EGREGIO ONOREVOLE
Avviso di garanzia
Abuso d'ufficio lo chiamano
Io non so neanche se è vero
Non ci vado mai in ufficio
Io lavoro fuori
Sono un parlamentare
Ho molte "amicizie"
Eletto con i loro voti
Ora ricambio il favore
Io non capisco
Perchè tutti si scandalizzano
Per quale ragione tutti si indignano
Ci siamo solo scambiati un favore reciproco.
E poi.... Oh scusate
Un attimo di distrazione
Contavo la mia mazzetta da 35.000 euro.
Certo sono finiti i bei tempi della Prima Repubblica
Quando giravano molti più soldi
La crisi colpisce anche questo settore
Ed essere un corrotto oggi è più difficile di allora
È meno redditizio e più rischioso.
Ora sono in attesa di giudizio
Ma il mio "lavoro" non lo perdo
Non mi dimetto ed il mio partito non mi caccerà.
Sono un Onorevole
Onorato di servirvi, plebei
Ma prima scusate se penso ai fatti miei.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
venerdì 31 maggio 2019
mercoledì 29 maggio 2019
L'Angolo del Rockpoeta®: "Slave On Two Wheels"
SLAVE ON TWO WHEELS
Pagato 4 euro l'ora
Quando non soltanto a numero di consegne
Giubbotto d'ordinanza
E via
E pedalo, pedalo
Ma non vincerò mai la maglia rosa
Io trasporto pizze
Sono un gregario senza capitano
Sono un corridore senza corsa.
Ho una fidanzata
Io sono il suo ragazzo ad ore:
Quando ho due ore libere la vedo
Poi di nuovo in sella
A pedalare senza sosta
Senza neanche una borraccia per bere
O uno snack per rifiatare
E nessuno a darmi il cambio a tirare.
Sono in una costante fuga verso il nulla
Senza alcun traguardo
Senza alcuna garanzia
Senza una visione di futuro.
Siamo i riders
Gli schiavi su due ruote del terzo millennio
I'm a slave, man,
And I ride my bike,
Yes I ride and I ride and I ride.
Pagato 4 euro l'ora
Quando non soltanto a numero di consegne
Giubbotto d'ordinanza
E via
E pedalo, pedalo
Ma non vincerò mai la maglia rosa
Io trasporto pizze
Sono un gregario senza capitano
Sono un corridore senza corsa.
Ho una fidanzata
Io sono il suo ragazzo ad ore:
Quando ho due ore libere la vedo
Poi di nuovo in sella
A pedalare senza sosta
Senza neanche una borraccia per bere
O uno snack per rifiatare
E nessuno a darmi il cambio a tirare.
Sono in una costante fuga verso il nulla
Senza alcun traguardo
Senza alcuna garanzia
Senza una visione di futuro.
Siamo i riders
Gli schiavi su due ruote del terzo millennio
I'm a slave, man,
And I ride my bike,
Yes I ride and I ride and I ride.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
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L'Angolo del Rockpoeta
lunedì 27 maggio 2019
OPINIONE DEL ROCKPOETA®: Ottusità Cinquestelle Mette A Rischio Radio Radicale
Il no di Crimi sottosegretario all'editoria a favore di una proroga della convenzione per la messa in onda di Radio Radicale, dimostra l'ottusità integralista dei cinquestelle in alcune circostanze, questa su tutte.
Sappiamo bene come il movimento sia contrario agli aiuti pubblici agli editori e come concetto generale posso essere d'accordo. Solo che si dovrebbero fare dei distinguo:
1) In primo luogo negare fondi pubblici a giornali o emittenti con nessun seguito ma anche soprattutto senza alcuna utilità o servizio pubblico.
2) In secondo luogo concedere tempo ed aiuti a fonti di informazione serie ma piccole (vedi ad es. proprio radio radicale)
3) Capire che questa loro ottusità non punisce i grandi centri di potere in quanto se anche perdono soldi ne hanno altri propri da investire per ricoprire le perdite se vogliono mantenere in vita la loro radio o televisione o il loro giornale.
Spero tanto che alla fine Radio Radicale si salvi e possa ancora trasmettere altrimenti i cinquestelle avranno assassinato una delle poche fonti libere di informazione.
Sappiamo bene come il movimento sia contrario agli aiuti pubblici agli editori e come concetto generale posso essere d'accordo. Solo che si dovrebbero fare dei distinguo:
1) In primo luogo negare fondi pubblici a giornali o emittenti con nessun seguito ma anche soprattutto senza alcuna utilità o servizio pubblico.
2) In secondo luogo concedere tempo ed aiuti a fonti di informazione serie ma piccole (vedi ad es. proprio radio radicale)
3) Capire che questa loro ottusità non punisce i grandi centri di potere in quanto se anche perdono soldi ne hanno altri propri da investire per ricoprire le perdite se vogliono mantenere in vita la loro radio o televisione o il loro giornale.
Spero tanto che alla fine Radio Radicale si salvi e possa ancora trasmettere altrimenti i cinquestelle avranno assassinato una delle poche fonti libere di informazione.
venerdì 24 maggio 2019
L'Angolo del Rockpoeta®: "Tumore"
Un nuovo studio dimostrerebbe che non esiste il caso o la sfiga nel prendersi il cancro ma una forte correlazione con i fattori ambientali che portano ad alterazioni genetiche prevedibili. La sfiga sta nel subire quei fattori ambientali, leggasi inquinamento per esempio...
TUMORE
Buongiorno
Mi presento
Sono il Cancro
Sono quella bestia che temete fin dalla nascita
Sono il vostro incubo peggiore
Sono la morte con la falce ripiena di metastasi.
È vero
Vi odio e vi voglio annientare
È vero
State lottando tenacemente per sconfiggermi
Ed ottenete anche successi importanti
Ma io sono più forte
Io ho un alleato involontario
Un alleato inimmaginabile ed incredibile.
Voi stessi.
Inquinamento
Sostanze tossiche nell'aria
Fumo
Sono solo alcuni elementi
Alcuni fattori che voi stessi producete
Respirate
Assorbite.
Ed io mi annido tra quelle sostanze
Mi nutro di quei fattori per poi crescere dentro di voi
Mi riproduco in essi prima ed in voi dopo.
E così l'uomo per debellarmi
Dovrebbe prima frenare la sua corsa verso l'autodistruzione
E così l'uomo per sconfiggermi
Dovrebbe prima annientare se stesso.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
TUMORE
Buongiorno
Mi presento
Sono il Cancro
Sono quella bestia che temete fin dalla nascita
Sono il vostro incubo peggiore
Sono la morte con la falce ripiena di metastasi.
È vero
Vi odio e vi voglio annientare
È vero
State lottando tenacemente per sconfiggermi
Ed ottenete anche successi importanti
Ma io sono più forte
Io ho un alleato involontario
Un alleato inimmaginabile ed incredibile.
Voi stessi.
Inquinamento
Sostanze tossiche nell'aria
Fumo
Sono solo alcuni elementi
Alcuni fattori che voi stessi producete
Respirate
Assorbite.
Ed io mi annido tra quelle sostanze
Mi nutro di quei fattori per poi crescere dentro di voi
Mi riproduco in essi prima ed in voi dopo.
E così l'uomo per debellarmi
Dovrebbe prima frenare la sua corsa verso l'autodistruzione
E così l'uomo per sconfiggermi
Dovrebbe prima annientare se stesso.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
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L'Angolo del Rockpoeta
mercoledì 22 maggio 2019
OPINIONE DEL ROCKPOETA®: Ricordiamolo.
Domani è l'anniversario della morte di Giovanni Falcone. Ricordare senza enfasi o stucchevole ipocrisia la sua morte significa non dimenticarci che la criminalità organizzata esiste, è più forte che mai e che dobbiamo anche ricordarci di chi oggi lotta a costo della propria vita contro questa vergogna.
Un pulsante oltraggioso ti uccise
Mille voci di giustizia ti ricordano
Mille voci di verità enunciano i tuoi principi.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
lunedì 20 maggio 2019
L'Angolo del Rockpoeta®: "Il Segmento"
IL SEGMENTO
Ho dodici anni
La strada come palestra di vita
Vivo a Scampia
E così sia.
Sono come una penna
Unisco il punto A col punto B
Li collego
Li faccio comunicare
Scambiare
Commerciare.
Ho già una pistola
Mi pagano abbastanza bene
Soldi
Soldi veri
Con me non possono fare i furbi
Io non sono come altri miei coetanei
Pagati con una parte della merda che trasportano.
Oramai lo avrete capito
Sono quello che chiamate un corriere della droga;
Voi sarete scandalizzati ma in fondo è un lavoro come un altro
Solo meglio pagato.
Scuola? E chi ci va!
Abbandonata
Tanto se nasci qui da qui vivo non te ne vai.
Ora sono manovalanza
Ma imparo presto
Farò strada
Ed arriverò in alto.
Ieri Salvatore è stato freddato
Aveva 11 anni.
Sono i rischi del mestiere
È il prezzo di non saperti fare i cazzi tuoi
Io mi giro dall'altra parte e tiro dritto.
Qui da noi non esiste l'infanzia
Si cresce in fretta
Si diventa adulti in tenera età
È così che si sopravvive
E voi non fate i moralisti dalla faccia pulita
Voi vi commuovete
Vomitando lacrime da coccodrillo
Ma poi vorrei vedervi adottare o solo aiutare uno di noi
Scappereste tutti alla velocità della luce
Questo quando non siete i primi acquirenti di questo schifo
Che io mi limito a consegnare.
Ed allora state nei vostri quartieri dorati
E non mi scassate il cazzo
Ho da fare
Il lavoro mi aspetta
Dal punto A al punto B
E dal punto B di ritorno al punto A
E poi la ricompensa.
Poi la sera ritorno a casa
In quel tugurio con ratti e scarafaggi
E mia mamma
Sola
Con altri tre miei fratelli più piccoli da crescere
Tutti quanti segnati da uno stesso futuro.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Ho dodici anni
La strada come palestra di vita
Vivo a Scampia
E così sia.
Sono come una penna
Unisco il punto A col punto B
Li collego
Li faccio comunicare
Scambiare
Commerciare.
Ho già una pistola
Mi pagano abbastanza bene
Soldi
Soldi veri
Con me non possono fare i furbi
Io non sono come altri miei coetanei
Pagati con una parte della merda che trasportano.
Oramai lo avrete capito
Sono quello che chiamate un corriere della droga;
Voi sarete scandalizzati ma in fondo è un lavoro come un altro
Solo meglio pagato.
Scuola? E chi ci va!
Abbandonata
Tanto se nasci qui da qui vivo non te ne vai.
Ora sono manovalanza
Ma imparo presto
Farò strada
Ed arriverò in alto.
Ieri Salvatore è stato freddato
Aveva 11 anni.
Sono i rischi del mestiere
È il prezzo di non saperti fare i cazzi tuoi
Io mi giro dall'altra parte e tiro dritto.
Qui da noi non esiste l'infanzia
Si cresce in fretta
Si diventa adulti in tenera età
È così che si sopravvive
E voi non fate i moralisti dalla faccia pulita
Voi vi commuovete
Vomitando lacrime da coccodrillo
Ma poi vorrei vedervi adottare o solo aiutare uno di noi
Scappereste tutti alla velocità della luce
Questo quando non siete i primi acquirenti di questo schifo
Che io mi limito a consegnare.
Ed allora state nei vostri quartieri dorati
E non mi scassate il cazzo
Ho da fare
Il lavoro mi aspetta
Dal punto A al punto B
E dal punto B di ritorno al punto A
E poi la ricompensa.
Poi la sera ritorno a casa
In quel tugurio con ratti e scarafaggi
E mia mamma
Sola
Con altri tre miei fratelli più piccoli da crescere
Tutti quanti segnati da uno stesso futuro.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
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L'Angolo del Rockpoeta
venerdì 17 maggio 2019
L'Angolo del Rockpoeta®: "Daylife"
Postata il nove maggio da Patricia Moll voglio condividerla anche con voi qui sul mio blog
DAYLIFE
Solo
Senza un lavoro
Mi aggiro per questa stanza di un monolocale sfatto
Scavando solchi di disperazione sul pavimento.
Olocausto moderno
Anime vittime di sterminio
Accompagnate nel loro ultimo viaggio
Dentro forni virtuali ma non meno strazianti,
Da urla becere di una società stolta e sporca
E questa ignominia si leva alta nel cielo
Ma non salva anime destinate all'estinzione
Perchè siamo una minoranza povera e silente.
Ero sceso in piazza
Reclamavo il mio diritto a lavorare
E ad avere un'esistenza dignitosa
Ho ricevuto in cambio
Come risposta
Una manganellata sul volto.
La Chiesa dice di porgere l'altra guancia
Ma loro che ne sanno
Hanno mai provato a ricevere una manganellata in faccia
E poi vedersi piombare due di loro addosso a colpirti ancora
Ed ancora
Senza sosta
Senza pietà.
Svengo tutto ricoperto di sangue e terrore.
Vergognatevi
Ancora una volta voi poliziotti
Forti coi deboli e deboli coi forti
Forti con me
Disarmato
Indifeso
E supplicante nella speranza di una luce
Per avere un lavoro ed un piccolo futuro.
Amore mio
Cadere a terra tra la calca
Temere di morire
Per chiedere di lavorare
Non ne vale la pena
Non ha senso
Proprio come questa vita
Proprio come questa mia lettera
Proprio come questi miei pensieri.
E se devo morire
Non voglio più farlo per un diritto calpestato
Che non mi riconosceranno mai
Ma in modo rapido ed indolore
Salutando tutti voi un'ultima volta.
Una corda
Una sedia
Pochi istanti e poi la quiete dei sensi
Pochi attimi e poi l'oblio.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
DAYLIFE
Solo
Senza un lavoro
Mi aggiro per questa stanza di un monolocale sfatto
Scavando solchi di disperazione sul pavimento.
Olocausto moderno
Anime vittime di sterminio
Accompagnate nel loro ultimo viaggio
Dentro forni virtuali ma non meno strazianti,
Da urla becere di una società stolta e sporca
E questa ignominia si leva alta nel cielo
Ma non salva anime destinate all'estinzione
Perchè siamo una minoranza povera e silente.
Ero sceso in piazza
Reclamavo il mio diritto a lavorare
E ad avere un'esistenza dignitosa
Ho ricevuto in cambio
Come risposta
Una manganellata sul volto.
La Chiesa dice di porgere l'altra guancia
Ma loro che ne sanno
Hanno mai provato a ricevere una manganellata in faccia
E poi vedersi piombare due di loro addosso a colpirti ancora
Ed ancora
Senza sosta
Senza pietà.
Svengo tutto ricoperto di sangue e terrore.
Vergognatevi
Ancora una volta voi poliziotti
Forti coi deboli e deboli coi forti
Forti con me
Disarmato
Indifeso
E supplicante nella speranza di una luce
Per avere un lavoro ed un piccolo futuro.
Amore mio
Cadere a terra tra la calca
Temere di morire
Per chiedere di lavorare
Non ne vale la pena
Non ha senso
Proprio come questa vita
Proprio come questa mia lettera
Proprio come questi miei pensieri.
E se devo morire
Non voglio più farlo per un diritto calpestato
Che non mi riconosceranno mai
Ma in modo rapido ed indolore
Salutando tutti voi un'ultima volta.
Una corda
Una sedia
Pochi istanti e poi la quiete dei sensi
Pochi attimi e poi l'oblio.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
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L'Angolo del Rockpoeta
mercoledì 15 maggio 2019
L'Angolo del Rockpoeta®: "Il Segno Dei Tempi"
IL SEGNO DEI TEMPI
Fermata babygang
5 quattordicenni tre dodicenni ed un diciassettenne
Sono accusati di aver stuprato una dodicenne
E picchiato a sangue un loro vicino di casa.
Io ascolto allibito
Ti guardo e mi chiedo come può accadere
E tu mi rispondi: " È il segno dei tempi baby"
Rogoredo
Parco della morte
Notte di spaccio
Supermarket della droga
Compri, consumi e crepi
È il segno dei tempi baby!
Un ubriaco strafatto
Corre con la SLK di suo padre
Contromano sulla statale verso casa:
Investe madre e figlia di quattro anni
L'assassino appena diciannovenne
Arrestato, ride sballato e confuso.
Distrofia esistenziale
Marchia il nostro tempo
Infanga i buoni pensieri
Ridicolizza educazione, rispetto e buonsenso.
Precarietà
Insicurezza
Frustrazione
Sono tutte verità del nostro tempo
Ma non devono essere alibi per la follia.
E questi versi di denuncia
Resteranno lettera morta
Destinati ad essere derisi e corrosi da acidi di nuova generazione.
È il segno dei tempi baby!
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Fermata babygang
5 quattordicenni tre dodicenni ed un diciassettenne
Sono accusati di aver stuprato una dodicenne
E picchiato a sangue un loro vicino di casa.
Io ascolto allibito
Ti guardo e mi chiedo come può accadere
E tu mi rispondi: " È il segno dei tempi baby"
Rogoredo
Parco della morte
Notte di spaccio
Supermarket della droga
Compri, consumi e crepi
È il segno dei tempi baby!
Un ubriaco strafatto
Corre con la SLK di suo padre
Contromano sulla statale verso casa:
Investe madre e figlia di quattro anni
L'assassino appena diciannovenne
Arrestato, ride sballato e confuso.
Distrofia esistenziale
Marchia il nostro tempo
Infanga i buoni pensieri
Ridicolizza educazione, rispetto e buonsenso.
Precarietà
Insicurezza
Frustrazione
Sono tutte verità del nostro tempo
Ma non devono essere alibi per la follia.
E questi versi di denuncia
Resteranno lettera morta
Destinati ad essere derisi e corrosi da acidi di nuova generazione.
È il segno dei tempi baby!
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
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L'Angolo del Rockpoeta
lunedì 13 maggio 2019
L'Angolo del Rockpoeta®: "Isolamento"
ISOLAMENTO
Grattacieli plumbei
Parabole ciniche
Murales senza futuro
Degrado
Diagrammi malati
ISOLAMENTO
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
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L'Angolo del Rockpoeta
venerdì 10 maggio 2019
L'Angolo del Rockpoeta®: "Piano Sequenza"
Postata sei anni fa la ripropongo visto il tema assolutamente attuale, purtroppo.
PIANO SEQUENZA
Attimi di silenzio in piano sequenza.
Cancellare la realtà,
Riavvolgerla come un nastro e tornare indietro
È impossibile.
Ostinato rincorrere vuoti e fittizi simulacri di felicità,
Ecstasy superficiale e sintetica nella tua anima
E nella tua testa
Si sposa con alcolici perversi
Per vivere illusioni artificiali.
E vorresti raschiare via dalla tua vita
come in un "long take"
Questa notte
Quegli istanti
Ma il sangue sui tuoi vestiti è reale
La tua ragazza ed una famiglia incolpevole sono morti.
E li hai uccisi tu
Tradendo il suo amore con quello per "lo sballo"
E trascinando innocenti nel baratro.
Ed ora la tua solitudine
È la sola compagna di vita che avrai e che meriti.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
PS: Per chi non conoscesse la distinzione tra piano sequenza e long take " La differenza tra le due tecniche consiste nel fatto che, mentre un piano sequenza si assume per intero il ruolo di una scena (quindi senza modificarla in alcun modo ndr), il long take si limita ad una parte di essa, che viene completata poi con altre inquadrature."
PIANO SEQUENZA
Attimi di silenzio in piano sequenza.
Cancellare la realtà,
Riavvolgerla come un nastro e tornare indietro
È impossibile.
Ostinato rincorrere vuoti e fittizi simulacri di felicità,
Ecstasy superficiale e sintetica nella tua anima
E nella tua testa
Si sposa con alcolici perversi
Per vivere illusioni artificiali.
E vorresti raschiare via dalla tua vita
come in un "long take"
Questa notte
Quegli istanti
Ma il sangue sui tuoi vestiti è reale
La tua ragazza ed una famiglia incolpevole sono morti.
E li hai uccisi tu
Tradendo il suo amore con quello per "lo sballo"
E trascinando innocenti nel baratro.
Ed ora la tua solitudine
È la sola compagna di vita che avrai e che meriti.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
PS: Per chi non conoscesse la distinzione tra piano sequenza e long take " La differenza tra le due tecniche consiste nel fatto che, mentre un piano sequenza si assume per intero il ruolo di una scena (quindi senza modificarla in alcun modo ndr), il long take si limita ad una parte di essa, che viene completata poi con altre inquadrature."
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L'Angolo del Rockpoeta
mercoledì 8 maggio 2019
L'Angolo del Rockpoeta®: "Il Tappabuchi"
IL TAPPABUCHI
Lavoro precario
In nero e saltuario
Feste comandate, non ne salto una
Sempre al lavoro
Giorni in cui nessuno vuole dare una mano al padrone
Ed allora io
Per fame
Con rassegnazione e spirito d'abnegazione
In qualità di perdente
Rispondo "Presente"!
Sono un tappabuchi
Tappo falle nell'imbarcazione del padrone
Ed i giorni vuoti in cui nessuno si offre
Sono i miei giorni.
Famiglia da mantenere
Moglie e due figli
Speranze per il futuro nessuna
Solo orizzonti di minima sopravvivenza.
Ed allora signore mi comprenderà
Se quel giorno ho fatto ciò che ho fatto
Se ho aperto il cassetto del negozio e l'ho presa
E con quell'arma ho attraversato il centro commerciale
Raggiunto la gioielleria e sparato al commesso per avere l'incasso.
Ora mi condannerete
Ma questa condanna ha un sapore dolce
Sancisce la fine della mia condizione di tappabuchi
E la mia famiglia capirà
Mia moglie potrà rifarsi una vita
Incontrare un partito migliore del mio
Dimenticarmi
E risorgere dalle mie ceneri.
Ero un tappabuchi
Ma un giorno per disperazione
Feci un buco in fronte ad un altro uomo
Di questo sono pentito
Volevo solo i soldi
Ma poco importa
Un disperato è morto, un altro ha cessato di soffrire.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Lavoro precario
In nero e saltuario
Feste comandate, non ne salto una
Sempre al lavoro
Giorni in cui nessuno vuole dare una mano al padrone
Ed allora io
Per fame
Con rassegnazione e spirito d'abnegazione
In qualità di perdente
Rispondo "Presente"!
Sono un tappabuchi
Tappo falle nell'imbarcazione del padrone
Ed i giorni vuoti in cui nessuno si offre
Sono i miei giorni.
Famiglia da mantenere
Moglie e due figli
Speranze per il futuro nessuna
Solo orizzonti di minima sopravvivenza.
Ed allora signore mi comprenderà
Se quel giorno ho fatto ciò che ho fatto
Se ho aperto il cassetto del negozio e l'ho presa
E con quell'arma ho attraversato il centro commerciale
Raggiunto la gioielleria e sparato al commesso per avere l'incasso.
Ora mi condannerete
Ma questa condanna ha un sapore dolce
Sancisce la fine della mia condizione di tappabuchi
E la mia famiglia capirà
Mia moglie potrà rifarsi una vita
Incontrare un partito migliore del mio
Dimenticarmi
E risorgere dalle mie ceneri.
Ero un tappabuchi
Ma un giorno per disperazione
Feci un buco in fronte ad un altro uomo
Di questo sono pentito
Volevo solo i soldi
Ma poco importa
Un disperato è morto, un altro ha cessato di soffrire.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
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lunedì 6 maggio 2019
OPINIONE DEL ROCKPOETA®: La Mossa Del Pedone
Immaginate voi che state giocando una partita a scacchi ed avete i bianchi. Il vostro avversario deve muovere e sposta un pedone centrale a minaccia di uno vostro sempre nella parte centrale della scacchiera. Il vostro pedone è in posizione abbastanza strategica ma non così importante e poi vi sta minacciando un pedone, non un alfiere, una torre o un cavallo… Voi però vi sentite prepotentemente minacciati da quella mossa e decidete che non si può non fare qualcosa per difendere il pedone.
Valutate allora se fare uno scambio di pedoni per mantenere cmq la situazione di apparente vantaggio posizionale sulla scacchiera o se proteggere il pedone stesso o se mangiarlo perché magari il vostro avversario sembra apparentemente non aver dato protezione al suo pedone e quindi basta prenderlo senza rischiare neanche di vedere il vostro pedone rimangiato a sua volta.
Valutate allora se fare uno scambio di pedoni per mantenere cmq la situazione di apparente vantaggio posizionale sulla scacchiera o se proteggere il pedone stesso o se mangiarlo perché magari il vostro avversario sembra apparentemente non aver dato protezione al suo pedone e quindi basta prenderlo senza rischiare neanche di vedere il vostro pedone rimangiato a sua volta.
Peccato che qualunque mossa voi pensiate di fare a difesa del vostro pedone sia nefasta perché aprirà uno spiraglio per farvi mangiare la regina bianca alla mossa successiva. Una minaccia neanche così velata, ma suggestionati dall'attacco più visibile più "rumoroso"non guardate oltre e mangiate.
Scusate questa introduzione scacchistica ma quello che vi ho descritto è quello che forse sta accadendo nella società d'oggi.
Venerdì tre maggio compaiono a Genova dei manifesti abusivi di Casapound che pubblicizzavano l'incontro che si è poi tenuto il giorno seguente in Piazza della Vittoria alle 11 per recarsi a celebrare la targa di un tal Venturini. A questo "affronto" rispondono gli antifascisti che si sono posizionati nei pressi dei giardini di Brignole (vicini di fatto alla piazza oggetto del raduno di quelli di Casapound e luogo dove risiede questa targa) dalle 9 del mattino per un controcorteo. Ora mi pare che sia i primi che i secondi siano manipolati dal famoso "pedone nero". Infatti stiamo assistendo ad una recrudescenza fascista assurda, pericolosa ed anacronistica spinta per distrarre e confondere nonché allontanare dai veri problemi per cui tutti si dovrebbe scendere nelle piazze d'Italia. Gli antifascisti nella loro sincera ingenuità sono i bianchi degli scacchi i quali non si rendono neanche loro conto di come, andare a contromanifestare nei confronti di questi pochi coglioni, sia come pensare a difendere il pedone quando è minacciata la regina. Fare una manifestazione di segno opposto a volte ha il suo senso, in questo caso oltre a creare tensioni di ordine pubblico non fa nulla di più. Genova e la maggior parte del Paese sono antifascisti nessuno può metterlo in dubbio, nonostante questo rigurgito fascista significativo ma minoritario.
E se è giusto condannare e stigmatizzare e magari se violano norme di legge arrestare questi fanatici di destra dall'altro lato è importante rendersi conto di come oggi si debba lottare nelle piazze per un vero diritto al lavoro, per combattere il precariato per una sanità che non sia soffocata e dovremmo tutti mobilitarci sempre sul modo dei francesi, senza scadere nella violenza ma solo nella paralisi del Paese.
E se è giusto condannare e stigmatizzare e magari se violano norme di legge arrestare questi fanatici di destra dall'altro lato è importante rendersi conto di come oggi si debba lottare nelle piazze per un vero diritto al lavoro, per combattere il precariato per una sanità che non sia soffocata e dovremmo tutti mobilitarci sempre sul modo dei francesi, senza scadere nella violenza ma solo nella paralisi del Paese.
Io non voglio sminuire la gravità della manifestazione tenutasi a Genova sabato da Casapound, voglio solo sottolineare che forse si devono aprire gli occhi perché qualcuno sta sobillando questi soggetti per ripristinare un vecchio dualismo allo scopo di mangiare la nostra regina, ossia distoglierci da problemi veri e di non farci unire per combattere fenomeni moderni molto pericolosi e seri. Il dramma è che quelli di Casapound, un branco di ignoranti, sono ben felici di farsi manovrare e poter rivendicare il loro nostalgico desiderio di ritorno al passato e l'aria che tira in molti luoghi dell'Europa non è peraltro più salubre. Ecco perché per esempio il successo del PSOE in Spagna potrebbe essere importante ed ecco perché sarebbe utile che in Italia oltre al movimento cinquestelle che con tutti i suoi limiti qualche pensiero di sinistra per i lavoratori ad es. lo ha ancora, ci fosse di nuovo un partito che davvero parlasse alla gente e non alla pancia ma al cuore ed al cervello per fornire idee e programmi volti a risolvere i problemi quotidiani che affliggono le famiglie italiane.
Quindi no a questa recrudescenza fascista, stigmatizziamola e condanniamola, ma a chi contromanifesta chiedo di non limitarsi a combattere solo nel e per il suo orticello ma di ampliare gli orizzonti per smuovere le piazze anche contro altri nemici altrettanto pericolosi, forse anche di più. Insomma, lasciarsi mangiare il pedone ma salvare la regina.
venerdì 3 maggio 2019
L'Angolo del Rockpoeta®: "Usura"
Oggi affrontiamo un tema di cui si parlava di più una decina d'anni fa ma che non credo proprio con la crisi che c'è, che si sia affievolito. Parliamo di usura.
USURA
"Buongiorno Giulio, tutto bene? Ti ricordi che domani é fine mese.... Li hai i soldi?"
"No, non tutti ancora, sono troppi, c'é crisi!!!
"Giulio.... che facciamo eh? Dobbiamo prenderci gli interessi in natura con la tua mogliettina...?"
"Bastardi state lontano dalla mia famiglia!"
"Ed allora paga non abbiamo tanta voglia di perdere tempo con te!"
Squallore dimenticato
Banche traditrici
Stato Assente
USURA!
Piaga inestirpabile
Parola che incute terrore
Vocabolo che suscita vergogna in chi ne é vittima
Vergogna e paura
Le armi che...usano gli usurai
Per tenerti in pugno.
Prima sembrano il Messia
La salvezza a portata di mano
Facile
Immediata
Sicura.
Sembrano non chiederti nulla:
Niente scartoffie da riempire
Non guardano se sei in protesto o meno...
Pare proprio aver trovato il Paese del Bengodi....
Poi il brusco risveglio
Dentro una fossa comune
Insieme ad altri che come te sono caduti nella trappola
Catturato e ferito dalle loro tagliole
Accerchiato da avvoltoi ansimanti
Crolli
Solo
Con la vergogna nell'anima e la paura nel cuore.
Giulio si alzò quella mattina
Stanco
Disilluso
Magicamente.... sorridente?
Flat Line.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
USURA
"Buongiorno Giulio, tutto bene? Ti ricordi che domani é fine mese.... Li hai i soldi?"
"No, non tutti ancora, sono troppi, c'é crisi!!!
"Giulio.... che facciamo eh? Dobbiamo prenderci gli interessi in natura con la tua mogliettina...?"
"Bastardi state lontano dalla mia famiglia!"
"Ed allora paga non abbiamo tanta voglia di perdere tempo con te!"
Squallore dimenticato
Banche traditrici
Stato Assente
USURA!
Piaga inestirpabile
Parola che incute terrore
Vocabolo che suscita vergogna in chi ne é vittima
Vergogna e paura
Le armi che...usano gli usurai
Per tenerti in pugno.
Prima sembrano il Messia
La salvezza a portata di mano
Facile
Immediata
Sicura.
Sembrano non chiederti nulla:
Niente scartoffie da riempire
Non guardano se sei in protesto o meno...
Pare proprio aver trovato il Paese del Bengodi....
Poi il brusco risveglio
Dentro una fossa comune
Insieme ad altri che come te sono caduti nella trappola
Catturato e ferito dalle loro tagliole
Accerchiato da avvoltoi ansimanti
Crolli
Solo
Con la vergogna nell'anima e la paura nel cuore.
Giulio si alzò quella mattina
Stanco
Disilluso
Magicamente.... sorridente?
Flat Line.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Etichette:
L'Angolo del Rockpoeta
mercoledì 1 maggio 2019
OPINIONE DEL ROCKPOETA®: 1° Maggio. Sarebbe Una Festa...
Oggi 1° maggio sarebbe la festa dei lavoratori.
Dico "sarebbe" perché ancora oggi nel 2019:
- Di lavoro si muore
- Di lavoro ci si ammala
- Di lavoro non ci si vive né ci si mantiene
- Di lavoro spesso… Non ve n'è neanche l'ombra.
Ed allora capite da voi che per tutte queste categorie di persone e tante altre ancora, oggi non è una festa e per questa ragione io non la voglio chiamare in tal modo.
Oggi deve essere una giornata di riflessione su quello che non va nel mondo del lavoro, solo questo.
Dico "sarebbe" perché ancora oggi nel 2019:
- Di lavoro si muore
- Di lavoro ci si ammala
- Di lavoro non ci si vive né ci si mantiene
- Di lavoro spesso… Non ve n'è neanche l'ombra.
Ed allora capite da voi che per tutte queste categorie di persone e tante altre ancora, oggi non è una festa e per questa ragione io non la voglio chiamare in tal modo.
Oggi deve essere una giornata di riflessione su quello che non va nel mondo del lavoro, solo questo.
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