Le ultime da Anna credo le abbiate lette in molti ma cmq vi rimando al suo ultimo post non prima di avervi detto che grazie ad amici ora sta in una roulotte. E' dura per lei ma continua anche a pensare agli altri ed a cercare di vedere quello che succede ed é accaduto in quei luoghi.
Nel lasciare il link per chi ancora non l'avesse letto (http://
miskappa.blogspot.com/2009/04/la-mia-nuova-casa.html) io osservo che intanto nelle alte sfere continuano a disquisire di massimi sistemi: election day sì, election day (con referendum insieme ad Europee e quant'altro in sostanza) no.... Solite vuote polemiche.
Sono nauseato, io dovrei parlarvi forse di cosa succede anche al di fuori di L'Aquila e dintorni ma credo che non ci sia molto da dire se non che é tutto uno stato di "immobilismo assoluto"
Potremmo riassumere il tutto dicendo che ogni cosa positiva é rinviata. Un po' come i processi e le udienze che iniziano il giorno X e poi dopo appena cinque minuti vengono rinviate di due o tre mesi spesso per motivi non proprio così essenziali.
E poi succede che una sentenza che aveva condannato dei criminali (mafiosi se non ricordo male), gente arrestata con fatica con appostamenti, dopo duro lavoro, di fatto on abbia più valore e che quella "gente" torni libera perché (giuro notizia di ieri sera al Tg2 delle 20.30) i magistrati si sono scordati di depositare nei termini la motivazione!!!!!
Ed io di cosa dovrei parlarvi? Di buffoni e venduti, di giullari e corrotti, di assassini con il papillon e di loggie massoniche che affondano il nostro Paese? Forse, ma io vedo tutto questo, o meglio ho paura di poterlo vedere e rivedere laggiù, in quei luoghi ora inghiottiti dalle macerie di un terremoto annunciato ed allora non posso distogliermi da quel punto d'osservazione, non per queste quisquillie. Non posso, non possiamo, perché qui , questa volta, forse si può prevenire, agire per tempo, cercare di impedire che queste cose accadano, che la ricostruzione avvenga male e lentamente, che non tenga in considerazione delle esigenze della gente del luogo.
Ecco, ora a distanza di giorni forse ripensando a Saviano credo che tutto sommato, nonostante il "disturbo" che credo possa aver arrecato recandosi sul luogo, il suo intervento in loco abbia avuto un senso. Ha costretto anche i media più riottosi ad occuparsi delle sue parole e dei temi che ha messo sul tappeto.
Ed allora continuo a guardare la realtà che mi circonda ed ancora una volta sempre più convinto che mai, penso che alle europee io farò esattamente come alle politiche scorse: I will choose Freedom! E quindi farò verbalizzare che non voto perché non mi sento rappresentato da nessuno di loro; non dal saltimbanco Mastella, non dal Vaticano che spadroneggia dentro ogni formazione politica di qualunque colore ed orientamento, non da chi lascia Bertolaso ancora a capo della Protezione Civile e neanche da chi c'era prima e lo aveva cmq lasciato sempre al suo posto.
Scelgo una disobbedienza civile, un rifiutare questo pattume politico che insozza l'aria delle nostre esistenze e martirizza la nostra Terra, il nostro Paese.
Perché io da qui continuerò sempre a dire quello che penso e che sento, libero da dozzinali e volgari schematismi politici e convinto che scrivere di quello che accade intorno a noi, anche nei momenti di maggiore sconforto, quando sembra che sia del tutto inutile, sia l'unica via percorribile. La mia scelta obbligata.
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