Permettetemi alcune brevi riflessioni (qualcuna anche faceta) sulla questione di "laicità" sollevata dal preside della scuola di Rozzano in Lombardia.
1) In primis premetto che se qualunque tg mi mostra ancora la Gelmini che oggi è andata davanti a quella scuola cantando "Tu scendi dalle stelle" abbraccio la fede islamica e mi arruolo subito nell'Isis (Scherzo eh :-)))!)
2) Veniamo alle cose serie: vedere sbandierare la "questione di laicità" in questo caso mi fa veramente incazzare non poco. In primo luogo perché per molti ragazzi il Natale è una festa ( e pure consumistica) e quindi la considerano un momento di svago e gioia quasi laica (almeno molti di essi) e quindi tutto questo simbolismo religioso non lo vedo molto presente.
In secondo luogo perché cmq, anche e giustamente, volendo assegnare un significato profondamente ed esclusivamente religioso a tale evento, nulla vieta che chi è ateo o abbraccia un'altra fede possa non parteciparvi senza essere per questo penalizzato. Ai miei tempi esisteva la possibilità di esonerarsi dall'ora di religione, credo che sarebbe sacrosanto che chi, ripeto, non credesse o abbracciasse una fede diversa da quella cattolica, avesse il sacrosanto diritto di esonerarsi da tali festeggiamenti.
Aggiungo che questa "guerra santa" a favore della laicità la trovo, in questa circostanza, anche per le ragioni appena esposte, sinceramente ipocrita.
Se vogliamo e se volete tutti fare una o più autentiche lotte per sancire la vera laicità nella società italiana, allora io vorrei vedere combattere tutti voi a favore dell'eutanasia o contro l'obiezione di coscienza nel dare la RU486 che come tutti sanno NON è un medicinale abortivo.
Ed invece su queste tematiche nessuno ha voglia di cimentarsi. Dall'altra parte, andare a fare crociate per la fede cattolica lo trovo altrettanto penoso.
Ed alla fine concludo ribadendo che vi prego di non mostrarmi più la Gelmini che canta "Tu scendi dalle stelle" perché veramente potrebbe essere il miglior spot di reclutamento per l'Isis. …
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lunedì 30 novembre 2015
mercoledì 25 novembre 2015
L'angolo del Rockpoeta: Giornata Mondiale Contro La Violenza Sulle Donne
Oggi , giornata mondiale contro la violenza sulle donne.
Per ricordarci che ancora molto c'è da fare, vi posto questa poesia che affronta uno tra i tanti temi drammatici legati a questa giornata: il femminicidio.
FOLLIA
Vetriolo sugli occhi
Acido sul volto
Ma la ferita più profonda
Sono i suoi sguardi di odio e disprezzo.
E lei
A terra
Considerata un oggetto disubbidiente
Fiera e terrorizzata
Sfida la morte per mano
Di occhi meschini e privi di vita.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA
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Per ricordarci che ancora molto c'è da fare, vi posto questa poesia che affronta uno tra i tanti temi drammatici legati a questa giornata: il femminicidio.
FOLLIA
Vetriolo sugli occhi
Acido sul volto
Ma la ferita più profonda
Sono i suoi sguardi di odio e disprezzo.
E lei
A terra
Considerata un oggetto disubbidiente
Fiera e terrorizzata
Sfida la morte per mano
Di occhi meschini e privi di vita.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA
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L'Angolo del Rockpoeta
OPINIONE DEL ROCKPOETA: Islam Moderato, Tautologia?
E' l'assenza di ignoranza e cecità fideistica che permettono ad una filosofia e ad una religione, o meglio a chi le segue o la pratica, di non cadere nel tranello di una mancanza di rispetto verso chi, da un suo familiare ad un estraneo, non sia come lui credente o, in caso di una filosofia laica, appartenente a quella tesi.
L'ignoranza ed un cieco fanatismo sono infatti le cause per esempio di famiglie cattoliche bigotte che ripudiano ancora oggi il loro figlio solo perché omosessuale, così come sono state le ragioni scatenanti di quanto è accaduto nel caso che ci fu qui in Italia di quella ragazza musulmana che si era innamorata di un ragazzo italiano e cattolico, uccisa dal padre o ancora, sempre qui in Italia, del fatto di due ragazze musulmane che avevano picchiato una loro coetanea perché non indossava il chador.
Ma attenzione, in tutto questo non c'entra un islam moderato come non c'entra parlare di cattolicesimo moderato. Qui si tratta solo di ignoranza e fanatica cecità a discapito di buon senso e sano rispetto delle scelte dell'altro.
Quindi, quando parliamo di islam, parliamo di islamici e soprattutto spingiamo tutti quanti verso un dialogo reale che però non deve e non può né potrà mai prescindere dal rispetto reciproco delle diversità e delle scelte dell'altra persona.
Questo è essere "moderati" in qualunque ambito ed in ogni religione. Per cui, se tutti partiamo da questo assunto, parlare di Islam moderato è perfino tautologico.
Ecco perché però è essenziale che l'ignoranza venga abbattuta dal dialogo che dovrà sconfiggere eventuali radicate pseudo-convinzioni che tarpano la libertà ed il diritto altrui di scelta.
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L'ignoranza ed un cieco fanatismo sono infatti le cause per esempio di famiglie cattoliche bigotte che ripudiano ancora oggi il loro figlio solo perché omosessuale, così come sono state le ragioni scatenanti di quanto è accaduto nel caso che ci fu qui in Italia di quella ragazza musulmana che si era innamorata di un ragazzo italiano e cattolico, uccisa dal padre o ancora, sempre qui in Italia, del fatto di due ragazze musulmane che avevano picchiato una loro coetanea perché non indossava il chador.
Ma attenzione, in tutto questo non c'entra un islam moderato come non c'entra parlare di cattolicesimo moderato. Qui si tratta solo di ignoranza e fanatica cecità a discapito di buon senso e sano rispetto delle scelte dell'altro.
Quindi, quando parliamo di islam, parliamo di islamici e soprattutto spingiamo tutti quanti verso un dialogo reale che però non deve e non può né potrà mai prescindere dal rispetto reciproco delle diversità e delle scelte dell'altra persona.
Questo è essere "moderati" in qualunque ambito ed in ogni religione. Per cui, se tutti partiamo da questo assunto, parlare di Islam moderato è perfino tautologico.
Ecco perché però è essenziale che l'ignoranza venga abbattuta dal dialogo che dovrà sconfiggere eventuali radicate pseudo-convinzioni che tarpano la libertà ed il diritto altrui di scelta.
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mercoledì 18 novembre 2015
OPINIONE DEL ROCKPOETA: Assenza E Presenza
Avete presente quando un'assenza è così assordante da determinare quasi una sua "presenza"?
Ecco, con quanto accaduto ieri sera ad Hannover io ho avvertito questa sensazione. L'assenza, al momento almeno, di un vero ordigno e di una reale minaccia (ma la prudenza non è mai troppa in questi casi quindi bene hanno fatto ad annullare la partita e far evacuare le persone) è stata cmq potente quasi come se poi l'ordigno ci fosse stato veramente. E' vero, per fortuna nessuna esplosione - nessuna vittima, e questo è sicuramente un dato di fatto confortante, molto confortante.
Resta però incontrovertibile il fatto che l'effetto di paura e terrore sia stato cmq innescato e sia stato di grande impatto.
Certo è vero che senza i tragici avvenimenti di Parigi questo risultato sulla psiche delle persone non ci sarebbe stato.
E qui arriviamo al punto: non è la prima volta che a seguito di un attacco drammatico e reale, si susseguano nei giorni successivi altre voci di probabili attentati. E' come quando dopo un violento terremoto assistiamo alle scosse di assestamento che però spesso causano solo forte paura in chi le subisce ma non comportano quasi mai effettivi danni a cose o persone.
Fateci caso ma è sempre così: lo fu anche dopo l'attentato del 7 gennaio sempre in Francia a Charlie Hebdo.
E' così costante tutto questo, da creare una "paura" nella paura (almeno in me e forse in pochi altri): è come un brivido freddo che ti percorre, un brivido forse di dietrologia assoluta ma che non puoi fare a meno di avere e cioè: queste "scosse di assestamento" sono reali o invece "costruite a regola d'arte" dagli Stati occidentali per aumentare gli effetti della paura avutasi giustamente a seguito del drammatico attentato subito venerdì e quindi di riflesso provocare un maggiore odio verso il "nemico"?
Lo so, vi avevo già avvertito quindi non protestate :-) , può sembrare un pensiero eccessivamente malizioso e forse privo di fondamento, ma alzi la mano chi per un attimo, dopo che per fortuna tutto è andato bene ad Hannover, ma nulla si è trovato, non abbia anche solo per un istante, anche solo una frazione di secondo, avuto questo pensiero.
Io, cmq, quell'istante l'ho vissuto, l'ho provato, e quel pensiero in testa mi è balenato, perché il dramma di questo momento storico è che davvero siamo quasi indotti a rispolverare il vecchio detto di Mulder negli X-Files: "Trust No One" ossia "Non fidatevi di nessuno".
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Ecco, con quanto accaduto ieri sera ad Hannover io ho avvertito questa sensazione. L'assenza, al momento almeno, di un vero ordigno e di una reale minaccia (ma la prudenza non è mai troppa in questi casi quindi bene hanno fatto ad annullare la partita e far evacuare le persone) è stata cmq potente quasi come se poi l'ordigno ci fosse stato veramente. E' vero, per fortuna nessuna esplosione - nessuna vittima, e questo è sicuramente un dato di fatto confortante, molto confortante.
Resta però incontrovertibile il fatto che l'effetto di paura e terrore sia stato cmq innescato e sia stato di grande impatto.
Certo è vero che senza i tragici avvenimenti di Parigi questo risultato sulla psiche delle persone non ci sarebbe stato.
E qui arriviamo al punto: non è la prima volta che a seguito di un attacco drammatico e reale, si susseguano nei giorni successivi altre voci di probabili attentati. E' come quando dopo un violento terremoto assistiamo alle scosse di assestamento che però spesso causano solo forte paura in chi le subisce ma non comportano quasi mai effettivi danni a cose o persone.
Fateci caso ma è sempre così: lo fu anche dopo l'attentato del 7 gennaio sempre in Francia a Charlie Hebdo.
E' così costante tutto questo, da creare una "paura" nella paura (almeno in me e forse in pochi altri): è come un brivido freddo che ti percorre, un brivido forse di dietrologia assoluta ma che non puoi fare a meno di avere e cioè: queste "scosse di assestamento" sono reali o invece "costruite a regola d'arte" dagli Stati occidentali per aumentare gli effetti della paura avutasi giustamente a seguito del drammatico attentato subito venerdì e quindi di riflesso provocare un maggiore odio verso il "nemico"?
Lo so, vi avevo già avvertito quindi non protestate :-) , può sembrare un pensiero eccessivamente malizioso e forse privo di fondamento, ma alzi la mano chi per un attimo, dopo che per fortuna tutto è andato bene ad Hannover, ma nulla si è trovato, non abbia anche solo per un istante, anche solo una frazione di secondo, avuto questo pensiero.
Io, cmq, quell'istante l'ho vissuto, l'ho provato, e quel pensiero in testa mi è balenato, perché il dramma di questo momento storico è che davvero siamo quasi indotti a rispolverare il vecchio detto di Mulder negli X-Files: "Trust No One" ossia "Non fidatevi di nessuno".
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martedì 17 novembre 2015
OPINIONE DEL ROCKPOETA: Parigi, Riflessioni A Mente (Quasi) Fredda
"Caccia all'uomo"…. "Guerra, ormai è guerra, la Francia dichiara guerra!" Secondo me, con tutta la maestria ed astuzia che possono avere, neanche loro (i politici e chi li manovra) si rendono davvero conto di come le parole abbiano un peso specifico importante e che non sempre te le puoi rimangiare come se nulla fosse successo. E soprattutto, certe affermazioni acquistano una rilevanza drammatica e potente anche a seconda dei luoghi e dei contesti in cui sono pronunciate.
Ecco perché dichiarare che la Francia è in guerra, come ha fatto Hollande, davanti alle Camere, in una sede istituzionale, ha una forza dirompente e quasi di non ritorno. E le conseguenze potrebbero essere anche catastrofiche.
Quanto alla "caccia all'uomo": due volte che la Francia è colpita e due volte che gli attentatori, o alcuni di loro, sono, provengono e/o si rifugiano in Belgio.
Ora, dico io, ma è troppo difficile pensare ad una cooperazione preventiva tra quei due Paesi, e se già esiste, cercare di capire come mai fa acqua da tutte le parti?
Cmq venendo ai tristi e drammatici avvenimenti di Parigi, vorrei fare alcune brevissime considerazioni e dirvi qualcosa che sento importante.
Non lasciatevi abbacinare da certe reazioni e restate lucidi sia pure nel dolore profondo di quanto è successo.
La religione non c'entra, i musulmani non sono tutti dell'Isis e non crediate che questo Isis sia solo un manipolo di arabi fanatici. Ha ragione Giulietto Chiesa, questa forza è una organizzazione multi e sovranazionale e la guerra tra diseredati e poveri, tra noi e loro, non ha senso perché non esistono due fazioni chiare ma un miscuglio assoluto dove troviamo apparentemente tutti contro tutti. La solidarietà non deve essere solo filo occidentale ma rivolta anche verso tutte le vittime fatte dall'isis.
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Quanto alla "caccia all'uomo": due volte che la Francia è colpita e due volte che gli attentatori, o alcuni di loro, sono, provengono e/o si rifugiano in Belgio.
Ora, dico io, ma è troppo difficile pensare ad una cooperazione preventiva tra quei due Paesi, e se già esiste, cercare di capire come mai fa acqua da tutte le parti?
Cmq venendo ai tristi e drammatici avvenimenti di Parigi, vorrei fare alcune brevissime considerazioni e dirvi qualcosa che sento importante.
Non lasciatevi abbacinare da certe reazioni e restate lucidi sia pure nel dolore profondo di quanto è successo.
La religione non c'entra, i musulmani non sono tutti dell'Isis e non crediate che questo Isis sia solo un manipolo di arabi fanatici. Ha ragione Giulietto Chiesa, questa forza è una organizzazione multi e sovranazionale e la guerra tra diseredati e poveri, tra noi e loro, non ha senso perché non esistono due fazioni chiare ma un miscuglio assoluto dove troviamo apparentemente tutti contro tutti. La solidarietà non deve essere solo filo occidentale ma rivolta anche verso tutte le vittime fatte dall'isis.
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mercoledì 4 novembre 2015
TRE VIDEO DEL ROCKPOETA
Vi ricordate che qui su questo blog avevo "pubblicizzato" il mio reading "Omeostasi" a Genova il 17 ottobre 2015 Parlo di questo evento
Ebbene eccovi tre pillole tratte da quel mio reading per chi avrà piacere di guardarle con alla Chitarra Alberto Borgatta e Francesco Rebora.
1) AS WATER
2) LA NOSTRA VOCE
3) LA SECONDA PELLE
Ebbene eccovi tre pillole tratte da quel mio reading per chi avrà piacere di guardarle con alla Chitarra Alberto Borgatta e Francesco Rebora.
1) AS WATER
2) LA NOSTRA VOCE
3) LA SECONDA PELLE
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