Mi sono chiesto (magari ve lo sarete chiesto anche voi o forse più probabilmente non ve ne fregava nulla lol) perché non scrivessi più tanto sul blog di tematiche politiche legate a questi ultimi tempi. Forse perché cmq io ho sempre privilegiato i problemi sociali, quelli veri, quelli della gente, forse anche perché mi sembravano i soliti balletti privi di senso.
Però due parole sull'incontro del secolo (Renzi - Berlusconi) voglio scriverle. In primis, osservo che la legge elettorale alla fine tradisce la volontà popolare. Se chiedessimo alla gente per strada che legge elettorale vuole, molti neanche saprebbero proporre un modello ma tutti, proprio tutti secondo me, risponderebbero di pretendere le preferenze, ossia poter scegliere il candidato e non le liste bloccate.
Invece che succede? Renzi concorda con l'ex Cav su tutto e, povero, deve pur cedere su qualche punto collaterale, deve concedere qualcosa no? Giusto, infatti su cosa lascia? Sulle preferenze. Ecco a voi le "listine bloccate", ossia liste bloccate di almeno quattro nomi ovviamente scelti dai partiti. Quindi voti il partito ma non puoi scegliere uno solo dei candidati.
Sull'abolizione del Senato poi io mi permetto di condividere la visione di
Vincenzo Cucinotta di ideologia verde. Io credo che si sarebbero dovuti ridurre sensibilmente il numero dei parlamentari ma non abolire il bicameralismo perfetto. Magari, e questa è una mia opinione, lo si potrebbe limitare, per esempio stabilendo un numero massimo di "ping pong" tra le due camere.
Inoltre veniamo alla soglia per il premio di maggioranza: il 35%. Bassa, soprattutto tenendo presente che potrebbe essere ottenuta da una coalizione ossia un coacervo di partiti e partitini uniti con lo sputo per ottenere voti e quindi avremmo il paradosso assai probabile peraltro, che una coalizione che superasse il 35% avrebbe magari, al suo interno, il partito più forte con una percentuale di voti raggiunta pari appena al 18%. Credo quindi che sarebbe necessario alzare tale soglia almeno al 40% e soprattutto stabilire che nella fantascientifica ipotesi, se volete, di un arrivo alla pari al 40% tra un partito unico ed una coalizione, il primo dovrebbe vincere perché frutto di una maggioranza popolare superiore a quella di un coacervo di realtà minori.
Cmq, quello che più mi ha intrigato (rectius disgustato) di tutta questa storia, è l'astuzia di Renzi in un quadro di furbe intese. Eh già perché secondo me quello che non ha intuito nessuno (forse neanche lo stesso ex Cav) è che Renzi non ha ceduto su nulla e soprattutto non certo sulle preferenze. Sicuramente, da come si muove, è evidente che anche il nuovo Segretario del PDC (Partito Democratico Cristiano) punti alle liste bloccate (anzi bloccatissime) per inserire i suoi uomini (e donne) in Parlamento. In questo modo Berlusconi è contentissimo sia della legge elettorale, sia di essere stato a suo modo di vedere, decisivo nonché per essere rientrato da pregiudicato qual è nella vita politica di questo anomalo Paese.
Ecco dovevo scrivere due righe, ho fatto un poema. Ma qui mi fermo, per tornare di nuovo poi in seguito a parlare di quello che preferisco: i veri problemi di tutti i giorni, quelli della gente.
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