mercoledì 6 settembre 2023

L'Angolo del Rockpoeta®: "Care Priority"


CARE PRIORITY

Luglio 2029

"Permesso
Forza fate spazio
Largo lasciate passare questa urgenza
Un taglietto su un ginocchio sbucciato!"

"Ma siamo arrivati prima noi
Mio figlio è privo di conoscenza
Era in bici 
È stato investito da una Maserati grigio metallizzato
Da un giovane  biondo e... È lui!!!!  
È lui l'investitore di mio figlio!"

"Signora
Poi le responsabilità verranno accertate
Anche se sembra più colpa di suo figlio distratto 
Ed in mezzo alla strada
Ma ora questo ginocchio lievemente ammaccato
Ha comunque priorità su suo figlio
Che non ha pagato 
Per avere una corsia preferenziale
In ogni Pronto Soccorso"

Si chiama "Care Priority"
Tessera per la priorità nei Pronto Soccorso
Una specie di Telepass sanitario
Se paghi allora la tua vita passa avanti
Scavalcando pezzenti senza i soldi 
Per un servizio più celere e consono

D'accordo
Non siamo ancora a questo punto
Non siamo ancora come gli USA
Non obblighiamo all'assicurazione sanitaria
Ma di fatto
Se vuoi una cura celere e di qualità
Nove volte su dieci
Devi pagare
Devi rivolgerti al privato
O allo specialista ma nel suo studio.

Tornando alla "Care Priority" 
Non siamo tanto lontano
Da questa distopica realtà

Policlinico San Marco di Zingonia, in provincia di Bergamo, 
È stato inaugurato un "ambulatorio ad accesso diretto" 
In cui dando 149 euro si passa avanti a chi non ha pagato

Pronto Soccorso per censo
Più paghi prima ti assistono
A parità di codice d'urgenza
È il codice verde dei soldi
A farsi strada tra le corsie

Siamo sempre più ombre 
Sagome scure invisibili
Sfruttate 
Impoverite
Cavie sociali senza più diritti
Siamo sempre più carne da macello a due zampe

E questi versi
Questa mia amarezza e questo mio dolore
Anche se gettati in faccia al nemico
Non lo scalfiscono se la mia voce 
Rimane un suono isolato
Se non viene sorretta da un coro di altre voci
Pronte a lottare per i nostri diritti

Io da solo non posso fare molto
Sono disarmato contro le angherie del mondo
E questa poesia non ha armi per sconfiggerle
Ma posso lottare a mani nude e con le mie parole
Affinchè i vostri padiglioni auricolari 
Risveglino le vostre corde vocali
Per formare un unico e potente coro
Impossibile da non ascoltare
Impossibile da zittire.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

18 commenti:

Gus O. ha detto...

X DANIELE

Al Pronto Soccorso ha la precedenza il paziente più grave e non chi arriva per primo. Arrivare in ambulanza al Pronto Soccorso non comporta essere visitati in tempi più rapidi.
I nostri diritti costituzionali sono perfetti, ma si tratta sempre di norme di principio, attuative, cioè una legge per attuarli.
Nel frattempo, la norma sul Pronto Soccorso funziona così:

* Al Pronto Soccorso ha la precedenza il paziente più importante e non quello più grave *

Più importante è il ricco, il politico uno di Chiesa che conta.
I ricchi organizzano una Sanità alternativa a quella statale. Si tratta di cliniche private,
con i medici migliori. Il posto c'è sempre. Basta pagare.
Questo è il capitalismo e si applica in tutto il mondo.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER GUS Vero,ma le regole possono subire cambiamenti e perfino stravolgimenti significativi ed imprevedibili.

Cavaliere oscuro del web ha detto...

Si regalano soldi ai privati continuamente, vogliono importare il modello americano in Italia, dove senza un assicurazione si muore.

Giovanni ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Ariano Geta ha detto...

Penso che comunque chi ha soldi ha spendere non va al pronto soccorso ma direttamente alla clinica privata che gli mette a disposizione subito un servizio che tramite la sanità pubblica necessita invece di tempi più lunghi, persino per chi entra per prima al pronto soccorso: per entrare, entra, ma prima che venga "smistato" in reparto può anche capitare che passi una o due notti nell'ambulatorio del pronto soccorso, accomodato sopra una lettiga e senza neppure un vero letto in cui dormire...

Fabio Melis ha detto...

Dovremmo ricordarci che la Costituzione pone i diritti della persona, così come il diritto alla salute e all' integrità fisica, al vertice della gerarchia dei valori. Che non si possono fare discriminazioni per qualsivoglia ragione. Che è il più debole, chi è più in pericolo che deve aver maggior tutela. Non chi è più ricco e può permettersi, pagando, di avere la precedenza sugli altri. Viviamo in una società in cui l'aberrazione sta diventando la regola. Abbiamo una gran bella Costituzione che, ogni giorno che passa, sembra sempre più messa da parte.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER ARIANO hai pronunciato verità dolorosissime,purtroppo.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER FABIO vero, abbiamo una Costituzione straordinaria,peccato però che sia almeno un decennio che viene umiliata, calpestata, violata, ridicolizzata e perfino negata,non in quanto carta costituzionale esistente, ma a causa delle sempre più nuove e distorte interpretazioni di quelli che sino i diritti fondamentali ed inalienabili da essa sanciti.
6 settembre 2023 alle ore 19:41

 

Giorgio ha detto...

Punto di non ritorno verso il disgustoso modello americano di sistema sanitario.

Maria D'Asaro ha detto...

"Io da solo non posso fare molto
Sono disarmato contro le angherie del mondo
E questa poesia non ha armi per sconfiggerle
Ma posso lottare a mani nude e con le mie parole
Affinchè i vostri padiglioni auricolari
Risveglino le vostre corde vocali
Per formare un unico e potente coro
Impossibile da non ascoltare
Impossibile da zittire."

Grandissimo Daniele. Grazie.

katherine ha detto...

Sono veramente allibita per questo Pronto soccorso a pagamento. La regola è sempre stata quella di accogliere per primo il paziente più grave. I codici sono : rosso, arancio, azzurro e verde, e non dovrebbero tenere conto di alcun pagamento. Vogliono rendere il sistema sanitario come quello americano, dove senza assicurazione si viene lasciati morire sulla strada, mentre l'ambulanza riparte a vuoto? Gli americani ci invidiano e noi vogliamo rovinare tutto!

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER KATHERINE perfetta analisi e perfetta conclusione. Sì, sembra proprio che si voglia, e nemmeno troppo velatamente, andare a trasformare il nostro SSN prendendo come modello il sistema in vigore negli USA.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER GIORGIO: esatto hai centrato il punto.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MARIA grazie!

camu ha detto...

La sanità italiana mi pare funzioni così in generale, non solo il pronto soccorso. Se hai soldi, fai le visite private subito, altrimenti ti tocca metterti in coda con il CUP e sperare di essere visitato entro l'anno. Io propongo un'idea controversa e rivoluzionaria: introdurre l'intelligenza artificiale nella sanità, per snellire le diagnosi, curare le malattie più semplici, ed automatizzare il sistema di gestione dei farmaci. Si risparmierebbero tanti soldi, che potrebbero essere investiti nella ricerca di malattie più complesse ed aggressive. Perché alla fine la conclusione è sempre la stessa: siamo in troppi, ed il sistema non è stato progettato per questi livelli di carico. Senza contare il fatto che oggi nessuno vuol più far medicina.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER CAMU parto dal fondo per dirti che non è proprio così. Certo che se stabilisci il numero chiuso con test preliminare per farne passare pochissimi e magari figli di primari, beh certamente il numero di medici e paramedici continuerà ad essere in declino. Molti poi non andrebbero al Pronto Soccorso se avessero dei seri medici di famiglia come era ancora anni fa con il dottore di famiglia dei miei. Ora se non insisti nemmeno ti visitano, sembrano dei chiaroveggenti, ti ascoltano ed hanno già la diagnosi con relativa soluzione incorporata. L'idea di far passare avanti chi ha i soldi è scandaloso e brutale. Introdurre L'IA potrebbe invece essere un'idea perquantomeno stabilire con maggiore accuratezza il codice di entrata e quindi di turno.

camu ha detto...

Per Daniele: quella della IA era una provocazione, ma a pensarci bene non sarebbe poi un'idea così malsana. Concordo al 100% sul medico di famiglia di una volta. Io non ho esperienza diretta vivendo all'estero, ma stando a quello che mi raccontano i miei genitori (che di acciacchi ne hanno abbastanza) il paragone con la chiaroveggente è proprio azzeccato. Mi sembra come nel famoso film di Alberto Sordi, Il medico della mutua (che tra l'altro ho rivisto proprio qualche settimana fa su RaiPlay), in cui il protagonista aveva migliaia di pazienti ed un ritmo di 5 minuti a visita. Triste che la realtà abbia superato la fantasia.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER CAMU ottimo il riferimento albfilm straordinario con Alberto Sordi. Pensavo che a viltecper migliorcerti servizi basterebbe invece che guardare avanti tornare al recente passato ,alludo ai medici di famiglia, e poi magari tornare ad investire sulla sanità. Scuola , sanità dovrebbero essere due campi nei quali vietare ogni taglio di spesa salvo effettivi sprechi