lunedì 1 giugno 2020

L'Angolo del Rockpoeta®: "Sergio"

Potrebbe sembrare una mera provocazione, ma attenzione, il malcontento è tanto e se non lo si placa poi può prendere direzioni pericolose ed è proprio questo che voglio mostrare con questa poesia

SERGIO

Giro l'angolo
Fiato corto
Rincorso dalla crisi e dalla rabbia.

Mi chiamo Sergio
Ma il mio nome come quello della mia cellula
Non sono di alcuna rilevanza
Noi per voi siamo solo i vostri salvatori
Ed anche i salvatori di noi stessi.

Abbiamo creduto che il nostro impegno
La nostra dedizione e lo spirito di sacrificio sarebbero bastati
Che lo Stato ci avrebbe sostenuto

Tutte sciocchezze
Se sei un pesce piccolo
Non hai chance di salvezza
Non sei considerato
Vieni salvato solo a parole
Ma se sei un colosso
Magari con sede in un Paradiso fiscale
Allora è diverso
I soldi vengono dati a chi i soldi li ha già.

Giro l'angolo
Incontro il mio contatto
Breve cenno d'intesa

Vedo la merce
Va bene
È la stessa che durante il collettivo di ieri sera avevamo approvato:
È maneggevole 
Spara a ripetizione
Ed è facile da nascondere.

Compravendita che va a buon fine
Prezzo equo
Pago e lascio quell'angolo di strada

Mi incammino
Vedo i miei obiettivi
Mi avvicino
Estraggo l'arma
E sparo!

Ora abbiamo
Un Premier di meno
Un Amministratore Delegato di meno
E un inizio di rivoluzione armata
Perchè questo è solo l'inizio.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

36 commenti:

Gus O. ha detto...

C’è una frase del Vangelo che mi è sempre sembrata fuori luogo. E’ quando Gesù dice: “A chi ha sarà dato, a chi non ha sarà tolto anche quello che ha”. Sembra quasi una presa in giro…

Gaetano, Gorizia



Accogliendo la parola del Signore, lasciandoci trasformare dal suo amore diventiamo sempre più capaci di amare, aperti e disponibili. E’ una sorta di circolo virtuoso che si autoalimenta. Chi invece chiude il suo cuore all'ascolto della Parola, chi non dà spazio all'amore, alla benevolenza, al perdono ricevuti da Dio interrompe quel circolo, si autoesclude dalla dolcezza dell’amore di Dio, si atrofizza e si trova senza più nulla. Non ha più nemmeno quello che credeva di possedere.

Purtroppo Sergio è capitato nel girone demoniaco dove al ladro sarà permesso di rubare ancora di più e all'onesto di essere depredato fino all'ultimo brandello di carne.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PRR GUS il riferimento alla frase del Vangelo è anche a mio avviso da interpretare nel senso che a chi ha un animo sensibile e capace di provare amore verrà dato più amore a chi quasi non ha anima anche quella poca sensibilità sarà tolta. Nel mondo di oggi invece quella frase assume un significato letterale e concreto ed è in questo mondo, in questo girone infernale nel quale vive Sergio un mondo nel quale la solidarietà e la condivisione sono un ricordo lontano e l'equità sociale è un concetto da sopprimere inequivocabilmente.

Gus O. ha detto...

110 miliardi rubati ogni anno
Il furto, stimato in 110 miliardi l’anno, impedisce di abbassare le tasse, sgretola la qualità dei servizi, blocca il Paese e pesa come un macigno sulla disgrazia che ci ha colpiti quest’anno, in cui tanti di coloro che hanno sempre pagato non riusciranno a farlo. In più c’è il furto su circa 20 miliardi di euro di profitti realizzati in Italia da aziende multinazionali e trasferiti ogni anno verso «paradisi fiscali» (National bureau of economic research). Di questi oltre 17 affluiscono in paesi europei a fiscalità «favorevole»: Lussemburgo, Irlanda, Olanda, Belgio, Cipro e Malta. Nessuno ha fatto i soldi da solo e chi ha di più aiuta chi ha meno, ma loro accumulano, non investono nell’azienda, allargano le disuguaglianze.


Milena Gabanelli

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER GUS a questi dati io aggiungerei il costante depauperamento dei diritti dei lavoratori sempre più considerati un costo da poter ridurre e non persone ma cose.

Riky Giannini ha detto...

Uno scenario utopico, ma non irrealistico, quello che descrivi con i tuoi versi.
Purché a guidare la rivoluzione non sia il generale Pappalardo..😉

Riky Giannini ha detto...

Volevo dire ucronico non utopico! Credo che alla fine la situazione sia destinata a normalizzarsi..e alla fine saremo sempre al punto di ricchi più ricchi e poveri che devono arrangiarsi!

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER RIKY no certo ci vorrebbe una guida molto diversa. Il tuo scenario è molto plausibile ma per realizzarlo devono riuscire a limitare i danni economici e sociali devastanti di questa pandemia molto presto altrimenti più che impoverimento avremmo un tracollo. Altrimenti la rivolta sociale è probabile

Gus O. ha detto...

Sapevamo che il virus si accaniva contro gli over 70, ma non abbiamo fatto nulla per proteggerli: 26.422 di loro si sono spenti nel silenzio. Oltre metà, i più fragili di tutti, sono morti nelle residenze sanitarie. Soli, senza più contatti con le famiglie, in molti casi legati ai letti. Affidati dal servizio pubblico a una rete debole di strutture, con meno assistenza di quella prevista per i carcerati.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER GUS ed a tutto questo dolore ora si aggiunge un virus più persistente e drammatica quello della crisi economica

Carmine ha detto...

La rabbia sociale è cresciuta nel tempo, forse adesso e nei prossimi è l'epilogo di qualche cosa che è iniziato molto prima

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER CARMINE è un'interpretazione interessante.

Katrina Uragano ha detto...

Ci sono rabbia e malcontento, bisognerà trovare il modo di placarli prima che esplodano.

Ariano Geta ha detto...

Ero bambino ma ho vissuto l'atmosfera degli anni del terrorismo, il rapimento Moro, la strage di Bologna, le notizie pressoché quotidiane di scontri, attentati, omicidi politici, arresti, armi sequestrate...
Onestamente spero di non vivere più anni del genere, mi auguro che i governi che verranno sappiano far ripartire l'economia e creare nuova occupazione, anche se la mia è solo una speranza perché ormai ho pochissima fiducia della nostra classe politica.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER LA DAMA BIANCA e per placarli devono aiutare la gente e fare in modo che questi aiuti non tardano ad arrivare

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER ARIANO la tua speranza è anche la mia così come il tuo pessimismo

Gus O. ha detto...

x Ariano

Non hanno un euro in bilancio. Tutti i provvedimenti sono carta straccia. L'unica speranza è l'Europa, ma per consentire lo stanziamento di 250 miliardi di € deliberato dalla C.E. è necessario l'approvazione all'unanimità del Parlamento Europeo. La Danimarca voterà contro e giustamente perché i fondi devono essere collegati a progetti e non a pagare i debito del Governo o un milione di disoccupati. Non vedo a cosa si debba sperare.

Mirtillo14 ha detto...

Io ho interpretato la tua poesia come uno scenario possibile di ciò che potrebbe accadere, se rabbia e malcontento dovessero esplodere, non solo da noi ma dapperttutto . Spero non sia così ma questi tempi non porteranno a nulla di buono , a meno che non si trovino misure per far ripartire all'economia ma la vedo dura. Saluti cari.

MikiMoz ha detto...

Dovesse succedere, mi metto io stesso contro il popolo bue e violento.
Faccio una strage per il puro gusto di colpire poveri coglioni che reagiscono solo così^^

Moz-

Gus O. ha detto...

Ecco, meniamo agli operai che non ricevono il dovuto dalla Cassa Integrazione dal mese di marzo.
Su 8,4 milioni di beneficiari di cassa ordinaria e assegno ordinario – 5,5 milioni hanno ricevuto l’ammortizzatore solo grazie al fatto che lo ha anticipato l’azienda. Gli altri stanno ancora aspettando.

Cavaliere oscuro del web ha detto...

Le disuguaglianze sociali, sono aumentate, non si prospetta un buon futuro.
Saluti a presto.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MIRTILLO spero anch'io che questo scenario non succeda ma il rischio esiste

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MOZ il punto non è dove ti schieri è che il rischio di questo scontro lo si dovrebbe scongiurare ed evitare questa tensione sociale

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER GUS infatti non è picchiando i poveri che si risolve la situazione

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER CAVALIERE infatti il futuro davanti a noi non è roseo

Gus O. ha detto...

Non è un popolo bue quello che si rivolta contro quella gente che nega 600 euro al mese dopo aver ingrassato a dismisura la sanità privata, indebolito quella pubblica con il risultato di far morire tante persone indifese.

Anonimo ha detto...

Mi associo più che volentieri a ciò che ha scritto Gus, che è lo specchio dell'Italia di oggi in molti ambiti della nostra vita. Inoltre ci sono persone, come dire, prese per il collo che non hanno niente a cui appigliarsi, salvo lo scontento. Questo aspetto fa gola a quei politici (italiani e non per inteso) che prendono la palla la balzo per aizzare animi già incandescenti. Ancora l'altro giorno guardavo un programma dove vedevo che in Spagna e in Portogallo il governo e l'opposizione hanno fatto un patto di non belligeranza: prima di tutto viene lo Stato e la gente che ci abita. Ho avuto una grande invidia di qualcosa che dovrebbe essere "normale" in una fase come questa, ma per l'Italia normale non è.
Un salutone e alla prossima

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER GUS infatti è disperato

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER ACCADEBIS ma Spagna e Portogallo sono due nazioni molto migliori della nostra

Claudia Turchiarulo ha detto...

La cassa integrazione non è ancora arrivata.
La gente è allo stremo.
È dura.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER CLAUDIA durissima concordo con te

fulvio ha detto...

Uno scenario catastrofico che non risolverebbe la attuale grave situazione, ma potrbbe soltanto aggravarla. Fortunatamente non siamo un paese sudamericano e la crisi, in Italia, verrà affrontata con metodi leciti.
Ciao fulvio

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER FULVIO speriamo perché quello che per motivi vari sta accadendo è che la rabbia sta montando

Anonimo ha detto...

Scusa ma Spagna e Portogallo sono nazioni con una storia simile all'Italia passate da sistemi totalitari ad un sistema democratico dopo l'Italia. Io non dico che l'Italia è l'inferno e il resto del mondo il paradiso, i problemi esistono ovunque. Non penso che Spagna e Portogallo siano meglio dell'Italia, altrimenti così si rischia di dare delle giustificazioni a ciò che succede da noi. Il problema è vecchio e antico perché il nostro paese non si è mai liberato, o non ha mai fatto i conti, con un pezzo del suo passato che continua ad esistere. Non credo che i rabbiosi siano maggioranza e la dimostrazione è stata il lockdown a cui gran parte degli italiani ha aderito in modo serio. Come diceva Fulvio qui sopra i metodi leciti avranno la meglio e non perché sono un ottimista ma perché la maggioranza degli italiani ha già tanti problemi e uno scenario catastrofico non credo proprio che lo vogliano. Bisogna fare controlli di vario genre per evitare i furbetti (quelli ci sono) ma possiamo farcela ad uscirne
Un salutone

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER ACCADEBIS nessuna giustificazione,ma mi hanno raccontato come si vive in Spagna e soprattutto Portogallo. Forse la Storia è simile ma i popoli no.

Patricia Moll ha detto...

Non è utopia, Daniele. E' possibilità. L'ultima che resta ad alcuni lavoratori in proprio ad esempio. O a quegli operai che aspettano ancora la cassa integrazione e la garanzia del lavoro per odmani.
Purttroppo i lavoratori sono quelli che fan marciare l'Italia ma son anche quelli che contano meno. Sono da sfruttare e buttare. E guarda caso sempre quando sono a pochi anni dalla pensione o son giovani e vorrebbero farsi una famiglia.

Coraggio, Sergio!

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER PATRICIA Tutto vero la tua disamina è perfetta e, nella speranza che non si arrivi a tanto, se accadesse forse sarebbe proprio da tifare per lui.