Partita a rischio. Un gruppetto di "saggi" incompetenti decidono però un'amnistia collettiva per i tifosi in trasferta per tutte le partite nelle ultime due giornate. Tradotto in parole semplici, le ultime due giornate del campionato di Serie A vedranno ed hanno già visto un "liberi tutti" per cui, salvo la tessera del tifoso che ancora non é attiva per tutti, chiunque può e potrà domenica prossima, andare ovuque in trasferta a prescindere dai rischi che l'incontro offre.
Ecco quindi che Genoa-Milan di ieri diventa di colpo aperta a tutti. Chi un po' ha seguito le cronache sa della morte di Vincenzo Spagnolo avvenuta quindici anni fa, accerchiato ed accoltellato da un gruppo di milanisti. Sa che non ci sono mai state scuse ufficiali da parte di nessuno, società rossonera compresa e saprà forse anche che questa decisione così magnanima del mitico "Osservatorio" ha scatenato tensioni tra la tifoseria e forte preoccupazione da parte degli organi cittadini.
Anche qui vediamo subito quanto conta una città: Maroni non interviene vietando la trasferta ai milanisti. Il Prefetto non riesce a fare di meglio che farla giocare a porte chiuse (decisione presa alle 23.00 di sabato sera...) con un danno per i tifosi (abbonati e non ) e anche per la società e la squadra se ci fosse stato in ballo per es. un traguardo sportivo importante.
Atteggiamenti di spocchia ed incompetenza gravissima da parte del famigerato "Osservatorio", ed alla fine chi non c'entra ci rimette. Intanto la città é stata cmq blindata e la gente avrebbe potuto ugualmente andare verso le zone adiacenti allo stadio e attaccar briga con le forze dell'ordine o anche tra loro. Un corteo di ultras che si é poi fermato fuori dallo stadio durante la partita c'é stato ma le cose sono rimaste nella norma. Tra l'altro a loro si sono aggiunti molti abitanti del quartiere arrabbiati per aver visto spostare i cassonetti dell'immondizia con anche una spesa per il Comune di circa 60.000 euro oltre a dover spostare le loro auto. Insomma bastava che questo famigerato Osservatorio facesse come aveva fatto all'andata vietando la trasferta ai tifosi ospiti (in questo caso i milanisti). E invece...
Restiamo in parte sul calcio per quel video che ha ripreso quel ragazzo romano pestato dai poliziotti nella serata della finale di Coppa Italia disputatasi a Roma pochi giorni fa.
Si tratta del venticinquenne Stefano Gugliotta che a quanto pare stava soltanto passando in quella zona intorno alle 21.40 senza intenzioni bellicose diretto altrove e non a fare casino. E cmq sia un arresto fatto in tal modo é assolutamente deprecabile.
Certe volte forse a certi agenti un po' di bromuro e camomilla non farebbero male... Ma si sa, anche questi sono....atteggiamenti.....
Il problema é che il malcostume, la violenza, il razzismo, nascono tutti da "atteggiamenti" preordinati o istintuali molto marcati, purtroppo raramente puniti e mai abbastanza stigmatizzati.
Abbandoniamo il calcio per parlare di cultura, forse..... Il dubitativo é d'obbligo parlando del Ministro Bondi. Anch'egli, in qualità di degno discepolo e lecchino del suo Signore e Padrone, il Cav. Berlusconi, decide di non andare a Cannes in segno di protesta verso la pellicola di Sabina Guzzanti dal titolo "Draquila". Ora, a prescindere dalla qualità del film (che non avendo visto non posso giudicare) sentir dire anche da Bondi che questo film offende l'Italia mi preoccupa.
Anche questo é un atteggiamento tendenzioso e fazioso che vuole di fatto creare una sorta di ammissibilità di gesti come questo tesi quindi a rifiutare, dileggiare e non considerare, opere artistiche o pensieri espressi in altre forme che siano contrari al Governo o dichiarino, come per Saviano, che la lotta contro certi fenomeni é ben lungi dall'essere terminata.
Io vorrei rispondere a Bondi dicendogli che casomai sono questi capricci penosi, queste ripicche infantili che mettono in cattiva luce il nostro Paese. Un Ministro che si occupa di cultura che non presenzia cmq a Cannes per un film italiano (al limite anche criticandolo visto che si può ancora essere liberi di manifestare un 'opinione personale spero almeno...) credo che ci metta un po' alla berlina. Ma oramai a questi atteggiamenti ci stiamo facendo il callo...
Magari però sarebbe il caso di non abituarcisi e di continuare a dissociarcene come Italiani e come persone di cultura. Cmq visto come sia un ottimo trampolino di lancio essere criticati dal Ministro Bondi, gli faccio pubblicamente un appello affinché venga a leggere le mie poesie per stroncarle (dato che dubito, viste le sue di poesie e considerato il suo orientamento "politico", che possa sinceramente apprezzarle lol). Potrebbe essermi utile :-)))...
Tornando, seri, sono contento di poter scrivere che per fortuna a volte ci sono anche
altri atteggiamenti. Quelli di un Sindaco che riesce a far affiggere una targa in un luogo davvero particolarmente significativo, emblematico oserei dire per dare un messaggio cmq morale alla criminalità organizzata: la targa a memoria di Peppino Impastato sulla casa di Gaetano Badalamenti. Siamo a Cinisi, ed anche questi gesti hanno un forte peso specifico. Il fratello di Peppino chiede ancora giustizia: vuole che sia fatta chiarezza sui rapporti che Badalamenti aveva con alcune aree istituzionali. Lo voglio anch'io.
Voglio pensare che lo vogliamo in tanti.
Ecco, decidiamo di essere sempre vigili, fermi, inamovibili sulle nostre posizioni quando si parla di criminalità organizzata, quando si parla cmq di ogni vergogna che umilia e ferisce tutti noi.
Questo é il mio modo di essere, il mio Atteggiamento. Questo é anche quello di tanti di noi che non si arrendono. Ma non basta. Tale Atteggiamento deve spandersi tra la gente e diventare un costume, anzi di più, una vera e propria etica sociale.
Anche volerci provare invece di fare spallucce é, in senso lato, un atteggiamento.
Perseguiamolo.
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