ATTENZIONE: LA TRASMISSIONE PER PROBLEMI DEL CONDUTTORE NON SI TERRA'
IO VI RIMANDO A SABATO PROSSIMO SPERANDO CHE NON CI SIANO ALTRI DISGUIDI. MI SCUSO CON VOI POSTANDOVI COME RISARCIMENTO UNA MIA POESIA SPERANDO DI FARE COSA GRADITA
DANIELE IL ROCKPOETA®
SOLD OUT
Vendiamo l'anima al diavolo
Ci vendiamo al miglior offerente
Vendiamo i nostri pensieri
I nostri corpi
La nostra dignità.
Abbiamo esaurito il nostro campionario
Subiamo la concorrenza di nuovi e freschi competitors
Che sanno ringiovanire il loro catalogo
Che sanno vendere la loro nuova anima 2.0
O sanno offrire corpi sempre più freschi e giovani.
Dannati dentro un'unica bolgia infernale
La Terra,
Ci rigiriamo su noi stessi
Infilzati da acuminate punte di disgusto
Carenti di carezze di lealtà e purezza.
E così andremo avanti
Fino a che non calerà la domanda
Fino a quando non ci sarà più richiesta
O fino al momento in cui tutto il genere umano sarà sold out.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
venerdì 31 marzo 2017
QUARTO APPUNTAMENTO DEL ROCKPOETA® CON ANTENNA FEBEA
ANCHE DOMANI AVRO' UN PICCOLO SPAZIO DI 10 MINUTI IN COLLEGAMENTO TELEFONICO CON LA RADIO LOCALE DI REGGIO CALABRIA ANTENNA FEBEA.
La trasmissione inizia alle 7.30 ed il mio collegamento sarà intorno alle 8.50 a conclusione del programma ed ogni sabato, in quei dieci minuti, leggerò anche e sempre una mia poesia.
Vi attendo numerosi all'ascolto anche per scoprire se questa volta andrà tutto liscio :-))) e vi lascio il link per ascoltare in streaming ANTENNA FEBEA con Francesco Malara alla conduzione.
DANIELE IL ROCKPOETA®
La trasmissione inizia alle 7.30 ed il mio collegamento sarà intorno alle 8.50 a conclusione del programma ed ogni sabato, in quei dieci minuti, leggerò anche e sempre una mia poesia.
Vi attendo numerosi all'ascolto anche per scoprire se questa volta andrà tutto liscio :-))) e vi lascio il link per ascoltare in streaming ANTENNA FEBEA con Francesco Malara alla conduzione.
DANIELE IL ROCKPOETA®
mercoledì 29 marzo 2017
L'Angolo del Rockpoeta®: Cyber - Brain
Ho già trattato questo argomento un anno fa circa(con questa stessa poesia che oggi più che mai è attualissima), quando un articolo su Repubblica on line parlava della possibilità di microchip sotto la pelle per non avere più bisogno di codici pin e password, mica per aiutarci a guarire da malattie.
Adesso però non posso non riprendere questo argomento perché ora su un altro articolo sul Corriere della Sera on line, si legge che un certo Musk della Neuralink lavora attivamente per realizzare, attraverso microchip da impiantare nel cervello, delle connessioni tra il computer e la nostra mente per, sostiene lui, "potenziare le nostre capacità e dialogare con i computer"
Io non voglio diventare un robot, un loro robot.
THE NEW (B)ORDER
Fori impercettibili
Condizionano la tua mente
Distorcono le tue percezioni
Indirizzano i tuoi sentimenti
"E' come un gioco" - ti dicono
"Diventa una app vivente sempre connessa
Realizza tutti i tuoi sogni virtuali!"
E tu
Affetto da dipendenza da smartphone
Lobotomizzato dal patetico trillare
Di suonerie sintetiche
Manipolato da un nuovo senso
Che estirpa gli altri cinque,
Figlio di tecniche moderne di neuromarketing,
Acquisti quello che vogliono loro
Voti quello che scelgono loro.
Microchip sotto pelle
Fori impercettibili
Più sottili di un piercing
Più invisibili dei fori nei lobi delle orecchie
Ma molto più penetranti,
Condizioneranno definitivamente
Esistenze e masse intere.
La nuova frontiera del controllo
Si spalanca
Aprendo scenari oscuri
Assottigliando i confini della conoscenza
Confondendo i contorni della verità.
Nuovi cyber-artisti
Sostituiranno umanità e talento
Con cuori di ghiaccio
E pezzi metallici microscopici,
Decretando la disfatta della pietà
Segnando la fine di pensieri pulsanti
Al suono di un battito, di un respiro
Al ritmo di uno sguardo o di un sorriso.
Ed un giorno
Non troppo lontano
Ci attiveremo tutti all'unisono
Accomunati da sguardi atoni
E volti deformi
Seguendo un megafono arcobaleno
Che ci proclamerà la nuova venuta.
Ed a quell'annuncio
Svegliarsi dal letargo dell'anima
Sarà impossibile.
E quel giorno
Una voce stentorea ci dirà:
"Piangete lacrime di gioia masse sconsolate
The New (B)Order is here!"
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
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L'Angolo del Rockpoeta
OPINIONE DEL ROCKPOETA® : Matrimonio Nel Tempio
Per chi crede agli oroscopi, potremmo dire che sul movimento cinquestelle stia aleggiando una congiuntura astrale non proprio fortunata, o forse hanno Saturno contro.
Non bastavano i casini di Roma, la vergognosa cancellazione d'imperio della lista di Marika Cassimatis a Genova (favorendo il candidato Sindaco che piace a Grillo ed al suo piccolo entourage di accoliti…) ora arriva anche Marcella Carlisi, una consigliera comunale di Agrigento appartenente al movimento, che non sapendo bene cosa inventare, ha proposto, con una sua mozione, di far celebrare matrimoni nella Valle dei Templi.
Allucinante: oltre al rischio di usura di questi monumenti, aggiungo che non condivido questa spettacolarizzazione di un luogo, che di per sé è già spettacolare, come se ci si girasse un reality.
Purtroppo il wedding tourism è sempre più in voga; una iattura che va fermata o quantomeno seriamente controllata. Questo fenomeno è nauseante soprattutto perché contribuisce all'imbarbarimento culturale del nostro Paese dei Selfie, come se non bastasse ammirare la magia e l'incanto di certi luoghi storici e paesaggistici.
Che tristezza, è tutto molto preoccupante, perché la superficialità di questa gente si riflette poi anche sul modo di pensare nelle decisioni politiche e sociali che contano. Sulla deriva del movimento cinquestelle, ho poco da dire se non che forse è un'occasione persa (l'ennesima) nonostante il lavoro invece molto valido fatto dai parlamentari, ma questa deriva autoritaria deve far riflettere tutti.
lunedì 27 marzo 2017
L'Angolo del Rockpoeta®: "NAZI-SOCIETY"
NAZI-SOCIETY
Dittatori
Nazisti del virtuale
Ti privano del diritto alla tua identità dell'anima
Meschine esistenze segnalano
Voci di libero pensiero
Per piccolezza ed invidia
Come bravi soldatini fedeli ai principi della massa
E del loro capo.
Cancellato fino a nuovo ordine
Piegarsi alle condizioni imposte dal potere,
Essere oppositori del regime non è mai salutare.
Ed io
Come un cavallo scosso
Corro a perdifiato
Apparentemente senza meta
E come un'anima solitaria
Appicco incendi di arrogante speranza
Senza farmi intimidire
Da diktat votati all'appiattimento esistenziale
Ed alla corrosione dell'essere.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
PS: per chi volesse leggere la poesia che avrei dovuto recitare sabato scorso in radio può andare QUI
Dittatori
Nazisti del virtuale
Ti privano del diritto alla tua identità dell'anima
Meschine esistenze segnalano
Voci di libero pensiero
Per piccolezza ed invidia
Come bravi soldatini fedeli ai principi della massa
E del loro capo.
Cancellato fino a nuovo ordine
Piegarsi alle condizioni imposte dal potere,
Essere oppositori del regime non è mai salutare.
Ed io
Come un cavallo scosso
Corro a perdifiato
Apparentemente senza meta
E come un'anima solitaria
Appicco incendi di arrogante speranza
Senza farmi intimidire
Da diktat votati all'appiattimento esistenziale
Ed alla corrosione dell'essere.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
PS: per chi volesse leggere la poesia che avrei dovuto recitare sabato scorso in radio può andare QUI
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L'Angolo del Rockpoeta
venerdì 24 marzo 2017
TERZO APPUNTAMENTO DEL ROCKPOETA® SU ANTENNA FEBEA!
PICCOLA NEWS IMPORTANTISSIMA: è on line il mio nuovo sito web: date, video, libri, una mia bio per conoscermi meglio e tanto altro!! Se siete curiosi cliccate qui
DETTO QUESTO, ANCHE DOMANI AVRO' UN PICCOLO SPAZIO DI 10 MINUTI IN COLLEGAMENTO TELEFONICO CON LA STREPITOSA RADIO LOCALE DI REGGIO CALABRIA ANTENNA FEBEA!
La trasmissione inizia alle 7.30 ed il mio collegamento sarà intorno alle 8.50 a conclusione del programma ed ogni sabato, in quei dieci minuti, leggerò anche e sempre una mia poesia.
Vi attendo numerosi all'ascolto e vi lascio il link per ascoltare in streaming ANTENNA FEBEA con Francesco Malara alla conduzione.
DANIELE IL ROCKPOETA®
PER TUTTI: MI SPIACE SONO RIMASTO SPIAZZATO QUANTO VOI IL CONDUTTORE FRANCESCO MALARA MI HA TELEFONATO DOPO LA TRASMISSIONE GIUSTIFICANDOSI DICENDO CHE LA REDAZIONE GLI HA COMUNICATO DURANTE LA TRASMISSIONE STESSA LA PRESENZA IN DIRETTA DEL SINDACO E QUESTO HA FATTO SFORARE TUTTO. SI E' ANCHE SCUSATO. IO RESTO DELUSO MA LA PROSSIMA SETTIMANA, SPERANDO CHE NON CI SIA IL GOVERNATORE DELLA REGIONE CALABRIA IN RADIO, NON DOVREBBERO ESSERCI PROBLEMI.
CERTO MI ASPETTAVO CHE ALMENO LO DICESSE IN RADIO CHE AVENDO SFORATO SI SCUSAVA MA IL ROCKPOETA® NON SAREBBE ANDATO IN ONDA SAREBBE STATO Più CORRETTO.
DETTO QUESTO, ANCHE DOMANI AVRO' UN PICCOLO SPAZIO DI 10 MINUTI IN COLLEGAMENTO TELEFONICO CON LA STREPITOSA RADIO LOCALE DI REGGIO CALABRIA ANTENNA FEBEA!
La trasmissione inizia alle 7.30 ed il mio collegamento sarà intorno alle 8.50 a conclusione del programma ed ogni sabato, in quei dieci minuti, leggerò anche e sempre una mia poesia.
Vi attendo numerosi all'ascolto e vi lascio il link per ascoltare in streaming ANTENNA FEBEA con Francesco Malara alla conduzione.
DANIELE IL ROCKPOETA®
PER TUTTI: MI SPIACE SONO RIMASTO SPIAZZATO QUANTO VOI IL CONDUTTORE FRANCESCO MALARA MI HA TELEFONATO DOPO LA TRASMISSIONE GIUSTIFICANDOSI DICENDO CHE LA REDAZIONE GLI HA COMUNICATO DURANTE LA TRASMISSIONE STESSA LA PRESENZA IN DIRETTA DEL SINDACO E QUESTO HA FATTO SFORARE TUTTO. SI E' ANCHE SCUSATO. IO RESTO DELUSO MA LA PROSSIMA SETTIMANA, SPERANDO CHE NON CI SIA IL GOVERNATORE DELLA REGIONE CALABRIA IN RADIO, NON DOVREBBERO ESSERCI PROBLEMI.
CERTO MI ASPETTAVO CHE ALMENO LO DICESSE IN RADIO CHE AVENDO SFORATO SI SCUSAVA MA IL ROCKPOETA® NON SAREBBE ANDATO IN ONDA SAREBBE STATO Più CORRETTO.
mercoledì 22 marzo 2017
L'Angolo del Rockpoeta®: "La Radice Rompe Il Cemento"
LA RADICE ROMPE IL CEMENTO
Piombano di casa in casa
Per estirpare sacche di resistenza e libertà
Sibili malati e latrati virtuali indecenti
Calunniano voci di lotta
Proiettili di sangue diffondono morte
Megafoni corrotti vomitano
Stantie parole di regime
Indifferenza e silenzio spargono concime malato
Per avvelenare una terra già in agonia.
E vogliono piegarci
Spezzarci
Abbatterci
Noi, Alberi di vita e libertà
Sradicati da ruspe anaffettive
Guidate da uomini riprogrammati
A cui hanno aspirato ogni singolo battito d'umanità
Ma non hanno speranza
Non possono vincere
Perché per quanti di noi estirperanno
Con tutta la violenza e l'odio immaginabili
Altri più giovani e forti ne nasceranno
Ovunque
Nei luoghi più impensati
Su un crepaccio di montagna
All'interno di una chiesa
Per strada
Dentro i loro arroganti palazzi di morte
Ovunque!
Perché loro non lo sanno
Ma la radice rompe il cemento
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Piombano di casa in casa
Per estirpare sacche di resistenza e libertà
Sibili malati e latrati virtuali indecenti
Calunniano voci di lotta
Proiettili di sangue diffondono morte
Megafoni corrotti vomitano
Stantie parole di regime
Indifferenza e silenzio spargono concime malato
Per avvelenare una terra già in agonia.
E vogliono piegarci
Spezzarci
Abbatterci
Noi, Alberi di vita e libertà
Sradicati da ruspe anaffettive
Guidate da uomini riprogrammati
A cui hanno aspirato ogni singolo battito d'umanità
Ma non hanno speranza
Non possono vincere
Perché per quanti di noi estirperanno
Con tutta la violenza e l'odio immaginabili
Altri più giovani e forti ne nasceranno
Ovunque
Nei luoghi più impensati
Su un crepaccio di montagna
All'interno di una chiesa
Per strada
Dentro i loro arroganti palazzi di morte
Ovunque!
Perché loro non lo sanno
Ma la radice rompe il cemento
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Foto scattata su un marciapiede di Valparaiso
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L'Angolo del Rockpoeta
lunedì 20 marzo 2017
L'Angolo del Rockpoeta®: "Orgasmo Disabile"
Alzheimer, Parkinson, Sla, Sma1 e potrei elencare tante altre malattie invalidanti: e poi ci sono i ricoveri nelle RSA dove se il malato non può pagare la retta, queste ti ricattano e fanno firmare ad uno o più parenti. dei moduli affinché siano garanti.
Eppure, una sentenza della Cassazione e sentenze di merito che si sono ad essa subito adeguate, dichiarano che è il SSN che deve pagare quei ricoveri ma ci sono i tagli per cui quella sentenza della Cassazione è quattro anni che resta inattuata.
E poi basta solo avere una piccola abitazione di proprietà e non hai più diritti è come se tu fossi miliardario.
Senza contare chi tiene il paziente a casa, lo cura in casa, e non ha assistenza non ha aiuto, non ha sostegno economico, anzi trova pure ostacoli burocratici. Insomma famiglie che devono spendere (anticipare ma poi i soldi quando arrivano?) di tasca propria e se sono senza soldi, è il dramma.
E poi vogliamo parlare della maggiore età in un ragazzo autistico? E'un bel problema: da quel momento non hai più diritti come se con la maggiore età si guarisse dall'autismo. Io ho appena accennato per sommi capi a certe problematiche senza avere la pretesa di entrare nel dettaglio. Per chi fosse interessato però adesso lascio questo video di Presa diretta dove si parla anche di altre cose ma il primo servizio tratta di questi problemi ed a quello vi rinvio perché come affronta il tema Iacona, non c'è nessuno che possa farlo.
Fino a qui abbiamo affrontato tematiche importanti legate ad un aiuto concreto nella vita di tutti giorni per il disabile ed anche per le persone che lo amano e gli stanno vicino.
Io vorrei però chiudere questo post parlando di un problema scomodo, perché in pochi vogliono affrontarlo, una tematica quasi tabù, ossia il sesso e la sfera affettiva dei e nei disabili. E farlo così, provando a dar loro la parola:
ORGASMO DISABILE
Voglio sentire mani che mi toccano
Che mi afferrano
Mi prendono
Anche solo per un'unica volta
Io seduta
Gambe immobili
Ma braccia e labbra voraci di sentimento e desiderio.
Io voglio provare il vero piacere
Voglio godere
Anche una volta soltanto
Con una persona vera
In carne ed ossa
E sentire le labbra di una donna sul mio collo
E lungo tutto il mio corpo.
Io immobile
Con il mio corpo che ha voglia
Ma con le mie braccia che non mi aiutano,
Le mie gambe che non mi sostengono
Uomo o donna, siamo come voi
I nostri cervelli provano amore e desiderio
E come i vostri
Pulsano
E strazianti gemono soli
Senza sostegno
Considerazione
Rispetto
Vogliamo fare sesso
Come voi
Perché siamo esseri umani
Anche NOI.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Eppure, una sentenza della Cassazione e sentenze di merito che si sono ad essa subito adeguate, dichiarano che è il SSN che deve pagare quei ricoveri ma ci sono i tagli per cui quella sentenza della Cassazione è quattro anni che resta inattuata.
E poi basta solo avere una piccola abitazione di proprietà e non hai più diritti è come se tu fossi miliardario.
Senza contare chi tiene il paziente a casa, lo cura in casa, e non ha assistenza non ha aiuto, non ha sostegno economico, anzi trova pure ostacoli burocratici. Insomma famiglie che devono spendere (anticipare ma poi i soldi quando arrivano?) di tasca propria e se sono senza soldi, è il dramma.
E poi vogliamo parlare della maggiore età in un ragazzo autistico? E'un bel problema: da quel momento non hai più diritti come se con la maggiore età si guarisse dall'autismo. Io ho appena accennato per sommi capi a certe problematiche senza avere la pretesa di entrare nel dettaglio. Per chi fosse interessato però adesso lascio questo video di Presa diretta dove si parla anche di altre cose ma il primo servizio tratta di questi problemi ed a quello vi rinvio perché come affronta il tema Iacona, non c'è nessuno che possa farlo.
Fino a qui abbiamo affrontato tematiche importanti legate ad un aiuto concreto nella vita di tutti giorni per il disabile ed anche per le persone che lo amano e gli stanno vicino.
Io vorrei però chiudere questo post parlando di un problema scomodo, perché in pochi vogliono affrontarlo, una tematica quasi tabù, ossia il sesso e la sfera affettiva dei e nei disabili. E farlo così, provando a dar loro la parola:
ORGASMO DISABILE
Voglio sentire mani che mi toccano
Che mi afferrano
Mi prendono
Anche solo per un'unica volta
Io seduta
Gambe immobili
Ma braccia e labbra voraci di sentimento e desiderio.
Io voglio provare il vero piacere
Voglio godere
Anche una volta soltanto
Con una persona vera
In carne ed ossa
E sentire le labbra di una donna sul mio collo
E lungo tutto il mio corpo.
Io immobile
Con il mio corpo che ha voglia
Ma con le mie braccia che non mi aiutano,
Le mie gambe che non mi sostengono
Uomo o donna, siamo come voi
I nostri cervelli provano amore e desiderio
E come i vostri
Pulsano
E strazianti gemono soli
Senza sostegno
Considerazione
Rispetto
Vogliamo fare sesso
Come voi
Perché siamo esseri umani
Anche NOI.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
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venerdì 17 marzo 2017
NUOVO APPUNTAMENTO SU ANTENNA FEBEA CON IL ROCKPOETA®
ANCHE DOMANI AVRO' UN PICCOLO SPAZIO DI 10 MINUTI IN COLLEGAMENTO TELEFONICO CON LA STREPITOSA RADIO LOCALE DI REGGIO CALABRIA ANTENNA FEBEA!
La trasmissione inizia alle 7.30 ed il mio collegamento sarà intorno alle 8.50 a conclusione del programma ed ogni sabato, in quei dieci minuti, leggerò anche e sempre una mia poesia.
Vi attendo numerosi all'ascolto e vi lascio il link per ascoltare in streaming ANTENNA FEBEA con Francesco Malara alla conduzione.
DANIELE IL ROCKPOETA®
La trasmissione inizia alle 7.30 ed il mio collegamento sarà intorno alle 8.50 a conclusione del programma ed ogni sabato, in quei dieci minuti, leggerò anche e sempre una mia poesia.
Vi attendo numerosi all'ascolto e vi lascio il link per ascoltare in streaming ANTENNA FEBEA con Francesco Malara alla conduzione.
DANIELE IL ROCKPOETA®
giovedì 16 marzo 2017
L'Angolo del Rockpoeta® : "Forecast"
FORECAST
Anche oggi piove
Piove
Ma il mio ombrello non può ripararmi dal sibilo
Di queste gocce mortali.
Piove
Sono gocce acide
Calde,
Incandescenti
Fosforescenti.
Escoriazioni e sangue
Sono il pane quotidiano
Qui in Siria.
Lottiamo per essere liberi
Ma la guerra scatena istinti primordiali orribili.
Tracce invisibili
Rapiscono bambini
Seviziano donne
Cancellano anime.
Nuovo giorno
Stesse notizie di ieri
Bollettino del Servizio Meteo Siriano:
"Oggi pioggia diffusa
Di ordigni strazianti
Temporali violenti
Con tuoni roboanti dei cannoni
E fragranti rimbombi di mortaio.
Temperatura elevata
A causa di fumo e fuoco;
Le alte temperature sono destinate
A persistere per lungo tempo
Così come la pioggia acida di morte".
Anche oggi piove
E non fa più notizia
Proprio come la mia terra.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
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L'Angolo del Rockpoeta
martedì 14 marzo 2017
OPINIONE DEL ROCKPOETA®: Entropia
Oggi, il mondo intero penso, stia vivendo in un assoluto stato di entropia o se preferite di caos globale.
E questa entropia la si vede realizzarsi a cascata come un effetto domino dai massimi sistemi alle realtà più piccole.
Negli USA l'elezione di Trump sta portando confusione e disgregazione. Questa stessa disgregazione la si avverte fortemente anche in Europa. Molti sono i Paesi europei (o almeno una componente partitica e di opinione pubblica rilevanti) che vogliono staccarsi dall'UE (Olanda, Francia, Italia, senza contare la GB che è già fuori). Si assiste ad un desiderio pressante di un ritorno all'identità nazionale,cosa in sé non errata, ma dipende sempre da quale lato la si considera. Si sta assistendo, o forse potrei dire, potremmo assistere se le cose andranno in un certo modo, ad una vera e propria restaurazione.
E' vero che io per primo sono contro questa UE perché ha tradito i principi e gli scopi che doveva avere. E' vero anche che la soluzione non è quella di tornare al passato, ma più correttamente a mio avviso, quella di confederare l'Europa sotto una moneta unica, (riqualificandone però il rapporto di scambio che si stabilì all'epoca e che era totalmente favorevole alla Germania) e avendo un occhio di riguardo allo sviluppo e non al rigido rispetto di canoni astrusi e folli, Anche il fiscal compact dovrebbe essere spazzato via o quantomeno rivisto: il pareggio di bilancio ha senso se il passivo che tu Paese hai realizzato nasce da sprechi, ma se nasce da investimenti per il futuro, o problemi concreti come la ricostruzione per un terremoto, non dovrebbe neanche essere preso in considerazione.
Questa Entropia non si ferma qui. Scende anche ai livelli più bassi, anche tra le singole nazioni. Rigurgiti neonazisti, assenza di solidarietà…. In Italia assistiamo a situazioni dove ognuno bada a salvaguardare il suo "cortiletto" non capendo che prima o poi tutti potremmo essere toccati nei nostri diritti e che anzi già lo siamo. Ed allora torniamo ad una solidarietà e lotta sociale vera e propria, ad una presa di coscienza di tutti noi che vada oltre e non si lasci abbacinare da cazzate scritte sui social network bensì utilizzi gli stessi come inizio e base di lancio per sensibilizzare le persone per poi agire concretamente anche nel piccolo per poi arrivare ad essere una vera moltitudine.
E parlando di social, arriviamo all'ultimo gradino di entropia. Oramai molti si sentono liberi perché possono postare quello che vogliono come vogliono e non comprendono come quella non sia vera libertà, o meglio lo sarebbe se si sfruttasse tale mezzo per diffondere notizie e contenuti scomodi per condividere fatti che non devono essere relegati ad una puntata di Presa Diretta e basta.
Questo porta ad un modus vivendi della gente sempre più superficiale e lo si vede in molti genitori giovani nel modo in cui allevano i figli: tablet all'età di tre anni, abbandonati davanti ad una tv, lasciati ai nonni, insomma una superficialità di fondo sconcertante e questo perché molti di loro, non tutti, sono bambinoni ancora adesso e non hanno l'idea di cosa significhi occuparsi davvero di un figlio. Qui mi fermo, io non ho figli e non voglio fare prediche di alcun tipo, ma per capire certe cose non serve per forza viverle, basta osservare e vedere come sono molti giovani oggi.
E' un quadro sconsolante, ma anche se siamo in una sorta di Medio Evo credo ci sia ancora speranza perché proprio come allora, anche oggi io vedo che esistono ancora tanti amanuensi dell'età moderna che possono essere la chiave per un futuro luminoso domani.
E questa entropia la si vede realizzarsi a cascata come un effetto domino dai massimi sistemi alle realtà più piccole.
Negli USA l'elezione di Trump sta portando confusione e disgregazione. Questa stessa disgregazione la si avverte fortemente anche in Europa. Molti sono i Paesi europei (o almeno una componente partitica e di opinione pubblica rilevanti) che vogliono staccarsi dall'UE (Olanda, Francia, Italia, senza contare la GB che è già fuori). Si assiste ad un desiderio pressante di un ritorno all'identità nazionale,cosa in sé non errata, ma dipende sempre da quale lato la si considera. Si sta assistendo, o forse potrei dire, potremmo assistere se le cose andranno in un certo modo, ad una vera e propria restaurazione.
E' vero che io per primo sono contro questa UE perché ha tradito i principi e gli scopi che doveva avere. E' vero anche che la soluzione non è quella di tornare al passato, ma più correttamente a mio avviso, quella di confederare l'Europa sotto una moneta unica, (riqualificandone però il rapporto di scambio che si stabilì all'epoca e che era totalmente favorevole alla Germania) e avendo un occhio di riguardo allo sviluppo e non al rigido rispetto di canoni astrusi e folli, Anche il fiscal compact dovrebbe essere spazzato via o quantomeno rivisto: il pareggio di bilancio ha senso se il passivo che tu Paese hai realizzato nasce da sprechi, ma se nasce da investimenti per il futuro, o problemi concreti come la ricostruzione per un terremoto, non dovrebbe neanche essere preso in considerazione.
Questa Entropia non si ferma qui. Scende anche ai livelli più bassi, anche tra le singole nazioni. Rigurgiti neonazisti, assenza di solidarietà…. In Italia assistiamo a situazioni dove ognuno bada a salvaguardare il suo "cortiletto" non capendo che prima o poi tutti potremmo essere toccati nei nostri diritti e che anzi già lo siamo. Ed allora torniamo ad una solidarietà e lotta sociale vera e propria, ad una presa di coscienza di tutti noi che vada oltre e non si lasci abbacinare da cazzate scritte sui social network bensì utilizzi gli stessi come inizio e base di lancio per sensibilizzare le persone per poi agire concretamente anche nel piccolo per poi arrivare ad essere una vera moltitudine.
E parlando di social, arriviamo all'ultimo gradino di entropia. Oramai molti si sentono liberi perché possono postare quello che vogliono come vogliono e non comprendono come quella non sia vera libertà, o meglio lo sarebbe se si sfruttasse tale mezzo per diffondere notizie e contenuti scomodi per condividere fatti che non devono essere relegati ad una puntata di Presa Diretta e basta.
Questo porta ad un modus vivendi della gente sempre più superficiale e lo si vede in molti genitori giovani nel modo in cui allevano i figli: tablet all'età di tre anni, abbandonati davanti ad una tv, lasciati ai nonni, insomma una superficialità di fondo sconcertante e questo perché molti di loro, non tutti, sono bambinoni ancora adesso e non hanno l'idea di cosa significhi occuparsi davvero di un figlio. Qui mi fermo, io non ho figli e non voglio fare prediche di alcun tipo, ma per capire certe cose non serve per forza viverle, basta osservare e vedere come sono molti giovani oggi.
E' un quadro sconsolante, ma anche se siamo in una sorta di Medio Evo credo ci sia ancora speranza perché proprio come allora, anche oggi io vedo che esistono ancora tanti amanuensi dell'età moderna che possono essere la chiave per un futuro luminoso domani.
domenica 12 marzo 2017
L'Angolo del Rockpoeta® :"Cenere alla Cenere"
CENERE ALLA CENERE
Freddo o caldo
La mia è una vita a cielo aperto
Clochard ora ci chiamano
Perchè fa più fico che barbone
Oppure senzatetto come se
Non si potesse essere poveri anche avendo una casa.
Clochard, barbone
Qualche ricovero.
Vero alcuni di noi scelgono la strada
La preferiamo
Ci sembra più onesta anche nella sua crudeltà.
E poi non possiamo neanche lamentarci troppo
Un briciolo di fortuna
E se abbiamo troppo freddo qualcuno ci accende
Riscaldandoci.
Fiamme su tutto il corpo
E la vita scorre via come
il freddo intenso dell'ipocrisia spicciola
Di una monetina che riempie le nostre tasche bucate
E da quel momento
Cenere alla cenere.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Freddo o caldo
La mia è una vita a cielo aperto
Clochard ora ci chiamano
Perchè fa più fico che barbone
Oppure senzatetto come se
Non si potesse essere poveri anche avendo una casa.
Clochard, barbone
Qualche ricovero.
Vero alcuni di noi scelgono la strada
La preferiamo
Ci sembra più onesta anche nella sua crudeltà.
E poi non possiamo neanche lamentarci troppo
Un briciolo di fortuna
E se abbiamo troppo freddo qualcuno ci accende
Riscaldandoci.
Fiamme su tutto il corpo
E la vita scorre via come
il freddo intenso dell'ipocrisia spicciola
Di una monetina che riempie le nostre tasche bucate
E da quel momento
Cenere alla cenere.
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L'Angolo del Rockpoeta
venerdì 10 marzo 2017
ATTENZIONE IL ROCKPOETA® OGNI SABATO MATTINA IN STREMING SU ANTENNA FEBEA!!!
LADIES & GENTLEMEN, AMICI BLOGGER O SEMPLICI LETTORI CHE MI SEGUITE
GRANDE ANNUNCIO!!!!
DA DOMANI AVRO' UN PICCOLO SPAZIO DI 10 MINUTI IN COLLEGAMENTO TELEFONICO CON UNA STREPITOSA RADIO LOCALE DI REGGIO CALABRIA ANTENNA FEBEA
La trasmissione inizia alle 7.30 ed il mio collegamento sarà intorno alle 8.50 a conclusione del programma ed ogni sabato, in quei dieci minuti, leggerò anche e sempre una mia poesia.
Voglio fortemente ringraziare Francesco Malara conduttore della trasmissione che mi ha voluto per questo spazio e la nostra Santa Furiosa senza la quale, dato che ci ha messi lei in contatto, tutto questo non sarebbe mai stato possibile.
ALLORAVI ATTENDO QUESTO SABATO E DA QUESTO SABATO IN POI :-)))
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
giovedì 9 marzo 2017
L'Angolo del Rockpoeta®: "Lo Scanno del Nulla"
LO SCANNO DEL NULLA
Ruderi di coerenza
E sulle macerie di un luogo lontano dalla gente
Si alzano corvi di morte
A soffocare voci di popolo.
Pervertiti della politica
Non rinunciano a disegni contorti
Per non abdicare dallo scanno del nulla
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
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L'Angolo del Rockpoeta
mercoledì 8 marzo 2017
L'Angolo del Rockpoeta®: "La Belva"
Come ho scritto due giorni fa sul mio post precedente oggi appoggio l'iniziativa di Non una di meno sullo sciopero di tutte le donne. Donne fermatevi tutte e uomini siate solidali con loro, con le vostre compagne di vita!
Questa è una giornata dove ragioni per riflettere e discutere non mancano: dal femminicidio, alla violenza psicologica, violenza domestica, al mobbing, al fatto di essere sottopagate rispetto all'uomo, ecc….. Senza dimenticare le donne che sono spose bambine e donne che vivono in realtà sociali dove sono ancora considerate solo un oggetto.
Io nel mio piccolo affronterò il tema della violenza domestica con una poesia dai contenuti forti, vista dal lato dell'aguzzino nell'ipotesi che se per caso passasse da qui qualche maschio (non uomo) che si riconoscesse in questi versi che non fanno riferimento ad un soggetto in particolare ma a quella categoria specifica e schifosa, si vergogni nel leggerla e magari si fermi e cambi.
Perché per fermarli è il caso in primis di denunciarli ma anche, secondo me, di non stare in silenzio e togliere loro quella maschera di uomo per bene che magari invece ipocritamente indossano e mostrano quotidianamente all'interno della società civile, all'interno della cerchia sociale che frequentano. Voglio che con questa mia poesia si possano vedere allo specchio per capire che schifo di persone sono.
LA BELVA
Cade un piatto.
Ora sono stanco
Come si permette?
Sto sopportando anche troppo
La sua libertà eccessiva
Il suo spudorato atteggiamento sfrontato
Affrontarmi? Inaccettabile
Cade un bicchiere,
Un'altra stoviglia
Emette un suono assordante
Che offende le mie orecchie
Ferisce il mio amor proprio.
Mi giro la fisso per un istante con odio
E poi la rincorro
L'afferro ed inizio a picchiarla.
Ceffoni
Pugni e calci
Così capisce la lezione
E visto che deve comprenderla fino in fondo
La trascino in camera da letto e la prendo.
Ecco ora forse avrà compreso
E starà al suo posto come è giusto che sia
Come mia madre stava con mio padre.
Lei ora è terrorizzata
Piange
Minaccia di denunciarmi...
Ci provi
Sarà l'ultima cosa che riuscirà a fare.
Ma non accadrà
So come prenderla
E' una debole
Poi mi ha sposato
E l'amore matrimoniale è per sempre.
Ora sono più calmo
Sto meglio
Presto tutto tornerà alla normalità
E poi è stata colpa sua
D'ora in avanti starà più attenta
E si comporterà come dico io
Come deve.
E lo farà
Altrimenti…
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®:
Questa è una giornata dove ragioni per riflettere e discutere non mancano: dal femminicidio, alla violenza psicologica, violenza domestica, al mobbing, al fatto di essere sottopagate rispetto all'uomo, ecc….. Senza dimenticare le donne che sono spose bambine e donne che vivono in realtà sociali dove sono ancora considerate solo un oggetto.
Io nel mio piccolo affronterò il tema della violenza domestica con una poesia dai contenuti forti, vista dal lato dell'aguzzino nell'ipotesi che se per caso passasse da qui qualche maschio (non uomo) che si riconoscesse in questi versi che non fanno riferimento ad un soggetto in particolare ma a quella categoria specifica e schifosa, si vergogni nel leggerla e magari si fermi e cambi.
Perché per fermarli è il caso in primis di denunciarli ma anche, secondo me, di non stare in silenzio e togliere loro quella maschera di uomo per bene che magari invece ipocritamente indossano e mostrano quotidianamente all'interno della società civile, all'interno della cerchia sociale che frequentano. Voglio che con questa mia poesia si possano vedere allo specchio per capire che schifo di persone sono.
LA BELVA
Cade un piatto.
Ora sono stanco
Come si permette?
Sto sopportando anche troppo
La sua libertà eccessiva
Il suo spudorato atteggiamento sfrontato
Affrontarmi? Inaccettabile
Cade un bicchiere,
Un'altra stoviglia
Emette un suono assordante
Che offende le mie orecchie
Ferisce il mio amor proprio.
Mi giro la fisso per un istante con odio
E poi la rincorro
L'afferro ed inizio a picchiarla.
Ceffoni
Pugni e calci
Così capisce la lezione
E visto che deve comprenderla fino in fondo
La trascino in camera da letto e la prendo.
Ecco ora forse avrà compreso
E starà al suo posto come è giusto che sia
Come mia madre stava con mio padre.
Lei ora è terrorizzata
Piange
Minaccia di denunciarmi...
Ci provi
Sarà l'ultima cosa che riuscirà a fare.
Ma non accadrà
So come prenderla
E' una debole
Poi mi ha sposato
E l'amore matrimoniale è per sempre.
Ora sono più calmo
Sto meglio
Presto tutto tornerà alla normalità
E poi è stata colpa sua
D'ora in avanti starà più attenta
E si comporterà come dico io
Come deve.
E lo farà
Altrimenti…
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®:
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L'Angolo del Rockpoeta
lunedì 6 marzo 2017
OPINIONE DEL ROCKPOETA®: 8 Marzo, Sciopero di tutte le donne!
In vista dell'otto marzo, giornata internazionale della donna e non festa (c'è poco da festeggiare tra femminicidi, violenza psicologica, sfruttamento sul lavoro, tratta delle schiave…) appoggio anch'io come anche ha fatto Cavaliere Oscuro del Web l'iniziativa di Non una di meno che, in accordo con le principali se non tutte credo sigle sindacali, ha indetto uno sciopero per quella giornata.
Donne incrociate le braccia. Tante le ragioni per farlo, questo video realizzato dal gruppo di Non una di meno di Bologna ve ne fornisce un importante assaggio...
E uomini (quelli davvero tali) siate loro preziosi alleati, siate alleati di donne così, che lottano e non si lamentano mai.
PAOLA
6.30 di mattina
Sveglia per tutti.
I ragazzi vanno a scuola
La piccola (ha 7 anni) ed il grande (9),
Devo preparare loro la colazione.
Poi li lascio a scuola e... dritta al lavoro!
Devo reputarmi fortunata, tutto sommato,
Io un lavoro ce l'ho
Non precario, non con data di scadenza.
Ho 35 anni
Insegno e sono separata.
Il mio ex marito mi passa quello che può
Ed è abbastanza
Non mi posso lamentare
So che esiste di peggio, molto peggio.
Tiro avanti
Non è facile da sola
Ma non ti puoi fermare
Non puoi rallentare
Pensare a te stessa più di tanto.
Un altro uomo vicino? Perchè no,
Solo ne vorrei uno GIUSTO
Dovrebbe amare i bambini
E soprattutto amare anche me
Insomma un vero compagno
E quindi forse una rarità per questi tempi.
I problemi sono tanti
I bambini sono meravigliosi ma danno tanto da fare
E sei quasi sempre sola nel gestirli e stargli accanto.
I compiti
Il pranzo e la cena
Tutte le loro "piccole-grandi" esigenze
Le liti tra fratelli
Insomma, di lavoro "extra" ce n'è.
E poi la crisi
Che colpisce tutti
E quindi anche noi.
La vita è cara
I soldi sono sempre pochi
Arrivare a fine mese non è mai facile
E questa pressante ansia sociale
E' un ulteriore fardello sulle mie spalle.
Ma abbattersi non serve
Alzo la testa
Sguardo fiero e sorridente
Amante della vita
E lotto, con tutta la forza che ho
E l'amore che sento.
Mi chiamo Paola
E sono una di voi.
Sono ognuna di voi.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Donne incrociate le braccia. Tante le ragioni per farlo, questo video realizzato dal gruppo di Non una di meno di Bologna ve ne fornisce un importante assaggio...
E uomini (quelli davvero tali) siate loro preziosi alleati, siate alleati di donne così, che lottano e non si lamentano mai.
PAOLA
6.30 di mattina
Sveglia per tutti.
I ragazzi vanno a scuola
La piccola (ha 7 anni) ed il grande (9),
Devo preparare loro la colazione.
Poi li lascio a scuola e... dritta al lavoro!
Devo reputarmi fortunata, tutto sommato,
Io un lavoro ce l'ho
Non precario, non con data di scadenza.
Ho 35 anni
Insegno e sono separata.
Il mio ex marito mi passa quello che può
Ed è abbastanza
Non mi posso lamentare
So che esiste di peggio, molto peggio.
Tiro avanti
Non è facile da sola
Ma non ti puoi fermare
Non puoi rallentare
Pensare a te stessa più di tanto.
Un altro uomo vicino? Perchè no,
Solo ne vorrei uno GIUSTO
Dovrebbe amare i bambini
E soprattutto amare anche me
Insomma un vero compagno
E quindi forse una rarità per questi tempi.
I problemi sono tanti
I bambini sono meravigliosi ma danno tanto da fare
E sei quasi sempre sola nel gestirli e stargli accanto.
I compiti
Il pranzo e la cena
Tutte le loro "piccole-grandi" esigenze
Le liti tra fratelli
Insomma, di lavoro "extra" ce n'è.
E poi la crisi
Che colpisce tutti
E quindi anche noi.
La vita è cara
I soldi sono sempre pochi
Arrivare a fine mese non è mai facile
E questa pressante ansia sociale
E' un ulteriore fardello sulle mie spalle.
Ma abbattersi non serve
Alzo la testa
Sguardo fiero e sorridente
Amante della vita
E lotto, con tutta la forza che ho
E l'amore che sento.
Mi chiamo Paola
E sono una di voi.
Sono ognuna di voi.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
sabato 4 marzo 2017
L'Angolo del Rockpoeta®: "Progresso"
PROGRESSO
Progresso avanza
Si estende a macchia d'olio
Si avvale della facoltà di non rispondere
O dell'ausilio di caterpillar e ruspe
Per sradicare radici di vita
Espropriare persone dal loro presente
Estirpare vittime innocenti dai loro luoghi.
Sono migliaia
Sono poveri
Sono soli
Sono anche bambini
Sono nativi di posti incontaminati da salvare.
Ma il progresso non demorde
Falso progresso schiaccia
E replica su matrici infami
La bugia del nuovo millennio:
"Impoverire tanti per arricchire pochi!"
Ricetta vincente per la crescita...
Falso progresso dilaga
E neanche la rete riesce a catturarlo e sconfiggerlo.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Progresso avanza
Si estende a macchia d'olio
Si avvale della facoltà di non rispondere
O dell'ausilio di caterpillar e ruspe
Per sradicare radici di vita
Espropriare persone dal loro presente
Estirpare vittime innocenti dai loro luoghi.
Sono migliaia
Sono poveri
Sono soli
Sono anche bambini
Sono nativi di posti incontaminati da salvare.
Ma il progresso non demorde
Falso progresso schiaccia
E replica su matrici infami
La bugia del nuovo millennio:
"Impoverire tanti per arricchire pochi!"
Ricetta vincente per la crescita...
Falso progresso dilaga
E neanche la rete riesce a catturarlo e sconfiggerlo.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
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L'Angolo del Rockpoeta
venerdì 3 marzo 2017
OPINIONE DEL ROCKPOETA®: Conoscete Marie Collins?
Conoscete Marie Collins? Lei è una ex vittima irlandese di preti pedofili e faceva parte (l'imperfetto come vedremo tra poco è oramai d'obbligo) di quell'organismo internazionale contro gli abusi del clero o più precisamente la Pontificia Commissione per la tutela dei minori con all'interno molte persone anch'esse in passato vittime di abusi pedofili da parte di preti; commissione voluta da Papa Francesco per realizzare (se ho inteso bene) uno o più statuti di prevenzione da far applicare a tutte le diocesi nel mondo ed i cui membri iniziali di tale Commissione sono, molti di loro almeno, anche personaggi di rilievo come potrete leggere nel link.
La Collins denuncia come fin dal principio, a fronte di un sincero e concreto interesse e sostegno del Pontefice, la Commissione di cui faceva parte trovasse invece molte reticenze e talvolta veri e propri muri da parte della Curia Vaticana.
L'eccessiva lentezza della Commissione sarebbe alla base delle dimissioni della Collins e nulla di più. Di fatto, potremmo sentenziare, dopo aver voluto davvero credere alle parole di Zollner, che la Collins ha abbandonato per pura isteria ed eccessiva fretta non giustificate vista la necessità di certi tempi tecnici per ottenere documentazione varia da studiare all'interno della Commissione stessa.
In realtà sappiamo dalla Collins come questa "eccessiva lentezza" fosse realizzata a regola d'arte e scientemente per boicottare la suddetta Commissione, e le ragioni sono evidenti.
il Clero (buona parte almeno) è marcio ed ha molta paura delle regole che potrebbero uscire da quest'organo. La cosa che mi fa inorridire di più è che non stiamo parlando di svuotare un po' le casse dello IOR per aiutare i poveri stabilendo, per esempio, un massimo ammontare di riserve e denaro al suo interno oltre i quali il surplus dovrebbe essere destinato DAVVERO per opere di bene, ma parliamo di abusi sui minori!
E' vergognoso e viscido assistere a risposte così laconiche e diplomatiche per un qualcosa di davvero grave.
Tutto questo sembra anche mettere in luce un serio problema: Papa Francesco è solo o quantomeno non ha all'interno del Vaticano tutti dalla sua parte, e che la Curia Romana (e forse non solo Romana) è profondamente divisa, spaccata al suo interno, lasciandoci immaginare un conflitto intestino dentro il ventre di Santa Romana Chiesa.
La Collins denuncia come fin dal principio, a fronte di un sincero e concreto interesse e sostegno del Pontefice, la Commissione di cui faceva parte trovasse invece molte reticenze e talvolta veri e propri muri da parte della Curia Vaticana.
A tale riguardo è davvero incredibile ed oserei dire imperdibile, da vero gesuita, la risposta che fornisce un certo Zollner, anche lui dentro quella Commissione ma che sembra invece tentare di spegnere l'incendio creato dalla Collins, smorzando nei contenuti le ragioni delle dimissioni di questa donna.
L'eccessiva lentezza della Commissione sarebbe alla base delle dimissioni della Collins e nulla di più. Di fatto, potremmo sentenziare, dopo aver voluto davvero credere alle parole di Zollner, che la Collins ha abbandonato per pura isteria ed eccessiva fretta non giustificate vista la necessità di certi tempi tecnici per ottenere documentazione varia da studiare all'interno della Commissione stessa.
In realtà sappiamo dalla Collins come questa "eccessiva lentezza" fosse realizzata a regola d'arte e scientemente per boicottare la suddetta Commissione, e le ragioni sono evidenti.
il Clero (buona parte almeno) è marcio ed ha molta paura delle regole che potrebbero uscire da quest'organo. La cosa che mi fa inorridire di più è che non stiamo parlando di svuotare un po' le casse dello IOR per aiutare i poveri stabilendo, per esempio, un massimo ammontare di riserve e denaro al suo interno oltre i quali il surplus dovrebbe essere destinato DAVVERO per opere di bene, ma parliamo di abusi sui minori!
E' vergognoso e viscido assistere a risposte così laconiche e diplomatiche per un qualcosa di davvero grave.
Tutto questo sembra anche mettere in luce un serio problema: Papa Francesco è solo o quantomeno non ha all'interno del Vaticano tutti dalla sua parte, e che la Curia Romana (e forse non solo Romana) è profondamente divisa, spaccata al suo interno, lasciandoci immaginare un conflitto intestino dentro il ventre di Santa Romana Chiesa.
mercoledì 1 marzo 2017
OPINIONE DEL ROCKPOETA®: Eutanasia? Sì, Tutta La Vita!
Ho pensato molto se scrivere un post (l'ennesimo nel corso di questi anni qui sul blog) sull'eutanasia, Sicuramente se avessi deciso per il sì, l'avrei fatto solo dopo che i riflettori sull'ultimo caso a noi tutti noto si fossero almeno in parte affievoliti, per parlare dell'eutanasia come un tema generale e non legato alla sola onda emotiva del caso specifico.
Casomai ci fossero dei dubbi, dissipiamoli subito. Sono favorevole all'eutanasia, lo sono sia per quella passiva che attiva oltre che al testamento biologico, come ho tante volte anche scritto con forza dalle pagine del mio blog. Per averne un quadro certo non completo (anche per non sommergervi di link!) di una parte di tutti quei miei post, vi posso mandare (sempre a vostra discrezione non esiste alcun obbligo al riguardo :-)))! ) QUI, QUI ed infine anche QUI ma soprattutto QUI!!!
Anche oggi tornerò a scriverne perché questo tema è sempre presente dentro di me, è come un focolaio che non si spegne mai. E lo farò con la stessa determinazione, perché è giusto rivendicare il diritto a poter morire per una questione di dignità ed anche spesso di pietà. Frequentemente si tratta di casi dove si è vegetali o la vita è davvero insostenibile e non è vita vera ma sofferenza indicibile.
E' curioso, esistono oggi due tipi di libertà: libertà di scelta e libertà di imporre le proprie scelte agli altri: qui in Italia vige sostanzialmente la seconda forma di "libertà". E questo discorso non vale solo per l'Eutanasia.
Ed io ho quindi deciso di ripostarlo. Molti di voi sono nuovi qui e quindi è giusto che conosciate le mie volontà al riguarado.
Chiaramente è parziale è un estratto e non ha neanche un completo valore legale e per redigerlo in forma completa si deve accedere credo al sito di Luca Coscioni, ma da queste poche righe conoscerete tutti quali siano le mie volontà e di fronte ad un giudice questo post e tutti gli altri su questo tema dovrebbero essere più che sufficienti per farmi staccare la spina e per dimostrare che non cambio, non ho mai cambiato nè mai in futuro cambierò idea, cosa che posterei se succedesse ma non accadrà.
TESTAMENTO BIOLOGICO
Io sottocritto Dr. Daniele Verzetti, altresì conosciuto come Rockpoeta, nato a Genova il gg mese 1967, ivi residente in Via....... Cap............ nel pieno possesso delle mie capacità mentali essendo completamente in grado di intendere e volere, al fine di salvaguardare la dignità della mia persona
Affermo Solennemente
con questo documento, che deve essere considerato come una vera e propria dichiarazione di volontà, il mio diritto, in caso di malattia, di scegliere tra le diverse possibilità di cura disponibili e al caso anche di rifiutarle tutte, nel rispetto dei miei principi e delle scelte di seguito indicate.
Intendo inoltre che le dichiarazioni contenute in questo documento abbiano valore anche nell'ipotesi in cui in futuro mi accada di perdere la capacità di decidere o di comunicare le mie decisioni ai miei medici curanti sulle scelte da fare riguardo ad una malattia.
A questi fini prevedo la nomina di un fiduciario che si impegna a garantire lo scrupoloso rispetto delle mie volontà e, se necessario, a sostituirsi a me in tutte le decisioni.
Chiedo ciò perchè amo troppo la vita per restare a guardarla da vegetale come spettatore inconsapevole, o soffrire terribilmente senza speranze di vita alcuna.
DANIELE VERZETTI
--------------------
E nel caso ancora qualcuno avesse dei dubbi:
IO VOGLIO!
Mi chiamo Daniele Verzetti
In arte Rockpoeta, così mi conoscete.
Scrivo poesie
Denuncio la vostra rabbia
La mia indignazione
Le loro ingiustizie.
Ora sono qui
Apparentemente dormiente
Con tanti fili addosso
Come un burattino alla corte di Mangiafuoco.
Io
Spirito libero da sempre
Costretto da macchine infernali
Ed egemonia cattolica nauseante
Dentro ad un letto
Senza coscienza
Con dolore
Ed in-sofferenza.
Vorrei che ufficializzaste la verità
Perché se il mio corpo immobile sembra illudervi che io ci sia
In realtà sono già morto.
Morto
Come chi soffre cosciente ma senza più speranze di guarigione.
Mi sveglio
Era solo un sogno
Ma io voglio
Voglio la libertà di vivere e quella di morire.
E lo dichiaro qui
Ancora
Nuovamente
Con tutti voi presenti e testimoni:
BURATTINO MAI!
Neanche in stato di incoscienza.
DANIELE VERZETTI, ROCKPOETA®
Casomai ci fossero dei dubbi, dissipiamoli subito. Sono favorevole all'eutanasia, lo sono sia per quella passiva che attiva oltre che al testamento biologico, come ho tante volte anche scritto con forza dalle pagine del mio blog. Per averne un quadro certo non completo (anche per non sommergervi di link!) di una parte di tutti quei miei post, vi posso mandare (sempre a vostra discrezione non esiste alcun obbligo al riguardo :-)))! ) QUI, QUI ed infine anche QUI ma soprattutto QUI!!!
Anche oggi tornerò a scriverne perché questo tema è sempre presente dentro di me, è come un focolaio che non si spegne mai. E lo farò con la stessa determinazione, perché è giusto rivendicare il diritto a poter morire per una questione di dignità ed anche spesso di pietà. Frequentemente si tratta di casi dove si è vegetali o la vita è davvero insostenibile e non è vita vera ma sofferenza indicibile.
E' curioso, esistono oggi due tipi di libertà: libertà di scelta e libertà di imporre le proprie scelte agli altri: qui in Italia vige sostanzialmente la seconda forma di "libertà". E questo discorso non vale solo per l'Eutanasia.
Ed io ho quindi deciso di ripostarlo. Molti di voi sono nuovi qui e quindi è giusto che conosciate le mie volontà al riguarado.
Chiaramente è parziale è un estratto e non ha neanche un completo valore legale e per redigerlo in forma completa si deve accedere credo al sito di Luca Coscioni, ma da queste poche righe conoscerete tutti quali siano le mie volontà e di fronte ad un giudice questo post e tutti gli altri su questo tema dovrebbero essere più che sufficienti per farmi staccare la spina e per dimostrare che non cambio, non ho mai cambiato nè mai in futuro cambierò idea, cosa che posterei se succedesse ma non accadrà.
TESTAMENTO BIOLOGICO
Io sottocritto Dr. Daniele Verzetti, altresì conosciuto come Rockpoeta, nato a Genova il gg mese 1967, ivi residente in Via....... Cap............ nel pieno possesso delle mie capacità mentali essendo completamente in grado di intendere e volere, al fine di salvaguardare la dignità della mia persona
Affermo Solennemente
con questo documento, che deve essere considerato come una vera e propria dichiarazione di volontà, il mio diritto, in caso di malattia, di scegliere tra le diverse possibilità di cura disponibili e al caso anche di rifiutarle tutte, nel rispetto dei miei principi e delle scelte di seguito indicate.
Intendo inoltre che le dichiarazioni contenute in questo documento abbiano valore anche nell'ipotesi in cui in futuro mi accada di perdere la capacità di decidere o di comunicare le mie decisioni ai miei medici curanti sulle scelte da fare riguardo ad una malattia.
A questi fini prevedo la nomina di un fiduciario che si impegna a garantire lo scrupoloso rispetto delle mie volontà e, se necessario, a sostituirsi a me in tutte le decisioni.
Chiedo ciò perchè amo troppo la vita per restare a guardarla da vegetale come spettatore inconsapevole, o soffrire terribilmente senza speranze di vita alcuna.
DANIELE VERZETTI
--------------------
E nel caso ancora qualcuno avesse dei dubbi:
IO VOGLIO!
Mi chiamo Daniele Verzetti
In arte Rockpoeta, così mi conoscete.
Scrivo poesie
Denuncio la vostra rabbia
La mia indignazione
Le loro ingiustizie.
Ora sono qui
Apparentemente dormiente
Con tanti fili addosso
Come un burattino alla corte di Mangiafuoco.
Io
Spirito libero da sempre
Costretto da macchine infernali
Ed egemonia cattolica nauseante
Dentro ad un letto
Senza coscienza
Con dolore
Ed in-sofferenza.
Vorrei che ufficializzaste la verità
Perché se il mio corpo immobile sembra illudervi che io ci sia
In realtà sono già morto.
Morto
Come chi soffre cosciente ma senza più speranze di guarigione.
Mi sveglio
Era solo un sogno
Ma io voglio
Voglio la libertà di vivere e quella di morire.
E lo dichiaro qui
Ancora
Nuovamente
Con tutti voi presenti e testimoni:
BURATTINO MAI!
Neanche in stato di incoscienza.
DANIELE VERZETTI, ROCKPOETA®
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