VOCE AI PAZZI
Un tempo
Molto dopo i greci
E dopo i romani
Il giullare
O il "comico" di strada
Già meno il pensatore
Meno ancora il filosofo
Potevano raccontare la verità
Tanto il primo
Era considerato un servo del potere
Vivendo a Palazzo con il Re
L'altro invece era un pezzente
Che il volgo ignorante
Considerava come un menestrello qualunque
Un passatempo
Dai contenuti strambi.
Ed allora
Di colpo solo i pazzi
Raccontavano la verità
Ma se per caso
Qualcuno iniziava
A prenderli troppo sul serio
Ecco che da pazzi venivano trattati
Rinchiusi in prigioni prima
In manicomi poi
O uccisi
Sempre se non accettavano di essere comprati.
Oggi
È quasi cambiato tutto
Oggi
Sono sempre i "Pazzi"
Ossia gli artisti veri
A dire come stanno le cose
Ma esiste una profonda differenza.
I "Pazzi" di oggi
Fanno paura
Ed allora vengono isolati
Denigrati
Derisi
Tacciati di complottismo
E se non è sufficiente
Questo trattamento
Da elettroshock
Riservato al popolo
Allora li si stana
Li si censura.
Spesso però
Questo lavaggio del cervello
Funziona
Poi
Avviene il risveglio ma
Quando accade
È tardivo.
Ed allora
Solo una cosa voglio mettere in chiaro
Per prima
Per ora e per sempre
Io non sono pazzo
Je non so' pazzo
E voglio continuare a parlare!
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
21 commenti:
Non bisogna mai restare in silenzio.
Saluti a presto.
Noi pendiamo dalle tue labbra.
PER CAVALIERE concordo
PER GUS aditittura 🤗 in realtà sono io che dipendo dalle vostre orecchie pensanti nella speranza di ottenere dei cambiamenti
Già, una volta chi diceva la verità , scomoda, veniva considerato pazzo, era semplice metterlo a tacere.
Oggi più che mai, la verità va detta, senza paura di essere isolato, non bisogna tacere !!
Bravo !!! Ciao
PER MIRTILLO grazie
Je non so' pazzo
E voglio continuare a parlare!
E io volglio continuare a leggerti.
Essere fuori dal coro non fa mai guadagnare consensi, ma sarà sempre meglio che reprimere i propri pensieri,idee,conformandosi acriticamente a tutto quello che ci viene propinato
PER BERICA; grazie onoratissimo.
PER ANGELA: concordo in toto col tuo pensiero.
Non riesco a stare zitta, devo sempre esprimere il mio pensiero e questo comportamento mi è costato caro. In questa società se ti ribelli al sistema sia sul lavoro, in famiglia o nella vita quotidiana ti senti dire che sei fuori come un poggiolo. Io voglio continuare a parlare!
PER GIO sei una grande1
Però bisogna pure fare attenzione a quei "giullari" che sono pienamente integrati nel sistema, milionari, e che contestano "a orologeria" seguendo le istruzioni di chi gli paga il bonifico...
Leggendoti ho pensato a questo periodo storico, dominato da obblighi e divieti. In questo momento sembrano essersi quietati, ma ovviamente è solo una calma apparente, pre-elettorale. Quindi, stiamo pronti a rifare i pazzi ;)
PER ARIANO vero ma quelli non sono attaccati sul serio ma solo per finta.
PER ALLIGATORE: dobbiamo farli anche ora anzi soprattutto ora che fanno finta che certi assurdi divieti e certe ingiustizie siano oramai solo un ricordo...
È stato sempre così, Daniele. Chi grida la verità è stato sempre considerato pazzo, o indemoniato e bruciato sul rogo, e in ancora più in passato veniva addirittura crocefisso. Nel mondo dell bugia, la verità è un fastidio.
Noi sappiamo che non sei pazzo. Sei una persona che ragiona, che ha le sue opinioni e le difende. Sei una persona che non si è lasciata omologare, che non si è adattata al gregge e che cerca di levare la sua voce sulle tante bufale che siamo costretti a sentire ogni giorno. Continua così!
PER KATHERINE grazie dal profondo del mio cuore per questo tuo commento
PEE CATERINA verissimo in un mondo costruito sulla menzogna e l'ipocrisia, la verità è un fastidio. La cosa paradossale è che oltre ad esserlo ovviamente per chi ha interesse a nasconderla, lo è talvolta anzi spesso anche per la gente che tolti i diretti interessati vuole star tranquilla e non desidera conoscere l'orrore della verità per non doverla affrontare
PER VALERIA nostro diritto di tutti noi.
Posta un commento