Ieri a Ballarò Bindi ed Alfano, hanno iniziato forse a capire quali danni ha causato il dimenticarsi di fare politica vera in tutti questi anni.
Monti farà una riforma, se le voci che circolano saranno confermate, davvero drammatica, soprattutto sulle pensioni. Qui di rigore ne avremo molto, di equità nulla, di crescita ancor meno.
Ma i conti torneranno a posto, e poco importa se poi dovremo ancora rincorrere il debito che crescerà di nuovo dato che le spese ci saranno sempre e se non avremo crescita (leggasi ricavi , entrate o come preferite chiamarle) dovremo sopperire all'assenza della medesima con altri debiti. A quel punto, oramai, Monti sarà lontano, lui il suo compito l'avrà portato a termine e, per le cronache anche con successo; da quel momento toccherà pertanto alla politica raccogliere i cocci di una manovra tesa tutta al presente e non proiettata anche e seriamente in una progettualità di crescita futura.
Perché é questo che dovrebbe fare la politica. Agire sul presente ma anche (permettete il "veltronismo" linguistico lol) investire sul futuro per avere un Paese che possa progredire e che non arresti la sua crescita nel tempo.
E' anche ora di rendersi conto che la Germania non é il nostro padrone, che se muore Sansone (cioé l'Italia) morirannno anche i filistei. Perché se noi dovessimo uscire dall'euro, ipotizzando anche scenari difficili (ma é tutto da dimostrare, perché noi per es. a quel punto potremmo stampare moneta come fa l'Inghilterra che é fuori dall'euro e non sta poi alla frutta direi) anche la Germania ed altri Paesi europei avrebbero problemi. I titoli di Stato italiani che le loro banche hanno in pancia, ipotizzando uno scenario drammatico uscendo dall'euro, non sarebbero così sani anzi sarebbero forse anche "tossici". Gli scambi commerciali, poi, (l'80% delle esportazioni della Germania avvengono nell'area euro) ne risentirebbero e non é da escludere (le stesse banche anche internazionali lo ritengono possibile) un abbandono della moneta unica da parte di tutti. In realtà, come ho già detto, l'euro da solo non ha senso se dietro non é sostenuto da un vero progetto politico di Europa Unita e non "guidata" da un unico Paese colonizzatore.
Una vera moneta deve avere alle spalle una Banca che possa stamparla, la possibilità di vedersi difesa dall'emissioni di obbligazioni per rastrellare denaro dagli investitori (leggasi "eurobonds"), altrimenti é solo un giocattolo grazioso, divertente, ma inutile, quasi nocivo alla lunga.
Aggiungo che una riforma "lacrime e sangue" italiana, se non sarà accompagnata da passi importanti della Germania in Europa per spingere il progetto di crescità ed unità nell'area euro, sarà stata quasi del tutto inutile.
La politica forse di tutto questo oggi se ne sta accorgendo. Se ne accorge quando vede che lei stessa può essere profondamente travolta da questa crisi. Bisognerà che Monti, il suo esecutivo ed il Parlamento tutto, non siano così miopi, se non ciechi, dal pensare di salvare il Paese e soprattutto se stessi con una riforma che colpisca il solito 90% di poveri e medio-poveri, invece di quel 10% che possiede il 50% della ricchezza in Italia.
Il tempo stringe, la data del 5 dicembre é sempre più vicina e tutti noi la viviamo con ansia e con il fiato corto, perché corto, o breve se preferite, é il tempo che ci resta per salvarci.
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