SINAPSI SPENTE
Nella remota Valle della Mente
Luci spente causano disagi e difficoltà
Intere aree restano al buio
Un blackout che non era previsto
Non era atteso
Non era meritato.
Nella remota Pianura del Cervello
Intere piantagioni di sinapsi
E numerose coltivazioni di ricordi
Svaniscono
Travolte da un'inondazione
Ma lui non cede
Articola nell'aria i suoi pensieri confusi
Confusi per noi.
Nei meandri nebbiosi di una struttura
Una figura si allontana in lontananza
La sua camera un taboo inviolabile per i parenti
Passo dopo passo
Potrebbe riprendere a camminare discretamente
Quel ragazzo
Quel fisiatra sa il fatto suo
Intanto lei lo visita tutti i giorni
E tenta di penetrare quelle coltri della mente
E violare quelle barriere che offuscano il suo cervello.
Si riconoscono
Si abbracciano
E lui
Il frutto del loro amore
Li osserva poco più in là
Poi si avvicina e diventa un abbraccio collettivo
Lo porteranno presto via da lì
Deve solo riuscire a camminare meglio
E magari
Se certi effetti di un Nazi-Pfizer Impfstoff
Termineranno
Anche a riprendere
Qualche luce spentasi troppo presto
E tornare con i lampioni della mente
Ad illuminare ancora certi boulevards del cervello.
Lo porteranno presto via da lì
Non perchè stia in un lager
Ma perchè non è casa sua
Non è casa loro
Non è come stare insieme
Mangiare insieme
Litigare insieme
Per le astrusità che lui inventa
E di cui si convince senza motivo apparente.
E loro continuano a ripetersi come un mantra
Sperando in un suo recupero
Compatibilmente con la sua malattia:
"Lo porteremo via da qui
Lo porteremo via da qui
Lo riporteremo presto a casa"
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
24 commenti:
Terribile avere un congiunto colpito da un male che offusca la sua mente.
Dirò qualcosa di forte, che non tutti condivideranno, ma meglio la morte tutto sommato.
Un dura realtà che colpisce tante famiglie.
Sereno giorno.
PER ARIANO: quando arriva a certi livelli davvero drammatici e di non ritorno in effetti non posso darti torto
PER CAVALIERE: vero e nessuno che trovi almeno delle medicine che sappiano arrestare decisamente il processo o rallentarlo notevolmente.
La scienza ha scoperto come riacquistare la memoria, “la” proteina si chiama Cypin “”.
Cypin induce cambiamenti nell'elettrofisiologia sinaptica che ripristinano la funzione neuronale dopo la lesione.
PER GUS: ok ma queste malattie non portano via solo la memoria ma anche la capacità di ragionamento, movimento, olfatto e per queste problematiche Cypin funziona ugualmente? E se sì perchè non lo prescrivono e non se ne sente parlare?
Pochi giorni fa scrivevo con immensa gioia dell'approvazione negli Stati Uniti del primo farmaco contro l'Alzheimer.
Spero davvero che non resti un caso isolato. Come dissi, questo genere di malattia, mi terrorizza.
PER CLAUDIA concordo questa malattia spaventa anche me
E' quello che temo anch'io : invecchiare e non ragionare più, invecchiare e diventare un peso per gli altri, essere costretta a vivere in una struttura , avere la mente vuota oppure offuscata da pensieri contorti. Non so se vorrei continuare una vita, in queste condizioni. Se almeno si trovasse un farmaco, una terapia, capaci di contrastare questo degrado. Bravo per i tuoi versi. Saluti.
PER MIRTILLO: è la più grande paura.
si davvero terribile una malattia del genere, così come a volte l’impotenza che si sente nel poter fare poco
PER ERNEST: Verissimo.
È terribile. Lo hai descritto benissimo Daniele.
Penso a loro. Vogliono che migliori, vogliono riportare il loro caro a casa.
È sofferenza interiore immensa per la famiglia.
Che altro scrivere. Ciao.
PER PIA: sei stata ineccepibile.
Mia sorella, qualche tempo fa, scrisse un post bello e toccante dedicato alla questione, con la delicatezza che la contraddistingue. Ma io non riuscii a scrivere nulla, perché quella malattia è la mia più grande paura. Ne ho un vero terrore.
PER MARIELLA: ri comprendo il tuo terrore è anche il mio.
Credo che sia tra le malattie più terribili dell’umanità. La cancellazione della propria identità, non essere più coscienti. E il dolore immenso della famiglia, il dolore di non essere riconosciuti. È terribile. Bellissimi versi, come sempre, d’altronde. Ciao, Daniele.
Una paura di molti purtroppo.
Grazie Mari, ora comprendo. 😘
È grazie del riferimento al mio post.
Perdona l'intrusione Daniele.
una patologia che non può che spaventare, far sentire impotenti... e questo vale tanto per chi ovviamente ne è affetto che per i caregivers.
Il quotidiano e le normali attività vengono stravolte e i cambiamenti non sono assolutamente facili da gestire...
PER PIA: figurati, nessuna intrusione è una piazza pubblica qui ciascuno risponde a chiunque.
PER FARFALLE LIBERE: vero, una delle malattie più terribili per come cancella l'individuo e lo annulla.
PER ANGELA: verissimo.
Do ragione a Ariano al 100% con l'esperienza che abbiamo alle spalle
PER PATRICIA: in effetti non posso darvi torto.
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