TRATTORI RESISTENTI
Anno 2035
Tipica famiglia media italiana
"Ciao amore, cosa abbiamo per cena?"
"Grilli fritti della Xindus e Cavallette in agrodolce
Queste ultime comprate fresche stamattina"
"Oh che bontà, nostro figlio Giacomo i grilli li adora!"
"Vero, peccato che invece sua sorella Sara sia cocciutamente legata
Ai cibi preistorici di soli 11 anni fa. A forza di rifiutare
Questi prelibatezze del presente, rischia l'anoressia."
Pensate che si tratti di fantascienza?
Ecco come siamo arrivati a questo...
Correva l'anno 2024
La gente era già obnubilata dal metaverso
Si vedevano i primi visori apple
Camminare per le strade delle nostre città
Trascinando membra stanche
Di esseri umani spenti come automi
Incapaci di amare il reale
Offuscati dalla simulazione immaginifica
Di un virtuale offerto per inebetire le menti
Spappolare le sinapsi
E lobotomizzare l'anima.
Era l'anno 2024
Ed in mezzo a questa società distopica
Dal vago sapore entropico
Uomini saggi, capaci ancora di connettere
A bordo di trattori
La cui pelle mostra i segni della fatica
E dell'amore per la terra ed i suoi meravigliosi frutti
Rivendicavano diritti per sopravvivere
Rifiutavano di piegarsi a diktat assurdi dell'UE
Rigettavano al mittente obblighi green patetici
Inutili
Incapaci di salvare l'ambiente
Ma abilissimi se rispettati
Nell'affossare
Estinguere
E prima ancora vietare
I genuini prodotti della terra
Provocando la scomparsa di chi
Quella terra la lavora
La fa fruttare
E la ama.
Era una rivolta saggia
Giusta
Ma rimasero soli
E noi
Tutti noi pavidi imbecilli
Drogati da immagini di campi virtuali
E falso cibo di "nuova generazione"
Invece di sostenerli
Continuammo a vegetare
Come se non stesse succedendo niente
Risucchiati da suoni finti e voci virtuali
Incapaci oramai
Di discernere il reale dal fittizio
Ed i veri nemici da quelli propagandati dai media.
Avremmo dovuto capire subito
Fin dal primo istante
Come quella protesta
Fosse un disperato grido di aiuto
Un allarme lanciato con forza
Per la nostra sopravvivenza
Ma a berci le menzogne dell'UE
Corroborate da putride sirene mediatiche
Al soldo di un padrone artificiale
Eravamo tutti diventati bravissimi
Non tutti, in realtà
Trattori resistenti
Avanzavano per difendere la qualità
Ed il diritto alla genuinità dei prodotti
Tutto questo senza che si affamasse
Chi sfamava tutti gli altri.
Richiami persi nel nulla
Questo rimasero
Quelle disperate invocazioni
Voci nel vuoto
Il vuoto di cervelli ormai arrugginiti
Perchè inutilizzati da decenni
Ed abbandonati a se stessi
Preferendo il cibo pronto e precotto
Non solo a tavola...
Corre l'anno 2024
E sì
Se vi destate dal torpore morale che vi perseguita
E da questo lungo sonno a cui le vostre menti
Soggiaciono inconsapevoli da tanto tempo,
Possiamo ancora invertire la rotta
Possiamo riscrivere quel futuro
Possiamo aprire il sipario sul 2035
Ed assistere ad una scena diversa
E vedere sul palcoscenico della nostra vita
Cibi veri
Invece che carne realizzata in laboratorio
E scarafaggi al forno.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®