MORBIDNESS KILLS THE CATS
Morbosità virtuale
Morti sul telefonino
Occhi virtuali sempre
Anche dal vero.
Treno deraglia?
Video dell'incidente
Uomo brucia vivo:
Immagini su You Tube.
Primi piani di occhi arsi dal dolore
Sofferenza al replay
Donna stuprata
A quando il video dell'aggressione?
Ah già dimenticavo
In certi casi di violenza di gruppo
Le riprese sono state fatte....
Distinguiamo informazione da macabro voyeurismo
Non facciamoci prendere la mano
Da curiosità indecente.
Etica
Morale
Rispetto del dolore altrui
Riappropriamoci di questi principi
Avete paura delle parole
Parole anche forti
Ma poi vi sparate in vena e nell'iride
Violenza vera allo stato puro
Morte reale in video
Persone che non esistono più
Grida di disperazione ed addio.
Rischio concreto di Neutralità Emotiva
Rischio forte di assuefazione al dolore
Probabilità reale di morbosa curiosità verso la sofferenza.
Impressionarsi giusto quel tanto per sentirsi vivi
E poi ricominciare la routine quotidiana
Tanto forse non è reale, non sembra reale.
Adrenalina mediatica per credere di rivitalizzare
Neuroni ormai perduti
Drammi altrui per evadere dal quotidiano torpore
Dalla propria disperazione.
Ma attenzione
Una mattina qualunque sotto quei riflettori
Potreste trovarvi vostro malgrado
Ed essere immersi nel dolore reale
Sotto volgari lenti di ingrandimento mediatico.
Ed allora non vi divertirete più
E le lacrime che berrete saranno reali
Saranno le vostre.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
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12 commenti:
Una società che ha perso valori e umanità.
Saluti a presto.
PER CAVALIERE: li ha persi e non si vede il modo in cui li possa recuperare.
E pensa che molti vogliono proprio farsi riprendere, finire in tv, emotainment puro... per i 15 minuti di pianto e cazzi loro messi in piazza.
Moz-
PER MIKIMOZ: è vero, oramai pur di avere quei pochi istanti di notorietà effimera sono disposti a tutto e sono pronti a raggiungerla anche mettendosi in ridicolo.
Denuncia forte ma giusta.
Non ci sono più valori sani, onestà intellettuale, compassione... povero mondo!
PER PATRICIA MOLL: infatti, assistiamo ad una amoralità della nostra società sempre più in crescendo.
E magari sentirsi chiedere "cosa provi in questo momento?" oppure "ti senti di perdonare chi ha ucciso tuo figlio?" e ancora " cosa vorresti dire a chi ha ucciso tua figlia?" Non capisco quelle madri che vanno ai funerali senza dimenticare gli orecchini e il rossetto e in questi casi penso che Moz c'abbia azzeccato.
Cri
PER CRISTIANA; purtroppo hai fatto un quadro perfetto della situazione,
E' la società dello spettacolo: è diventato spettacolo anche la sofferenza, il dolore, la morte. Le tragedie fanno vendere più giornali così come le immagini più strazianti trasmesse dalla televisione fanno più audience.
PER REMIGIO: è un marciume totale, si tratta di spettacolarizzazione volgare e dolorosa. Hai ragione, il mondo va così ma quei pochi che la pensano diversamente hanno il dovere di levare alta la propria voce per provare anche nel piccolo a contrastare questa dilagante deriva amorale.
Benvenuto in questa Agorà, spero di ritrovarti qui ancora!
Se mi permetti volevo inserire questa poesia su Arpa eolica, citando il tuo blog. Se sei d'accordo comunicami un ok. in qualche modo. Ti passo la mia mail zafra48@gmail.com ciao
PER FRANCESCO ZAFFULO: certo non ci sono problemi, scusa se leggo solo ora il commento. Postala con la firma DANIELE VERZETTI ROCKPOETA ®
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