lunedì 9 marzo 2020

L'Angolo del Rockpoeta®: "Italia Paziente "Zero" "

Vorrei intanto manifestare la mia solidarietà a chi è nelle aree più blindate e specificatamente anche ad alcuni miei amici blogger e non che mi seguono ed ivi si trovano: penso,  e mi scuso se ne dimentico altri, a Marcaval, Mariella, Patricia Moll, Arwen Elfa, Cristiana, Mirtillo, Nick Parisi e credo forse anche Max.

Questa poesia per lanciare un grido d'allarme: giusto fermare il contagio ma io, almeno, avverto in quest'ultimo decreto di Conte un passo che potrebbe prevedere un non - ritorno, un pericolo alla nostra libertà. Vero è un virus che si spande a macchia  d'olio e forse se certi furboni se ne fossero restati a casa invece di andare a sciare e mangiare fuori e tanto altro ancora, forse non si arrivava a tanto, ma è anche vero che non ci si può muovere quasi neanche, all'interno delle aree più blindate. da un comune all'altro salvo che per quei tre casi peraltro da provare. Ecco quindi questa mia poesia che non vuole minimizzare il problema ma che si vuol chiedere quanto lo si stia ingigantendo per insegnarci la paura, per insegnarci l'obbedienza.

Buona lettura.

Daniele il Rockpoeta®

ITALIA PAZIENTE "ZERO"

Popolo italiota
Offre il fianco
A prove tecniche di limitazione di libertà personale.

Non aspettavano altro
Ora più che coronavirus
Abbiamo il "Muro-virus"

Esercito e forze dell'ordine
Recintano esistenze
Chiudono momenti di unità

Vero
Il virus si è espanso

Vero
Va bloccato
Ma l'aria che si respira adesso 
Ha il sapore di ineluttabilità degli eventi
Di un passo compiuto verso il "non - ritorno".

Italia
Paziente "zero" per la sperimentazione
Di una nuova forma di occupazione territoriale?

Malattie come pretesti per invadere popoli e nazioni
Per "proteggerli"?

File "Invasion of the Sick"

E la libertà è cancellata. 

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

41 commenti:

Gus O. ha detto...

I provvedimenti sono giusti. Non c'è nessun attacco alla libertà. Purtroppo la situazione si è aggravata. In Lombardia nelle ultime 24 ore sono morte 110 persone e l'Italia per mortalità è il primo Paese al mondo, dopo la Cina. Non siamo attrezzati con strutture di terapia intensiva ed è molto pericoloso. Il virus si presenta con febbre, mal di gola e poi subentra la dispnea, cioè l'attacco al profondo dei polmoni. A questo punto l'ammalato vive grazie all'ossigeno 24 ore su 24 e antibiotici in dosi massicce.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER GUS: vero ma ci sono aree di alcune province inserite nel Decreto che non hanno numeri preoccupanti di contagiati o positivi ed allora o si leggono tali misure come precauzionali oppure qualche dubbio viene.

paccandrea ha detto...

é arrivata anche qui la quarantena
nella borgata a 500 metri dalla mia una impiegata dell'IMPS è risultata positiva.
Tutta la borgata in quarantena e noi di Aiale la borgata vicina siamo ancor più isolati, occorre passare da altra via per accedere alla civiltà consumistica. Non si passa.
Bello però vedere alla TV gli scaffali dei super vuoti.
Non si lamentavano che erano calati i consumi?
I consumi sembra che siano aumentati?
Toccatevi sempre il pisello con le mani prima di lavarle così il virus si attacca al C....zo
Buona fortuna e cancella se non ti va

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER PACANDREA cancellare e perché? La tua chiosa sulla cancellazione è lunica cosa che non approvo del tuo commento 😀

Gus O. ha detto...

Paca, il virus sta facendo danni enormi anche economicamente. Nella Lombardia e nel Veneto si acquistava alla grande in Cina.
SI PREVEDEVA IL +0,2 MA IL NUOVO CORONAVIRUS AVRÀ I SUOI EFFETTI CONCRETI: CRESCITA ZERO
L’Ocse prevedeva già che la crescita del Pil italiano nel 2020 sarebbe stata la più lenta del mondo. Adesso taglia persino le stime. Sì, sono gli effetti previsti del contagio del coronavirus. Secondo l’Interim Economic Outlook il nostro Pil scenderà dallo 0,2% del 2019 allo 0% nel 2020, un stima tagliata di 0,4 punti rispetto alla precedente stima di novembre.
(https://www.truenumbers.it/pil-italia-ocse/)

Katrina Uragano ha detto...

Non trovo che questo sia un attacco alla libertà. Dobbiamo farlo per noi stessi, non per far piacere alla politica. Bisogna stare a casa il più possibile ed impedire la diffusione a macchia d'olio del contagio, che peraltro sta già avvenendo.

Anonimo ha detto...

Amigu de Zena, ero in Liguria e sono tornato a Milano (la mia compagna vive qui) da qualche giorno. Da quando anche qui in Lombardia c'è la zona rossa abbiamo assistito al fuggi fuggi notturno di tutte quelle persone che scappando non capiscono che possono mettere a rischio le città e le regioni in cui erano diretti. Non vedo attacchi alla libertà, la situazione è difficile e in alcuni casi anche grave e bisogna agire. Chi governa ha il dovere di garantire la situazione generale (forse in Francia e in altri apesi europei pensavano di essere immuni, e inceve anche loro si trovano a dover combattere il virus), ma molto possiamo fare noi con noi stessi, nelle nostre case e con gli altri.

E così siamo chiusi in casa...e devo dire che non mi dà fastidio più di tanto. Leggiamo, sentiamo musica, guardiamo la TV o qualche film in DVD. Per il resto non perdiamo la calma, non perdiamo noi stessi, stiamo bene ed è importante non andare in ansia. Tutto passa, passerà anche questo virus. E' importante avere delle cautele, fare attenzione ma senza andare in paranoia

Grazie per il tuo post e per quel ch scrivi
Un salutone

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER GUS Vero la questione economica altrettanto preoccupante

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER LA DAMA BIANCA Giusto stare a casa mi pare che all'interno delle zone più blindate ci siano limiti eccessivi.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER ACCADEBIS stare in casa non è oggi un problema tra internet musica e Skype quello è vero. Grazie per il commento.

Ariano Geta ha detto...

Io non penso che ci sia un tentativo di limitarci negli spostamenti, credo semmai che stiamo vivendo un tipo di emergenza alla quale non eravamo più abituati. Per fortuna negli ultimi decenni non abbiamo avuto epidemie nel senso stretto della parola, l'unica malattia che si diffondeva rapidamente era la classica influenza, per la quale però esiste un vaccino che protegge vecchi e malati. Quindi diciamo che ci sentivamo tranquilli, sapevamo che altre malattie infettive più pericolose tipo la meningite sono più facilmente individuate e i relativi casi isolati, e che i giovani sono stati quasi tutti già vaccinati.
Per la prima volta dopo decenni ci troviamo di fronte a una malattia che ha una capacità di contagio paragonabile all'influenza ma è più pericolosa e - soprattutto - priva di vaccino, quindi vecchi e malati sono totalmente indifesi.
Io, per dire, non ho mai preso precauzioni perché pensavo: 'tanto papà e mamma sono vaccinati, anche se mi beccassi l'influenza non gliela potrei attaccare' e come me tanti erano tranquilli così. Ora siamo in una situazione in cui le nostre sicurezze sono crollate e il governo è il primo a vivere questa situazione prendendo misure forse anche eccessive, chissà, però dettate dall'inesperienza a un'emergenza sanitaria di questa natura, alla quale non eravamo più avvezzi.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER ARIANO vero il governo italiano non ha secondo me la minima idea, e soprattutto non l'ha avuta all'inizio, di come contrastare e prevenire il virus. Vero anche che nessuno di noi ha mai visto nulla di simile e se molti italioti avessero ascoltato i consigli non saremmo giunti a questo ma quella sensazione che ti crea quel brivido freddo lungo la schiena non mi abbandona

Claudia Turchiarulo ha detto...

Pensa a me che vivo "comodamente" (per una volta!) al sud e devo lottare contro gli imbecilli che arrivano qui a bordo di treni, auto ed aerei, pensando di fuggire dal pericolo delle zone rosse.
Non capiscono che qui non esistono ospedali e se continuano a portarci il virus finiremo per morire tutti (inclusi loro).
Insomma, #iorestoacasa, ma dovrebbero farlo TUTTI.
Per feste e festini ci sarà tempo.
La libertà é un'altra cosa!

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER CLAUDIA: assolutamente d'accordo sul tuo commento io infatti alludevo alle eccessive limitazioni all'interno delle aree blindate e non certo agli spostamenti da un'area blindata ad un'altra non blindata.

MikiMoz ha detto...

Obbedienza? Ma magari, il popolo italiano DEVE impararla e io mi augurerei delle dittature, a volte.
Non è normale che, nonostante i forti consigli ministeriali, la gente se ne vada in giro (quando va bene) o eluda le zone rosse (quando va male: criminali).
Ho capito cosa vuoi dire, magari sono prove tecniche di limitazione della libertà, ma la libertà non la tolgono così facilmente (vedi? ci sono gli evasi di prigione, altroché! XD), però io davvero estenderei per 15 gg la zona rossa a tutta Italia.

Moz-

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MOZ: concordo con te sul fatto di una forte dose di imbecillità di questo popolo italiota. Sono rimasto sconvolto anch'io nel vedere quanti si ammassavano in strade e piazze o nei centri commerciali. Avrei preferito una maggiore capacità di autogestione che invece vedo che tanti non hanno. Vero, in effetti sembra che sia più complesso di quello che poteva sembrare limitare seriamente la libertà personale, ma magari ci possono essere soluzioni intermedie meno, come dire, rilevabili dall'italiota.

Mirtillo14 ha detto...

Caro Daniele, io abito nella zona rossa della Lombardia e ti ringrazio per la solidarietà. E' davvero brutto rimanere in casa tutto il giorno, oggi sono uscita un quarto d'ora alle 13.00 per andare al supermercato nel momento di minor affluenza e poi ho fatto una scappata al cimitero oggi pomeriggio, con la bici. A me piace uscire , mi manca il poter andare a Milano ma, del resto, è tutto chiuso !! Per assurdo ,ho un piccolo appartamento sulle Alpi del Piemonte, dove volevo andare qualche giorno, per cambiare aria : non posso andarci !! Siamo in due zone rosse diverse !! Io credo che il Sistema Sanitario sia veramente al collasso e ammiro medici e infermieri per il loro lavoro costante. Non voglio credere che siano prove per limitare la nostra libertà, almeno lo spero perchè sarebbe un fatto gravissimo. Ho sentito anche la notizia che, di questo passo, alcuni ospedali saranno costretti a scegliere i pazienti da curare in base all'età e questo sarebbe un'altro fatto gravissimo, se fosse vero.

Mirtillo14 ha detto...

Io spero che tutto ciò serva ad fermare la corsa del virus. Ti saluto caramente.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MIRTILLO: rinnovo la mia solidarietà a te ed a tutti coloro che vivono in quelle zone più blindate o come giustamente le chiami tu senza quel velo di ipocrisia del Governo, autentiche, nuove e più estese zone rosse. Il Sistema Sanitario è quasi al collasso anche per tutti i tagli che in passato sono stati fatti oltre che per l'aggressività del virus. Vero, entrambi i fatti (prove di limitazione della libertà e scelta dei malati da curare) sarebbero fatti gravissimi se realmente messi in atto. Spero che questa emergenza finisca presto ma sono molto dubbioso al riguardo.

Fabio Melis ha detto...

Mi sento vicino a chi si trova nell'occhio del ciclone e spero che questa situazione possa risolversi prima di quanto non possiamo pensare. Ho i miei dubbi però e, purtroppo, queste misure son necessarie. I posti in rianimazione scarseggiano e i medici pare si trovino nella condizione drammatica di decidere chi curare e chi no. Proprio come in guerra. Bisognava essere più severi e rigorosi all'inizio. Ora è tutto più pesante e, ripeto, necessario. Speriamo che, se non altro, questa iattura aiuti gli Italiani ad esser più osservanti dee regole. Il rischio di perdere la libertà lo lego ad altri che, per fortuna, almeno per ora, non sono al governo. Conte e Speranza hanno un compito difficilissimo e a loro va tutta la mia solidarietà.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER VOLTAIRE: "Bisognava essere più severi e rigorosi all'inizio." Bingo! È proprio così ma questo governo e segnatamente Speranza e Conte che tu apprezzi, hanno secondo me sbagliato clamorosamente non agendo in via preventiva come si deve. Io non nego che queste misure siano nel complesso necessarie, ma che forse alcune di esse sono eccessive e che forse a pensar male si fa peccato ma….

Fabio Melis ha detto...

All 'inizio c' era chi minimizzava a, chi diceva che era solo poco più di un 'influenza e che glii interessi dell' economia andassero prima di ogni altra cosa tutelati. Più difficile essere seguiti sulla strada del rigore allora.
Ora è una via obbligata. Bisogna solo aver pazienza.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER VOLTAIRE: mai bevuta la storiella di chi diceva che era poco più di un'influenzina… Ora diventa tutto più complicato.

carlos portillo - podi-. ha detto...

La mia solidarietà con tutti voi per una situazione che, per altro, non siamo noi Spagnoli, esenti.

È sempre per "la nostra sicurezza" che perdiamo le libertà.

PODI-.

carlos portillo - podi-. ha detto...

Per Mirtillo e anche per Patrizia (ho letto i loro blog): vi ringrazio il vostro testimoni che ci porta un'idea della situazione più diretta di quello che può fare un giornalista, un inviato speciale alle zone rosse (non dico che lo facciano male).

PODI-.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER PODI grazie del tuo commento.

MAX ha detto...

Ciao , si da ieri siamo in zona rossa!
Grazie per la solidarietà...non aggiungo altro perché la situazione mi sembra assurda!
Ti dico solo che dietro il reparto dove lavoro ho le malattie infettive che dagli addetti ai lavori è stata soprannominata il Corona Hotel!
Io se venissi a contatto con uno infetto dovrei farmi il tampone e se questo risulta negativo il primo giorno , dovrei rinunciare alla quarantena e lavorare comunque.
Per certi versi è assurdo .
Non ho voglia di raccontare niente.
Ciao

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MAX hai detto già tantissimo e spieghi molto bene i miei dubbi. Forse faranno zoba rossa tutto il Paese... mah...

Mariella ha detto...

Sono almeno quindici giorni che, sul mio blog, non parlo d'altro. Anche usando le rubriche a tema, come quelle dedicate alla poesia.
Non nascondo la mia paura che è il mio limite ma allo stesso tempo, il mio riparo. La Lombardia, regione in cui risiedo da oltre trent'anni, sta affrontando, tra alti e bassi, una tragedia che si preannuncia epocale.
Da ieri mattina è in zona rossa, da stasera tutta l'Italia lo è. Dobbiamo renderci conto che nessuno è al sicuro, al nord come al sud.
Abbiamo peccato di superficialità, almeno all'inizio. Ora è il momento di fare fronte comune e darci da fare, per arginare e superare questo periodo complicato.
Facciamo i bravi, RESTIAMO A CASA. Tutti.

Ps: grazie Daniele, per la tue parole. La solidarietà tra le persone, come tra i blogger, è fondamentale. Abbraccio virtualmente tutti gli amici e i blogger che hai nominato. Ma pure tutti i commentatori che sono nelle zone a rischio. Tutti gli italiani a dire il vero, perché da stasera la zona rossa ci accomuna tutti. Più del tricolore.



Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MARIELLA ed io non posso che ricambiare con affetto il tuo abbraccio sperando di uscirne tutti presto e bene.

Fabio Melis ha detto...

In Sardegna la situazione peggiora di ora in ora è I posti in rianimazione sono pochi anche per noi. Pare che molti siano venuti dalle zone rosse del nord nelle loro ville per mettersi in quarantena con tutte le comodità. Anche se il problema che poni è quello della libera circolazione all'interno delle aree blindate, vado fuori tema e dico che non è questo il momento di venir dalle nostre parti. Noi con l'isolamento ci conviviamo da generazioni e nessuno se ne è mai preoccupato a livello nazionale. È un momento di crisi e dobbiamo adattarci tutti.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER VOLTAIRE io non ho ville né lì né altrove ma amo la Sardegna tantissimo e sono vicino a te ed ai tuoi corregionali. Tutti restiamo a casa

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER VALERIA: è un momento difficile purtroppo per tutti.

guisito ha detto...

Sinceramente, proprio non vedo Conte e Speranza in camicia nera e manganello in mano. Scherzo, naturalmente, anche se mi dirai che non è il momento. Pare che non basti più il metro di distanza ma si è passato a 4,5 metri e che il virus resti attivo intorno alla mezz'ora nell'aria. E sugli oggetti quanto? Coraggio, tanto più che morire non si può e non è la morte il peggior di tutti i mali... pensa per esempio se Salvini diventasse presidente del Consiglio.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER GUISITO se non si considera la mia opinione allora andrebbe forse considerata la loro incapacità che ci ha messo in questo pasticcio. La situazione è molto difficile. Non so se il coronavirus sia meglio di Salvini premier...

Cavaliere oscuro del web ha detto...

Ci vuole la collaborazione di tutti per fermare questo virus, bisogna rispettare le norme, siamo in piena emergenza sanitaria.
Saluti a presto.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER CAVALIERE ora si per la loro incapacità

Patricia Moll ha detto...

Prima di tutto, Daniele, scusa in ritardo e GRAZIE per a dedica e la poesia.

Io sono ancora più pessimista di te, sai e ritengo che il tuo ragionamento sul modo per iniziare a toglierci le libertà che abbiamo di diritto sia giusto per te che usi la testa, il ragionamento, il pensiero.
Ma che sia troppo superiore all'intelligente dei governanti. Che sia troppo complicato per loro.

Bacio grande!

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER PATRICIA forse hai ragione ma magari i nostri governanti so o anche loro marionette di in burattinaio più alto

Patricia Moll ha detto...

Ah su quello non c'è dubbio!!!!

Arwen Elfa ha detto...

Ciao Daniele, questo è davvero un brutto e triste momento.
La Lombardia non è messa per niente bene, i casi sono da tempo troppi e le terapie intensive lombarde si stanno riempiedo sempre più. Per fortuna io e la mia famiglia, come molti altri a Milano ed in altre parti della Lombardia siamo sani, ma sicuramente fermare questo virus non sarà uno scherzo.
Anche se non ci piace, tutti dobbiamo rispettare questa emergenza sanitaria con queste regole che sono penalizzanti per tutti ma che sono l'unica maniera di uscirne, prossimamente. Per noi, per gli altri italiani e per coloro i quali lavorano senza sosta in ospedale per cercare di salvare i malati.
Un saluto triste