venerdì 20 settembre 2019

L'Angolo del Rockpoeta®: "Il Cuscino"

IL CUSCINO

"Piangeva troppo forte signore
Ho solo cercato di calmarla
E silenziarla con il cuscino"

Sono pentita
Dicono che sono pazza
Isterica
Ma provate voi a sopportare
Quella piccola creatura che non capisce i tuoi comandi.

Ora dicono che l'ho sempre odiata
Solo perchè è capitata per caso
Solo perchè io non ero convinta
Solo perchè essere mamma è un ruolo
Che non ho mai sentito nelle mie corde.

Era una bimba adorabile di pochi mesi
Ora giace dentro la culla immobile e muta
Ma io non la odiavo
Ero così emozionata durante la gravidanza.

Dicono che ho stretto forte
Molto forte quel cuscino
Ma io non lo ricordo neanche
E pensare che quando si era zittita
Ero così orgogliosa di me e delle mie capacità di mamma
Ed invece ora mi dicono che l'ho uccisa.

Non ci posso credere
Ora arrivano strizzacervelli
Che dicono che ero troppo giovane ed instabile
Per fare da mamma ad un bambino.

Che ero troppo giovane
Ho 22 anni
L'avevo già fatto notare anch'io a mio marito
Ma si sa
Tutti assumono come dogma il luogo comune che
Una donna è per definizione mamma da sempre

Ora mi portano via
Mio marito mi odia
Il suo rancore è insopportabile
E torno a ripensare a quei momenti
E sorrido soddisfatta
Perchè penso che forse amava più mia figlia di me

Ed ora accada quel che deve accadere 
Li seguo spontaneamente
Conscia che almeno in carcere
Non ci sono bimbi.

Sono confusa
Alterno momenti di disperazione
Ad altri di soddisfazione.

Mio marito mi odia
Ed io la sola cosa 
Che continuo imperterrita a pensare
È che se solo lei avesse smesso di piangere…

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

37 commenti:

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER VALERIA: a volte non ci sono neanche motivazioni. è soltanto la rabbia di un momento. Ma come scrivi bene tu, una madre non può uccidere suo figlio.

Sari ha detto...

Forte questa poesia, è quasi un pugno.
In questa società di sempre giovani quella mamma di 22 anni è quasi una bambina, forse cresciuta senza una figura di riferimento, senza cure quotidiane che non fossero quelle scolastiche. Che ne sanno le ragazze d'oggi di cosa voglia dire avere cura di qualcuno?
Povera quella tua ex mamma... il marito dovrebbe odiare anche se stesso per non averla affiancata, non aver capito, non essere stato partecipe alla cura della sua sfortunata bambina.
Scusami sai...
Ciao.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER SARI: in primis grazie per i complimenti. Tutto vero quello che affermi, quanto al padre è vero potrebbe più che non essere stato partecipe nel seguire la sua bimba, aver dato per scontata la capacità di sua moglie e non si sia quindi reso conto dei segnali di crisi. Però nulla giustifica un atto del genere.

Anonimo ha detto...

Per certi aspetti è il dramma dei nostri giorni. Oserei dire che un giorno si e un giorno no si legge o si sente di drammi simili a quello che tu ha i ben narrato. Ho l'impressione che la vita umana, con tutti i suoi significati, conti poco e questo è un grande pericolo.

Ieri sono tornato a Milano per varie cose da fare dopo più di un mese in Liguria e, per certi aspetti, è un po' uno choc. Domenica torno in Liguria per l'ultima settimana della casa che avevo preso per l'estate e poi sarò di nuovo milanese (per carità, non mi dispiace. Milano ha veramente tanto)...un salutone Amigu de Zena e alla prossima

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER ACCADEBIS: io credo che ci sia solo superficialità nell'affrontare responsabilità importanti come quella di mettere al mondo un figlio.

carlos portillo - podi-. ha detto...

Allora, dove resta quello di una mamma dà tutto per il suo bimbo se non può nemmeno sopportare il pianto di suo figlio?

PODI-.

Katrina Uragano ha detto...

E' stata dura andare avanti con la lettura e arrivare fino in fondo. Stavolta mi hai lasciato col fiato sospeso e un senso di oppressione al petto.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER PODI: infatti, abbiamo una forte dicotomia tra il fatto che la mamma secondo la tua frase farebbe tutto per il suo bimbo ed il non sopportare più il pianto fino ad arrivare ad uccidere la creatura.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER LA DAMA BIANCA: lo immagino, è una poesia piuttosto forte, tra quelle più forti forse.

Ariano Geta ha detto...

In Italia il problema è sempre stato sottovalutato perché si ha l'idea che la donna, nel momento in cui è incinta e poi partorisce, prova la più grande gioia del mondo e diventa una dolcissima e felicissima mamma.
In realtà la depressione post-parto e lo stress fisico e mentale che seguono nei primi mesi di vita del bimbo sono rischi sempre presenti. Oggigiorno per fortuna molte giovani mamme possono contare su nonne ancora in gamba che le aiutano parecchio, togliendole il peso di tante "operazioni di routine" e le danno modo di non avere interamente sulle proprie spalle la gestione del lattante, però non è sempre così.
E poi, più in generale, non siamo tutti uguali e vale per chiunque. Non è che una donna, chiunque essa sia, per il solo fatto di aver partorito diventa automaticamente Wonder Mamma. Ci sono donne che potrebbero fare cinque figli in cinque anni e riuscirebbero a tenere botta senza problemi, ce ne sono altre per cui già uno è abbastanza per stressarle.
L'aiuto della famiglia è sempre importante in casi del genere, soprattutto il non trascurare certi segnali. Quando una neo-mamma lamenta forte senso di stanchezza, sensazione di stress, risponderle "E' normale, succede a tutte" è la peggior risposta possibile. Bisogna invece fare in modo che possa riposare, dormire qualche ora in più, dirle che può lasciare il bimbo dalla nonna, che per una mezza giornata lo guarderà il padre.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PEPR ARIANO: commento esaustivo e che affronta il tema molto in profondità. Concordo con te ai primi segnali agire subito, farla staccare e non farle pensare che è normale.

marcaval ha detto...

Poesia forte e drammatica. Mi ha fatto pensare anche al dramma di Cogne.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MARCAVAL vero ma non è stato l'unico

Cavaliere oscuro del web ha detto...

Una poesia che fa tanto riflettere, ai primi segni d'insofferenza post partum, bisogna chiedere aiuto e non attendere, questo vale anche per i padri.
Sereno giorno.

MAX ha detto...

Tema importantissimo quello della depressione post parto che può sfociare in episodi terribili come quello che hai raccontato.
E' difficile entrare nella mente di una madre che compie quell'orribile gesto e te ci sei riuscito perfettamente complimenti.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MAX Ti ringrazio di cuore per quello che hai espresso nel tuo commento, un commento esaustivo e profondo. Grazie di cuore per le tue bellissime parole sui miei versi grazie di cuore davvero.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER CAVALIERE scusa se non ho seguito l'ordine ora ti rispondo. Concordo con la tua analisi diventa fondamentale ai primi sintomi intervenire subito per evitare tragedie come questa descritta nei miei versi ma che è poi anche quanto ci mostra la realtà.

Maria D'Asaro ha detto...

Sempre intriganti le tue liriche sociali ... Attendo che venga "interpretata". Buon tutto.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MARIA ORA ci sono on programma altri video ma presto ti darò soddisfazione e la ascolterai recitata da me.

Elio ha detto...

Tragedia molto probabilmente suggerita da fatti accaduti. Non riesco a sopportare che una madre possa arrivare ad uccidere il figlio o la figlia ma, da qualche tempo, succede spesso per vari motivi che non si possono spiegare. Qui a Montpellier un drogato ha lanciato un cane fuori dal balcone del terzo piano (è stato recuperato dalla SPA) ma il commento più diffuso era : "per fortuna che non era un bambino", cosa successa un mese prima. Cosa vuoi che io possa dire. Non so che mondo lasceremo ai nostri figli e nipoti, a parte il detrioramento del clima. Buona domenica.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER ELIO se ci fossero tante madri ma anche padri che si comportassero con i loro figli come il personaggio della mia poesia cesserebbe il problema su quale mondo lasciare a queste creature ma più seriamente uccidere il proprio figlio è un problema che va affrontato sapendone cogliere i segnali preventivamente per evitare il peggio.

Carmine ha detto...

Argomento spinoso ma molto interessante, ci sono sempre di più ragazze e donne meno preparate ad essere mamme, non è casuale il numero di suicidi post parto. Secondo me manca un sostegno a casa per le donne dopo il parto, una volta c'era la solidarietà sociale la rete di amicizie e di parentele che aiutava oggi i contatti sono meno frequenti e spesso si ritrovano da sole a gestire una situazione per cui non si sentono a loro agio o non si sentono in grado d'affrontare.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER CARMINE può essere ma tutto questo non giustifica uccidere il proprio figlio.

digito ergo sum ha detto...

che orrore. e non credo abbia senso - per una volta almeno - cercare giustificazioni laddove non ce ne sono. prendiamo dolorosamente nota di ciò che sappiamo già: diamo la vita e la togliamo. non temiamoci mai, siamo uomini, ma temiamoci, siamo uomini.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER DIGITO infatti zero scuse e nessuna giustificazione. È vero concordo sul tuo finale di commento l'essere umano è qualcosa di sconvolgentemente complesso capace di essere sia aberrante che straordinario.

Angela ha detto...

versi che descrivono un dramma che purtroppo si consuma e non di rado, ai nostri giorni soprattutto, in cui stress, ansia, incapacità di affrontare/risolvere conflitti/paure, sembrano aumentare esponenzialmente.
E non sempre chi commette atti aberranti come un infanticidio ha mai dato segnali di squilibrio o aggressività, eppure..., ahinoi, queste cose accadono e ci colpiscono e turbano moltissimo, perchè sono azioni innaturali, abominevoli. Mettono i brividi.
mia madre dice sempre: il cervello è una sfoglia di cipolla, per indicarne proprio la fragilità...
buona domenica daniele

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER ANGELA sono situazioni che a volte danno segnali di avvertimento anche se non sempre e sono atti orribili che non possono avere giustificazioni.

fulvio ha detto...

Ciao Daniele,hai raccontato un fatto triste,terribile e doloroso,una tragedia che coinvolge e sconvolge,non solo una famiglia,ma tutti quelli che ne vengono a conoscenza.
Una tragedia che purtroppo si ripete improvvisa quasi sempre senza motivi apparenti e che tu hai saputo presentare nella sua tragicità.
Ciao.fulvio

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER FULVIO Grazie per le tue importanti parole.

cristiana marzocchi ha detto...

Con quanta profondità e delicatezza hai affrontato questo argomento.
Per fortuna non è molto esteso, ma quando avviene ci lascia disorientati e con molte domande.
A volte è lo stress post parto che sfocia in reazioni imprevedibili perchè, oltre al fisico, indebolisce la mente.
Cri mente

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER CRISTIANA: non è molto esteso ma in crescita e questo è preoccupante. Grazie per i complimenti, sono profondamente onorato.

silvia de angelis ha detto...

Mamme non pronte alla più importante missione della vita...
Versi molto apprezzati
Un saluto,silvia

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER SILVIA Condivido il tuo pensiero. Grazie per i complimenti di tutto cuore

Ale ha detto...

Ciao Daniele, scusa non sono molto presente sul blog. Queste drammatiche parole mi hanno fatto subito pensare alla Franzoni, chissà cosa può passare nella mente di una persona? Ho sofferto di crisi depressiva post-parto, non dormivo e piangevo molto, bisogna chiedere aiuto subito.
Complimenti per quello che scrivi. Buona giornata.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER ALE: grazie per la tua testimonianza e le tue parole sui miei versi. A presto.

guisito ha detto...

Tra le tue belle questa è la più bella ed emozionante. Complimenti!

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER GUISITO: grazie!!!