venerdì 8 novembre 2019

L'Angolo del Rockpoeta®: "Saltimbanchi"

SALTIMBANCHI

Saltimbanchi 
Rubano tempo alla strada
La interrompono 
La bloccano
Con i loro giochi
Figli del degrado contemporaneo
Espressione di un romanticismo perduto. 

Saltimbanchi dal sorriso forzato
Intrattengono automobilisti distratti e spenti,
Pallore artificiale
Non nasconde il loro sguardo malinconico.

E quei birilli volano 
Alti
Ma non alti abbastanza da toccare i nostri sogni
Non abbastanza alti da sfidare la spessa coltre grigia
Barriera di un cielo asfissiato e morente
Imprigionato dentro sostanze gassose mortali
Figlie di inquinamento chimico e discariche abusive.

Saltimbanchi piangono
E sono gemiti al silicio,
I loro attrezzi sono le loro lacrime 
Il loro grido inascoltato 
Scagliato alto nel cielo per essere raccolto 
Compreso
Seguito
Da chi li osserva
Ma "Automobilisti - Automi"
Non sanno cogliere quel messaggio.

Saltimbanchi cantano
L'amore per la libertà
Ed i loro attrezzi volteggiano nell'aria
Danzando la voglia di un nuovo futuro
Sussurrando respiri di nuova vita.

Saltimbanchi
Esausti
Muoiono
Sepolti sotto i loro birilli bianchi
Avvolti nel candore di una luce chiarissima
Figlia di quegli attrezzi orfani del loro padre. 

Corre l'anno 2040
L'uomo non viaggia ancora su macchine volanti
Ma respira aria polverosa ed inquinata
E si rinchiude sempre più nella sua solitudine virtuale
Figlia dell'odio e della paura dell'altro

Corre l'anno 2040
E l'ultimo saltimbanco muore
Estinguendosi così l'ultimo elemento della Resistenza

Siamo nell'anno 2040
Dove avere un cervello pensante è un optional
E si può sopravvivere benissimo con una versione più semplice
Sufficiente a compiere i movimenti basilari 
Ed i pensieri più elementari.

Corre l'anno 2040
L'ultimo saltimbanco è stato schiacciato da un'auto
E quelle gocce di sangue sull'asfalto 
Saranno per sempre l'ultima stilla di lotta per la libertà
Uccisa da barbara ignoranza. 

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

31 commenti:

digito ergo sum ha detto...

i tuoi versi, che poi sono i tuoi pensieri filtrati da quell'animo così tenero e disincantato che ti contraddistingue, sono meravigliosi nella loro tenue tenebra. ma c'è ancora tanto futuro, daniele, tantissimo. e ci lascerà meravigliati, estasiati. e le lacrime, di gioia, ci coglieranno all'improvviso come un colpo di tosse inatteso.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER DIGITO: commosso dal tuo commento che è poesia. Io voglio cambiare il futuro, per farlo devo denunciare il presente e se su di esso facciamo delle "proiezioni" future, queste al momento non sono buone. il tuo commento però è così commovente ed emozionante da essere esso stesso futuro, e mi accende quella luce che a volte si spegne.

Fabio Melis ha detto...

Vedere quei ragazzi che si esibiscono per strada mi fa pensare a quanto, nonostante tutto, io sia stato fortunato. Ho una casa, un lavoro… non patisco la precarietà e le ingiurie di un tempo votato all'interesse. Un tempo in cui l'umanità ha lasciato campo libero a tutto ciò che fa parte della sfera dell'avere. A me, dicevo, tutto sommato è andata bene… però il mio cuore sta dalla parte di quei saltimbanchi che, per andare avanti, hanno dovuto inventarsi un mestiere con fantasia e... disperazione.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER VOLTAIRE: ragazzi che forse come scrivo nella poesia, hanno ancora il segreto prezioso e custodito e da rivelare all'umanità che l'ha perso, dell'importanza di avere un'anima.

Ariano Geta ha detto...

Devo ammettere che mi sono sempre chiesto se i saltimbanchi siano tali per necessità o scelta. Personalmente troverei molto più faticoso stare in mezzo alla strada a fare numeri coi birilli o altro piuttosto che fare un lavoro ordinario. Certamente hanno maggiore libertà di tempo e di movimento, ma a che prezzo?

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER ARIANO: quelli in strada non certo per scelta, secondo me. Cmq in questa poesia loro diventano il simbolo di chi custodisce ancora in una preziosa teca il cuore, l'anima, i sogni, in un mondo che tutte queste "cose" non le ha più o cmq le sta progressivamente perdendo.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER VALERIA: Speriamo di poter assistere al recupero in questa società dell'anima e dei sogni.

Cavaliere oscuro del web ha detto...

L'umanità ha perso la voglia di vivere e sorridere, molte volte basta poco.
Sereno giorno.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER CAVALIERE: Vero, ma è quello che succede se si perde l'anima e si smette di sognare.

Katrina Uragano ha detto...

A volte mi sembrano di una tristezza indicibile questi saltimbanchi.
E non riesco a ridere mai, spesso neanche ad emozionarmi, vedendoli.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER LA DAMA BIANCA: questi sono speciali...

Arwen Elfa ha detto...

Tutti o quasi hanno un'anima e molte persone hanno sogni, sogni anche molto più piccoli di quelli che possimao avere noi, più o meno fortunati, sicuramente di più rispetto a loro, ma per alcuni versi anche la nostra vita non è sempre tutta luce e felicità.
In ogni caso come sempre bel post, molto intenso. Buon fine settimana Daniele

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER ARWEN EELFA oggi molta gente l'anima ed i sogni non sa bene cosa siano secondo me

Mirtillo14 ha detto...

I tuoi versi mi commuovono per tutta l'amarezza che sanno trasmettere. Quei ragazzi che si esibiscono nelle strade, davanti agli occhi distratti di chi lancia loro uno sguardo svogliato e passa oltre , mi fanno pena. Lascio loro qualche soldo , ben sapendo che loro hanno bisogno di molto di più, di un lavoro sicuro che dia loro dignità e non li costringa a mettere insieme qualche soldo esibendosi per le strade. Sorridono ma non ne hanno voglia, è un sorriso amaro di chi non sa come fare per andare avanti. Saluti cari.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MIRTILLO la loro dignità è infatti stata Ispirazione per pensarli depositari dei sogni e dell'anima in un mondo futuro senz'anima e cuore.

Claudia Turchiarulo ha detto...

Purtroppo non occorre proiettarsi in un futuro più o meno prossimo per immaginare uomini e donne privi di cervello pensante.
Ne esistono anche nel 2019.
Molti più di quanto non si creda...

MikiMoz ha detto...

Il quadro che immagini tra venti anni non è bello, ancora più oscuro, omologato, globalizzato nell'ignoranza e roboticamente disumano.
Arriveremo davvero a questo? Spero di no...

Moz-

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER CLAUDIA infatti stiamo proprio andando su quella strada purtroppo

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MOZ lo spero anch'io ma perché non succeda quanto prevedo dovrà esserci una inversione di tendenza che al momento non vedo.

MAX ha detto...

Caro Daniele come son belli e tristi i tuoi saltimbanchi...sembrano angeli purtroppo destinati a cadere.
Sembrano le nostre coscienze che non vogliamo ascoltare quando ci avvertono che stiamo per sprofondare.
Sono giullari di un tempo che sembra non esserci più ma che tutti auspichiamo ritorni ancora a farci sorridere.
Dovremmo essere noi ad aiutarli a far volare in alto i loro birilli ...a riappropriarci dei nostri sogni per non morire dentro.
Per non trasformarci in automi.
Complimenti per la tuoi versi ..veramente toccanti.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MAX straordinario hai sentito dentro di te in pieno il senso più profondo dei miei versi e con il tuo commento mi hai toccato il cuore profondamente. Grazie MAX!!!!

Pia ha detto...

Il 2040, per come la vedo io, non è molto lontano.
Non cambierà molto e forse i saltimbanchi voleranno in cielo con i loro sogni che non regaleranno più a noi. Ci saranno nuove regole che li porteranno via dalle nostre strade e dai nostri semafori...
Da me ci sono e li guardo ancora con gli occhi felici di un bimbo. Forse dobbiamo avere più fiducia e fare in modo che anche i nuovi giovani vedano con il nostro sguardo sognante. Lo dico da sempre, tutto parte da noi. E se vogliamo un mondo migliore per tutti dobbiamo avere il coraggio di non arrenderci alle brutture della vita e della società.
Bellissimo scritto, ciao Daniele!

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER PIA chissà forse nel 2040 sarà proprio come prevedi tu o come prevedono i miei versi ma molto probabilmente avremo cmq un futuro oscuro. Complimenti bel commento

redcats ha detto...

troppo penetranti le tue immagini!

Mariella ha detto...

Bisogna che io faccia una premessa: non mi piacciono i saltimbanchi e in generale circhi e tutto quello che è collegato.
Non mi piacciono perché mi ispirano una tristezza infinita. Eppure tu hai ragione, paragonando la loro vita all'ultimo baluardo di libertà.
Che schiacceremo, quando nei nostri occhi e nel nostro cuore non resterà più niente di umano.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER REDCATS grazie

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MARIELLA hai colto il senso centrale della poesia

Laura ha detto...

Tocchi un tasto dolente , Che futuro lascerò alle mie figlie e nipotina ?
Il pensiero mi spaventa , l'ultimo saltimbanco è morto , cosa resta ?
La tua poesia mi ha toccata in ogni fibra del mio essere e...mi fa' soffrire .
Buona notte .


Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER LAURA ti ringrazio di cuore per le tue importanti parole sui miei versi. Le tue domande sono fondamentali per chiederci che futuro vogliamo per le prossime generazioni

Patricia Moll ha detto...

Saltimbanchi come partigiani.... mi fanno pensare al tenente Drogo che muore nell'inutile attesa dei tartari. Che tristezza! Che dolore!
Anche loro moriranno nell'attesa di un futuro migliore che forse non ci sarà. Un futuro fatto di libertà e dignità
Mi hai messo i brividi.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER PATRICIA loro come i partigiani grande parallelo. Lotta per la libertà dura e forse senza più possibilità di vittoria