mercoledì 26 gennaio 2022

L'angolo del Rockpoeta®: "Ieri Ed Oggi"

Domani è la giornata della memoria.  "Ieri" 6 milioni di ebrei uccisi, altri ancora marchiati torturati depredati... Un orrore dovuto da un lato al fanatismo ed all'odio razziale di un popolo verso gli ebrei e dall'altro causato dall'aver seguito le folli parole di un pazzo. Oggi non parliamo per fortuna di quelle cifre, né di orrori di tale ferocia e dimensione, per ora infatti non si viene deportati ma "solo" confinati, ma, oggi, la libertà vera è di fatto già ampiamente compromessa. Questa riflessione forse per alcuni sembrerà fuori luogo ma vorrei far notare che non è così se, come credo, siamo concordi nel ritenere fondamentale l'importanza della memoria storica intesa come strumento essenziale sia per non dimenticare gli orrori passati sia però anche per saper riconoscere i germi moderni di tristi realtà passate, qualora si ripresentassero e per saperli isolare ed abbattere prima che certi orrori si ripetano. 

IERI ED OGGI

Campi di concentramento
Orrori del passato
Eppure la Storia non la ricordate
La Storia non la capite
La Storia non la riconoscete
Se si ripresenta alla vostra porta
Solo con un make up diverso
Ma con anima e fattezze identiche
Rispetto al passato. 

Restrizioni liberticide
Recinti per chi non vuole sottostare alle regole
Popolo convinto che chi ha il siero sia di serie A
E gli altri siano da rinchiudere
Affamare
Magari prima o poi
Deportare.

E fa male vedere
Che anche chi ha vissuto certi orrori in passato
Ed è sopravvissuta a quelle aberrazioni
Non rigetti e denunci
Questo liberticidio
Che con la salute pubblica non ha nulla a che vedere.

Il mio cuore sanguina 
Nel ripensare
Rivivere attraverso film e documentari
Ed immaginare ad occhi aperti e gocciolanti
Quanto l'uomo abbia saputo essere il male 
E deciso di seguire chi rappresentava il male
Ma
Oggi
Sanguina anche nel vedere
Come nessuno abbia la sensibilità
Per non capire 
Certi sia pur piccoli, grandi, ricorsi storici

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

24 commenti:

Ariano Geta ha detto...

Scusa Daniele, detto con sincerità, paragonare i novax agli ebrei nel contesto del genocidio nazista è una caduta di stile abissale. Se non ti fidi di me, chiedi un'opinione in merito a un ebreo che magari potrà spiegarti meglio di me per quali motivi hai appena scritto una gigantesca eresia.
Non aggiungo altri commenti perché ho già detto tutto.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER ARIANO: non hai compreso il senso del post e lo dico con il massimo rispetto senza polemiche o ironia fuori luogo. Io per primo ho fatto notare la diversità di situazioni, ma la memoria storica serve proprio ad evitare che certe situazioni di odio verso altri si ripetano. Sileri che dice renderanno la vita difficile ai no vax è un campanello d'allarme. Il parallelo esiste non nel numero di morti di orrori subiti e nemmeno di ingiustizie perpetrate e di persecuzioni, ma nell'essenza di quello che dobbiamo apprendere da tutto questo ossia che non dobbiamo permettere che nulla di simile possa mai ripatersi. Il punto è che se prima non conoscendo la malattia l'hai sottovaluata e fai diventare un raffreddore una polmonite, ora se hai un raffreddore dovresti riconoscerne i pericoli potenziali e fermarlo prima che tu abbia una nuova polmonite altrimenti la memoria storica del'accaduto non ti servirà mai a nulla. IL parallelo esiste anche nella misura incui anche chi come me non si è vaccinato non ha fatto nulla di male contro il prossimo e non merita ghattizzazioni e volgarità molto simili a quelle inizialmente fatte agli ebrei. Io alla tua richiesta di domandare ad un ebreo che ne pensa rilancio proponendo di chiedere un'opinione ad un ebreo italiano oggi residente in Italie e non vaccinato. Questa sarebbe una cartina di Tornasole più reale.

Gus O. ha detto...

Per quanto riguarda il passato nazista mi è rimasta impressa una affermazione di Primo Levi.
*L'esistenza di Auschwitz esclude automaticamente la presenza di un Dio*.
Io non sono d'accordo, ma la frase è da brividi. Per questo, pur riconoscendo lo sfascio liberticida attuale, nulla è paragonabile a quello che è successo. Guerra mondiale, nazismo, bomba atomica, dittature feroci del socialismo reale.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER VALERIA dissento, scegliere tra un farmaco che non funziona che non è tecnicamente un vaccino e che sai che per alcune tue patologie può essere pericoloso e perdere la libertà se non lo fai è una falsa scelta. Mi viene in mente un film 'la scelta di Sophie" dove le chiesero di scegliere tra i suoi due figli quale salvare. Queste sarebbero scelte?

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER GUS il mio non è un parallelo basato sulla ferocia e sull'orrore dei fatti, da questo punto di vista sono d'accordo con te, ma è sulla natura del motivo che sta sotto. Un domani se ci impedisssero di comprare cibo senza super green pass in teoria avremmo una scelta e non ci avrebbero deportato ma moriremmo cmq. La memoria storica serve proprio ad evitare e stroncare sul nascere, sapendoli riconoscere, questi orrori quando ancora sono in fieri. Anche all'epoca nessuno avrebbe mai immaginato che la notte dei cristalli sarebbe stato solo l'inizio....

Berica ha detto...

I totalitarismi si basano sempre sul consenso. Questa è la lezione della storia. Ma non è ancora stata capita.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER BERICA giusta osservazione

Katrina Uragano ha detto...

E' giusto prendersi un giorno per ricordare, per riportare alla memoria quello scempio.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER LA DAMA BIANCA certo.

Angela ha detto...

daniele, comprendo il senso del post; purtroppo ci vuol "poco" a che le libertà elementari di alcuni individui - che, per ragioni differenti, si discostano dalla massa - vengano loro negate.
E' ovvio che parliamo di contesti storici profondamente diversi e la drammaticità delle conseguenze di leggi inique su specifiche categorie di esseri umani, è lontana da ciò che sta accadendo oggi.
e' innegabile che a nessun non vaccinato (rigetto di proposito la sterile, acritica e limitante etichetta "no-vax", che alla fine è un mega calderone in cui viene messo chiunque non sia d'accordo è con il vaccino e con il discorso del green pass) venga proibito l'accesso ai servizi essenziali (anche se sul capitolo lavoro, ahimè, ci sarebbe da dire qualcosa'altro, come anche per l'accesso ai mezzi pubblici), tantomeno vengono fatti rastrellamenti nelle case e si viene arrestati o, peggio, deportati..
Ciò che personalmente però mi spaventa è il meccanismo, la logica alla base di questo tipo di situazioni e che genera, vuoi o non vuoi, discriminazioni, malumori, rabbia, odio e divisioni tra chi è "socialmente ok" e chi non lo è perché dissidente.

Detto ciò, mai abbassare la guardia su vecchie e nuovi "fascismi" e tenere sempre alta la memoria di ciò che è stato e che non deve MAI PIU' ripetersi, in nessuna parte del mondo e in nome di nessuna ideologia, ai danni di nessun popolo e di nessuna categoria umana.

Anch'io tra oggi e domani pubblicherò qualcosa inerente la Giornata della Memoria.

(scusa il commento più lungo del solito, spero di non aver detto nulla che possa aver infastidito qualcuno)

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER ANGELA standing ovation per questo tuo commento. Aggiungo che mentre leggevo il tuo commento pensavo che oggigiorno wurlle come me potrebbero di fatto essere lr nuove e moderne Rosa Parks del terzo millennio. E poi mi sono venute in mente le leggirazziali emanate in quel periodo...inm

Giovanni ha detto...

Giusta la giornata della memoria ........... per non dimenticare, che qualche volta un pazzo come (Adolf Hitler,) che è riuscito a farsi seguire da un popolo di crudeltà che va oltre l'odio verso qualcuno. Ma ancora peggio che un nostro connazionale preso dalla smania di successi si allea con questo signore pazzo, ed anche in Italia c'è la caccia all'ebreo (per non fare cattiva figura col pazzo)
Oggi
Potrebbe ri-succedere, perchè oggi ci sono molti più pazzi in giro e con la smania di successi per autoproclamarsi indiscussi capi
Oggi c'è da stare molto attenti, perchè il popolo italiano corre grossi rischi conn questi politici sicuramente incompetenti, e con l'aggravante di un equilibrio non stabile .............. Gestione covid senza criterio.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER GIOVANNI condivido in pieno
ogni parola del tuo commento

Carmine ha detto...

Bisogna sempre ricordare perchè la memoria è labile: Corsi e ricorsi della storia purtroppo, ogni tanto ho la sensazione forse sbagliata che la storia non insegni mai abbastanza e c'è troppa propensione a dimenticare o alterare il passato

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER CARMINE: seenaxionee che ho spesso anch'io

Cavaliere oscuro del web ha detto...

La memoria serve per ricordare, simili orrori possono di nuovo accadere.
Saluti a presto.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER CAVALLIERE: certo e se non sai farlo vuol dire che non hai imparato nulla dal dono che ti è stato fatto.

marcaval ha detto...

La memoria è importante ma purtroppo la storia recente di paesi del Sudamerica o della vicina Jugoslavia dimostra che certi fatti possono ancora accadere. Riguardo alla situazione italiana ritengo che alla base ci sia una profonda ignoranza, la guerra tra poveri esisteva già due anni fa e adesso è stata decisamente ampliata. D'accordo con te che sia necessario stare in campana ma ritengo fuori luogo il paragone.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...


PER MARCAVAL in realtà il paragone serve proprio per dire di stare attenti alle prime avvisaglie. Il paragone non è con l'evento nella sua totalità ma serve a far capire come si deve comprendere presto che da una goccia può scatenarsi uno tsunami. A tal proposito pensa solo alle leggi razziali e paragonale ai decreti liberticidi contro chi non si è inoculato questo strano intruglio o ancora pensa solo che se prendo un bus potrebbero farmi scendere ed io potrei ribellarmi proprio come. una moderna Rosa Parks dei nostri giorni. Ecco, in questi due casi il paragone io lo vedo.

Arwen Elfa ha detto...

E' giusto prendersi il tempo di ricordare, il ricordo e la memoria sono importanti, per evitare che possa accadere di nuovo. Tuttavia non vedo questo paragone con l'oggi.
Si potrebbe succedere di nuovo, in quanto l'uomo non impara mai dai suoi stessi errori e perchè in varie società e paesi diversi esiste una sorta di neo nato genere di organizzazioni che credono che il neonazismo sia una idea bella e nuova. Ma quanto sta succedendo per via della pandemia non lo vedo confrontabile. Si è persa varia parte della libertà personale, ma per un ottimo motivo - per impedire il diffondersi illimitato e sconclusionato del virus. Se ci fosse stata un'altra via . . . . Ma non c'era purtroppo. Sò già che tu non sarai d'accordo con me ma il paragone che hai fatto lo trovo non conguro

Arwen Elfa ha detto...

Scusa era congruo.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER ARWEN ELFA: dissento gentilmente ma dissento La pandemia è diventata un alibi. Che senso ha riempire i bus di persone vaccinate che possono prenderlo come chi non lo è e vietarlo ai non vaccinati invece di stabilire obbligo di tampone per tutti per essere sicuri che davvero nessuno sia oositivo ed ancoraregole ferree per lasciare spazio tra un utente e l'altro. Ed i treni regionali? Io li ho presi e non esistevano problemi. Ecco direi che le leggi razziali di quel tempo possono tranquillamente essere paragonate ai decreti liberticidi di questi ultimi tempi.

Alligatore ha detto...

Parole misurate, e anche con una premessa corretta, che secondo me contestualizza bene la situazione attuale. Mi spiace che molti continuino a non capire, e dopo tante belle parole che hanno detto per anni sui blog, nelle piazze, sui giornali, oggi facciano finta di niente. Come sai, concordo in pieno, con amarezza, profonda amarezza. La memoria deve essere viva, non una cosa da spolverare un giorno. Una mia amica musicante ha scritto, "1 giornata della memoria e 364 giornate dell'Alzheimer." Mi pare che sia così.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER ALLIGATORE: la tua amica ha sintetizzato alla grande.