DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
E per chi volesse solo leggerla
POLITICALLY CORRE(TTO)
Questa poesia vuol ragionare
Su una moda che molti fa rincoglionire
Si tratta del politically corretto
Portato oramai nelle sue forme
Disfunzionalmente all'eccesso
E quindi andiamo a Chiasso a fare chiasso
Perchè mi sono rotto il masso
Lo so è un verso non sense
Ma se il politically corretto devo criticare
Dal non sense bisogna partire
Cosa è più contro al Politically Correct
Di un concetto astratto e/o senza alcun senso apparente
Questa formula nasce con buone intenzioni
E per rimediare a certe terminologie offensive
Dette da imbecilli retrogradi
Ma poi degenera
Fino a cambiare la Storia
E le storie
Come certi libri o film...
Ma quello che non capite
È che non sono certi termini ad essere offensivi
Tranne ovviamente gli epiteti volgari
Ma la loro esagerazione
Se uno è sovrappreso sarà obeso
Ma anche grasso
E non è questa parolina ad essere offensiva
Ma certe inappropriate sue derivazioni
Io posso essere grasso
Ma non un grassone e nemmeno ciccione
E così vale per i mestieri
Che siano di oggi o di ieri
Essere chiamato spazzino
Invece che operatore ecologico
Non toglie dignità nè al lavoro nè a chi lo svolge
Quello che invece lo offende e lo umilia
È gettare immondizia per terra
Perchè poi lui dovrà inginocchiarsi e raccoglierla
E quello non è dignitoso
Ed allora è meglio chi lo chiama spazzino ma lo rispetta
O chi lo incensa con nomi roboanti ma poi
Non rispetta il suo lavoro e la sua fatica?
Ed allora basta con questa farsa del politically corretto
E visitiamo tutti Chiasso, Limone ed Abbiategrasso
Basta con questo politically corretto
Portato all'eccesso
Ed ancora basta con l'ipocrisia
E con l'ignoranza che uccide la fantasia
Il pensiero, i sogni e l'autonomia
Amen e così sia.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
20 commenti:
Per esempio basta osannare la Costituzione ed esprimere cordoglio fino ai prossimi morti asfissiati perché i soldi per pagare i controllori per la sicurezza non ci sono. Solo per le campagne elettorali abbondano.
PER FRANCO esatto!
Il linguista e scrittore Cesare Marchi, aveva un'avversione per il linguaggio alla "vasellina".
I deboli d'udito, sono sordi
Gli operatori esologici sono, gli spazzini
I non vedenti sono i ciechi ma come dici bene, il lavoro o la diversità di certe categorie non è rispettata, allora si ricorre ad un nome altisonante per renderlo più importante.
Bellissima ode.
PER GIO è proprio come hai scritto tu
Il discorso è più ampio, purtroppo ormai inventare una post-verità fasulla è un attimo, proprio ieri leggevo delle cavolate assurde riguardo la morte di Moro, a leggere certi commenti sembrava che le br non esistevano in quegli anni e che non abbiano avuto alcun ruolo...
Purtroppo c'è molta ipocrisia in giro.
Assolutamente d'accordo con te...ormai il politically correct è solo un altro modo per non farci essere liberi...ovvio che certe offese, certi insulti non vanno fatti... ma si è esagerato davvero tanto e la cosa è diventata pesante assai. Passo solo ora, giorni con tanti impegni. Un abbraccio grande, Daniele.
PER ARIANO la Storia più recente del nostro Paese andrebbe studiata bene a scuola ma poi invece...
PER CAVALIERE è una società intrisa d'ipocrisia
PER CATERINA scusa visto solo ora perché era finito in spam. La pensiamo allo stesso modo. È un piacere rileggere i tuoi commenti.
Per spiegare l'ipocrisia collettiva, con i tuoi bellissimi versi, hai usato l'esempio calzante del netturbino, che viene chiamato operatore ecologico. Purtroppo quì da noi, in una società malata di perbenismo, opportunismo e conformismo, il "politically correct" ha trovato terreno molto fertile.
Interessante il tuo commento sul mio blog riguardo all'ipocrisia di Washington davanti al massacro di donne, anziani e bambini innocenti nella parte meridionale della striscia di Gaza.
Ti ringrazio per quel tuo contributo.
Sai che io non so esattamente cosa voglia dire essere politicamente corretti? Ma la politica non dovrebbe essere esempiodicorrettezza?
Vabbè ora non ridiamo.
Ipocrisia. Io ne vedo ovunque e non solo in politica. A volte lo siamo anche noi senza volerlo. Ma almeno ci provo a non esserlo. 😉🙄🤔
Comunque ottimo discorso Daniele e grazie per aver messo, come sempre, i puntini sulle i... un forte abbraccio e buona serata.
PER GIORGIO purtroppo sì, e prolifera come un virus infame ogni giorno di più
PER PIA: a volte non è semplice essere sinceri ma il problema è l'ipocrisia come modello di vita sociale
Per Daniele: giusta osservazione quella che hai citato in risposta a Pia: c'è una dilagante disinvoltura nell'essere falsi e ipocriti, anche con riferimento alle banalità quotidiane.
L'ennesina farsa. L'ennesimo stratagemma per mascherare
Una falsa visione della realtà. Condivido i commenti e soprattutto il commento di Franco Battaglia. Come dicevi qui sopra dilagante disinvoltura per esseri falsi e ipocriti.
Mi sono molto piaciute le parole che hai scritto.
Un salutone Amigu de Zena
PER DECLIVIODOMANI l'ipocrisia è una iattura universale
PER FILIPPO vero, infatti poi accade che in certi campi il politically correct è più richiesto che in altri, e quindi paradossalmente solo in certi ambiti lo si rispetta e lo si applica fino alla nausea e quindi alla fine si è scorretti anche e soprattutto quando si fanno figli e figliastri sul politicamente corretto oltre che nei casi di specie citati nella mia poesia.
Purtroppo "sono soltanto parole". Si ingentiliscono i termini, ma non cambiano i fatti. E' con i fatti che si dimostra il rispetto alle persone, come giustamente affermi tu. E' inutile chiamare una persona operatore ecologico e poi gettare a terra di proposito l'immondizia per fargliela raccogliere. Adesso siamo arrivati al punto di censurare persino le favole, che non hanno mai fatto male a nessuno. Tutti a cercare il pelo nell'uovo per quanto riguarda i termini più appropriati per definire le persone, poi siamo rimasti al Medioevo per quanto riguarda i fatti concreti.
PER KATHERINE è proprio così come hai perfettamente commentato
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