COSA TI HO DETTO?
"Cosa ti ho detto?
Che ti abbiamo detto io e la mamma?
Che devi dire?
Cosa devi ripetere ogni volta?
Lo sai
Lo sai molto bene,
Hai sbattuto la testa
Contro lo spigolo della porta della cucina
O sei caduto dalle scale
E mi raccomando
Se te lo chiedono
Specificalo bene
Non quelle condominiali
Ma quelle del nostro appartamento
Visto che è su due piani."
Una
Due
Dieci
Cento volte
Poi a scuola
Quella volta
La versione "copia - incolla"
La ricostruzione "carta carbone"
Riprodotta così bene e fedelmente
Da Michele
Appena 9 anni
Nelle altre occasioni
Scricchiola
Non una vera e propria denuncia
Non uno sfogo o un crollo
Semplicemente una incertezza flebile
Una tenue indecisione
Una lieve inesattezza
Ma è sufficiente alla scuola
Per chiamare le forze dell'ordine
E queste ultime
Per pressare di più Michele
Che cade ancora in contraddizione
Fino a quando
Compreso che sarà protetto
Che se parla non lo riporteranno da quell'orco
Crolla in un pianto liberatorio
Vuota il sacco
E racconta la verità
Su ogni volta
In cui la versione ripassata a casa
Funzionava
Impedendo ai buoni di agire.
Michele ora lo sa
Il suo patrigno non lo picchierà più
Michele ora lo sa
Sa che non inciamperà più in una maniglia di una porta
Che non avrà più occhi neri e polsi fratturati
E soprattutto si ricorderà come, un giorno,
Non dovrà fare il padre.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
22 commenti:
Poveretti i bambini, che possono avere una paura tale che non viene riconosciuta nemmeno da loro.
podi-.
La violenza verso i bambini è il peggior crimine possibile, chi lo compie merita trent'anni di carcere.
Come sai, mio figlio ha sei anni e mezzo, dunque questa notizia mi ha doppiamente lacerata.
In un mondo giusto questi pseudo genitori dovrebbero essere condannati all'ergastolo, ma sappiamo che non accadrà.
Non ci resta che sperare, allora, che il bambino si rimetta completamente e venga affidato ad una famiglia migliore.
Una persona dotata di un cervello ragionante non dovrebbe commettere barbarie nei confronti di bambini indifesi.
A me scandalizza il contorno. E cioè che gente normale prenda per buono tutta la finzione messa in scena da questa gente carogna e malata. Eppure dovrebbe bastare poco. Non puoi sbattere ad uno spigolo tutti i giorni. Non puoi sparare menzogne tutta la vita. Alla fine c'è chi non vuol vedere appositamente, chi gira la testa dall'altra parte. E diventano complici anche loro.
PER PODI in questi casi alla violenza fisica si unisce anche quella psicologica
PER ARIANO ma l'ergastolo buttando via la chiave no?
PER CLAUDIA ergasrolo questa dovrebbe essere la giusta pena concordo con te. Speriamo in una famiglia vera che lo sappia accogliere ed amare come merita
PER GUS è feccia e basta e dovrebbe marcire in galera.
PER FRANCO capisco e condivido il tuo punto di vista ma le leggi e spesso il marciume di certa gente lega le mani anche a chi nell'ambito della scuola vorrebbe intervenire in concreto.
Può accadere per esempio che in una cittadina italiana delle dimensioni di Pavia,Alessandria Pistoia, Enna, o luoghi simili nord centro o sud è uguale un docente noti in una bimba delle elementari diciamo pure di prima elementare dai disegni e dai comportamenti di lei, dei segnali evidenti per chi ha studiato certe materie richieste per essere abilitato ad insegnare, di abusi sessuali. Questo docente convoca i genitori e scopre di aver ragione. Gli abusi ci sono ma da parte di un nonno al quale però lavorando devono lasciare la bambina dopo la scuola pur sapendo cosa spesso le accade. Segnalato il tutto al dirigente scolastico non essendoci prove concrete in quanto i genitori erano una famiglia bene del luogo con il marito consigliere comunale e non furono disposti allo scandalo, tutto finì lì salvo promessa di cercare una babysitter che tenesse la bimba dopo la scuola. Il fatto è vero anche se non ho scritto la location ed ho variato qualche dato per non far capire di chi parlavo.
PER VALERIA: e c''è ben altro che non posso riportare pubblicamente.... Credo peraltro che si possano essere trasferiti tenendo lontano finalmente il parente molesto. Ma questa omertà da parte poi dei genitori stessi mi sconvolse.
PER VALERIA: concordo ma non so di più e credo che il parente molesto non sia finito in galera. Certo qualunque minore subisca abusi credo sia fondamentale abbia un'assistenza psicologica, ma sai com'è tutto questo è "ufficioso" quindi ufficialmente non è mai successo nulla.
Una storia agghiacciante, io non capisco dove si possa trovare il coraggio di commettere tali abomini. Poveri bambini a cui viene per sempre rovinata la vita, quanti di questi non hanno la fortuna di essere liberati, quanti passano inosservati nella cecità comune o nel menefreghismo. E' una vera e propria strage silenziosa.
PR CATERINEA: è l'ennesima dimostrazione dell'orrore che l'uomo può causare su esseri indifesi
Come genitore, sono allibito e senza parole.
PER CAVALIERE concordo
Io sono disgustata dall'omertà, sempre. Che accada nei confronti delle donne, degli anziani, dei bambini.
Oltre alla tragedia e al dolore, alle ferite che chi subisce violenza si porterà dietro per sempre, mi chiedo ogni volta come sia possibile far finta di nulla. Parlo in generale, dei vicini di casa, dei parenti, degli amici, della società che li circonda.
PER MARIELLA temo che l'amara risposta alla tua domanda tragga origine dal fatto che in una società oggigiorno sempre più impregnata di entropia, l'atavica regola del "non impicciarsi" nonché' quella dell' "Ognun per sé" stiano prepotentemente tornando in auge come mai prima d'ora.
Purtroppo capita che ci si giri dall'altra parte per vigliaccheria e 'quieto vivere'. Grazie, ancora una volta, perché tieni alta la guardia con la tua denuncia poetica. Buon fine settimana.
PER MARIA grazie a chi invece come te, dall'altra parte non si vuole girare.
Quanti bambini vivono in famiglie che tutto sono fuorché quel luogo rassicurante, di cura e amore a cui si ha diritto...
Far male a delle anime innocenti, che vigliaccata, e se a farlo sono coloro che dovrebbero amare e proteggere... la rabbia aumenta!
PER ANGELA: concordo in. toto con il tuo pensiero
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