lunedì 29 gennaio 2007

OPINIONE DEL ROCKPOETA: Quando la Bilancia non funziona...

Siamo di nuovo qui a parlare di terrorismo rosso e nero in Italia.

Ed é ancora il programma di Piroso su La7 (davvero valida quest'anno la sua trasmissione) che me ne fornisce lo spunto.

Storia che conosciamo poco quella del nostro Paese dagli anni settanta in poi. Soprattutto il periodo '70 -'90 circa (curioso quasi un altro ventennio...)

Dall'Italicus, agli anni di piombo per arrivare ai sequestri Moro e Sossi, fino agli assassinii di Bachelet, Berardi, Conti, Occorsio.

Insomma anni davvero difficili dove terrorismo di "destra" e di "sinistra" si fronteggiavano avendo anche un nemico comune: lo Stato.

Le Br volevano rovesciarlo, quelli di Ordine Nuovo invece desideravano solo (parole di Mario Tuti, ex membro di Ordine Nuovo ed ospite da Piroso) "dare una testimonianza" in quanto loro volevano solo immolarsi come tutti quelli uccisi presso la Chiesa di Santa Maria Novella a Firenze.

Peccato che per immolare loro stessi hanno invece ucciso altri innocenti...(come peraltro lo stesso Mario Tuti affermerà molto onestamente in trasmissione, dichiarando come avesse sbagliato a uccidere altri quando lui voleva il suo sacrificio e non quello di terzi...)

Ustica, Italicus, Stazione di Bologna, e tante altre stragi con, forse, una realtà comune: uno Stato (il nostro) nel primo caso vigliacco, in quanto ha taciuto certe verità con la complicità dei vertici delle nostre forze armate, e nei restanti (forse soltanto per quanto concerneva una parte del Parlamento) fortemente coinvolto e anche molto intrecciato con il terrorismo rosso.

Molti hanno questo sospetto, non solo io. La stessa Rosy Bindi ha di fatto dichiarato questo a "Ndp" affermando che prima di dare un colpo di spugna vorrebbe poter escludere ogni rapporto delle istituzioni con le Br.

Rosy Bindi é stata chiamata in trasmissione non come politico o ministro, ma come testimone di un evento drammatico: la morte di Bachelet ad opera delle Br il 12 febbraio 1980, in Università con lei, allora sua assistente, accanto a lui in quei terribili attimi.

Una testimonianza davvero commovente, asciutta priva di fronzoli e scevra da atteggiamenti retorici.

Un momento davvero interessante é stato anche quello dell'intervista in contemporanea a Franceschini (ex Br anche lui libero dopo aver scontato 18 anni di carcere) e Mario Tuti (Ordine Nuovo) che é in regime di libertà vigilata da non molto se ho inteso bene e che ha scontato "soltanto" 27 anni e mezzo di carcere, ma che di fatto é un ergastolano e quindi ha la sua pena ancora in itinere.

E qui scatta l'altra osservazione: a fronte di un Tuti più pentito, senza sovrastrutture politiche dell'epoca tali da influenzarne le sue opinioni, si è visto un Franceschini molto distaccato nel parlare ed ancora molto attento al porre in essere una precisa analisi sociologica e politica dei fatti di quel periodo.

Due cose mi hanno colpito:

1) Tuti si é anche "sporcato le mani" nel senso che ha ucciso davvero personalmente ma cmq, a differenza di Franceschini, parlava con più schiettezza, amarezza, sincerità e senza l'aria di uno storico dotto che ci vuole far ricordare certi avvenimenti del passato con atteggiamento di colui che sa davvero come è andata….(aria che invece Franceschini sembrava avere…)

2) Le loro differenze ideologiche ve le ho già enunciate sopra, ma c'é un altro aspetto che mi ha dato da pensare.

Mi é sembrato che nel comminare le pene si sia assistito ad un procedimento volto ad usare due pesi e due misure, come se la Bilancia della Giustizia non funzionasse molto bene ed uno dei due piatti pendesse più dell'altro...

Da un lato un Deputato in Parlamento é un ex brigatista. Molte ex Br hanno finito di scontare la pena sfruttando una legge che permetteva loro di confessare e "tradire" i loro compagni per avere aiuti concreti in sede processuale.

Dall'altro invece, membri di Ordine Nuovo come Tuti, gli anni se li stanno facendo proprio tutti. Forse questa severità andava applicata anche ai terroristi di "sinistra", o no?

E allora, ripeto, mi chiedo, (a prescindere dai dubbi a parer mio molto fondati che Ordine Nuovo avesse contatti con la nostra intelligence, nonostante la smentita di Tuti) se per caso non siano stati fatti due pesi e due misure nel comminare le pene ai terroristi a seconda del loro "colore"...

Un’altra pagina della Storia di questo Paese, piena di misteri e di “pissi pissi” senza che la Verità venga fianalmente rivelata nel rispetto sia di coloro che hanno perso affetti importanti in quegli anni che anche verso di noi che siamo il tessuto reale del Paese.

La Soluzione? Una sola, anche se non facile e con probabilità di successo nell’immediato assai scarse: non limitarsi all’indignazione ma continuare a chiederci cosa è successo e Perché? Continuare a cercare le risposte e non smettere di volerle conoscere.

Inidignarsi e basta non serve, come dice bene Marco Paolini (le parole sono quasi le stesse e tratte se non ricordo male dalla sua brillante performance su Ustica): “...Non indignatevi vi prego! L’ndignazione è un istante brevissimo che dura lo spazio di una eiaculazione precoce”

E poi.... puff! Svanisce.

giovedì 25 gennaio 2007

OPINIONE DEL ROCKPOETA: I Rom tra passato e futuro all'Infedele

Ieri sera, come é accaduto già altre volte veramente, ero ad assistere dal vivo alla trasmissione dell'Infedele di Lerner.

Ero presente anche, per es., nella puntata sul Caso Welby ed in quella circostanza, come peraltro sempre in realtà, ero rimasto molto soddisfatto dalla sua capacità di mantenersi obbiettivo pur avendo un'opinione molto chiara al riguardo.

Ieri sera invece mi é sembrato cadere un po'(solo un pochino eh...) nella demagogia, sia pure involontariamente dato che sulla buona fede e sull'integrità di questo giornalista credo sia difficile poter dire qualcosa. Lo si può non condividere, ma sulla sua più completa onestà intellettuale credo non si possa dire nulla a mio avviso.

Però ieri sera qualcosa mi é sembrato leggermente stonato.

Più che fare il criticone, preferirei dire il mio punto di vista sull'intera questione in modo tale da far evidenziare le differenze.

Credo che le questioni da prendere in esame (come sembra evincersi dalla trasmissione) siano sostanzialmente tre:

1) La situazione dei Rom in Italia e nella fattispecie a Milano (Triboniano e Opera)

2) La situazione dei Rom in certe aree dell'Europa (Romania, Moldavia, ecc.. come dal servizio)

3) Reazione delle persone ad Opera e quello che io definisco un "progetto pilota" che con Opera sembra essere partito.

Vediamo di affrontare questi punti unendoli tra loro.

Credo che, facendo riferimento al punto primo, sintetizzi molto bene il mio punto di vista, una frase di una signora del Triboniano che era una fila sotto di me e che a fine trasmissione mi ha detto:"Quello che che forse non si é capito, é che la realtà italiana é Triboniano (ossia il degrado, la microcriminalità, la paura ad uscire di casa) e l'eccezione é Opera" dove, dico io, con il patto di legalità stanno cercando di integrare e regolarizzare i Rom. Perché la realtà purtroppo é ancora quella di Triboniano in molte parti d'Italia, e credo che quanto si sta mettendo in atto a Milano con l'intervento di Provincia e Comune sia molto interessante.

Regolarizzare... si perché l'idea che é nata in quel caso é di porre in essere un patto di legalità e socialità in base al quale i Rom hanno degli obblighi di... legalità appunto.

Ossia devono far scolarizzare i loro figli, devono essere registrati, avere documenti, lavorare, non compiere atti criminali, ecc... ed in cambio ricevono luce, gas servizi che dovranno cmq pagare (questo in estrema sintesi, il "contratto" ha molti più articoli).

Chi non rispetta questo patto viene espulso.

Mi sembra un progetto pilota, come mi piace definirlo, molto interessante. Un buon compromesso tra l'assurdità di affermazioni quali" radiamo al suolo tutto!" e dall'altra parte invece il lasciare tutto com'é e quindi senza controllo e senza sicurezza per i cittadini.

Progetto interessante perché potrebbe davvero permettere l'integrazione emarginando chi, da ambo le parti, ha interesse invece a mantenere il disordine: ossia i razzisti (coloro che hanno davvero pregiudizi e che compiono atti assurdi come quelli di bruciare tende e insultare e sputare,ecc..) da una parte, e quei Rom che invece desiderano restare nell'illegalità nonostante l'occasione loro fornita, dall'altra.

Mi é sembrato invece che a volte ci fosse un minimo di commistione di realtà: la realtà italiana e quella estera che invece mi sembrano differenti (capisco il disagio di Lerner (é stato anche il mio) nel leggere in Romania in un bar un cartello che stabiliva il divieto di ingresso ai Rom.... il parallelo con gli ebrei al tempo del nazismo qui é veramente pregnante, ma in Italia non siamo allo sterminio di Stato come altrove accade...)

Ebrei e Rom, se per certi aspetti non c'era differenza (perseguitate entrambe le razze anche ai tempi del nazismo) credo però che l'accostamento oggi non sia proprio corretto.

Gli Ebrei ai tempi dell'inizio delle persecuzioni erano integrati, avevano lavori, famiglie, erano membri anche importanti della società tedesca. I Rom, spesso, invece, hanno avuto in passato atteggiamenti di distacco e di isolamento.

Credo che anche tra di loro qualcosa stia cambiando, e l'accettazione di quel patto sembra proprio a mio avviso essere un importante segnale di svolta in tal senso.

Una svolta che deve esserci e che deve portare ad un'integrazione reale pur nel rispetto delle tradizioni, ma anche sempre nel rispetto degli individui.

Ecco, forse analizzare il presente, mettere più in luce come il progetto in atto sia veramente una svolta senza vittimizzare nessuno ma affrontando la realtà come é, sarebbe stato un passo avanti. Questa l'unica mia piccolissima critica.

NEWS: Esistenze all'asta e armi "particolari" ...

Torno da Milano dopo aver assistito in studio alla puntata dell'Infedele di Lerner, navigo un po' per la rete e mi imbatto in due notizie tra loro molto diverse ma entrambe davvero inquietanti

Sul sito di Repubblica (sezione persone) si legge di un ragazzo australiano tale Nicael Holt, 24 anni, il quale ha messo all'asta la propria esistenza. La sua ragazza, i suoi "quindici amici", il suo lavoro, le sue amiche ( pubblicizzate come potenziali flirts)...

Lui sostiene che é una provocazione, ma al contempo afferma anche che con i soldi che otterrà dalla vendita all'asta su E-Bay della sua esistenza, dopo averne dati una parte in beneficenza all'Arafmi, una associazione australiana "che assiste le famiglie di chi vive con problemi mentali", vorrebbe viaggiare per il mondo...

Offerta massima ottenuta al momento: 4500 euro ( un po' poco per girare il mondo...)

Nel Kit é compresa anche una assistenza cliente per due mesi dall'acquisto. Mah...

Se andate sul sito di Repubblica e cliccate sulla sezione persone é la prima notizia... scusate ma é così assurda e strampalata che non merita neanche il link diretto a mio modesto avviso... sarà anche una provocazione ma mi sembra piuttosto fine a se stessa.

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La seconda notizia é più inquietante.

Gli USA hanno sperimentato, a quanto sembra, una nuova arma molto...particolare.

Sì, particolare perché non lascia segni di alcun tipo (di fatto é fisicamente, o forse é più corretto dire a mio avviso esteriormente innocua) ma emette un raggio calorico che se ti colpisce ti procura la netta e distinta sensazione di bruciare...

Loro hanno subito dichiarato che sarà utilissima in Iraq in futuro (dovrebbero utilizzarla non prima del 2010) per mantenere l'ordine pubblico senza danni fisici alle persone; molto meglio cioé di uno sfollagente per es...

Mah, io però da profano quindi se sbaglio qualcuno mi corregga, ho fatto una piccolissima riflessione.

Se quel raggio ti procura cmq la sensazione di andare a fuoco anche se in realtà non ti succede nulla, non potrebbe esistere il rischio di poter vedere utilizzata quell'arma come strumento "pulito" di tortura?

Immaginate un' arma che vi facesse provare la sensazione di quando vi fanno il solletico senza veramente subirlo.

Il punto é, come potrebbe reagire il cuore, per es, sottoposto a quel raggio calorico per un tempo prolungato e senza potersi scansare e spostarsi? E' vero non brucerebbe nessuno, ma gli effetti sugli organi interni? Sul cuore, sui polmoni (pensiamo ad un asmatico)? E poi le sensazioni sarebbero cmq le stesse...

Insomma, io intravvedo il rischio di poter mettere sul mercato un'arma potenzialmente terribile come strumento di tortura e la cosa mi preoccupa moltissimo.

Nessuna prova di sevizie, fisicamente perfetti, ma con sofferenze "virtuali" ma estremamente realistiche terribili.

Perché prima ci seviziavano il corpo, ora vogliono torturarci la mente....

Fonte: Sito internte Corriere della Sera.
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2007/01_Gennaio/25/arma.shtml

sabato 20 gennaio 2007

OPINIONE DEL ROCKPOETA: Il Foglietto io ce l'ho e tu no!

Parto dal titolo. Mi riferisco ovviamente al foglietto illustrativo che ogni medicina ha al suo interno (ma sarà realmente così o forse alcune medicine ne sono prive?)
.
Perdonate il titolo "infantile" ma se avrete la cura di leggere il post, vedrete che ha un senso, e che il mio "editoriale" é, a differenza del titolo, molto serio.

Io mi ritengo in genere una persona mediamente ben informata, soprattutto poi in relazione a tematiche inerenti la salute, la sanità (vedi al riguardo lo stato di "salute" dei nostri ospedali) o ancora per es. le multinazionali farmaceutiche che hanno a lungo lottato per impedire che si potesse vendere in farmacia il principio attivo della medicina che loro producono e vendono carissima, ad un prezzo più basso del loro prodotto (un es su tutti: il nimesulide ed il mesulid, prodotto quest'ultimo realizzato dalla Novartis...) e altre problematiche.... beh credevo di averle viste e sentite tutte, invece... mi sbagliavo!

Parliamo di omeopatia e segnatamente di medicine omeopaticbe.

Premetto che conosco poco l'omeopatia, mi ci sto avvicinando per capirla meglio e credo che possa essere una medicina che possa essere utile ma non penso che debba né possa sostituirsi alla medicina tradizionale (e poi non é meglio avere più rimedi invece che scegliere sempre tra uno e l'altro?).

Non sono pertanto contrario a queste soluzioni per curare alcune patologie magari più leggere, evitando di prendere farmaci che possono anche avere importanti effetti collaterali anche se poi devono curare soltanto un banale raffreddore.

Peraltro con questo "fondo", non ci addentreremo a trattare del rapporto tra le due medicine e della maggiore efficacia dell'una rispetto all'altra, ma parleremo invece di come il consumatore viene penalizzato e di come venga violato il suo diritto ad essere tutelato e protetto quando acquista un prodotto, soprattutto poi se quel prodotto é una medicina...medicina omeopatica.

Eh sì, perché parlando con una mia amica ieri sera ho scoperto una cosa incredibile.

In Italia (e forse soltanto da noi dato che in Francia, per es., quello che sto per raccontarvi non accade) se si acquista una medicina omeopatica non deve essere riportato nulla sul prodotto.

NULLA. Ossia, niente posologia, niente indicazioni inerenti a quello che tale medicina cura, né quali potrebbero essere eventuali controindicazioni ed effetti collaterali.

Insomma vuoto totale. Questo viene fatto per penalizzare lo svilupparsi dell'omeopatia a vantaggio anche qui delle medicine tradizionali prodotte dalle "multinazionali della salute".

Non equivocatemi. Non sono diventato un fan accanito dell'omeopatia a discapito della medicina tradizionale ma credo che ci debba essere sempre e cmq pieno diritto di scelta.

Inoltre questa penalizzazione, "istituita" per danneggiare i produttori di medicine omeopatiche, in realtà in ultima istanza danneggia il consumatore, cioé noi.

Noi per legge dobbiamo sapere sempre quello che compriamo, e dobbiamo essere tutelati (e di fatto lo siamo per quasi tutti i prodotti in circolazione) al momento dell'acquisto avendo la possibilità di conoscere le caratteristiche del prodotto che ci accingiamo a comprare.

Questo poi é ancora più importante in ambito alimentare e medico.

E allora é evidente come in questo caso specifico, il non avere il famigerato "foglietto illustrativo" é una mancanza che penalizza seriamente il consumatore finale, insomma NOI.

Certo, se andate dal medico omeopata, lui saprà dirvi che medicina prendere, come dosarla, per quanto tempo prenderla, ecc...

Ma perché se una persona ha un banalissimo raffreddore si prende un'aspirina senza neanche consultare il suo medico della mutua, mentre per poter sapere come utilizzare un rimedio omeopatico e soprattutto quale e con che criterio di assunzione, deve o essere indovino o rivolgersi per forza ad un medico del settore?

Ci sono tante cose che non vanno, ma credo che (e qui parlo in senso più ampio e non solo in relazione alla problematica da me qui sollevata) quando si parla di salute (pensiamo poi anche ai bambini) e di alimentazione, la severità dovrebbe essere assoluta.

Giocare sulla pelle della gente sta diventando uno sport un po' troppo popolare a certi livelli ed in certi ambiti.

Forse é ora di cambiare rotta. E si può, e dipende da noi, perché qui si tratta di consumare, di comprare.

Prendiamo per es. la questine degli OGM: hanno tentato di imporli anche in Europa, ma "la gente" (come loro ci chiamano, "le persone" come invece preferisco definirci) ha saputo ribellarsi. Come? Tra le tante cose fatte (come per es. chiedere una legge severa che imponesse ai produttori di indicare sulla confezione di un alimento se esistono OGM nel prodotto) una era molto semplice: non comprandoli.

Ebbene anche qui dipende da noi.

E' ora, forse, che anche le medicine omeopatiche non si sentano più...."discriminate", e possano "sentirsi" uguali a quelle tradizionali e non inferiori ad esse, acquisendo anch'esse il "diritto-dovere" di riportare all'interno della confezione tutto quanto é necessario per poterne sapere di più su quel farmaco.

E allora rimbocchiamoci le maniche e difendiamo il diritto di ciascuno di noi di scegliere non solo come morire (quando parliamo di eutanasia e interruzione di cure, argomenti sui quali conoscete peraltro la mia posizione favorevole al riguardo) ma anche come vivere bene, no anzi meglio.

martedì 16 gennaio 2007

OPINIONE DEL ROCKPOETA: Lezioni Francesi di Riformismo (by Toni Negri)

"Cofferati é solo uno stupido".

Con questa colta affermazione, frutto sicuramente di un elaborato processo di riflessione, Toni Negri, ora stimatissimo professore universitario, autore di libri di grande successo su tematiche socio-politiche, ma un tempo una delle menti storiche ed ideologiche delle Brigate Rosse e della lotta armata contro lo Stato, liquida il comportamento e le decisioni del Sindaco di Bologna volte a far rispettare la legalità in relazione alle case ivi abitate abusivamente.

Nella trasmissione "Niente di personale" condotta da Antonello Piroso, questa é stata in realtà solo una delle frasi "spettacolari" che Negri ha pronunciato dal suo pulpito parigino.

Lo stesso Piroso si é sentito in dovere infatti di sottolineare che la legalità per difendere chi ha diritti, spesso poi la povera gente, va in qualche modo tutelata. Ma Negri non sembrava sentirci molto da questo orecchio...

In collegamento da Parigi si é "permesso" di intrattenerci dandoci lezioni di riformismo e di verità. Ha anche sottolineato come lui ha pagato il debito con la giustizia italiana ("17 anni di carcere" ha detto) come se fosse quasi un eroe.

Certo molti non fanno neanche un giorno di carcere, ma 17 anni (frutto di uno sconto di pena in appello) a fronte dei delitti a lui ascritti, che l'avevano portato a subire in primo grado una condanna ben più pesante (e chissà forse anche esemplare) a 30 anni, scontati quando lui ha voluto, tornando volontariamente in Italia, per l'ormai residua parte di pena che gli restava (dopo la sua "fuga" in Francia, a seguito della sua elezione a parlamentare nelle liste dei Radicali) credo che siano elementi che riducano "leggermente" la sua figura di persona retta, di "eroe"...

Si, eroe, perché lui é ovviamente della parrocchia favorevole ad una sorta di "liberi tutti" politico e giudiziario per i condannati del terrorismo rosso in Italia.

Mi chiedo un po' polemicamente in realtà, perché la mia generazione che da ragazzino ha vissuto gli orrori del terrorismo (anche a Genova ne abbiamo memoria...) debba perdonare quando i Partigiani non riescono a voler accettare di marciare con i loro "nemici" e non ammettono gli "errori" compiuti da molti di loro dopo la fine della guerra. Nessun revisionismo storico, la Resistenza é stata un momento eroico nella storia del nostro Paese, ma anch'esso con qualche pecca, qualche episodio di vendetta a guerra finita. Eppure parlare di questo é tabù, nonostante tutti gli anni che sono trascorsi...

"Liberi tutti" quindi per Negri, verso quei condannati del terrorismo rosso ancora in carcere.

Rosso... non so quanto ci fosse di Rosso tranne il sangue nell'assassinare barbaramente Guido Rossa, un operaio... E qui torniamo a quello che già avevo scritto io in uno dei miei primi post e cioé quanto sia fittizia la distinzione "Destra e Sinistra", come già affermava Gaber in una sua celeberrima e divertentissima canzone e come anche Piroso (ehi forse legge il mio blog e mi copia ??? LOL!!!) ha voluto evidenziare in più parti della sua trasmissione che aveva proprio come titolo "Destra, Sinistra" se non erro, e che voleva proprio domandarsi se davvero oggi questa distinzione esiste ancora, e se ha un senso.

Beh, a dibattere su ciò anche poi tre giornalisti, Lerner in collegamento da Milano, e, in studio Mentana con il prezzolato Vespa.

Riportarvi tutto il dibattito é impossibile ma giustamente Lerner ha sottolineato come oggi i politici vogliano apparire in Tv anche per trattare tematiche non di loro competenza solo per mostrarsi. Così facendo si inflazionano e soprattutto tentano (ma oramai gli italiani non ci cascano più) di farsi scegliere per le cose che dicono e non per i fatti che dovrebbero realizzare con il loro lavoro in Parlamento, lavoro peraltro lautamente pagato.

Trasmissione interessante questa volta, che purtroppo ho visto già iniziata non sapendo che c'era

Peccato, perchè oltre che interessante, almeno per la tranche che ho potuto vedere, questa trasmissione è sembrata essere anche per certi versi..."istruttiva"....

venerdì 12 gennaio 2007

NEWS; Il terrore anche dopo la morte

Hanno ritrovato un interessantissimo reperto ed aperto un nuovo scavo nelle Ande.

Si tratta del ritrovamento di una mummia di una donna con il, presumibilmente, suo bambino, entrambi appartenenti alla tribù dei Chachapoyas (di cui non si sa praticamente nulla e quel poco che si é appreso lo si conosce perché "riferitoci" dagli Incas che li conquistarono).

La cosa sorprendente é la sua posizione. Si copre con le mani aperte il volto con uno sguardo di terrore.

Dibattito aperto per capire come sia deceduta e se sia stata realmente poi mummificata così. La possibilità tecnica che davvero sia morta in modo violento e che quelli siano stati i suoi attimi finali é abbastanza concreta, accanto anche ad altre ipotesi che gli archeologi stanno ovviamente valutando e studiando.

Ma, dopo tutto questo antefatto (peraltro per saperne di più questo é il link della notizia su Repubblica : http://www.repubblica.it/2007/01/sezioni/esteri/mummia-amazzonia/mummia-amazzonia/mummia-amazzonia.html ) io vorrei soffermarmi su un altro aspetto.

Sempre sul sito di Repubblica, ma immagino ovunque nella rete, é possibile vedere la sua immagine.

Molti saranno rimasti stupiti, forse anche scioccati. Chissà qualcuno anche turbato.

Io ammetto di essere rimasto profondamente colpito e, forse senza un motivo apparente, mi sono trovato a provare una strana sensazione di inquietudine.

Inquietudine non per le ragioni e le situazioni che possono averne causato una morte così orribile (che possiamo purtroppo tristemente immaginare nella sua realizzazione e nella sua totale crudezza) ma anche perché quell'immagine come altre in passato (pensiamo ai corpi devastati dal fosforo bianco a Falluja) minano un mio profondo ma assolutamente personale e forse spirituale convincimento.

Convincimento per il quale dopo la morte ci sia cmq la pace. Quando guardo quelle immagini, segnatamente questa della donna mummificata, viene il dubbio, e forse anche la paura, che anche dopo la morte ci siano sofferenza e dolore. E questo dubbio, continua a crescere in me sempre più forte in questi ultimi tempi.

Scusate, forse nessuno di voi guardando quell'immagine ha fatto questi cupi pensieri, ma questo é un blog, il mio blog :-))), e quindi mi sono permesso di riportare una mia emozione del tutto personale quasi privata e darla "in pasto" a tutti voi nella speranza che non la dilaniate con cattiveria ed ironia ma al limite la "contestiate" con garbo e simpatia.

giovedì 11 gennaio 2007

INFO: ROCKPOETA LIVE IN GENOA!!!

Forse qualcuno di voi avrà già letto questa notizia sul mio sito ma in prossimità dell'evento mi permetto di postarla anche qui:

Sabato 13 gennaio 2007
alle ore 21.00, a GENOVA, presso il Teatro Hopaltrove, Piazzetta Cambiaso 1, realizzerò un reading teatrale che mi vedrà attore e mattatore di me stesso coinvolgendo il pubblico su tutti i temi contenuti nelle mie poesie (società, politica, storia, attualità, cultura).



L'ingresso è gratuito e siete tutti invitati a partecipare!!

mercoledì 10 gennaio 2007

AVVISO AI NAVIGANTI: Mia intervista rilasciata ad Homoscrivens e Diario di viaggio

Sul mio sito al link qui sotto riportato troverete in anteprima l'intervista integrale che sarà pubblicata dal sito di Homoscrivens tra qualche giorno.

Ringrazio per la possbile anteprima Aldo Putignano responsabile di Homoscrivens ed anche mio intervistatore.

http://www.danieleverzettirockpoeta.it/pagina5.html

Vi posto anche il link inerente il mio diario di viaggio relativo a "La Terrazza Tour 2005" con impressioni emozioni e racconti delle mie esperienze durante il tour.

http://www.danieleverzettirockpoeta.it/pagina4.html

OPINIONE DEL ROCKPOETA: Oscuramento.

"Internet é libertà, la rete é libera, tutti in rete possiamo essere liberi!"

Quante volte abbiamo sentito queste parole, noi stessi le pensiamo credo, io per primo in realtà.

Oggi però é successa una cosa che mi ha fatto pensare ... una sciocchezza in realtà, un fatto che già altre mille volte ho sicuramente avuto occasione di osservare, ma che oggi, forse perché ha in parte colpito anche me, mi ha portato a rifletterci con maggiore attenzione.

Oggi appunto, blogger.com che mi e ci ospita (ci= voi che mi leggete e rispondete nonché anche tanti altri bloggers che hanno aperto qui un loro spazio) ha avuto dei problemi tecnici e molti blog (anche il mio ma, per fortuna, per pochissimo tempo rispetto ad altri ho visto) sono stati letteralmente oscurati in seguito a questi problemi.

Niente di drammatico, sono di nuovo qui a postare ed a dire la mia su tutto, ma alcune riflessioni mi sono sorte... spontanee (come diceva Lubrano LOL)

Davvero Internet é libera? E in che misura?

Credo che sia libera per quanto concerne la possibilità di poter esprimere le proprie opinioni in spazi propri e spesso gratuiti senza dover avere il beneplacito di editori o direttori di rete, e senza essere famosi. Democratica, ecco questo sì, direi che la rete é più democratica che libera.

Libera, davvero la rete é libera?

In Nord Corea Internet é vietata, in Cina certi siti sono oscurati e cmq alla rete possono accedere solo in pochissimi, e, in teoria ovviamente, blogger.com potrebbe decidere un giorno che posto cose che non vuole che siano lette da altri e quindi spazzarmi via.

Non solo, io stesso in preda ad un raptus potrei cancellarvi dei post perché avete ... per esempio ... un nick che non mi é simpatico (tranquilli non succederà mai, non sono un censore e neanche un pazzo LOL!!!)

Di fatto pertanto anche nella rete ci sono posizioni di potere.... anche qui, infatti, governi, imprese e privati, possono decidere di avere un atteggiamento oscurantista e dittatoriale.

Le nostre opinioni possono essere cancellate con un click, modificate, oscurate. Senza dimenticarsi poi dei virus che possono uccidere tutti i nostri pensieri postati qui in questi spazi.

Detto questo, assolutamente lunga vita ad internet che con tutti i difetti ed i rischi che può avere, resta ancora uno spazio dove tutti possono leggere tutto (ed a volte purtroppo di tutto...) e dove difficilmente si può imprigionare il pensiero libero di chi ama sapere, conoscere, e valutare i fatti che succedono nel mondo attraverso fonti diverse e ragionando con la propria testa.

venerdì 5 gennaio 2007

NEWS: Ridateci l'anno passato!!!! (LOL)

I Francesi spesso sono proprio degli "animali curiosi" (in senso buono ovvio!!!) LOL!!!

Su Venerdì di Repubblica del 29 dicembre 2006 una mia amica mi ha mostrato una notizia piccolina ma davvero gustosa e divertente, a pag.18 in basso.

"No al 2007!" A Nantes la notte del 31 dicembre si é svolta una manifestazione di protesta indetta dal Fonacon, Fronte d'opposizione al nuovo anno!(LOL!!!)

I fautori di questa....ehm... curiosa "iniziativa" affermano che é assurdo festeggiare il passare del tempo soprattutto (sembra abbiano scritto sul loro sito www.Fonacon. net) nel loro Paese dove il 2007 sarà caratterizzato dalle elezioni presidenziali... mah vai a capire perché questo poi li sconvolga così tanto....

Non solo, hanno anche affermato che contro l'arrivo del 2008 protesteranno ancora più numerosi di fronte all'Eliseo.

E non si fermano qui, loro di fatto chiedono l'abolizione delle celebrazioni di fine anno! :-)))

Ora, siamo d'accordo che certe ricorrenze sono micidiali anche perché non esiste niente di più terrificante di quei giorni nei quali sembra obbligatorio divertirsi.... Però uno può anche fregarsene, senza per questo dover per forza togliere il gusto agli altri di festeggiare e divertirsi se gli va, giusto :-)))?

Certo, se pensiamo agli anziani soli ed a tutti quelli che non hanno molti motivi di festeggiare la vita, (figuriamoci quindi l'anno nuovo...) la tentazione di dare ragione a questo movimento, é forte... Ma, una volta tanto, questo post vuole essere un filino più leggero quindi questa riflessione la lasciamo sullo sfondo, giusto per ricordarcene...

Cmq, nel leggere queste poche righe la prima cosa che ho pensato é stata che forse potevano anche non avere tutti i torti... In effetti, quanti di noi se hanno avuto un anno bello sono poi così contenti di lasciarselo alle spalle a favore di uno che si preannuncia incerto?

"Lasciateci il 2006!!!" Questo potrebbero dire magari molti di voi che da quest'anno appena terminato hanno ricevuto molte soddisfazioni!!!

La seconda, invece, é che in sostanza quello che poi si potrebbe rilevare nel leggere questa notizia é, ancora una volta, osservare come alla base di tutto ci sia anche in questo caso il desiderio di fermare il tempo quando siamo felici; vecchia questione, quest'ultima, non risolvibile ancora al momento con le nostre conoscenze scientifiche...

Chissà se sono anche loro dei fans del poeta brasiliano Carlos Drummond De Andrade e segnatamente della sua poesia "Passagem do Ano" (trad. "Capodanno") ... poesia triste, ma a mio parere, ad una ulteriore rilettura, forse, in realtà, più malinconica che triste, in quanto celebrativa della vita e della sua carnalità, e quindi aperta verso una speranza, come sembra potersi evincere da questi pochi versi contenuti nella parte centrale della poesia stessa:

"Rimane sempre una frangia di vita
dove possono sedersi due uomini.

Un uomo e il suo contrario,
una donna e il suo piede,
un corpo e il suo ricordo
un occhio e la sua luce
una voce e la sua eco
e chissà perfino Dio..."

(Carlos Drummond De Andrade)


Niente altro da aggiungere.
Buon anno gente, ed a chi lo vuole festeggiare.

giovedì 4 gennaio 2007

NEWS: Do you like flowers?

Avete presente quegli slogan tipo "fantasia al potere"?

Beh, ho sempre saputo, creduto almeno, che lo si potesse mutare in "Personalità al potere" in molti casi quando si presentava un curriculum vitae per un lavoro

Molti di noi forse, hanno sempre pensato infatti che nel momento in cui si presentava un curriculum fosse fondamentale cercare di realizzarlo ovviamente mettendo tutte le nostre esperienze lavorative passate (se ce ne erano) e i nostri studi e tutto quello che potesse essere rilevante, ma anche dandogli un taglio che permettesse di far risultare un po' la nostra personalità, il nostro modo di porci, in sostanza un biglietto da visita che ci distinguesse da tutte le altre domande presentate dagli altri, una sorta di presentazione che fosse diversa da quelle degli altri candidati.

Beh da oggi, se desidererete lavorare con quelli di google (ma negli USA, in Italia vige ancora, per il momento, il metodo tradizionale del curriculum vitae "artigianale") le cose cambiano.

Cambiano, perché sottoporranno (o meglio hanno già iniziato a sottoporre) un questionario composto da 300 domande, uguali per tutti e dal "contenuto" più disparato (dalle nostre esperienze lavorative al sapere se abbiamo un animale domestico a che riviste leggiamo, insomma le domande tipo "ti piacciono i fiori?", il che puzza molto anche di schedatura aziendale…..)

Questionario ideato da un signore, tale Laszlo Bock responsabile del personale, che proviene dalla General Electric e che é stato appositamente preso per realizzare tale progetto.

Una volta compilato il questionario, un sistema automatico (una macchina insomma tanto per intenderci) ci darà un voto da 0 a 100.

Ecco come negli USA Google si appresta su larga scala ad assumere nuovi collaboratori.

Ma se il nostro genio che ha avuto questa brillante pensata si sottoponesse anche lui al suo questionario, che voto riceverebbe secondo voi?

Fonte sito internet di Repubblica:
http://www.repubblica.it/2007/01/sezioni/scienza_e_tecnologia/algoritmo/algoritmo/algoritmo.html

mercoledì 3 gennaio 2007

AVVISO AI NAVIGANTI: E' pronto il mio sito internet!!! :-)))!!!

Scusate se mi permetto di farmi pubblicità LOL!!! Ma se siete curiosi di conoscermi meglio visitate il mio nuovo sito.

http://www.danieleverzettirockpoeta.it

Trovate il link anche in basso qui nel blog.

Grazie!!!

A presto