufficienti ai peggiori della classe, per toglierseli di torno e non averli tra i piedi l'anno successivo? Però come iperbole dove la meritocrazia non conta più nulla ci sta.. guarda la classe politica del resto.. :(

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER FRANCO: Più che un'iperbole mi sembra il triste ed avvilente rovescio della stessa nauseante medaglia

Cavaliere oscuro del web ha detto...

La meritocrazia in Italia è un optional, c'è troppo nepotismo, disuguaglianza, caste varie e tanto altro.

Giorgio ha detto...

Hai trattato un argomento che mi sta molto a cuore e che spesso cerco di approfondire. E lo hai fatto con dei versi da brivido.
Stiamo tornando indietro, Daniele. Hai perfettamente ragione. Si torna in modo inesorabile ai tempi dell' "ancien règime". E stavolta nessuno può dare del "complottista" a chi capisce tutto, perché lo dicono i numeri: i super-ricchi diventano sempre più ricchi e il tenore di vita dei poveri si riduce anno dopo anno. Ma non preoccuparti: forse la figlia di un manovale potrà anche andare al liceo in futuro. Ma andrà al liceo pubblico che sta in periferia. Tanto la figlia del super-ricco va e continuerà ad andare al liceo privato dopo aver fatto il ciclo di scuola dell'obbligo presso scuole private internazionali.

Una decina di anni fa un economista francese, Thomas Piketti, pubblicò un libro con cui sollevò il problema che tu hai appena trattato con la tua bellissima poesia. Lui fornì spiegazioni accurate dal punto di vista macro-economico. Fornì anche la soluzione più logica: aumentare la progressività con cui vengono tassati i super-ricchi, i quali sono lo 0,01% della popolazione mondiale secondo l'economista francese. Diversamente, si torna al medioevo.

Grazie per il tuo spunto di riflessione :-)

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER CAVALIERE: concordo!

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER GIORGIO: in primo luogo grazie a te per i commenti sempre molto interessanti che lasci qui sul mio blog. Venendo al tuo commento non posso che darti ragione e vedere come altri prima di noi ci avevano visto giusto. Quello che m i preoccupa è che nessuno sia spaventato o incazzato. disposto a lottare per non perdere i suoi diritti

Giorgio ha detto...

Per Daniele:

purtroppo non mi illudo che la maggioranza della gente possa spaventarsi oppure capire in che direzione stiamo andando. D'altronde, abbiamo visto che la maggioranza delle persone non si interroga neanche sul perché si continuano a spendere, per tutto il 2023, miliardi di euro per armare i poveri ucraini impegnati in una guerra che sappiamo non potrà mai vincere. A ragione adesso che la China sta dando il suo appoggio ai russi con esportazioni "dual use" e l'Iran forniture di artiglieria. Ma neanche si posero domande quando i governi dei paesi ricchi (retti da fantocci di Washington) imponevano l'inoculazione del c.d. vaccino al 90% della popolazione, mentre i paesi africani sono arrivati al 7%.

Triste, Daniele. Forse alcune volte è meglio non capire.

Un caro saluto,

G

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER GIORGIO: la penso come. te,. Forse oggi è ancora meglio capire cosa accade

Ariano Geta ha detto...

In realtà la possibilità di studiare viene data anche a chi ha risorse economiche limitate, il problema è piuttosto dopo: un laureato in architettura di famiglia benestante può aprire il proprio studio e avere un sostegno economico durante i lunghi anni necessari per "prendere il via", mentre un laureato in architettura senza soldi deve adattarsi a fare qualcosa pur di guadagnare, quindi anche... lavori che non c'entrano niente con l'architettura.

Caterina ha detto...

Per chi come me ha avuto nonni e genitori artigiani da una parte e nonni operai dall'altra e ha deciso di fare il lice classico, ha dovuto scalare una montagna. Tuona forte il classismo tra quelle mura e a volte si vuol solo fuggire ma la voglia di continuare nonostante tutto per me ha prevalso. Le ingiustizie sociali non finiranno mai. Grazie di questi magnifici versi, li ho molto sentiti.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER ARIANO: vero questo è un altro aspetto vergognoso insieme a quello legato al fatto che se sei figlio di notaio chissà mai come e perchè, ma il concorso nel 99% dei casi lo passi alla prima.....

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER CATERINA: vedo che anche tu mi confermi questo rigurgito classista.

Jaime Portela ha detto...

Quando o ensino não é apoiado, as famílias pobres não conseguem colocar os filhos a estudar, principalmente nas universidades.
A riqueza descrimina e não é pela capacidade que são selecionados os alunos.
Magnífico poema, principalmente pelo conteúdo.
Continuação de boa semana, caro Daniele.
Um abraço.

Franco Battaglia ha detto...

Proprio a fagiolo col tuo post, abbiamo visto ieri Luce, su Netflix, davvero esemplare come pellicola sull'integrazione scolastica. Credo che ne rimarrai entusiasta!

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER JAIME: obrigado! Hai sempre delle belle parole peri miei versi.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER FRANCO; confermo perchè io l'ho visto appena arrivato su Netflix

Giovanni ha detto...

Non ho nulla. Mai desiderato un qualcosa che non potevo avere.Sono stato ed ho continuato da me a non avere la smania del possesso.So chi sono, ne ho contezza piena. Ancora oggi se incontro qualche vecchia persona tipo IN mi saluta, ed io rispondo, non saluto mai per primo, ad esclusione se incontro una vecchia signora.

Con questo giro di parole forse un po lunghe ........ io non ho mai fatto lotta di classe.
Io Sono

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER GIOVANNI: non è questione di lotta di classe ma di diritto ad essere quello che vuoi ed ottenerlo se lo meriti senza che ci siano limiti di natura legata al censo e non alle.capacità. Chiunque, quale che sia il livello culturale e/o economico della sua famiglia, ha il diritto di realizzare i suoi sogni se davvero è bravo e capace.