mercoledì 15 aprile 2020

L'Angolo del Rockpoeta®: "La Dama Nera"

LA DAMA NERA

Lei seduta su quei gradini
Con sguardo ambiguo ed inquietante
E l'inferno si spalancava davanti ai nostri piedi
Ululava dentro le nostre bocche

Città deserte
Panorami del passato
Alberi spogli soffiano lontano
Foglie sperdute
Come anime perse
Alla ricerca di un nuovo lido

C'è un uomo all'orizzonte
E sta camminando alla ricerca di un fiore
C'è un uomo all'orizzonte
E non sa che tutti i suoi pensieri sono oramai
Disciolti dentro l'acido dell'illusione.

Cieli viola
Nuvole color sangue
Paesaggi immaginari
E l'orizzonte si restringe
Si fa sempre più piccolo
Come un foro quasi invisibile
Dentro cui l'uomo desidera ad ogni costo entrare

Ma oramai è tardi
La dama seduta sui gradini del tempio lo sa
Lo ha sancito
E non c'è più tempo
Non c'è più speranza
Non c'è più nessuna voce 
A liberare il proprio canto di libertà.

Orizzonte perduto
La dama nera su quei gradini
Attende ciascuno di noi
Con una lacrima di tristezza
Con un sorriso amaro

La dama nera sa che non può cambiare il suo destino
Il suo lugubre compito
Ed allora
Per un attimo diventa umana
Con tutti i difetti che questo status comporta
E sapendo di non potersi meritare il Paradiso
Compra quei gradini
Acquista quella scalinata verso quel sogno
Perchè anche la Morte un giorno troverà riposo
Perchè certe sorti non si scelgono
Si subiscono

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

33 commenti:

Cavaliere oscuro del web ha detto...

Come diceva il grande Totò, la morte è come una livella, tutti siamo uguali davanti a lei.
Sereno giorno.

Gus O. ha detto...

In fondo la Morte è un'amica. Quando le cellule non si rinnovano, gli organi non funzionano vivere sarebbe atroce. Sorella Morte procede. A volte i nostri comportamenti diventano insopportabili e la Morte incattivisce e colpisce all'impazzata.
I versi sembrano presi dall'Apocalisse. Bellissimi.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER VALERIA vero ma chissà se anche lei è stata costretta a recitare una parte non scelta in questo universo

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER CAVALIERE grande poesia quella da te citata e profondamente vers

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER GUS la morte di fatto è complementare alla vita e concordo con te che quando si arriva ad un certo punto forse è perfino consolatoria. Grazie sono onorato dal parallelo che hai fatto

Ariano Geta ha detto...

C'è una novella di Saramago (in effetti la seconda parte del libro "Le intermittenze della morte") in cui immagina la morte come una donna che si è stufata di fare il proprio lavoro e che vorrebbe solo interagire con gli esseri viventi senza dover causare la loro dipartita.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER ARIANO non la conosco io nel mio finale ho solo immaginato che la morte stanca di una "vita" non scelta volesse almeno poter avere il Paradiso

cristiana marzocchi ha detto...

Tutti sappiamo, fin da quando si raggiunge l'età della ragione, che la morte è la meta finale, per tutti.
Ma trovarsela difronte, al passo, che ti segue da vicino, a questo non eravamo preparati ed è impossibile accettare questa situazione che coinvolge anche i nostri cari. E'come vivere sul filo del rasoio.
Cri

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER CRISTIANA: condivido la profonda riflessione che mi hai lasciato.

fulvio ha detto...

Oggi hai scritto una bellissima lirica che parla della desolazione del pensiero e della inevitabile morte,ma si può sperare anche quando la morte muore.
Ciao Daniele.
fulvio

Maria D'Asaro ha detto...

Bella, di una bellezza pensosa e dolente. Grazie. Buon tutto.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER FULVIO: grazie per le tue belle parole.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MARIA: grazie di cuore!!

Carmine ha detto...

Fa mettere i brividi, quella è la realtà che ni stiamo vivendo oggi

Katrina Uragano ha detto...

Essendo io "LaDama Bianca", proprio mi rifiuto di pensare a quella nera :D
A volte bisogna operare un sereno distacco, fosse anche "solo" per vivere meglio.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER CARMINE: ti ringrazio per le tue parole intense.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER LA DAMA BIANCA: poco dopo aver deciso il titolo ho pensato a te :-)))

MikiMoz ha detto...

Ma io penso che anche senza pensare a paradisi, si potrà andare oltre la dama nera, oltre quella scalinata, e salirla, e proseguire^^

Moz-

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MOZ: wow bel commento :-)))

MAX ha detto...

La dama nera è il titolo anche di uno dei primi numeri di Dylan Dog anche in quella storia rappresentava la morte.
Che dirti ...speriamo consoli se proprio non possiamo evitarla😀.
Quello che succederà dopo lo scopriremmo solo vivendo o morendo ..mah?
Complimenti per la poesia.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MAX: non lo sapevo lo ammetto. Beh per ora non si può ma magari chissà… :-))) Onorato come sempre dei tuoi complimenti, grazie!

Gabriella Dell'Aria ha detto...

A volte giunge amara, altre liberatoria, chi resta comunque soffre, ma se arriva a liberare dalla sofferenza in questo si trova un po' conforto.
Bella poesia Daniele, complimenti

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER GABRIELLA grazie delle tue parole

Mariella ha detto...

Hai regalato "pietas" a chi non sa cosa voglia dire.

Claudia Turchiarulo ha detto...

Certe sorti non si scelgono, ma quantomeno si dovrebbe provare a ribellarcisi.
Questa dama nera è molto più bianca di quanto non voglia lasciar credere.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MARIELLA vero ma spero che questo dono non cada sprecato

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER CLAUDIA vero lo penso anch'io ed è infatti così che l'ho immaginata

Patricia Moll ha detto...

La dana nera che ci fagocita e vomita serpi.
Una dama morte che non si lascia far paura.
Un'umanità che trema e scappa ma non sa dove.

Sei magnifico!

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER PATRICIA grazie i tuoi commenti sono sempre una linfa vitale.

Arwen Elfa ha detto...

Non sono d'accordo più si vivono momenti tristi e brutti più la speranza rimane viva e vitale, come in questo momento, mai come ora la speranza e viva in tutto il mondo !

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER ARWEN rispetto la tua opinione

paccandrea ha detto...

c'è un uomo all'orizzonte
chi sa se viene verso la dama nera o scollina e si perde nel non visto?
Triste dare il nome alla morte Dama Nera
penso che tantissime donne preferiscono abiti scuri direi neri come se simboleggiassero la morte della cosa più preziosa l'amore.
Il resto bello e acuto da commentare in ogni verso perchù hanno tutti tanta voglia di chiaccherare

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER PACANDREA : io amo il nero lo trovo molto elegante, ma nella fattispecie la dama nera simboleggia la morte ed al contempo la tristezza del proprio destino, un destino che neanche la morte ama. Grazie per il tuo prezioso commento.