lunedì 12 ottobre 2020

L'Angolo del Rockpoeta® : "Lo Gnu"

LO GNU
 
Uno gnu mi venne in sogno
O almeno così ho pensato;
Un'immagine particolare
Eravamo dentro un rifugio
E lui era da solo:
Inspiegabile perchè gli gnu vivono in branco
E senza avere una tana particolare.
 
Ma lui era lì
Di fronte a me
Impossibile negarlo
 
Fuori dal rifugio
Giunge sulla mia pelle uno strano calore
Come quello di una sauna all'aperto
E vedo una strana nebbia
Quasi vapore.
 
Tutto così irreale
Ma al contempo così fortemente vero
Ed avvertito fino in fondo dai miei sensi.
 
"Pigrizia, ignavia, avidità e stoltezza
Queste sono le vostre colpe che ricadono poi su di noi
E sull'ambiente terrestre che sta morendo
È il momento che le cose cambino
O saremo noi a provocare la vostra estinzione per primi
Noi siamo gli Gnu e siamo a capo del regno animale e vegetale"
 
Uno gnu che parla
Un sogno, questa era la prova evidente
Rimasi imbambolato
Provai ad abbozzare una risposta sensata
E soprattutto affermativa e rassicurante
 
Resto stordito
Mi sveglio
O forse riprendo solo conoscenza
Lo Gnu è ancora davanti a me
Le mie narici percepiscono quel vapore
I miei occhi vedono fuori quella strana nebbia
Faccio per uscire ma lo gnu mi ferma:
"Troppo tardi, non esistete più
Noi abbiamo provato ad avvertirvi
A salvarvi ma nè tu nè tutti quelli più sensibili alla causa
Siete riusciti a cambiare le cose
Ed ora sono qui per confermarti che il vostro tempo è scaduto"
 
Io non capisco
Sono sgomento
Tutto questo è accaduto nello spazio temporale di pochi minuti?
 
Mi sveglio
Cammino verso la mia finestra chiusa
Niente più gnu e neanche il suo rifugio
 
Allora sognavo
Tiro le tende e guardo fuori:
Nebbia fitta
Come vapore
Deserto
Animali che si muovono sui resti della città
Uomini nessuno
E sullo sfondo uno gnu
 
Lo osservo
Mi riconosce
E capisco perchè sono rimasto l'unico:
Ho il macabro compito di testimoniare
Quanto accaduto con le mie parole
E lasciarle ai posteri
Sì perchè guardo meglio
E vedo una civiltà nuova:
Umanoidi
Fisicamente più simili alle macchine
Ma internamente con più anima e buonsenso
Di quanto ne abbiamo dimostrato noi
Noi che per colpa nostra
Abbiamo perso tutto
Compresi noi stessi
 
Tutto tranne la nostra anima
Quella l'avevamo perduta per causa nostra 
Già molto tempo prima che questo incubo diventasse realtà

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®  

28 commenti:

Angela ha detto...

Sarebbe terribile svegliarsi e rendersi tristemente conto di come il genere umano a un certo punto debba affrontare senza sconti tutto il degrado al quale ha ridotto la terra. Quando capiremo di dover rispettare natura, animali... e i nostri stessi simili?

Buon inizio di settimana Daniele

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER ANGELA sarebbe terribile ma il rischio che la natura ci presenti il conto da pagare è assai probabile, d'altronde il cambiamento climatico è già una realtà e ne stiamo già pagando le conseguenze

Mariella ha detto...

Un futuro terribile che è molto più vicino e reale di quanto pensiamo.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MARIELLA inizio a temere fortemente di sì

Gus O. ha detto...

E' difficile ipotizzare un cambiamento. Andrebbe contro il Potere e gli interessi del capitalismo.
«La Terra va diventando una fossa atroce per i deboli, i non aventi diritto. (…) Senza valore economico non vi è identità, né quindi riconoscimento, né quindi esenzione dal dominio e lo strazio esercitato dai forti sui deboli». Queste parole di Anna Maria Ortese (in «Corpo celeste») mi sono riecheggiate leggendo lo straordinario romanzo-documento di Jenny Erpenbeck, «Voci del verbo andare», Sellerio.

Un professore di filologia classica, da poco in pensione, che vive nell’ex Berlino Est (è sempre vissuto lì e lì è rimasto anche dopo la caduta del Muro), solo (vedovo, abbandonato dall’amante), scopre «i migranti». Comincia a interessarsene, metodicamente, si fa raccontare le loro storie, le paragona alla sua vita passata e presente, sottolinea l’inesistenza (senza passato, senza futuro, senza niente) di persone, concrete e nello stesso tempo «invisibili». E le contraddizioni di regolamenti che li condannano inesorabilmente a una marginalità che poi viene loro rimproverata.

https://ilmanifesto.it/con-la-morte-della-politica-il-crollo-morale-della-societa/

Ariano Geta ha detto...

Un'apocalisse umana con la conseguenza di una Terra abitata solo da animali... Chissà come si evolverebbe il nostro pianeta.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER GUS grandioso hai citato la Ortese tra l'altro parole davvero significative e perfettamente rispecchianti la realtà del nostro tempo. Difficile ipotizzare un cambiamento favorevole al popolo ma forse anche se temo ad un prezzo altissimo potrebb anche accadere

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER ARIANO potrebbe anche evolversi in meglio...

Berica ha detto...

I poeti hanno anche il dono della profezia.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER BERICA troppo buona purtroppo se guardiamo la realtà profetizzare un'estensione dell'umanità non è così improbabile. Benvenuta in questa agorà

MikiMoz ha detto...

Arriveremo purtroppo anche a questo.
Umanoidi noi, finiremo del tutto e la natura prenderà il giusto sopravvento.
Dopotutto è un ciclo, ed è giusto così. Noi lo acceleriamo.

Moz-

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MOZ vero, e lo stiamo accelerando di brutto

Mirtillo14 ha detto...

Chissà che questo tuo sogno non diventi presto realtà, perchè noi ce la stiamo mettendo proprio tutta per affrettare tutto questo !! La Natura si ribellerà e ne avrà tutte le ragioni, la nostra cattiveria e la nostra presunzione saranno punite ma non credo che resteranno umanoidi, non resterà più nessuno !! Saluti cari.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MIRTILLO Concordo con te, stiamo andando verso una irreversibile estinzione

Nick Parisi. ha detto...

Bei sogni che si fanno le volte la notte, ma anche certi risvegli lasciano il segno...

Riky Giannini ha detto...

Tutto giusto quello che scrivi. Ma io sono convinto che i giovani possano riuscire a invertire questo trend. Ne sono convinto!

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER NICK vero

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER RIKY vero ma il punto è se a questi giovani la natura darà il tempo per cambiare le cose

fulvio ha detto...

Per ora sono solo versi intelligenti e profetici ma purtroppo un giorno saranno la cronaca di una terribile realtà.
Ciao fulvio

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER FULVIO lo temo anch'io

Franco Battaglia ha detto...

Ieri sentivo che i poli si scioglieranno inevitabilmente tra poche decine di anni... certo non sarà un problema nostro, che non ci saremo più, ma dovremmo essere quelli lo risolvono, in nome dei nostri discendenti. E non lo stiamo facendo.
p.s. quanti dei tuoi lettori, a cominciare da me, potrebbero essere coscienti davvero, dopo averlo sognato, di aver sognato uno gnu?! ahahah.. sdrammatizzare è un mio must..

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER FRANCO hai detto bene visti i tempi davvero risicati tocca a noi a fare qualcosa perché i giovani rischiano di non poter fare in tempo o meglio di non avere più tempo. Quanto al tuo ps grazie mi hai strappato un sorriso pieno e divertito

Cavaliere oscuro del web ha detto...

Speriamo in una inversione di tendenza.
Sereno giorno.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER CAVALIERE speriamo ma ogni giorno che passa il tempo si assottiglia

Maria D'Asaro ha detto...

Speriamo che le persone capiscono che il primo dovere di tutti - politici e uomini comuni - è salvare la terra, casa comune. Grazie per avercelo ricordato in forma poetica.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MARIA: speriamo e speriamo soprattutto che lo capiscano in tempo.

Patricia Moll ha detto...

Grande!!!

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER PATRICIA grazie