Una strage orribile, una guerra che dura da troppo tempo, i cui effetti non interessano a nessuno, le cui vittime sono considerate fastidiosi effetti collaterali ma questa volta è troppo: ancora gas sarin usato in Siria, ancora armi chimiche…. E di mezzo ci sono finiti anche tanti bambini innocenti.
WE'LL NEVER BE THERE
Adagiati a terra
Chimicamente morti
Armi non ortodosse
Respirate e mortalmente inalate.
Come se poi esistessero armi ortodosse...
Gas letali
Paralizzano l'anima
Soffocano il cuore
Irrigidiscono muscoli e polmoni.
Occhi sbarrati
Fissano l'indifferenza dell'uomo
Dita tese denunciano impietosamente
Immobilismo internazionale
Ed indicano La crudeltà efferata di carnefici senza scrupoli.
Inferno civile
Guerra tra anime di uno stesso popolo
Ed innocenti scontano disordine interiore.
Religioni distorte
Laicità fraintesa
Alibi per sottomettere popoli.
Catartiche lacrime di coccodrillo
E poi voltarsi verso la nostra serena casetta
O i nostri pressanti problemi
Soffocati da paralizzante anestesia emotiva
Meno appariscente ma non meno devastante
Perchè noi siamo al sicuro
Non saremo mai laggiù
We'll never be there
Never be there
Never.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
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36 commenti:
Non so ma mi viene in mente leggendoti l'incipit di "se questo è un uomo" di Levi
Buona giornata a te
condivido e sottoscrivo il richiamo alla frase/titolo di Levi: "se questo è un uomo"...
PER FARFALLA LEGGERA: potrei risponderti che "anche questo ò l'uomo" purtroppo
PER SABINA K: Non posso che quotare il mio commento a FARFALLA LEGGERA, purtroppo anche questo è un uomo.
Che tristezza Dany! Significa che l'umanità che ha imparato nulla dalla sua storia e non ha progredito in positivo, ahimè.
PER FARFALLA: non tutta, una parte, forse anche minoritaria, ma che ha armi e ferocia tali da poter soverchiare chi quella lezione l'ha imparata o perfino chi già la conosceva senza bisogno di impararla ancora.
Il voltastomaco più grande è leggere i rimbalzi di responsabilità tra i vari governi del mondo, ma ribadisco, se l'umanità ha toccato il fondo, tutti siamo coinvolti e nessuno è assolto.
Saluti a presto.
PER CAVALIERE: concordo con te, lo siamo anche noi colpevoli con la nostra indifferenza come ho appunto anche evidenziato nei miei versi.
In questi nostri ultimi tempi ci stiamo accanendo contro le persone più deboli e indifese: i bambini. Bambini morti affogati, trascinati i loro corpicini a riva dalla marea; bambini morti di stenti, di sete, di mancanza di medicinali; bambini a terra con gli occhi sbarrati e la bava alla bocca; bambini...bambini...bambini...quegli esseri infelici capaci di organizzarsi in un gioco con niente altro tra le mani che la loro fantasia...bambini cui noi ci ostiniamo a togliere l'innocenza dagli occhi...lasciandovi il terrore e l'ombra della morte che oramai sembra avvolgerli tutti.
Una grande poesia, assolutamente priva di retorica. Ma che lo dico a fare, credo che oramai lo si sia capito che quando un "vero" poeta afferra un argomento, di qualunque cosa si tratti, con l'impeto e lo strazio umano come fai tu faccia diventare poesia pura ciò che dal cuore straripa.
PER VINCENZO IACOPONI: sono tempi infami, come ce ne sono stati altri in passato, ma questi fanno più male perché dovremmo essere sufficientemente evoluti anche culturalmente per fermarci e non distruggerci, soprattutto non colpendo innocenti. Sono tempi infami dove anche i bambini sono costretti come hai giustamente evidenziato nel tuo commento, a perdere l'innocenza e nei casi peggiori, molto spesso, la vita.
Concludo con profonda emozione e gratitudine per le parole uniche che trovi per me ed i miei versi.
Ho capito e forse mi sbaglio che l'intervento in una guerra non è mai per difendere la popolazione offesa ma solo se ci si guadagna qualcosa dopo... evidentemente in Siria non c'è guadagno
PER LEGGEREVOLARE: in primis benvenuta in questa Agorà!!! No, non sbagli, la tua riflessione è corretta, aggiungerei che quando si interviene per difendere un popolo è perché i Governi che agiscono hanno ( o credono di avere) un tornaconto preciso nel volere quel popolo libero dal dittatore di turno.
E' sempre la stessa storia.
E si interviene sono se conviene. Anche noi civili di terre lontane (dove cazzo è la Siria, dopotutto? Chi lo sa davvero?) a volte mettiamo giusto il filtro del lutto sugli avatar dei social.
Manco questo, stavolta.
Moz-
PER MIKIMOZ: infatti, è sempre lo stesso refrain E mettere il listino nero a lutto per qualche giorno serve a poco se poi non se ne parla sui social anche quando non c'è l'evento che scatena tale emozione o neanche si parla di guerre dimenticate dai media come per esempio quella in Yemen.
Esatto: è che noi percepiamo solo le cose vicine (o quelle che ci dicono in tv).
Moz-
PER MIKIMOZ: Hai centrato il problema, ma è colpa nostra se non sappiamo divincolarci da questa morsa di indifferenza. e soprattutto di superficialità
Fra 4/5 giorni cadrà tutto nell'oblio fino alla prossima atrocità.
Non trovare parcheggio davanti al tabacaio è mooooooolto più grave che pensare ai bimbi massacrati
Qui stiamo tutti uscendo di testa, quello che accade è inacettabile. Oramai si ammazza la gente nella più totale indifferenza. Credo che questa sia la misura di quanto sia grave tutto ciò, più ancora dell'atto in se stesso.
PERE PATIRICIA MOLL: hai scritto una triste verità
PER MASSIMILIANO RICCARDI: inaccettabile, è la parola giusta ma l'indifferenza, la superficialità, la fretta, sono nemiche di una capacità di giudizio e di presa d'atto di quanto sta incredibilmente e da tempo accadendo. Svegliare le coscienze oltre il livello di una poco profonda indignazione, e portarle ad essere concrete e vogliose di agire, credo sia un dovere di chi come noi non accetta che tutto questo sia quasi considerato "normale" o provochi soltanto una rapida indignazione momentanea.
MASSIMILIANO, benvenuto in questa agorà
Grazie Daniele, è un piacere ricambiare la visita, credo che rimarrò da queste parti a leggere, ad "ascoltare". Ho scoperto che siamo concittadini, chissà...
PER MASSIMILIANO RICCARDI. anche tu di Genova? Bellissima sorpresa! Anch'o passerò sempre da te, mi piace quello che scrivi e come lo scrivi.
Non impariamo mai dagli errori fatti. Gli uomini meriterebbero di sparire. Assad è un dittatore che va eliminato con le sue stesse armi.
Il problema, come al solito, sono gli interessi economici, Questo vale ovunque, non solo in Siria purtroppo.
PER MARIELLA: Vero, la lezione della Storia non la impariamo mai.
quindi facciamo vincere l'isis, che i bambini li usa come scudi umani?
la guerra è guerra, punto.
FRANCESCO; mi sembra che il tuo ragionamento non sia logico. Qui parliamo di civli inermi, di bambini uccisi, e quanto all'ISIS sarebbe prima il caso di guardare in casa nostra ed ai governi che in prima battuta all'inizio di tutto l'ISIS lo hanno pure sovvenzionato perché gli faceva comodo come con Al Quaeda.
Detto questo, non è sterminando tutto e tutti che si vince una guerra e tra l'altro facendo stragi come queste, colpendo ospedali di ;MSF non si fa altro che alimentare la campagna d'odio dell'ISIS contro l'occidente.
Aggiungo che anche in guerra esistono delle regole che dovrebbero essere rispettate, altrimenti non è guerra (cosa già di per sé terribile) ma è una cosa peggiore, è barbarie.
Di fronte a queste cose mi viene alla mente la "Canzone del Bimbo di Auschwitz": "Io chiedo come può un uomo uccidere un suo fratello..." Son passati tanti anni eppure queste cose continuano a succedere. Perchè gli sporchi interessi dei potenti,le ragioni dell'economia e della finanza, le religioni distorte e usate per fini di potere, l'ipocrisia dilagante nel mondo fanno in modo che la lezione della storia non venga mai colta.Solo riportare l'uomo e l'essere al centro degli interessi del mondo ci puo' aiutare. Potere e denaro creano solo distruzione, morte e sopraffazione.
PER SERGENTE ELIAS: Hai detto benissimo tutto tu. Il potere più che il denaro, se si avesse la solidarietà come valore fondante tutti avremmo più denaro e non sarebbe una cosa malvagia, ma il Potere non la pensa così
Perché noi siamo al
Sicuro
Non saremo mai laggiù
Non è la lontananza geografica,culturale,religiosa a far rimanere passivi, pensando di trovarsi al sicuro,non coinvolti in prima persona. È ben altro che ci tiene distanti: e'la povertà spirituale dell'essere umano che molto frequentemente antepone l'illusione del "potere materiale " legato allo sfrenato senso di "possessione".
Finché si vive nella convinzione che il vero valore esistenziale ed individuale è il Possesso ,le guerre non cesseranno e chi è più debole o innocente come quei bambini ,non verrà visto come un nostro congiunto,figlio...perché non serve vedere se non si sentono emozioni...
@Sergente Elias...un grazie per il suo commento....e a Rockpoeta per la risposta alla quale
ne ha dato seguito.
L.
Mariella ha ragione. Non impariamo nulla dai nostri errori, Assad è un dittatore e gli interessi economici sono più importanti della vita di chiunque... che schifo!
PER ANONIMO: grazie del tuo commento interessante e pertinente. Ti rispondo che la lontananza conta anch'essa perché porta nelle persone più superficiali al disinteresse più totale. Potrei aggiungere altre cose ma purtroppo mi riesce difficile scrivere ad un soggetto anonimo anche solo per sapere quali pronomi usare, se maschili o femminili, e poi proprio perché per me sapere chi ho di fronte è importante. Quindi grazie per il commento, posta ancora se ti sentirai ispirat (o) (a) (vedi è difficile) ma fino a quando sarai un soggetto in perfetto anonimato non so se riuscirò a rispondere al tuo commento anche se interessante. Fai un piccolo sforzo e firmati.
PER PATRICIA MOLL: vedi, all'inizio di questo conflitto la situazione era più semplice: c'era Assad e c'erano i ribelli (quelli buoni, veri non l'ISIS): I Governi però invece che aiutare questi ultimi se ne sono lavati le mani o (come la Russia) hanno sostenuto Assad. Da lì in Siria è scoppiato in finimondo ed ora oltre alle due fazioni originarie c'è di tutto, ISIS compresa. E poi abbiamo la crudeltà dell'uomo che è atavica e peggiora nei secoli. E purtroppo è vero, gli interessi economici fanno ahimè la differenza.
La guerra, un'invenzione dell'uomo che in nome del dio denaro arriva a commettere atrocità ignominiose uccidendo anche i suoi stessi figli.
PER OFELIA: Giusto, un orribile strumento di morte, che solo la mente perversa dell'uomo poteva creare.
Sono belle le tue poesie ma anche pesanti, nel senso che fanno riflettere pesantemente sul nostro cinismo e sul nostro egoismo.
"Catartiche lacrime di coccodrillo
E poi voltarsi verso la nostra serena casetta
O i nostri pressanti problemi"
Bella sintesi! ... ma quello che succede oggi l'abbiamo già visto e dimenticato tante volte. A chi interessava la guerra di Jugoslavia con i suoi tanti crimini? Eppure adesso che è venuto fuori Igor tutti ne parlano ... pazzesco!
PER MARCAVAL: è vero, è il loro scopo. Grazie hai sempre una capacità emotivo-intuitiva speciale nel leggere le mie poesie.
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