venerdì 14 febbraio 2020

L'Angolo del Rockpoeta®: "La Marcia"

LA MARCIA

Una marcia faticosa
Come una scalata per varcare il confine
Come rifugiati in rotta verso la libertà
E passo dopo passo ci avviciniamo alla meta.

È stato difficile convincerli
La paura
La rassegnazione
La pigrizia
Tutto congiurava contro
Ma alla fine si sono persuasi. 

Il tragitto è stato lungo
Difficile
Ma la determinazione della mia gente
Era finalmente più forte delle traversie
Era finalmente quella giusta.

E così arriviamo davanti al loro cospetto
Uno ci scruta con aria di sufficienza:
" Tu povero cantastorie cosa pensi di essere venuto a fare qui?
Pensi davvero di poter cambiare la vostra sorte? Guardaci
Noi dominiamo il mondo e voi non contate nulla." 

Vuole intimorirci ma non succederà
Non siamo giunti fino a qui per avere paura
Lo fisso negli occhi e gli rispondo:

"Guardaci 
Guarda la mia gente radunata qui e adesso
Osservaci tutti qui fermi e decisi
Non indietreggeremo 
Non impallidiremo
Non soccomberemo
Guarda quanti siamo
Tu sai cosa significa
Tu sai cosa storicamente accade in questi casi
Tu sai quale sarà la vostra sorte"

Tutta la mia gente qui e adesso
Il nostro destino è sancito
Il trionfo è sicuro
Il popolo unito non soccombe mai.

La loro sconfitta era scritta
La nostra liberazione anche
Ed è bello vedere 
Tutta la mia gente libera
Tutta la mia gente in festa qui e adesso.

Abbiamo incontrato i nostri schiavisti
Li abbiamo fatti piangere e scappare
Abbiamo fatto la Storia

E finalmente posso guardare con orgoglio la mia gente
Libera e felice
Non più schiava di nessuno 
Neanche di se stessa e delle sue vecchie paure.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

24 commenti:

MAX ha detto...

Sono versi autobiografici questi tuoi.
Tu sei il cantastorie scomodo , che racconta le verità che nessuno vuole ascoltare.
Speriamo che il tuo desiderio di vedere la tua , la nostra ,gente finalmente libera dall'ingiusta oppressione di chi dovrebbe invece governarci con saggezza e lealtà si concretizzi il più velocemente possibile.
Bisogna impegnarci tutti , perché la forza del popolo sta nell'unione di tutti.
Anche se realizzarla sembra quasi utopia.
Complimenti e buona giornata

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MAX vero sono la tua analisi è corretta. Spero anch'io che un giorno la nostra gente possa essere finalmente libera ma per farli ci vuole come dicevi tu l'unione di tutto il popolo e perché questo accada occorre che la nostra gente si liberi in primo luogo dalla propria gabbia in cui si è chiusa facendo finta di non vedere la realtà

Gus O. ha detto...

Il bello di una poesia è che si può ipotizzare un evento di liberazione che finalmente realizza la vittoria delle persone che prendono coscienza della propria forza costringendo alla fuga il Potere che li aveva espropriati con la violenza, la menzogna e l'arbitrio del diritto di essere i veri protagonisti della Storia.
Penso all'Italia dei partigiani che abbatte il fascismo che inevitabilmente cambia pelle e diventa un partito, la D.C.
Penso a Tomasi di Lampedusa, al suo capolavoro, Il Gattopardo, con la terribile frase: «Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi»
Ma va bene così, specialmente appena inizia un nuovo giorno, leggere versi vigorosi che cancellano dai dizionari il lemma utopia.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER GUS: a volte bisogna avere il coraggio o la lucida follia di credere che un'utopia possa almeno in parte diventare realtà. È vero anche ipotizzando la speranza che i miei versi descrivono poi ci sarebbe il dopo ma se il Popolo per una volta avesse capito dove non sbagliare di nuovo, allora chissà… Ma il problema più grande è che ora siamo ancorati alla speranza che si realizzi il primo step. Grazie Gus, è sempre un piacere ed una forte emozione leggere i tuoi commenti.

Ariano Geta ha detto...

Sono casi rari ma per fortuna succedono. Io ricordo ancora come funzionava il Sudafrica quando ero bambino... Nelson Mandela è stato in carcere per quarant'anni, nel momento in cui lo hanno rimesso in libertà e ha fatto capire che un paese non può funzionare con un sistema in cui il 10% ha tutto e comanda e il 90% non ha niente e non ha diritti, il Sudafrica è cambiato nel giro di pochi mesi.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER ARIANO: verissimo, è anche per questo che credo ci sia ancora speranza, tenue, flebile, ma ci sia.

Gus O. ha detto...

Ariano, Mandela non è il popolo che fa la rivoluzione. E' un grandissimo statista che vince la battaglia contro l’apartheid non con la forza delle armi, ma della convinzione.

Sari ha detto...

Sono i versi del vincitore, i tuoi, adatti a qualsiasi battaglia si stia combattendo. Non leggo nessuna nota trionfalistica ma il necessario sentimento di sollievo del giusto.
Bravo.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER GUS: ok "mi intrometto" e mi scuso, ma il tuo commento mi ha stimolato una piccola riflessione e cioè che hai ragione sul punto ma è anche vero cha il popolo a volte fa la rivoluzione spinto da qualcuno che lo smuove (Gandhi, Mandela,…) D'altronde anche nei miei versi il popolo si muove una volta toccato nella sua coscienza più profonda e non da solo. Questa era solo una mia riflessione, poi Ariano può benissimo risponderti e darti la sua opinione, il bello di questo luogo è proprio questo, la possibilità di dialogo aperta a tutti.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER SARI: infatti è proprio come hai scritto tu, nessuno trionfalismo tronfio ma solo il desiderio di vedere trionfare la giustizia e la libertà e vedere la propria gente libera e non più soggiogata e schiava.

Gus O. ha detto...

Daniele, l'idea dell'Agorà è grande. Negli altri blog non esprimo riflessioni su commenti di altri utenti.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER GUS: lo so e questo mi onora moltissimo.

MikiMoz ha detto...

Il problema è sempre il DOPO.
Bello quando succede questo, ma poi? Ci vuole che riorganizza tutto. La Storia infatti è fatta di eventi, non di caos...

Moz-

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MOZ: infatti ma il problema qui è che siamo ancora al primo step poi è chiaro che il popolo dovrebbe imparare dalla Storia e riorganizzarsi non ripetendo gli errori del passato.

Claudia Turchiarulo ha detto...

Speravo di trovare una bella poesia d'amore oggi, come so che sai scriverne, ma non saresti tu se ti omologassi alla massa o alle tradizioni.
Quindi bene urlare il tuo disappunto (anche) oggi.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER CLAUDIA felice che tu abbia compreso e condiviso ☺ lo spirito di questo blog e del suo blogger. Vero non potevo esimermi dal postare le mie poesie sociali.

Cavaliere oscuro del web ha detto...

Spesso si ha paura dei cambiamenti, ma questo clima viene instaurato da una classe dominante, che non vuole perdere i propri privilegi.
Saluti a presto.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER CAVALIERE: condivido la tua riflessione in toto.

Angela ha detto...

"Il popolo unito non soccombe mai." >>> mi piace molto questo verso!

mai smettere di sperare che cose di questo tipo -marce verso la libertà, gente che decide di dire basta ai soprusi e/o a una rilassatezza morale che addormenta, uccide le coscienze - possano accadere.
A volte temo che un popolo come il nostro, finchè non avrà assaggiato davvero la miseria, la disperazione (ovviamente ci sono singoli o famiglie che già la vivono)..., non si leverà mai per ribellarsi, perchè ci sarà sempre una maggioranza che penserà "ho il pane da mangiare per me e i miei figli, lavoricchio, qualche diritto ce l'ho..., perchè insorgere per chiedere di più, col rischio che quel poco che ho mi venga tolto?"
il lassismo dilaga su tutti i fronti, così la sfiducia, l'apatia...
C'è bisogno di speranza, coraggio, voglia di svegliarsi... e i tuoi verso sono incoraggianti, in questo senso.
buon sabato daniele!

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER ANGELA: sai temo anch'io che forse si muoveranno quando toccheranno il fondo ma potrebbe allora essere troppo tardi. Io penso invece che il momento per cambiare le cose sia adesso e non domani. Grazie delle tue belle parole sui miei versi.

fulvio ha detto...

Figlio e nipote di Partigiani,la mia famiglia mi ha educato alla libertà come bene assoluto, ma con rammarico vedo che non sono molti gli italiani che amano l'essere liberi, oggi nonostante la Storia molti sognano l'uomo forte al comando.
Un caro saluto. fulvio

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER FULVIO wow che splendida famiglia la tua da esserne davvero fieri! Concordo purtroppo con te oggi sembra essere tornata di moda la voglia di un uomo forte al comando invece di faticare lottando per la vera libertà.

Patricia Moll ha detto...

Parli di te, ovviamente 😊
Sei tu il menestrello fastidioso, arrabbiato ma con ancora in fondo al cuore la speranzache la gente si svegli e si dia da fare.
Gran bel sogno, Dani.
Stupenda poesia

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER PATRICIA_ vero, sono io lo ammetto :-))) Grazie sono contento che ti sia piaciuta.