venerdì 30 aprile 2010

L'Angolo del Rockpoeta: "Blog Resistenza"

Tutto si ripete. Anche quando si parla di disastri ambientali. Cinque anni fa la Marea Negra che ferì il nord della Spagna oggi invece una marea nera che minaccia in queste ore anche la Lousiana dopo essere partita dal Golfo del Messico....

La poesia che vi lascio (scritta più o meno un paio di anni fa) non ha però nulla a che vedere con questo fatto di cronaca; o se volete invece ha proprio tutto visto quanto conta fare informazione e vera informazione...


BLOG RESISTENZA

Voi
Noiosi e stereotipati benpensanti
Finti ricchi dal cervello devitalizzato.

Voi
che sapete mugugnare
Lamentarvi
Ma non sapete agire.

Voi
Che Pensate a scappare
Nascondervi
E non volete esporvi.

Voi,
Tutti voi che vigliaccamente non vi mostrate
Sappiate
Che NOI
NOI lottiamo anche per voi.

Pensateci....

DANIELE VERZETTI, ROCKPOETA

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PS: Buon fine settimana. Io conto di tornare a leggervi tutti con assiduità al più tardi da lunedì visto che la bronchite che mi ha colpito in questi giorni mi sta (finalmente) abbandonando. A presto!
Daniele il Rockpoeta
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mercoledì 28 aprile 2010

OPINIONE DEL ROCKPOETA: La Paura Della Solitudine

Invecchiare può far paura. Ma essere soli e abbandonati come accade a molti anziani credo sia la cosa che più terrorizzi chiunque.Io stesso mi auguro di arrivare ad un'età avanzata solo se autosufficiente e con il cervello che funzioni altrimenti sinceramente preferirei avere una vita anche più breve ma senza un finale umiliante e sofferente.

La solitudine é cmq la "malattia" più brutta per l'anziano. Soprattutto se non si ha qualcuno accanto perché deceduto prima o perché semplicemente non si ha nessuno in quel momento finale della vita.

In realtà poi ciascuno reagisce a modo suo soprattutto se testa e (discretamente) fisico rispondono.

Spesso si é detto che avere un animale domestico (cane su tutti ma anche gatto) aiuta gli anziani a sentire meno il peso della solitudine ed a non abbacinarsi davanti alla televisione tutto il giorno.

A tutto però ci deve essere un limite. Ed allora sapere che i giapponesi hanno inventato un "orsetto-robot" capace di modellare le sue espressioni facciali in oltre 300 modi diversi a seconda dello stato d'animo percepito dalla persona fisica che lo detiene l'ho trovato sconvolgente.

Di fatto, tecnicamente, non parla ma grazie ad una telecamera installata nel naso dell'orsetto - cito testualmente dal link - "permette di intercettare le variazioni dell'umore di chi lo possiede attraverso uno studio computerizzato delle espressioni del viso e dei movimenti del corpo. Se l'orsetto riconosce un comportamento anomalo una faccia un po' triste alza la zampa per salutare; ride, russa..." E pensate che se il proprietario dell'orsetto piangesse, questo robottino sarebbe perfino in grado di porgere un fazzoletto.

In Giappone vogliono "testarlo" all'interno di case di cura per anziani. Io li immagino tutti a guardarsi tra loro per confrontare le reazioni del reciproco orsetto in base alle loro emozioni.

Quindi sempre meno contatto umano, sempre meno contatto cmq vero e vitale (un cane o un gatto ti danno cmq una compagnia vera anche se non parlano, e affetto reale mentre l'orsetto di fatto reagisce meccanicamente e quindi simula un'emozione che non prova minimamente).

Onestamente sento questa innovazione come qualcosa di terribile. Ho sentito un morso allo stomaco ed un groppo in gola nel leggere questa notizia e non ho potuto fare a meno di parlarvene. Soli da piccoli se li si lascia troppo attaccati a computer ma soprattutto playstation (salvo non giochino con altri amichetti ovviamente, cosa più salutare in tal caso), ed in compagnia di un robot da vecchi. Agghiacciante.

Scusate, forse oggi si poteva scrivere d'altro, di notizie anche di respiro più internazionale, come per es. "la spazzatura di Stato greca"; ma francamente sentirmi dire da Standard & Poors che i titoli greci sono carta straccia dopo lo scandalo della Goldman Sachs mi infastidisce. E poi queste notizie mi sanno tanto di manovre ad hoc: é roba da pazzi, come se non si fosse mai saputo che acquistare un titolo di stato greco fosse più rischioso che comprarne uno tedesco o francese. Ma secondo voi perché spesso si investe in obbligazioni di Paesi Emergenti (leggasi titoli di stato di paesi in via di sviluppo come India, Ecuador, Argentina, Russia, Cina, Brasile, ecc..)? Semplice perché essendo maggiore il rischio di non vedersi rimborsata l'obbligazione da parte di quei Paesi che l'hanno emessa a causa del loro forte debito con l'estero nonché a volte anche per la scarsa stabilità governativa e politica che vivono al loro interno, ci sono, per invogliare gli investitori, tassi di interesse sensibilmente più elevati. Ed allora adesso vengono a dirmi che i titoli di stato della Grecia (Grecia che non sarà la Turchia o l'Argentina ma insomma neanche la Francia o la Spagna...) sono spazzatura???? Ed il mondo intero di fronte a questo annuncio (parliamo di Borse non di gente inesperta) cosa fa? Cade dalle nuvole e si straccia le vesta facendo precipitare in picchiata i listini europei! Trovo il tutto patetico ed anche un po' subdolo!

Ecco perché oggi ho voluto soffermarmi su una notizia diversa, più piccola, più intimista, più legata al quotidiano ma terribilmente più vera e dolorosa.
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lunedì 26 aprile 2010

OPINIONE DEL ROCKPOETA: L'U.E. Decida.

Prima fanno gli europeisti anche contro la volontà di molte popolazioni ( vedi l'Irlanda ma non solo). Poi decidono sempre sopra le nostre teste di allargare l'Unione Europea facendo entrare anche nazioni come Romania, Polonia e tante altre che sono più indietro economicamente rispetto ad altre come Spagna, Francia, Germania....

Poi succede che la Grecia va in crisi; crisi preannunciata visto che già poco tempo fa anche altre nazioni più forti (ed anche noi) hanno sfiorato questo tipo di crisi (sfiorato: nel nostro caso possiamo tranquillamente affermare credo che abbiamo rischiato seriamente di vederlo concretizzato...) e che accade? Che quando si tratta di dimostrare che si é davvero un'UNIONE Europea, e si deve soccorrere il più debole, molti si tirano indietro. La Germania é l'esempio di turno ma non é certo l'unica Nazione a pensarla così. Facciamo eccezioni noi ma credo che sia soprattutto per un comportamento di convenienza: poiché di fatto tra noi e la Grecia la differenza non é poi tanta, Tremonti spera che dando il buon esempio se poi un giorno ci trovassimo noi nella stessa disperata situazione in cui versa la Grecia, altri saprebbero e vorrebbero aiuatarci....

Sulla complessa elucubrazione strategica di Tremonti non mi soffermo, mentre mi interessa puntare il dito sull'UE che se per certi aspetti é sicuramente una realtà positiva, per molti altri invece fa risaltare una volontà di realizzare un governo transnazionale che possa decidere per noi cittadini su tutto con il rischio concreto di non essere più noi a poter tentare sia pure minimamente di influire su decisioni e scelte dell'Esecutivo ma di assistere letteralmente a leggi calate dall'alto del Palazzo di Bruxelles senza poterci fare più nulla. La modifica della Costituzione Europea di cui tanto nei blog si é parlato é stato un esempio paradigmatico al riguardo.

L'U.E. decida quindi cosa vuole diventare da grande: se un vero organismo politico transnazionale che senza stravolgere gli Stati Membri li riunisce per permettere loro di essere più forti tutti insieme anche su questioni internazionali ( di e per portare la pace si spererebbe) e che quindi in circostanze come queste della Grecia, fa fronte comune per aiutare lo Stato membro in difficoltà, oppure solo un centro di potere per gestire più facilmente i cittadini che sono al suo interno, curando gli interessi commerciali ed economici degli Stati Membri più forti e più ricchi.

E' chiaro che il secondo modello qui prospettato di U.E. a me non interessa e sinceramente, moneta unica ed Erasmus a parte, tornerei di corsa ad un'Europa liberata dall'Unione e con i suoi antichi problemi e le sue vecchie divisioni (peraltro ancora esistenti anche dentro l'U.E.) ma almeno, per noi cittadini, senza un padrone in più a cui dover sottostare.
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domenica 25 aprile 2010

L'Angolo del Rockpoeta: Resistenza Contemporanea

25 APRILE 1945

L'Italia é liberata grazie anche alla Resistenza.


25 APRILE 2010

Adesso liberiamo noi stessi dall'ipocrisia dei nostri tempi:

Basta Guerre tra poveri!

Oggi Resistere deve significare essere solidali con chi ha bisogno
E combattere chi veramente opprime i più deboli.


Loro ed altri ancora...

RESISTENZA CONTEMPORANEA

Dentro un carcere per scelta
Perché non avere lavoro é come essere schiavi

Protesta ad oltranza
Per resistere
Per vincere
Per affermare un loro diritto.

Dentro un monolocale
in quindici
Per non essere cacciati via
In silenzio per non essere scoperti
Per non essere rimpatriati
Per resistere.

In Piazza
Per ricordare
Per lottare per l'oggi
Per non arrendersi.

Anche noi, come loro
Per Resistere.

DANIELE VERZETTI, ROCKPOETA
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venerdì 23 aprile 2010

L'Angolo del Rockpoeta: "Nigger"

Altri fatti recenti di guerra tra poveri mi hanno fatto riflettere. Neri, Rom, extracomunitari in generale, sono sempre più oggetto di tensione per quegli Italiani non per forza razzisti ,ma cmq istigati a diventarlo per la loro povertà quasi pari a quella dei primi nonché da una cassa di risonanza mediatica che li spinge disperatamente ad avere un nemico senza neanche essersi accertati prima se lo é davvero. Magari qualcuno lo é, più di qualcuno, ma tutti lo credo difficile.

Questa poesia la possiamo collocare, forse, in un futuro prossimo..... Per es. un ipotetico Marzo 2020...?

Nigger!

Mi chiamo Farouk
Mio nonno era un immigrato
Mio padre un magistrato morto nell'esercizio delle sue funzioni
Ed io un semplice poliziotto

Lo Stato ha dimenticato mio Padre
La criminalità dilaga
La povertà é la regola
E la classe dominante vive in poche aree protette nel Paese
Come fossero dentro riserve
Ma di ricchi...

Mio nonno era uno sporco negro
Mio padre un negro magistrato
Temuto
Da alcuni rispettato
E dalla mafia ucciso.

Ed Io sono solo uno sbirro negro
Perché alla fine negro lo resti sempre.

DANIELE VERZETTI, ROCKPOETA
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mercoledì 21 aprile 2010

OPINIONE DEL ROCKPOETA: La Prova Scientifica ...

Quando ho fatto questo post ho giustamente attaccato in modo deciso l'assurda teoria espressa dal Cardinal Bertone, secondo la quale la pedofilia sarebbe legata (e questo quindi varrebbe anche per i preti) all'omosessualità e non, nel caso specifico dei preti stessi, al loro celibato forzato.

Mi sono però anche reso conto che, per quanto strampalata fosse quella tesi e per quanto non sia per nulla dimostrabile, io non mi sono cmq comportato da "scienziato" scrupoloso...

Una tesi così "brillantemente" esposta da Bertone andava cmq anche confutata con una prova "scientifica" che dimostrasse la caducità della tesi medesima.

Ecco che quindi mi sono dato da fare per "rimediare" a tale "errore".....

E ci sono riuscito.

Don Luciano Massaferro parroco di Alassio é stato arrestato nel dicembre scorso e rinviato a giudizio adesso (prima udienza del processo si terrà il 24 maggio presso il Tribunale di Savona) con l'accusa di pedofilia per aver abusato sessualmente di una chierichetta di undici anni all'età dei fatti (ora sembra che ne abbia 13). Ecco quindi che questa notizia smentisce ahimé per Bertone, la tesi da lui esposta in Cile. Sembra quindi definitivamente possibile affermare con forza che la pedofilia nell'ambito ecclesiastico sia più colpa dei preti (o se volete del loro celibato forzato) che del fatto di essere omosessuali (cosa di cui peraltro non dubitavo).

Vedremo poi il processo cosa stabilirà ma l'accusa sembra essere molto convinta delle parole della bambina che ha distintamente raccontato tre episodi diversi nei quali Don Luciano avrebbe abusato di lei. Peraltro questo non é certo, purtroppo, un caso isolato.

Forse sarebbe ora che la Chiesa tutta decidesse di fare pulizia al suo interno e non esitasse davvero più a collaborare con la giustizia italiana per consegnare queste spregevoli mele marce alle forze dell'ordine per essere processate e giudicate secondo la legge.

Per cercare finalmente di tornare a fare in modo che le parole "legge" e "sentenza" possano nuovamente riuscire a potersi ricongiungere serenamente con la parola "giustizia".
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lunedì 19 aprile 2010

OPINIONE DEL ROCKPOETA: I Nuovi Gialli Mondadori E...Video-sorpresa Finale!

Vi ricordate i gialli mondadori di una volta? Quelli con la copertina "gialla" appunto :-)))?

In questi giorni si assiste ad una nuova "pubblicazione" di quel filone. Protagonisti: Marina Berlusconi, Saviano ed anche il Premier sia pure più a distanza...

Ed adesso vediamo come andrà a finire. Le parole di Marina Berlusconi che Saviano riporta citandole in parte qui hanno allarmato l'autore di Gomorra. Vedere che dopo le accuse strampalate ed al contempo mirate, nella loro aggressiva portata, a screditare l'autore di Gomorra da partre del Cav., Marina Berlusconi ha cercato di "mediare" affermando che "Sappiamo tutti quanto abbia pesato l'omertà nella lotta alla criminalità organizzata.... ma certo una pubblicistica a senso unico non é il sostegno più efficace per l'immagine del nostro Paese" ha chiaramente fatto suonare un campanello d'allarme in Saviano ed anche in tutti noi. Peraltro, io già mi ero incuriosito nel vedere pubblicare "La parola contro la Camorra" (libricino più dvd) da Einaudi Stile Libero. Ora é vero che, azionariamente parlando, Einaudi é "roba" di Mondadori, ossia é assolutamente in mano alla Famiglia Berlusconi, ma cmq é in parte una parrocchia leggermente diversa; bilianci separati, direttori editoriali differenti... insomma un qualche distinguo é possibile farlo....

Pronta peraltro la replica dell'establishment della Mondadori che dichiara di appoggiare pienamente Saviano (anche perché quello lì fa vendere e poi fa prestigio averlo con sé.)

E' un preoccupante segno dei tempi vedere che perfino Saviano debba quasi sentirsi minacciato più dal suo Editore (sia pure su piani differenti) che dalla criminalità organizzata...

La nausea é tanta ed allora ora facciamo uno stacco di spessore e di grande qualità. Danilo alias Giudaballerino si é liberamente ispirato all'ultimo video di Rockpoeta On The Road ed ha realizzato il brevissimo video che vedrete qui sotto e che potete ammirare anche sul suo blog:

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giovedì 15 aprile 2010

OPINIONE DEL ROCKPOETA: Delirio Vaticano II

Si parlava di silenzio nella poesia del post precedente.... si parlava di silenzi colpevoli, omertosi.... A volte a stare in silenzio però si farebbe una miglior figura ma si sa la lingua del Cardinal Bertone ha parecchi problemi nel tenersi a freno.

E così in una recente intervista ad una radio Cilena, l'esimio figuro ha dichiarato che la causa di tutti questi casi di pedofilia (perché ora ammettono che ce ne sono, finalmente!) non sono dovuti al celibato dei preti ma all'omosessualità. Afferma pure che ci sarebbero studi "scientifici" al riguardo.....

Del mio disgusto ne parliamo dopo, ed invece ci "divertiamo" a prendere per buona la teoria di Bertone.

Allora partendo dal suo assunto e vedendo il comportamento del Santo Padre potremmo dire che: l'omosessuale é pedofilo; I preti pedofili sono omosessuali. Ratzinger é pedofilo (o omosessuale e pedofilo a scelta vostra...)

Che dite, e' un sillogismo assurdo? Vero, proprio come le deliranti parole di Bertone. Solo che il Santo Padre quegli orrendi delitti li ha coperti eccome!

Io sono sconcertato. Invece di assistere a Concilii, siamo testimoni di deliranti farneticazioni sempre più aggressive e fasulle. E pensare che in questi giorni stavo meditando un post più speranzoso, che tendesse la mano ad una Chiesa che sembrava voler collaborare finalmente con le autorità giudiziarie per consegnare loro quella marmaglia schifosa di tonache viscide e indecenti.

Ed invece che ti leggo ieri su "La Stampa" a pag.13 in basso? La notizia che vi ho appena riportato.

Fior di professionisti hanno peraltro affermato che le teorie psichiatriche a cui allude Bertone sono del tutto prive di fondamento medico e scientifico.

Sono allibito ma la volete sapere l'ultima chicca qual é? Il 19 Aprile qui a Genova (ma penso ovunque forse in Italia) si celebrerà nel Duomo di San Lorenzo una veglia di solidarietà nei confronti del Santo Padre, come se fosse lui ad aver bisogno di protezione..... A celebrarla una figura genovese di spicco che voi non vi sognate neanche eh eh: Il capocosca della CEI nonché Vescovo di Genova Don Angelo Bagnasco.

Curioso questo nostro mondo che protegge chi già é forte e può benissimo difendersi da solo. Un mondo che protegge i carnefici e non le vere vittime.

A volte mi pare che siamo tutti come tante piccole Alice in Wonderland: perché il mondo alla rovescia é qui.
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martedì 13 aprile 2010

Rockpoeta On The Road: "Parliamo Del Silenzio"

Ultimo appuntamento per ora con Rockpoeta On The Road. Chissà magari in seguito ci potranno essere altre sorprese......

QUI potete leggere la poesia da me interpretata nel video di oggi.

Buona Visione Netpueblo! :-)))



Nel caso ci fossero problemi su youtube o cmq per chi volesse vedere il video anche in HD basta cliccare su VIMEO

E' davvero tutto. Vi ringrazio per l'affetto con cui mi avete seguito in questa "avventura" :-))) e vi attendo cmq sempre qui in questa Agorà dove siete i benvenuti.

A presto.
Daniele il Rockpoeta
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lunedì 12 aprile 2010

OPINIONE DEL ROCKPOETA: Poche Parole Soltanto...(Emergency)

Il caso dei tre operatori di Emergency rapiti (due medici ed un logistico) in Afghanistan credo lo abbiate tutti ben presente. Onestamente fino a prova contraria non credo assolutamente ad una parola delle accuse mosse a quei tre operatori. Certo le mele marce possono annidarsi ovunque, ed in tal caso se fosse così, sarebbe giusto allontanarli e prendere le giuste misure contro di loro. Ma anche in tal caso non sarebbe certo amissibile utilizzare questo espediente per gettare fango su un'organizzazione importantissima come Emergency. Vi ricordo intanto che c'é da firmare sul sito di Emergency un appello (precisamente QUI) ma oltre a questo io vorrei dire poche parole soltanto.

Quello che trovo scandaloso é l'immobilismo ed il quasi assoluto silenzio del nostro Governo che quasi potrebbe lasciare presupporre (spero non anche nelle conclusioni) un nuovo caso "Ilaria Alpi".

A questo punto se l'apparente paralisi dell'esecutivo italiano continuasse in modo così costante e pernicioso, il dubbio legittimo di un coinvolgimento nostrano in questo avvenimento come accadde con la giornalista italiana uccisa in Somalia, non mi appare del tutto peregrino.

E' tutto. Poche parole amare, rabbiose, di sdegno ma lucide e seriamente meditate.

Daniele il Rockpoeta
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venerdì 9 aprile 2010

L'Angolo del Rockpoeta: "La Regola del 3"

Oggi applichiamo la regola del 3. Tre numero perfetto, tre che rappresenta la Santissima Trinità. Ed allora nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo... partiamo

Nel nome del Padre...

La storia non so quanto sia nota. Il videodocumentario si chiama "Unrepentant". Chi ha portato alla luce questa cosa si chiama Kevin Annett. Tra il 1922 ed 1944 Indiani vennero di fatto letteralmente deportati in Scuole Residenziali Cattoliche Canadesi... e lì dentro...

Sam di non "Non contro ma per" ha riportato questa terribile storia. Un orrore senza fine con la complicità del Governo Canadese. Il tutto accadeva dentro certe "scuole residenziali cattoliche".... E' straordinario come si danno nomi "sereni" a certi luoghi d'orrore e odio. Il video integrale lo trovate QUI

LA SACRA ALLEANZA

Schiena nuda
Cinque anni
Indiana
Segregata e frustata.

Jenny was her name.

Buchi nelle mani
Puniti per un sorriso
Aiutati se delatori
Umiliati per ricordare il loro idioma.

Abusati
Uccisi
Sterminati.

Governo Canadese e Chiesa Cattolica
Una "Sacra Alleanza".

Barbecue di piccoli corpicini
Orrore dentro giardini ordinati
Scuole residenziali cattoliche
Per imparare a soffrire.

Cinque anni
Schiena nuda
Un colpo di frusta all'altezza del collo

Stesa a terra non si rialzò più.
Sua sorella era presente.

Jenny was her name.

DANIELE VERZETTI, ROCKPOETA
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.....Del Figlio....

Notizia laica: e qui mi rifaccio ad un altro blogger ed amico CHIT: é importante dare grande cassa di risonanza a questa notizia: di fatto il Governo (cito testualmente dal suo post) "con decreto ministeriale del 30 marzo 2010 e pubblicato a tempo di record sulla G.U. del 31 marzo 2010 N.75 ha pensato bene di sopprimere le tariffe agevolate postali per tutte le organizzazioni del settore no profit"

Questo comporta che per es. Organizzazioni come Save the Children o Amnesty si troveranno a subire grosse ripercussioni economiche. Vi invito a leggere più in dettaglio il suo post e firmare la petizione promossa proprio da Amnesty ed il cui link trovate proprio sul post di Chit. Auspico seriamente anch'io che a questa bestialità sia posto rimedio presto.
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E dello Spirito Santo...

Io del Carcere di Sulmona ne avevo già parlato in questo mio post. Ma vedo che le cose intanto non cambiano ed i morti anche là dentro continuano ad esserci....

Amen.

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giovedì 8 aprile 2010

OPINIONE DEL ROCKPOETA: Lega Everywhere?

I sintomi sono gli stessi. Crisi, disoccupazione, una multinazionale (la Ford) che nel suo impianto impiegava in passato fino a 40.000 lavoratori e che oggi invece ne ha solo 4.000.

Un paese piccolo, oserei dire di provincia, gente che si sente minacciata dal costante arrivo di quelli che chiamiamo "extracomuniatari". Si sente minacciata per il lavoro, dalla loro semplice presenza. Dalle case che vengono loro date priviliegiandoli o forse semplicemente mettendoli alla pari dei concittadini ivi residenti da generazioni...

Forse non lo immaginerete mai, ma siamo a Dagenham in Inghilterra, poco fuori Londra e non in Italia.

Stupiti? E' vero che in Europa abbiamo avuto reazioni xenofobe forti che hanno portato ad autentiche rivolte come poi é accaduto in Francia per esempio, ma é anche vero che forse in Inghilterra non ce lo saremmo in parte aspettato.

Soprattutto, almeno per quanto mi riguarda, non avrei mai pensato che sarebbe potuto nascere in Inghilterra il B.N.P.

BNP é un acronimo che sta per British National Party. Cosa vogliono? Più lavoro per gli inglesi (nella fattispecie per i cittadini di Dagenham) rimpatriare gli illegali e fermare l'immigrazione.

Non vi sembra di avere già sentito queste proposte? Magari qui, da noi, dalla Lega?

Certo, neanche gli inglesi più stolti e obnubilati dalla birra bevuta al pub nonché accecati dalla rabbia, penserebbero mai a creare la "British Padania" per es. Creando lo Stato del Sussex. A quel livello non ci arrivano neanche loro. Sono molto orgogliosi di essere Britons. Ovviamente parlo degli inglesi e non faccio riferimento a scozzesi e gallesi i quali però vorrebbero essere anch'essi uno Stato e non dividersi al loro interno come tante Signorie....

Questa notizia di cui vi sto parlando l'ho letta ed appresa dal Time magazine di fine marzo e mi ha colpito al punto dal volerne discutere qui in questo spazio con voi.

Credo infatti che una piccola e scontata riflessione debba esserci: il fatto che da noi le Lega si esprima in modi anche talvolta "ruspanti" non significa che debba essere sottovalutata. Molti purtroppo si ritrovano in quanto viene affermato dai fazzoletti verdi. E la sinistra in parte ha le sue colpe perché una cosa vera Tosi (Sindaco di Verona se non erro e leghista) nell'ultima puntata in ordine temporale dell'Infedele di Lerner l'ha detta: loro sanno ed hanno saputo (magari nel modo sbagliato se volete o forse anche no, dipende da situazione a situazione credo) catturare i consensi dei precari e di molti lavoratori che si sentono a rischio licenziamento e non vengono minimamente considerati. E' vero che tutto questo non deve creare un alibi per scegliere la Lega e certi suoi atteggiamenti, ma il dato di fatto - e questo io sto analizzando - é, mi pare, incontrovertibile e non lo si può negare che ci piaccia o no.

Penso a quei lavoratori sardi che stanno occupando da più di 40 giorni se non erro l'Asinara (e non sono leghisti lol) per proteggere se stessi e le loro famiglie dal baratro. I media si stanno adesso interessando a loro ma ancora nulla succede di concreto. Eppure non hanno iniziato ieri questa loro forma di resistenza...

Allora, credo di poter affermare, se volete un pizzico provocatoriamente, che é proprio dell'estblishment di sinistra (o pseudo tale quando parliamo del PD) nonché degli altri partiti esistenti, la colpa principale per questo humus che ha portato a questi atteggiamenti xenofobi.

Da un lato infatti abbiamo un disinteresse generale per la condizione dei più poveri, dall'altro un eccesso anche di buonismo (questo più a "sinistra") che infastidisce coloro che vedono in realtà che non si può, come ho già detto più volte, generalizzare anche in senso positivo. Una etnia non può essere tutta fatta di assassini e persone malvagie ma neanche interamente di Santi....

Credo che il dato da considerare, non é capire dove stiano andando i Governi (il B.N.P. é di fatto un partito appena nato che cercherà di avere e trovare consensi mentre la Lega é già più affermata, radicata e storicamente datata) ma più di tutto avere il polso della gente e di cosa prova, avverte, vuole e quindi, se si stanca, di come può anche essere disposta ad ottenerlo.

Ed allora, mi chiedo, esiste un rischio concreto anche a medio terimine, di vedere nascere e svilupparsi partiti non di estrema destra come Le Pen in Francia, ma di fatto "puliti" e "moderati" (almeno per come vogliono affermare di apparire) che possano farsi strada perentoriamente in Europa per tinteggiarla di colori diversi ma non mischiati, ossia "ognuno a casa propria"? C'é spazio per un'Europa non più arcobaleno nel colore della pelle e nella possibilità di lavorare al di fuori del proprio Paese d'origine? Esiste la possibilità che possa in parte frantumarsi lo stesso principio di Europa unita e di circolazione non dei beni ma del "materiale umano" ossia delle persone stesse (addirittura europee) per studiare e/o lavorare?

A voi la risposta a questi quesiti. Io dico solo che mi sento sempre più come un astronauta uscito per riparare un danno alla navetta e che ha visto rompersi il cavetto che lo collegava alla stessa e quindi giace alla deriva nello spazio. E chissà che forse vagare nello spazio anche se in stato di incoscienza, sia perfino meglio che rientrare dentro quella navetta...

Daniele il Rockpoeta
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martedì 6 aprile 2010

Rockpoeta On The Road: "2984"

Eccoci al penultimo episodio di Rockpoeta On The Road: il titolo dice tutto ed é un chiaro riferimento a 1984 di Orwell.

Cmq per capire un po' meglio anche da cosa é stata ulteriormente isipirata la mia poesia e per venire incontro a "numerose richieste" lol, vi lascio il link al post dove potrete anche trovare il testo di questa poesia che reciterò nel video. Peraltro, tengo a precisare che ad eccezione di Ologramma, tutte le poesie di Rockpoeta On The Road le trovate sul mio blog, già postate in precedenza.

Buona Visione!



Nel caso ci fossero problemi su youtube o cmq per chi volesse vedere il video anche in HD basta cliccare su VIMEO

E' tutto. Per il prossimo episodio vi aspetto martedì prossimo.

Daniele il Rockpoeta
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sabato 3 aprile 2010

OPINIONE DEL ROCKPOETA: "Pasqua Senza Resurrezione" Auguri Cmq.

Devo proprio? Devo proprio fare gli auguri di Pasqua?

Da un lato sì anche perché sono molto affezionato a tutti voi. E quindi vi abraccio fortissimo tutti di cuore. Augurio che estendo con tutta la mia anima anche ai vostri familiari ed a tutte le persone che voi amate.

Certo non posso non sottolineare amaramente che per alcuni sarà una Pasqua con morte ma senza resurrezione....

Di solito si dice che in Italia c'é un clima irrespirabile. A Civitavecchia oggi lo é sicuramente e non solo in senza metaforico. Intanto un operaio é morto e tre sono intossicati.

Sale così a tre il numero dei morti sul lavoro all'interno di quell'impianto dal 17 ottobre 2007 ad oggi.

Alle famiglie coinvolte loro malgrado nella disgrazia di oggi va il mio più sentito abbraccio per una Pasqua di solidarietà. Abbraccio che estendo anche ai tre operai intossicati ed a quelli rimasti cmq coinvolti in questa esplosione, nell'augurio che possano riprendersi al meglio e presto.

Daniele il Rockpoeta
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giovedì 1 aprile 2010

Le Interviste Del Rockpoeta: Fabianna Tozzi Daneri

Chi é Fabianna Tozzi Daneri, per chi mi segue anche solo da un lasso di tempo recente, é cosa risaputa: Presidente dell'Associazione Trans Genere già da me intervistata in occasione della manifestazione che si tenne lo scorso 10 ottobre a Roma , organizzata ed indetta dal movimento lesbico, gay, bisessuale e transgender per dire basta alla continua violenza che colpisce tutti nonché per rivendicare rispetto ed uguaglianza. Ho avuto l'occasione in questi giorni di poterla nuovamente intervistare personalmente. Ed é con mia gioia ed onore che vi riporto qui di seguito la nostra "chiaccherata".

Rockpoeta: Allora, Fabianna Tozzi Daneri; in primo luogo facciamo subito chiarezza su un punto che per me é chiarissimo ma ho visto non lo é per tutti: ti chiami Fabianna con due "n" e non Fabiana come molti dicono.

Fabianna: Certamente, Fabianna con due "n" ; se vuoi ti svelo anche il "segreto" di "Fabianna

Rockpoeta: Dai, forza, facciamo uno scoop! (risata di entrambi)

Fabianna: Trovo che il suono di questo nome sia molto bello e poi il nome che io avevo scelto di adottare era Anna che trovo sia un nome bellissimo....

Rockpoeta: Ah, Anna.... é il nome di mia madre.

Fabianna: Ma davvero!? ... Beh io non volevo però rinunciare al mio nome che era Fabio ed allora così parlando un po' con un mio carissimo amico, abbiamo pensato a quale sarebbe stato il mio nome d'adozione ed abbiamo pensato che Fabiana non andava bene anche perché non é un nome che amo moltissimo, Fabianna invece dentro ha... ecco diciamo che questo nome transgender mi piace molto.

Rockpoeta: Beh io, come molti lettori del mio blog già sanno, ho avuto l'onore di intervistarti a ridosso della manifestazione del 10 ottobre 2009, intervista alla quale rimando per tutti coloro i quali invece ancora non sappiano chi sei (cosa difficile sei visto che sei cmq piuttosto conosciuta). La prima domanda quindi non può che essere una sola: cosa é successo da allora? Ci siamo lasciati allora ci rivediamo oggi: cosa é cambiato?

Fabianna: Cosa é successo? Sempre troppo poco negli ultimi tempi anche perché abbiamo avuto modo poi di fare quella intervista prima della manifestazione, manifestazione poi molto importante perché voleva essere accogliente per tutti i tipi di discriminazione: "uguali" era uguali nei diritti perché noi consideriamo la diversità un valore aggiunto una ricchezza fondamentale. Da allora ad oggi di cose tangibili magari ancora non ne sono successe; stiamo lavorando sempre sulla stessa identica piattaforma, abbiamo sicuramente preso contatti con le Istituzioni un po' a tutti i livelli, per cercare di portare avanti quella che é una battaglia fodamentale sui diritti delle persone e non soltanto delle persone LGBT, ma di tutte le persone; quindi continuiamo a lavorare.

Rockpoeta: La sensazione che ho spesso é che ci sia una sorta di "accettazione" dei transgender se famosi. E' come se avendo raggiunto cmq un certo status fossero almeno "tollerati" mentre il problema più grave resta per tutti gli altri per tutti coloro che vivono quotidianamente la realtà oscura di tutti i giorni: quali possono essere i modi per riuscire a "educare" la gente a capire che siamo tutti esseri umani uguali e sconfiggere la diffidenza quando non anche l'intolleranza verso i transgender?

Fabianna: Con la conoscenza, facendo informazione e cultura su queste tematiche: le persone discriminano ed usano violenza soprattutto in tutte quelle situazioni dove c'é il vuoto dell'ignoranza e non c'é perfetta comprensione mentre c'é la paura e di conseguenza poi lo stigma sociale. Per quanto riguarda il discorso legato ad una persona transgender famosa che ha più facilità, beh questa é una situazione comunque legata non solo alle persone transgender ma legata anche a qualsiasi tipo di persona peché si sa perfettamente che una persona che ha successo e famosa ha una vita decisamente più agiata dal punto di vista del riconoscimento, però ovviamente per quanto ci riguarda il lavoro più importante da fare é quello legato al farci conoscere, il che, é anche vero, può spesso essere un'arma a doppio taglio; infatti abbiamo visto che l'affaire Marrazzo e l'indigestione che abbiamo fatto di persone trans nei media, in televisione e sui giornali sono stati altamente nocivi perché comunque quello che si voleva rappresentare non era la persona trans ma era uno scoop, un vizio, una marginalità che comunque ha ben poco a che vedere con l'identità di genere e le persone trans. Per cui sicuramente poi la chiave di volta sarà quella di riuscire, non soltanto attraverso le associazioni ma attraverso anche le Istituzioni, una vera e propria campagna di conoscenza nei confronti dell'identità di genere.

Rockpoeta: Bene, di fatto hai in parte anche già risposto, senza saperlo, alla mia domanda successiva. Infatti tu hai più volte sottolineato in un'intervista molto interessante rilasciata a Rainews24 il 20 novembre scorso, che abbattere il muro di ignoranza e quindi fare cultura e aprire alla conoscenza del mondo trans sia una fondamentale chiave di volta: però, oltre a campagne anche pubblicitarie di sensibilizzazione in tal senso - tu citavi in quell'intervista Mara Carfagna alludendo alla campagna in tal senso fatta per combattere l'ignoranza del prossimo verso il mondo gay e dicevi che sembrerebbe esserci in cantiere anche una stessa iniziativa per i transgender - quali possono essere le strade percorribili per cambiare la mentalità di tanti ed abbattere questo steccato fatto di diffidenza e paura?

Fabianna: Allora, non é sicuramente un lavoro facile ma é sicuramente comunque un aspetto fondamentale per la civiltà e la democrazia nel nostro Paese che riguarda e deve riguardare tutte le persone, non soltanto le persone trans. Per cui gli strumenti da mettere in campo sono quelli volti a cominciare a fare questo tipo di informazione fin da piccoli nelle scuole. Lì sicuramente stiamo assistendo, tra l'altro, oltre all'ondata di violenza degli ultimi tempi anche a quella piaga che é il bullismo nelle scuole, per cui il poter fare opera di sensibilizzazione in tal senso dentro le scuole sarebbe un passo importantissimo. Che poi é quello che succede già in tante parti d'Europa e che ci permetterebbe di cominciare quest'opera di sensibilizzazione da quelli che dovrebbero essere i posti deputati per la formazione della persona. Al riguardo, sicuramente le scuole sono il primo luogo da cui partire, ma dovrebbe trattarsi comunque di un discorso quotidiano che entri veramente nel tessuto della società; noi vediamo che in realtà spesso non veniamo rappresentati come in realtà siamo. E' chiaro che non c'é soltanto l'aspetto dei media: le scuole, il lavoro - per cui sensibilizzare anche poi i Sindacati-, ecc... quindi si tratta di un impegno che dovrebbe veramente essere a 360° perché poi in realtà non si pensa alle persone trans in quanto persone ma in quanto trans ed é questo il grave errore, ed allora ovviamente la persona trans oltre ad essere tutelata come tale deve anche essere tutelata in tutti quei settori della vita quotidiana come appunto la scuola, il lavoro e tutto il resto.

Rockpoeta: Perfetto. la legge oggi accetta il cambio di identità di genere soltanto di fronte all'evidenza dell'operazione: tu sei d'accordo su questo o ritieni che il legislatore dovrebbe invece intervenire per tutelare l'identità mentale dell'individuo al di là di quella meramente fisica?

Fabianna: Sì, detta anche identità di genere. Assolutamente, é necessario un intervento in tal senso. E' una delle battaglie che cerchiamo di portare avanti comunque ed é fondamentale e lo spiego in modo anche molto semplice affinché possa essere fruibile per tutti. E' fondamentale, e questo succede nella maggior parte dei Paesi Europei già con delle leggi, poter cambiare il proprio nome ed il proprio genere sui documenti a prescindere dall'intervento sui genitali. Perché questo é particolarmente importante? Perché ci sono delle persone che cominciano un percorso di transizione e possono anche trovare poi la loro identità di genere senza arrivare all'intervento poi sui genitali, in quanto nel quotidiano tutte le persone che, come me per es. hanno un aspetto femminile e magari sulla loro carta d'identità c'é scritto Mario invece che Maria, ovviamente hanno problemi poi ad andare a ritirare un pacco alla posta, a prenotare una camera d'albergo o accedere al mercato del lavoro proprio per quello stigma sociale del quale parliamo. Questo sarebbe, pertanto, uno strumento importante che é chiaro che non sarebbe risolutivo però potrebbe aiutare le persone trans ad integrarsi maggiormente. Peraltro l'identità di genere é una variante naturale e come tale dovrebbe essere comunque certificata.

Rockpoeta: Parliamo di lavoro: ti faccio una domanda un po' provocatoria: vista la grande difficoltà che hanno i transgender a trovare un lavoro normale dovendo poi molte e molti prostituirsi per vivere, saresti favorevole ad istituire per legge una sorta di numero fisso di assunzioni per es. nelle grandi aziende anche per i transgender come accade per i disabili?

Fabianna: Beh no, non particolarmente. Io, noi, la nostra Associazione ovviamente é aperta e discute molto su quelle che possono essere le modalità d'inserimento sociale delle persone trans. Questo tipo di strumento non so quanto potrebbe in realtà poi giovare alle persone trans stesse; io sono molto più orientata magari a cercare di dar la possibilità a queste persone di poter finire gli studi: nello specifico ci sono molte persone che sono iscritte all'università e dopo abbandonano perché nel loro libretto, necessario per poter sostenere l'esame, c'é magari ancora il nome anagrafico e non d'adozione per cui cerchiamo di mettere in atto tutti quegli strumenti per cercare di avere delle pari opportunità in tutti i campi; creare una sorta di corsia preferenziale a me in qualche modo spaventa anche perché le persone trans non hanno in sé il problema di non essere all'altezza: magari ci sono persone che possono anche non esserlo però sono come tutte le altre; l'identità di genere non é una limitazione. E' chiaro però che visto il momento molto grave storico, in questo momento esiste anche un'urgenza di dover tutelare le persone in tutti i campi compreso quello del lavoro: al riguardo, per esempio, mi viene in mente che in Toscana con la regione Toscana ed in collaborazione con i centri d'impiego, abbiamo portato avanti un progetto che ha permesso a molte persone trans di poter frequentare un corso di qualificazione professionale, pagato con denari pubblici, e molte di queste persone adesso hanno trovato un impiego. Ecco trovare magari delle situazioni che non ci facciano di nuovo sentire persone, cittadini di Serie B.

Rockpoeta: Se tu e tuo marito voleste adottare un bambino, per la legge italiana potreste farlo e a quali eventuali condizioni? Il fatto di essere sposati solo civilmente comporta problemi al riguardo? E se sì solo per voi o in generale per ogni coppia sposata non anche in Chiesa? (e potreste anche battezzare il figlio?) Da questo punto di vista che eventuali problematiche esistono?

Fabianna: Beh, io ho fatto un intervento di conversione sessuale per cui a tutti gli effetti legali sono una donna, sono sposata per cui avremmo potuto provare a chiedere in affido un bambino. Non so se il fatto di essere sposati solo civilmente sia un ulteriore problema poi all'accesso all'adozione ma questo non mi risulta perché, da questo punto di vista, l'adozione dovrebbe essere laica un po' anche perché non la si deve chiedere alla Santa Sede (risata di entrambi), però sicuramente ci sono degli enormi problemi ad avere accesso all'adozione. Noi ne avevamo parlato ed anche preso in considerazione diversi anni fa l'ipotesi di adottare un bambino; poi abbiamo rinunciato ma non perché non lo volevamo ma perché questo avrebbe voluto dire, proprio per le difficoltà esistenti per adottare, di impegnare parte della nostra vita solo ed esclusivamente per quello. Io conosco moltissime coppie che hanno adottato poi un bambino, le quali hanno sacrificato anche 10 - 20 anni della loro vita per riuscire ad ottenerlo. Noi siamo già sufficientemente genitori da questo punto di vista perché sia io che mio marito ci occupiamo comunque del prossimo e per quanto mi riguarda poi, lavorando anche in un consultorio, praticamente tutte le persone che vengono lì sono figli e figlie in parte anche mie. Ci sono anche molte persone giovanissime che ci cercano.

Rockpoeta: Con quest'ultima domanda voglio invece lasciarti lo spazio per parlare di eventuali iniziative importanti che state portando avanti come Associazione Transgenere e delle quali tu sia interessata a parlarci. In sostanza, la solita domanda finale a tema libero.

Fabianna: Sì, allora, con un paio d'ore penso di sbrigarmela (risata di entrambi) Beh in un caso come questo mi ci vorrebbe la segretaria. E'una battuta ma va detto che stiamo lavorando davvero su tantissimi fronti. La nostra Associazione, non ho problemi a dirlo, in questo momento forse é la più rappresentativa in Italia per quanto riguarda la tutela dei diritti delle persone trans. Come dicevo prima abbiamo anche un consultorio ed in Italia ce ne sono soltanto due: oltre al nostro c'é quello del MIT di Bologna ed abbiamo un'enorme necessità che ci siano dei punti di accoglienza dove le persone possano venire ed in primo luogo davvero essere accolte e comprese nella loro specificità; poi, sicuramente, sono importanti anche tutti i vari servizi che proproniamo per cui l'eventuale supporto psicologico, quello psichiatrico, endocrinologico, quello legale. Anche perché c'é un vuoto enorme, una vera e propria voragine legislativa da questo punto di vista in quanto non ci sono leggi che in qualche modo tutelano questo tipo di percorso che già di per sé non é così semplice, e dovrebbero essere le strutture pubbliche ad occuparsi di questo. Il nostro Consultorio é in collaborazione con l'Asl 12 Versilia, con la regione Toscana, però poi di fatto tutto il lavoro viene organizzato dall'Associazione. Associazione che poi non ha chiaramente soltanto questo impegno, anche se si tratta di un impegno fondamentale, ma un'Associazione come la nostra é come se fosse un sindacato; é come se fosse un partito politico perché noi facciamo di fatto politica poi perché abbiamo continuamente a che fare poi con le Istituzioni e dobbiamo trovare insieme la modalità migliore per cercare di superare poi la discriminazione e lo stigma sociale che oramai c'é in tutti i campi. E non é che possiamo pensare da un giorno all'altro di poter cambiare le cose come non possiamo neanche pensare di fare un lavoro che deve essere condiviso con le Istituzioni , le altre associazioni, con la società civile senza valutare quello che é la realtà. Proprio parlando ieri Delia Vaccarello che é una giornalista dell'Unità sul discorso proprio legato al lavoro per esempio, é chiaro che noi non possiamo non pensare al momento storico particolare per quanto riguarda il lavoro nel nostro Paese e per quanto concerne la crisi economica. Ed allora il nostro problema di stigma sociale che abbiamo si somma alle difficoltà che tutti hanno oggi per entrare nel mondo del lavoro. E di queste problematiche non possiamo non tenerne conto quando operiamo altrimenti vorrebbe dire fare un lavoro a metà. E' importante poi inserire sempre tutte le nostre istanze nella società civile - proprio perché non esiste il mondo trans, di mondo ne esiste soltanto uno e quello é - ovviamente capendo anche poi quelle che sono le dinamiche economiche, politche e sociali del Paese, altrimenti ripeto si farebbe un lavoro a metà. Concludendo abbiamo in progetto, perché riteniamo proprio che ce ne sia bisogno, di aprire una sede in Liguria con uno sportello informativo, e questo lo faremo molto presto, nonché anche una a Roma ed un'altra a Napoli perché il Sud ha particolarmente bisogno poi di avere un'Associazione forte che tuteli le persone transgender. Continuiamo il nostro lavoro fondamentale di formazione, informazione aperta a tutti o mirata come sucederà a maggio proprio a Genova dove faremo un corso ai lavoratori della Provincia di Genova proprio sulle tematiche legate all'identità di genere. Questo é un lavoro sicuramente molto importante che faremo e poi é chiaro cercheremo di usare, come abbiamo fatto fino ad ora, anche tutti quei mezzi che ci permettono di far conoscere in realtà chi sono le persone trans perché a tutt'oggi si fa sicuramente ancora una grande confusione.

Rockpoeta: Io ti ringrazio sinceramente del tempo che mi hai dedicato per questa intervista. Grazie ancora ed a presto.

Fabianna: Figurati, grazie a te. E' stato un piacere.
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