Ok scusate il titolo alla Wertmuller ma era necessario.
Ci si scatena tutti giustamente sempre, quando si dibatte dei paradisi fiscali, contro i "soliti noti", Isole Cayman su tutti, ma forse non tutti sanno che, volendo restare più vicini a casa, pur dovendo rinunciare al fascino esotico di quelle isole spettacolari, o di altri luoghi altrettanto meravigliosi sotto il profilo naturalistico, esiste un paesino di circa 26.000 anime, in Svizzera di nome Zug (Zugo in italiano) che non ha nulla da invidiare a quelli più celebri.
Chi non ci credesse o volesse cmq dare un'occhiata per rendersi conto di quello che scrivo, é sufficiente che clicchi SU QUESTO LINK per leggere poche righe molto esaustive sui vantaggi fiscali e non solo che questa ridente (mah) località elvetica offre.
Tra l'altro, essendo così vicina, non sarebbe neanche assurdo ipotizzare l'esistenza in loco di società anonime della criminalità organizzata....
Date un'occhiata. Io aggiungo soltanto che fino a quando a livello almeno europeo non esisterà un fisco più equo ma anche più severo ed omogeneo tra tutti i Paesi membri, non si andrà molto lontano.
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venerdì 30 novembre 2012
EUTANASIA LEGALE
Poche righe perché di questo tema ne ho già trattato in passato sia con Questo Post che con Questa Poesia.
Non nascondo, tra l'altro, di essere favorevole alla legge olandese sul tema in quasi tutti i suoi aspetti.
Oggi torno a scrivere su questo argomento perché, chi vuole, può rendersi utile affinché una proposta di legge sull'eutanasia possa avere luogo.
Io mi attiverò per questo sia firmando (quando sarà possibile) che cercando sul web (blog e facebook in particolare) di sensibilizzare sul tema.
Lascio qui il link al sito "Eutanasia Legale" legato all'Associazione di Luca Coscioni per saperne di più ed eventualmente decidere di essere parte attiva in questo percorso e progetto di dignità ed umanità.
Non nascondo, tra l'altro, di essere favorevole alla legge olandese sul tema in quasi tutti i suoi aspetti.
Oggi torno a scrivere su questo argomento perché, chi vuole, può rendersi utile affinché una proposta di legge sull'eutanasia possa avere luogo.
Io mi attiverò per questo sia firmando (quando sarà possibile) che cercando sul web (blog e facebook in particolare) di sensibilizzare sul tema.
Lascio qui il link al sito "Eutanasia Legale" legato all'Associazione di Luca Coscioni per saperne di più ed eventualmente decidere di essere parte attiva in questo percorso e progetto di dignità ed umanità.
martedì 27 novembre 2012
OPINIONE DEL ROCKPOETA: Situazione Ilva
In primis scusate l'assenza dovuta alla partecipazione alle semifinali e poi anche alla finalissima a Bologna dell'edizione nazionale di Poetry Slam.
Non é di me, però, che si deve parlare, ma della realtà che ci circonda. Torniamo a scrivere quindi dell'Ilva. Spiace dover ripetere le stesse cose, ma la salute della gente non può essere barattata con il lavoro
Questo però non vuol dire che il lavoro debba essere eliminato. I proprietari dell'Ilva sono i responsabili da sempre di questa situazione e con loro anche molti governi nazionali e locali del passato che di quella realtà se ne sono fregati, facendo spallucce e non considerando per nulla la possibilità di forzare la mano prima, per un intervento che se fatto con tempestività nei decenni passati, avrebbe potuto evitare questa drammatica situazione che invece oggi si vive.
Momenti davvero molto gravi dato che, allo stato attuale, tra 6 giorni a Genova l'Ilva di Cornigliano chiuderà.
Non so cosa dire di più, resta un senso di impotenza ma anche la convinzione che i diritti essenziali della salute e del lavoro devono coesistere e non si devono barattare. Di sicuro, la salute deve essere messa al primo posto. Di sicuro, é compito dell'impresa far lavorare in sicurezza e salute i lavoratori e non uccidere la popolazione locale.
Di sicuro, adesso, a Genova, a Taranto e nei luoghi dove risiedono gli altri stabilimenti dell'Ilva fa caldo, molto caldo; una temperatura da altoforno.
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Non é di me, però, che si deve parlare, ma della realtà che ci circonda. Torniamo a scrivere quindi dell'Ilva. Spiace dover ripetere le stesse cose, ma la salute della gente non può essere barattata con il lavoro
Questo però non vuol dire che il lavoro debba essere eliminato. I proprietari dell'Ilva sono i responsabili da sempre di questa situazione e con loro anche molti governi nazionali e locali del passato che di quella realtà se ne sono fregati, facendo spallucce e non considerando per nulla la possibilità di forzare la mano prima, per un intervento che se fatto con tempestività nei decenni passati, avrebbe potuto evitare questa drammatica situazione che invece oggi si vive.
Momenti davvero molto gravi dato che, allo stato attuale, tra 6 giorni a Genova l'Ilva di Cornigliano chiuderà.
Detto questo, io non sono un tecnico, ma é evidente che una soluzione per far lavorare anche in mobilità (che tradotto non vuol dire a 1000 km da casa sia chiaro) questi lavoratori, la si deve trovare.
Non so cosa dire di più, resta un senso di impotenza ma anche la convinzione che i diritti essenziali della salute e del lavoro devono coesistere e non si devono barattare. Di sicuro, la salute deve essere messa al primo posto. Di sicuro, é compito dell'impresa far lavorare in sicurezza e salute i lavoratori e non uccidere la popolazione locale.
Di sicuro, adesso, a Genova, a Taranto e nei luoghi dove risiedono gli altri stabilimenti dell'Ilva fa caldo, molto caldo; una temperatura da altoforno.
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domenica 18 novembre 2012
OPINIONE DEL ROCKPOETA: Il Giullare
Malati di protagonismo virtuale e/o forse anche poco inclini a riflettere sulla miseria del nostro tempo. Abbiamo chi ha già toccato il fondo e scatena la sua rabbia e la sua disperazione ma molti altri lottano con l'acqua alla gola ma la testa ancora fuori dal gorgo infernale e quindi illusi che qualcosa sarà, che qualcosa accadrà. Un branco di inermi ed ignavi, attanagliati dalla paura di perdere tutto, non vedendo che non hanno nulla.
Il giullare pensante, troppo pressante, ececessivamente irriverente, quindi, infastidisce tutti, anche a volte gente del popolino che vuole solo ridere di sciocchezze e non capire, sia attraverso un sorriso amaro che con una lacrima o un pugno nello stomaco, cosa deve cambiare e soprattutto che si deve cambiare.
Oggi siamo in un'epoca come questa; oggi chi prova a parlare fuori dal coro non é più un amanuense moderno ma un giullare pressante che, come il grillo parlante di Collodiana memoria, infastidisce e va schiacciato.
Se non lo sentiamo più parlare, forse tutto quello di cui parla non esiste o passerà da solo no?
Daniele il Rockpoeta
Il giullare pensante, troppo pressante, ececessivamente irriverente, quindi, infastidisce tutti, anche a volte gente del popolino che vuole solo ridere di sciocchezze e non capire, sia attraverso un sorriso amaro che con una lacrima o un pugno nello stomaco, cosa deve cambiare e soprattutto che si deve cambiare.
Oggi siamo in un'epoca come questa; oggi chi prova a parlare fuori dal coro non é più un amanuense moderno ma un giullare pressante che, come il grillo parlante di Collodiana memoria, infastidisce e va schiacciato.
Se non lo sentiamo più parlare, forse tutto quello di cui parla non esiste o passerà da solo no?
Daniele il Rockpoeta
mercoledì 14 novembre 2012
OPINIONE DEL ROCKPOETA: Libertà Dalla Paura
LIBERTA' DALLA PAURA
DIGNITA'
LOTTARE TUTTI IN MODO GLOBALE PER I DIRITTI DI TUTTI
Stefano Rodotà da Pomigliano stamattina.
Parole che condivido in toto.
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domenica 11 novembre 2012
"SIRIA I CARE" BLOGGING DAY
E' il giorno. E' da qualche giorno infatti che sia qui sul blog che soprattutto su facebook anch'io cerco nei modi che mi sono possibili di sensibilizzare e ricordare che in Siria da tempo é in atto un massacro per sconfiggere una rivoluzione di un popolo che vuole la libertà.
Un massacro che per interessi geopolitici é stato per lungo tempo ignorato (come ahimé denunciai anch'io da queste pagine tempo addietro, già agli inizi di questa rivolta) e che deve cessare.
Poche parole ed un post che vi ripropongo in questa giornata per cercare almeno di sensibilizzare anche chi sta in alto, sul fatto che questo terribile eccidio va fermato e la pace e la libertà devono essere concesse ad un popolo stremato. Vi lascio al post, basta un semplice click per leggerlo...
Daniele il Rockpoeta
giovedì 8 novembre 2012
L'Angolo del Rockpoeta: Cori di Pace
Una voce in più per la pace in Siria.
CORI DI PACE
Gocce nel vento
Il suono della tua voce
Vessilli di speranza
Cori di pace.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA
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L'Angolo del Rockpoeta
lunedì 5 novembre 2012
OPINIONE DEL ROCKPOETA: Caro Grillo, Dì NO Al Fanatismo In Politica.
Forse é il caso che Grillo intervenga e dimostri che il movimento non é o non si sta trasformando in una Setta.
Quello che é successo in consiglio comunale a Bologna nei confronti di Federica Salsi da parte dei suoi colleghi di movimento é davvero al limite dell'assurdo.
Durante la discussione per una mozione volta a voler solidarizzare con l'appartenente del M5S, chi era vicino a lei (ed ovviamente appartenente al movimento stesso) si é letteralmente alzato ed allontanato abbandonandola e lasciandola sola, neanche fosse una ladra, una corruttrice un'assassina una mafiosa o altro.
Questa forma di emarginazione e di violenza verbale sono elementi preoccupanti. Il fanatismo, in qualunque ambito e quindi a maggior ragione in politica, non lo condivido ed anzi lo temo moltissimo.
E questo campanello d'allarme io l'ho riscontrato anche in passato quando mi accorsi come sul blog di Grillo se non sei dei loro, o ti ignorano (se sei fortunato) o ti inveiscono contro.
Forse é il caso di spiegare a questi soggetti che politica é dialogo, anche acceso, ma dialogo e che i movimenti, ancor più dei partiti forse, sono luoghi rispettosi delle differenze e necessitano di una regolamentazione interna democratica e non dittatoriale.
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Quello che é successo in consiglio comunale a Bologna nei confronti di Federica Salsi da parte dei suoi colleghi di movimento é davvero al limite dell'assurdo.
Durante la discussione per una mozione volta a voler solidarizzare con l'appartenente del M5S, chi era vicino a lei (ed ovviamente appartenente al movimento stesso) si é letteralmente alzato ed allontanato abbandonandola e lasciandola sola, neanche fosse una ladra, una corruttrice un'assassina una mafiosa o altro.
Questa forma di emarginazione e di violenza verbale sono elementi preoccupanti. Il fanatismo, in qualunque ambito e quindi a maggior ragione in politica, non lo condivido ed anzi lo temo moltissimo.
E questo campanello d'allarme io l'ho riscontrato anche in passato quando mi accorsi come sul blog di Grillo se non sei dei loro, o ti ignorano (se sei fortunato) o ti inveiscono contro.
Forse é il caso di spiegare a questi soggetti che politica é dialogo, anche acceso, ma dialogo e che i movimenti, ancor più dei partiti forse, sono luoghi rispettosi delle differenze e necessitano di una regolamentazione interna democratica e non dittatoriale.
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sabato 3 novembre 2012
OPINIONE DEL ROCKPOETA: Help Siria, Inform About Siria
Forse ora sull'argomento sarete interessati perché fa più notizia, ma davvero ve ne frega qualcosa?
Vediamo...
Parliamo della Siria.
Io fin dall' inizio del conflitto segnalai l'importanza di agire nel piccolo e soprattutto a livello di ONU e non solo per fermare Assad perché, avevo fin da subito capito, che questa rivoluzione sarebbe stata lunga e devastante.
Ma all'inizio, ai potenti non interessa mai ed alla gente normale se non c'é abbastanza sangue, nemmeno.
Ora, massacri e violenze di ogni tipo sono la realtà quotidiana ad Aleppo e quasi ovunque in Siria.
Qualche tempo fa Rainews 24 mise in onda un reportage di Save The Children dove drammaticamente si denunciavano ad Aleppo torture, violenze (anche sessuali) e sevizie verso donne e bambini.
E' un conflitto infinito che non si riesce neanche a documentare dato che nessuno ha il coraggio di avventurarsi in quei luoghi tranne pochi temerari freelance.
Questo post cosa vuol essere? Forse un appello nel vuoto ma una mia amica blogger Sabrina Ancarola mi ha ricordato l'importanza della rete , cosa in cui anch'io in passato credevo - forse più di ora - , e della possibilità del tam tam della rete,della piccola possibilità di essere anche una sola goccia nell'oceano ma talvolta in grado di smuovere qualcosa.
Ci proviamo. Sperando che dall'indifferenza generale ora non si sia tristemente passati all'eccessivo senso di impressionabilità di queste "povere anime italiche" tali da voltarsi dall'altra parte per non voler vedere. Sapete com'é, alle 13.00 ed alle 20.00 si cena e certe immagini, certe notizie....
Cmq, In Siria al giorno i morti sono molti di più di quelli che ci raccontano certi media non realmente documentati.
QUESTO POST SARA RIPOSTATO ANCHE IN DATA 11 NOVEMBRE IN OCCASIONE DELL'EVENTO "SIRIA I CARE BLOGGING DAY"
In quell'occasione assisteremo, mi auguro, ad una mobilitazione generale della rete nella speranza che si registri davvero un reale tam tam mediatico per ricordare tutto questo.
Un appello: facciamo girare queste notizie, questa nostra voglia di fermare questo scempio di vite umane che lottano per una sacrosanta libertà.
Almeno proviamoci.
Daniele il Rockpoeta
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Vediamo...
Parliamo della Siria.
Io fin dall' inizio del conflitto segnalai l'importanza di agire nel piccolo e soprattutto a livello di ONU e non solo per fermare Assad perché, avevo fin da subito capito, che questa rivoluzione sarebbe stata lunga e devastante.
Ma all'inizio, ai potenti non interessa mai ed alla gente normale se non c'é abbastanza sangue, nemmeno.
Ora, massacri e violenze di ogni tipo sono la realtà quotidiana ad Aleppo e quasi ovunque in Siria.
Qualche tempo fa Rainews 24 mise in onda un reportage di Save The Children dove drammaticamente si denunciavano ad Aleppo torture, violenze (anche sessuali) e sevizie verso donne e bambini.
E' un conflitto infinito che non si riesce neanche a documentare dato che nessuno ha il coraggio di avventurarsi in quei luoghi tranne pochi temerari freelance.
Questo post cosa vuol essere? Forse un appello nel vuoto ma una mia amica blogger Sabrina Ancarola mi ha ricordato l'importanza della rete , cosa in cui anch'io in passato credevo - forse più di ora - , e della possibilità del tam tam della rete,della piccola possibilità di essere anche una sola goccia nell'oceano ma talvolta in grado di smuovere qualcosa.
Ci proviamo. Sperando che dall'indifferenza generale ora non si sia tristemente passati all'eccessivo senso di impressionabilità di queste "povere anime italiche" tali da voltarsi dall'altra parte per non voler vedere. Sapete com'é, alle 13.00 ed alle 20.00 si cena e certe immagini, certe notizie....
Cmq, In Siria al giorno i morti sono molti di più di quelli che ci raccontano certi media non realmente documentati.
QUESTO POST SARA RIPOSTATO ANCHE IN DATA 11 NOVEMBRE IN OCCASIONE DELL'EVENTO "SIRIA I CARE BLOGGING DAY"
In quell'occasione assisteremo, mi auguro, ad una mobilitazione generale della rete nella speranza che si registri davvero un reale tam tam mediatico per ricordare tutto questo.
Un appello: facciamo girare queste notizie, questa nostra voglia di fermare questo scempio di vite umane che lottano per una sacrosanta libertà.
Almeno proviamoci.
Daniele il Rockpoeta
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venerdì 2 novembre 2012
L'Angolo del Rockpoeta: Sillabario D'Astrakan
SILLABARIO D'ASTRAKAN
Sillabario d'Astrakan
Parole viscidamente vellutate
Avvolte da ipocrisia e vergogna.
Oggi
Un drappo bianco
Per ricordarci di tutti coloro che
Non hanno mai avuto i riflettori dei media
Ma hanno vissuto comunque
Insieme a persone vere e sincere
Che non li hanno dimenticati.
Anche il mio cuore ti ricorda
Oggi e Sempre.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA
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