mercoledì 13 marzo 2019

L'Angolo del Rockpoeta®: "Mattina Ore 6"

Posto quest'altra poesia (dopo "Il Pallottoliere Bianco") anch'essa scritta anni fa per dire basta alle morti sul lavoro, ancora purtroppo un fenomeno attualissimo.


MATTINA ORE 6

Mattina ore 6
Stesso grigio albeggiare di periferia
Solita routine
E sempre più paura.

La fatica é tanta
Le garanzie del posto nulle
La sicurezza inesistente.

Ma lo fai
Lo fai lo stesso
Lo fai per loro
Loro che aspettano a casa
Per avere da mangiare.

Loro che contano su di te.

Ricatto sulla pelle di innocenti.
Ricatto che va fermato.

Un'impalcatura che traballa
E' come un'anima vacillante.

Entrambe possono farti cadere.

Non permettiamo più che questo succeda.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

28 commenti:

Ariano Geta ha detto...

Purtroppo può capitare quando uno meno se lo aspetta... Io ho sempre lavorato in ufficio, ma qualche anno fa lavoravo in una società collegata a un terminal portuale. Una mattina passo in macchina e vedo dentro il terminal un'agitazione insolita, il ragazzo che dirige il piazzale con un'espressione di tensione molto forte che guarda verso il varco portuale... Io continuo verso l'ufficio ma improvvisamente sento la sirena di un'ambulanza alle mie spalle.
Arrivo in ufficio, pochi minuti dopo arriva anche il mio collega che mi informa che un operaio del terminal, mentre guidava un mezzo per lo spostamento dei containers, andando in retromarcia ha investito un collega... Entrambe le gambe tranciate, hanno dovuto mettergli due protesi... E quello che guidava il mezzo ha avuto conseguenze a livello psicologico, per alcune settimane è stato in una condizione di forte prostrazione mentale, benché il collega travolto avesse detto sin dall'inizio che la colpa era stata sua perché aveva attraversato il piazzale in modo imprudente, quindi quello che guidava il mezzo non aveva responsabilità. Però quando vedi un collega con le gambe mozzate perché lo hai travolto, il fatto di "non avere colpa" non ti fa stare meglio...

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER ARIANO: grazie per la tua testimonianza. Ci sono però anche incidenti sul lavoro culti da mancanza di elementi di sicurezza e trascuratezze del datore di lavoro.

Ariano Geta ha detto...

Sicuramente. Purtroppo basta leggere le notizie di cronaca per rendersi conto di quanti cantieri hanno incidenti sul lavoro solo perché non sono state rispettate le più elementari misure di sicurezza.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER ARIANO: infatti e tra l'altro i numeri degli incidenti sul lavoro sono di nuovo in aumento negli ultimi due anni.
PS: errata corrige: "causati" e non "culti"

MikiMoz ha detto...

Purtroppo sono tanti in questa situazione, ma voglio anche aggiungere che se OGGI, in queste conclamate situazioni economiche generali, metti su famiglia e sei costretto a rischiare per loro che ti aspettano a casa, allora sei pazzo e sconsiderato... :O

Moz-

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MOZ: non è questione di pazzia ma di sogni e desideri.

MikiMoz ha detto...

Non è tempo per sognatori... io penso che se pensi di metter su famiglia senza lavoro certo e senza garanzie, vuoi male alla tua famiglia stessa...

Moz-

Ale ha detto...

Ogni giorno succede qualche cosa, ogni giorno morti sul lavoro, per la carenza di organico, per la mancanza di sicurezza. I tuoi versi mi sono piaciuti molto, complimenti.
Buona giornata.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MOZ: le garanzie sono il lavoro, che poi anche se sembra imperdibile, tale non è come abbiamo visto e le condizioni di sicurezza dell'ambiente di lavoro. A tale riguardo tieni però presente che anche nei luoghi sicuri ci sono incidenti sul lavoro e quindi anche chi crede di essere nelle migliori condizioni possibili invece potrebbe non esserlo.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER ALE: infatti, ogni giorno per una ragione o per l'altra ci sono incidenti e spesso morti sul lavoro. Ti ringrazio per i complimenti mi emozionano.

Cavaliere oscuro del web ha detto...

I morti sul lavoro sono in aumento, gli ultimi governi hanno tagliato fondi e leggi sulla sicurezza. Non si può morire sui luoghi di lavoro.
Saluti a presto.

Irene Z. ha detto...

La sicurezza sul lavoro è un argomento spinoso e quanto mai attuale. Come sai, io provengo dal sud, al sud tutti i miei zii ed i miei cugini si arrabattano come possono con lavori precari, da manuale, da operaio. Tutti a sicurezza zero. Ho visto con i miei propri occhi. Anni fa, poi, mio zio lavorò sulla salerno-reggio calabria per Ricciardello, costruirono ponti, sopraelevate nel tratto che va da gioia a villa s. giovanni.
Il capo manda me che non ho paura dell'altezza, raccontava mio zio pure con un certo orgoglio. Ma le protezioni le avete? Ma quali protezioni, tocca galappore, le protezioni a volte sì, a volte no...
Mi si accapponava la pelle.
Anche i lavoratori dovrebbero Pretendere la sicurezza sul lavoro, anche i lavoratori dovrebbero essere i primi a far sentire la loro voce. Se tutti fossero compatti, dei risultati si otterrebbero...

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER CAVALIERE: no, non si può e non si deve.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER IRENE: sono rimasto scioccato dalla tua preziosa testimonianza. Concordo con te, se ci fosse una vera compattezza nei luoghi di lavoro quando manca la sicurezza sulla base di quanto le leggi stabiliscono, forse qualcosa cambierebbe.

Claudia Turchiarulo ha detto...

Purtroppo non me la sento di dare la colpa ai lavoratori.
Un po' come chi dice che la professionalità va pagata e che dobbiamo pretendere salari più alti.
Nella realtà, invece, il titolare ti offre uno stipendio ben al di sotto del tuo merito e, se lo accetti lavori, altrimenti rimani a casa a sperare.
Lo stesso vale per le protezioni e le tutele.
Purtroppo, in Paese assai retrogrado come l'Italia, non esisterà mai una vera sicurezza sul lavoro.
E spero che, prima o poi, i fatti possano smentirmi.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER CLAUDIA: nessuna colpa infatti per i lavoratori. Concordo con te sarà difficile (spero non impossibile) sconfiggere gli incidenti sul lavoro.

iacoponivincenzo ha detto...

Visto che il primus inter pares si occupa di tutte le bagatelle, ma mai di cose serie, che si crei un segretariato per le morti sul lavoro, ce sono tantissime e troppe.
Si cerchi di evitare queste morti, Si faccia fare un controlo da parte della Finanza, o dei Carabinieri o di chi cavolo volete per la sicurezza nei cantieri. Servizio si chiama e non costerebbe un centesimo perché compito dei finanzieri e dei carabinieri è controllare, controllare, controllare.
Servizio ordinario e basta. Chi non è a norma multe di almeno 100.000 euro, che dopo 10 giorni raddoppiano in 200.000. Come qui in Germania.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER VINCENZO: credo anch'io che il problema sia nei controlli perché tutto sommato le leggi ci sono.

Laura ha detto...

Bella e incisiva . In tutti i settori , qui in Italia , c'è troppo poco controllo .
All'estero , il tuo superiore è responsabile , e chi è sopra di lui , è ancora più
responsabile e quindi , controlli ,o và finire male per chi non ha controllato e chi non ha denunciato . Se penso a quanti incidenti sul lavoro hanno lasciato mogli giovani e
bambini piccoli....mi si stringe il cuore . Laura

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER LAURA: in primis grazie per le belle parole sui miei versi. Concordo con te sul fatto che qui da noi il problema dei controlli sia primario e fondamentale.

Mariella ha detto...

Condivido il pensiero di Vincenzo e di molti altri. Perché non si fanno i controlli? Perchè lo stato è presente solo ai funerali, ai processi vengono tutti assolti, e le morti continuano????

Katrina Uragano ha detto...

Qui di controlli ai cantieri ne fanno moltissimi, partono verbali ogni giorno.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MARIELLA: se ne fanno pochi forse anche perché manca il personale ma si dovrebbe assumere perché la vita umana non ha prezzo.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER LA DAMA BIANCA: sono contento che da te ci sia un'inversione di tendenza.

Anonimo ha detto...

Ahimé, il tuo testo scritto riassume bene la tristezza che ho quando leggo o sento in televisione che qualcuno è morto per il lavoro. Morire per il lavoro è tremendo, una sconfitta tremenda della nostra società, soprattutto italiana visto quante persone lasciano la vita.
Un salutone Amigu de Zena. Qui nella riviera di levante, anche se a volte fa freddo oppure è nuvolo, sono riuscito a ripulire i polmoni di aria buona, salubre e ricca di iodio che serve molto anche quello. Ancora qualche giorno e poi torno a Milano, ma da metà aprile in poi sarò di più in Liguria (torno un po' alle origini) grazie ad una amica che mi lascia la casa per un periodo.
Un salutone e alla prossima

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER ACCADEBIS: hai detto bene, ogni incidente e soprattutto ogni morte sul lavoro rappresentano una sconfitta per la società.

Patricia Moll ha detto...

La sicurezza sul lavoro è un costo per l'imprenditore.. ops.. per il.. prenditore.
TAnto non muore lui!

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER PATRICIA: vero, ma la vita umana ha un valore inestimabile.