Mi spiace ma non sono d'accordo con Napolitano.
Una vera Europa unita e seria dovrebbe far fronte comune ai problemi di ciascun Stato membro: questo onere dovrebbe valere per tutti e non solo per alcuni. Soltanto in questo modo si riuscirebbe ad avere un vero progresso teso a sentirsi tutti quanti veramente cittadini d'Europa come si sbandierava una volta...
Invece assistiamo a decisioni rilevanti che sono adottate senza consultare i cittadini dei Paesi membri e che pertanto passano, senza che si possa dire nulla, sulle nostre teste nonché anche a situazioni nelle quali ciascun Stato membro, di fronte a problematiche che poi sono in realtà comuni a tutti, si gira dall'altra parte per non vedere e non aiutare.
E' vero, purtroppo credo che gli atteggiamenti vergognosamente ostili di Francia (anche se qui va sottolineato che ci sono anche regole molto più "leghiste" per gli extracomunitari irregolari, altro che da noi...) e Germania nascano anche da una profonda disistima ed una totale assenza di rispetto e considerazione verso il nostro Governo ed il nostro Premier, ma questa volta mi sento di essere d'accordo con quanto espresso dall'esecutivo in questi giorni.
Credo che un 'Europa che voglia sbolognarci il problema degli sbarchi sulle nostre coste, lacsciandolo solo al nostro Paese e rifiuti anche di rispettare, chi con cavilli come la Germania, chi in modo più deciso e senza comportamenti macchiavellici come la Francia, il trattato di Schengen non possa essere un'Europa che meriti rispetto. Le dure parole del nostro Governo e la minaccia in parte attuata, mi pare, di ricorrere ai permessi temporanei, rappresentano a mio avviso in questo caso, sia pure tardivamente, un momento importante di volontà tesa ad avere rispetto e richiedere dignità. Peccato, che il recente passato sia lì, impietoso, a ricordarci quanto il nostro sia un "governo-farsa" e quante volte ci abbia fatto sprofondare nel ridicolo.
Ciò non toglie, tuttavia, che o l'Europa tutta (noi compresi) inizia a crescere uscendo da questo perenne stato di "infantilismo nazionale", rispettando le norme che fa, legifera e realizza in modo serio, oppure in effetti tanto vale disgregarla e lasciare solo poche norme come se fossero dei trattati transnazionali fra gli ex-stati membri. In sostanza significherebbe lasciare in piedi le norme commerciali e di libero accesso tra ex-paesi membri per ragioni commerciali, di lavoro, e di civiltà. Poi tutto il resto, moneta unica compresa , potrebbe essere eliminato.
Provocazione? Probabilmente sì, ma forse é altrettanto provocatorio riempirsi la bocca di "Europa", di unità europea e poi continuare, (ogni Stato, compreso il nostro) a farsi beatamente i fatti propri cinicamente, egoisticamente e con assoluto e totale menefreghismo.
Un'Europa che sia la riproduzione in scala più grande, delle bassezze politiche e individuali dei Paesi membri che ne fanno parte, sinceramente, a me, non interessa.
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