lunedì 31 maggio 2021

L'Angolo del Rockpoeta®: "Piantagioni Di Bambini"

Questa poesia esce in contemporanea anche sul blog Arpa Eolica di Francesco Zaffuto che ha voluto postare questo mia lirica anche da lui, cosa di cui lo ringrazio infinitamente. QUI dove potete leggerla da lui

PIANTAGIONI DI BAMBINI

Siamo piani cartesiani 
Trasposti in realtà temporali differenti 

Ologrammi pensanti 
Dentro un mondo distopico
 
E non sappiamo perché 
E non capiamo come mai
Siamo lì per assistere 
Come spettatori inermi 
Impossibilitati ad incidere in alcun modo 
Ad uno show avvilente 
Ad un programma ossessivamente ripetuto
Senza alcuna minima apparente variazione.

Madri dallo sguardo assente 
Portano i figli a scuola 
Senza più andarli a riprendere. 

La mattina seguente 
La scena si ripete assolutamente identica 
Perfettamente ed illogicamente identica
Solo che i bambini sono diversi
Sono altri 
Sono nuovi.

Ciclo riproduttivo sconvolgente 
Assenza di uomini
Macchine dotate di intelligenza artificiale 
Badano al rispetto dell'ordine pubblico 
E donne dallo sguardo spento 
Assente
Senza espressività alcuna 
Simili ad automi riproduttivi 
Compiono gli stessi gesti 
Ripetitivamente ogni giorno 
Senza trovarvi nulla di anormale. 

Futuro da Matrix
Noi uomini 
Ombre virtuali
Vuoti ologrammi,
E le donne trasformate 
In incubatrici al pomeriggio 
Ingravidate da una disumana e vuota
Realtà superiore.

Processo di gestazione accelerato 
Donne a cui è stata sottratta l'anima 
Riproducono bambini a getto continuo 
Per sostituire quelli che vanno a morire 
La mattina 
Dentro scuole - mattatoio 

Autentiche piantagioni di bambini 
Per nutrire la razza aliena superiore
Che altri non è 
Che una versione aggiornata coi tempi 
Del famoso ed ormai superato 
1% dell'umanità  che aveva tutto...

La loro vera natura diabolica 
È  ormai rivelata 
Il loro vero cibo 
Autentica sorgente di potere 
Svelato
E noi 
Ormai inutili ai loro scopi 
Restiamo intrappolati 
Come inutili ologrammi
Dentro queste bolle virtuali
Condannati sadicamente 
Ad assistere inermi 
A questa nuova e distorta realtà 

Siamo ormai
Giocattoli muti
Con la disperazione in petto 
Per quei pochi bimbi 
Sani
Liberi di crescere serenamente
E che rappresentano ovviamente
La generazione futura destinata 
A perpetrare il dominio sul mondo. 

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

22 commenti:

Franco Battaglia ha detto...

Che oi dentro un domino perpetrato, ci siamo già mani e piedi. E facciamo una fatica folle.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER FRANCO certo che ci siamo già ma ancora non ha raggiunto il livello di quanto previsto nella poesia.

Gus O. ha detto...

La generazione futura, risultato di genitori depressi, non promette niente di buono.
Noi non ci saremo e questo è una fortuna.
La poesia è precisa anche nei dettagli; ora bisogna trovare un regista di film distopici, tipo
Mark Romanek. Per ravvivare l'ambiente, come protagonista femminile, vorrei proporre Margot Robbie.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER GUS addirittura sceneggiatura per un film wow. Sul tuo pessimismo non posso che concordare ovviamente

Francesco Zaffuto ha detto...

Per contribuire al dibattito inserisco qui il commento che avevo già postato su Arpa eolica - ciao - Questa poesia di Daniele Verzetti ci sbatte dentro la contraddizione di due crescite esponenziali che dominano l’umanità in questa fase dell’esistenza: la crescita esponenziale della ricchezza e la crescita esponenziale della povertà. Si potrebbe dire che si tratta di un fenomeno presente da sempre, eppure ora ha caratteristiche ben diverse. Un secolo fa: i proletari poveri generavano prole (figli) per un sistema produttivo che li predava, ma tale prole era dentro il ciclo produttivo strutturale della società ed era capace di lottare per un suo riscatto; oggi, dove il ciclo produttivo strutturale è affidato principalmente a macchine e tecnologia, la prole è tenuta fuori dalle produzioni più importanti, viene supersfruttata nelle produzioni marginali e la sua forza diventa risibile; resta la disperazione della ricerca di un cambiamento che appare impossibile. Solo una grande piantagione di esseri umani “consapevoli” può delineare il cammino verso una società più giusta; al momento pare si percepisca angosciosamente solo la necessità di tale consapevolezza.

Franco Battaglia ha detto...

@Gus: occhio quando nomini Margot Robbie..

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER FRANCESCO: io ti ri ingrazio perchè il tuo non è un commento ma un'autentica recensione e che recensione!!! Ti ringrazio anche per avermi ospitato di nuovo da te, cosa che sai mi onora moltissimo.

Gus O. ha detto...

Franco, Margot Robbie è fantastica. Ho visto un film: *Focus. niente è come prima*.
Anche il protagonista maschile, Will Smith, è simpatico.
Ho attivato Netflix.

Nick Parisi. ha detto...

Le prospettive negative ci sono tutte. Purtroppo io sono pessimista al riguardo.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER NICK non sei l'unico

Claudia Turchiarulo ha detto...

Non conosco il blog di Francesco e ne approfitto per visitarlo.
Quanto ai tuoi versi, sono come al solito veri e cruenti. Purtroppo, nemmeno troppo fantasiosi...

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER CLAUDIA lo so vorrei che sembrassero meno possibili. Vai da Francesco merita

Caterina ha detto...

La poesia è molto bella, però, con tutto il cuore, spero che non si realizzi quello che temi, anche se credo che l'umanità si stia già incamminando verso questa direzione.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER FARFALLE LIBERE tempo per evitare il peggio lo abbiamo ma dobbiamo agire in fretta

Cavaliere oscuro del web ha detto...

Non prevedo un bel futuro.
Saluti a presto.

Ariano Geta ha detto...

Se parliamo di paesi in forte ascesa economica che si stanno facendo strada grazie ai prezzi stracciati della loro manodopera, è già così. Dietro ogni neo-milionario indiano o pakistano dell'acciaio o del tessile, ci sono migliaia di bambini (e già questo è gravissimo) che lavorano in condizioni tremende (che completa il quadro dell'orrore). É la globalizzazione capitalista...

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER CAVALIERE nemmeno io

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER ARIANO io lo definirei sfruttamento globale dell'uomo

Angela ha detto...

per quanto i tuoi versi esprimano una realtà non ancora presente, è un dato di fatto che non lasciamo un mondo bello e un futuro sereno alle nuove generazioni...
Si va verso il baratro (morale, civile, sociale, economico, ambientale...) eppure la speranza che l'umanità (e ciascuno di noi) si svegli, resiste nonostante tutto.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER ANGELA: la speranza sia pure esigua la si può ancora coltivare...

Mariella ha detto...

La tua poesia mette i brividi per come descrive una realtà distopica che potrebbe essere il nostro futuro. Ho usato il condizionale perché lo sai che preferisco ancora sperare...

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MARIELLA giusto sperare ma per farlo dobbiamo tutti noi impegnarci a salvare una società alla deriva.