LA CONTA DEGLI SFRUTTATI
Questa è la conta degli sfruttati
Da coloro che andrebbero ammanettati
Questa è la conta degli sfruttati
La conta di coloro che rischiano quotidianamente
Lavorando
Di morire ammazzati
Questa è la conta degli sfruttati
Di tutti coloro che non vengono considerati
Un due tre
A parlare tocca a te
Un due e tre
Ascolteremo proprio TE
Era una mattina come tante
Dobbiamo raggiungere dei silos
Con dentro sostanze tossiche
Chiediamo le mascherine protettive
Ma riceviamo risate
Pacche sulle spalle
E tante moine
Ed è così
Che disgraziatamente
Un'esplosione fu fatale
Perchè respirammo tutto quel tossico letame.
Questa è la conta degli sfruttati
Da parte di coloro che andrebbero arrestati
Questa è la conta degli sfruttati
Di coloro che rischiano costantemente
Di morire ammazzati
Questa è la conta degli sfruttati
Di coloro che non sono mai considerati
Un due tre
A parlare tocca a te
Un due e tre
Ascolteremo proprio TE
Ho fatto il lavapiatti
Ero in un ristorante 4 stelle
Pretendevano flessibilità, professionalità,
Che lavorassi come uno schiavo
Che facessi i doppi turni, saltassi i miei riposi
Ed io mi adeguavo per necessità.
Un giorno
Mi permisi solo di chiedere le scarpe antinfortunistica
"Fai senza" fu la risposta
Alla quale seguì una fragorosa risata.
Per fortuna
Non mi successe niente
E sono ancora vivo per raccontarlo.
Questa è la conta degli sfruttati
Da parte di coloro che andrebbero arrestati
Questa è la conta degli sfruttati
Di coloro che rischiano costantemente
Di morire ammazzati
Questa è la conta degli sfruttati
Di coloro che non sono mai considerati
Un due tre
A parlare tocca a te
Un due e tre
Ascolteremo proprio TE
Io purtroppo sono morta
Morta a soli 22 anni
E lascio un figlio di cinque.
Muoio schiacciata da un macchinario tessile
Per un qualche problema strano
Perchè di solito se si viene "catturati" dalla macchina
La stessa si ferma subito
Ma nel mio caso non è successo
Ed ora mentre indagano
Sempre a posteriori ovviamente
Sulle responsabilità del mio datore di lavoro
Io sono su questa nuvoletta a guardare la solita pantomima
Restando in apprensione per mio figlio.
Ed infine ci siamo noi
Noi che cadiamo da una gru
Noi schiacciati da un trattore vecchio e stanco
E noi che non veniamo dotati delle doverose imbracature
Quando lavoriamo sulle pareti dei grattacieli
Oltre a tanti altri ancora
Che finiscono nel silenzio dell'oblio.
Come esiste il milite ignoto
Forse dovrebbe essere istituito
Il monumento al "Lavoratore oppresso"
Questa è la conta degli sfruttati
Da coloro che andrebbero ammanettati
Questa è la conta degli sfruttati
La conta di coloro che rischiano quotidianamente
Lavorando
Di morire ammazzati
Questa è la conta degli sfruttati
Di tutti coloro che non vengono considerati
Un due tre
A parlare tocca a te
Un due e tre
Ascolteremo proprio TE
Un due e tre
Alla prossima perchè
Un due e tre
Un'altra vittima ora c'è
Un due e tre
E la conta finisce qua
Per il rispetto di quei due bimbi
Che devono piangere papà.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
26 commenti:
La conta degli sfruttati, quella da PIL che deve ricrescere, da spritz a tutte le ore, da vita per le strade, da fare notte fino all'alba, ora che torna la zona bianca, col cameriere a tre euro l'ora, in mascherina mentre tu gli sghignazzi in faccia che il vaccino non te lo fai. A volte sfruttati e sfruttatori sono gli stessi e si mischiano senza rendersene conto. Io che voglio il ristorante a tutti costi, e tu che servi a costo fisso. Dovremmo ad ogni istante mettere i panni dell'altro: del migrante che non vuoi, ma poi non trovi il pachino al supermercato, del buuu al nero che s'inginocchia all'Europeo, del ristorante che ricomincia a non darti lo scontrino, ma tu sei troppo felice di mangiare fuori, dello stabilimento che appiccica gli ombrelloni esattamente come prima. Siamo noi gli sfruttati, ma siamo anche gli sfruttatori.
PER FRANCO: sono parzialmente d'accordo nel senso che per sentirmi uno sfruttatore dovrei essere a conoscenza che per esempio nel locale XVZ lounge bar i camerieri non sono in regola o quantomeno intuirlo. Lo scontrino io l'ho sempre ricevuto sia nei bar che nei ristoranti. In realtà i lavori a tre euro l'ora possono riguardare purtroppo di più i migranti sfruttati nei campi o alle donne sfruttate come badanti da fantomatiche cooperative sociali. Il buu al calciatore che si inginocchia all'Europeo non vuol dire essere sfruttatori ma "solo" razzisti e deficienti. Peraltro di recente ma non ricordo più chi penso un nero però, ha dichiarato che si sta stancando di vedere questa manifestazione plateale così quasi meccamicamente ripetuta perchè da quando nei primi momenti aveva un senso profondo, forte, politico, e di denuncia ora gli pare stia trasformandosi in un gesto di "moda" facendogli perdere invece il contenuto forte e scomodo di protesta civile
Nella conta degli sfruttati sarebbe doveroso denunciare che In Italia lavorano 144.000 ragazzi tra i 7 e 14 anni e 31 mila di essi possono definirsi letteralmente sfruttati. 116.000 ragazzi tra 14 e 16 anni seguono la stessa sorte. La piaga del lavoro minorile infetta anche l'Italia.
La prostituzione delle donne è anch'essa notevole. Malmenate dal *magnaccia* e senza nessuna tutela. Per chi non lo sapesse in Italia la prostituzione è un’attività legale.
PER GUS: verissimo ma nel caso del lavapiatti potrebbe rientrarci il lavoro minorile. Ci sono anche i riders di cui avevo parlato con questa poesia in questo post https://agoradelrockpoeta.blogspot.com/2019/05/langolo-del-rockpoeta-slave-on-two.html anche se sempre più quel mondo è "invaso" anche da adulti disoccupati. La prostituzione è poi una piaga allucinante che porta alla compravendita di donne come merce da parte spesso di scafisti senza scrupoli che portano quelle povere ragazze da noi con ben altri progetti e sogni che vengono loro promessi mentendo e poi costringendole attraverso violenze ed abusi ad offrire il loro corpo.
@Gus: la prostituzione è legale ma non se ti metti per strada col fuochino e in mutande. Visto che da noi funziona così al 90%, mi sembra pleonastico ribadirne una legalità inesistente.
PER VALERIA: verissimo.
La sicurezza sul lavoro: tema scottante.
Il problema sta nel risparmio, fatto al fine di dare meno spese ai capi (altrimenti come si fanno a fare la villa e il macchinone?).
Moz-
PER MOZ: vedo che hai centrato il problema
Alla fine è successo che, poiché i paesi emergenti ci facevano concorrenza grazie ai prezzi stracciati dei loro lavoratori (che lavoravano in condizioni pessime) lo stato ha deciso di chiudere un occhio affinché anche nel nostro sistema socio-economico subentrino condizioni di lavoro pessime e prezzi più bassi. Gli esseri umani in mezzo a questa incudine sono solo "inconvenienti di percorso"...
Comunque ho trovato ancora più spaventosa la notizie degli scontri fra scioperanti di una ditta di trasporti e i vigilantes della ditta... roba da America anni '30, indice di un crollo dei diritti dei lavoratori.
PER ARIANO: so di quel fatto ne ho parlato su Facebook mettendo il link ad un articolo che ne parlava diffusamente, so e concordo con te che sia stata una notizia sconvolgente. Hai perfettamente ragione anche in relazione all'analisi che hai fatto nel tuo commento sulla situazione attuale. È stato più facile (facile e per loro pure conveniente) adeguarsi alle regole dei Paese Emergenti che invece fare "guerra" a questi ultimi difendendo il diritto al lavoratore di... lavorare, appunto, ma in condizioni decorose, sicure ed onorevoli.
Mio fratello si è infortunato sul lavoro e adesso abbiamo il terrore che lo licenzino, perché è stato costretto a mettersi in malattia per un mese.
Non si può vivere così.
E poi ci meravigliamo del fatto che le vittime sul lavoro siano sempre di più.
PER CLAUDIA la tua testimonianza è scioccante e pazzesca.
Toccante. Con un ritmo e una cadenza che ti prende e ti fa intristire. E indignare. Grazie.
PER MARIA Grazie si cuore per il tuo commento molto sentito
Ci sono delle norme che dovrebbero darci sicurezza nel lavoro; niente a che vedere se confrontassimo con le normative di un secolo fa. È proprio per ciò che la cosa risulta più dolorosa: i politici fanno delle norme e poi "si fidano" che gli imprenditori faccino la sua applicazione; semplicemente si tratta di uno scarico di risponsabilità.
podi-.
PER CARLOS: perfetto, standing ovation, riassumendo la tua disamina perfetta si può dire che le leggi sono nulla senza i controlli (e le sanzioni davvero applicate a chi trasgredisce).
Ogni diritto ci è stato negato. Ti costringono a lavorare senza sicurezza e questa è l'unica cosa che puoi fare se non vuoi far morire di fame la tua famiglia. Questa è cattiveria.
PER FARFALLE LIBERE: cattiveria e disinteresse della vita del prossimo al solo scopo di avere più ricchezza per sé.
I diritti sono calpestati ogni giorno, negli anni ci è stato un ritorno allo schiavismo.
Sereno pomeriggio.
PER CAVALIERE: è proprio vero, è un costante ritorno allo schiavismo con i diritti così faticosamente conquistati che vengono regolarmente schiacciati e calpestati.
Mio marito si occupa di sicurezza sul lavoro e spesso e volentieri la sera torna a casa sconfortato. Tra lavoratori che trascurano gli strumenti a loro disposizione e aziende che fanno lo stesso con la manutenzione, in Italia siamo messi malissimo. E le tragedie sono all'ordine del giorno.
PER MARIELLA: che triste affresco del nostro Paese che esce dalla testimonianza importante di tuo marito. davvero scoraggiante.
E' davvero scoraggiante l'approssimatività che vige nel mondo del lavoro! Spesso e volentieri quando muore un operaio, si sente dire che era appena entrato a lavorare, era ancora in prova! Questo perchè poveretto non era neppure assicurato. Lo sfruttamento, da quando hanno abolito l'articolo 18 è+ all'ordine del giorno!!
Bravo, bellissima denuncia per tutti i morti sul lavoro!!!!
PER VITTY:vero anche l'abolizione dell'art. 18 ha contribuito. Grazie per le tue bellissime parole sui miei versi.
Bravo Daniele! Tutto qua. 😘
PER PUA grazie di cuore!!!!
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