mercoledì 27 gennaio 2021

L'Angolo del Rockpoeta®: Giornata Della Memoria

SEMBRAVA IMPOSSIBILE

Sembrava impossibile che accadesse
All'inizio era "solo" odio razziale
In principio erano insulti ed offese

Poi iniziarono gli agguati
Un'autentica caccia all'ebreo
Ed un'escalation di violenza si stava preparando.

Ed infine una lotta senza quartiere
E leggi che ci discriminavano
Leggi che ammettevano la possibilità 
Di vederci portare via tutto
Leggi che permisero la nostra deportazione.

Sembrava impossibile
Eravamo ancora lì neanche "ieri"
A scherzare con i nostri familiari
Nelle nostre case
Eppure mi ritrovai solo
Diviso dai miei affetti
In una baracca lurida
E con tanta paura.

Sembrava incredibile
Molti neanche ci credevano all'epoca
Tanti pensavano che fossero luoghi 
Dove noi saremmo stati trattati con civiltà e rispetto
E nessuno credeva a quelle tesi minoritarie ma vere
Quasi nessuno accettava che fosse possibile l'inaudito.

Noi ora abbiamo fatto tesoro della dura lezione
Adesso i "Sembra impossibile" li valutiamo molto attentamente
E forse dovreste farlo anche voi.

Sembrava impossibile
Ma quel non credere all'impossibile
O forse più giusto dire improbabile
L'abbiamo pagato a caro prezzo
Con sei milioni di vite cancellate.

"Mi sembra impossibile"
"Mi pare improbabile"
"Non può essere vero"
Ecco noi ogniqualvolta sentiamo queste parole
Sobbalziamo sulla sedia
Ed iniziamo a tremare dalla paura

Forse
Dovreste farlo anche voi
Forse la nostra esperienza dovrebbe contare qualcosa
Forse dovrebbe aiutare tutti noi a non ripetere lo stesso errore.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

PS: PICCOLO READING REGISTRATO PER LA GIORNATA DELLA MEMORIA 19 MINUTI PER NON DIMENTICARE  




SHORT VIRTUAL REDING GIORNATA DELLA MEMORIA

1) L'ODORE  ACRE DELLA LIBERTA'

2)LA CORSA

3) SEMBRAVA IMPOSSIBILE

4) THE PRESENT & THE PAST

5) HAMBSCHWITZ

6) THE SHOW

7) LA NOSTRA VOCE

28 commenti:

Franco Battaglia ha detto...

La mia paura è che non abbiamo imparato, e non stiamo insegnando alle nuove leve, affascinate di negazionismi, strafottenze e mancanze di rispetto. Quel rispetto che proviene dall'aver sofferto, dall'aver gridato per la fame, il freddo, la solitudine vera. Non quella di cui si lamentano i giovani d'oggi, sul divano davanti Netflix. O su un letto a fare bondage.
La mia paura è che non avendo imparato, non riusciamo a trasmettere, se non un colpo di coda scomposto un giorno all'anno, soffocato poi, da 364 giorni di nulla.
Per questo ti ammiro Daniele. Domani tu sarai ancora sempre presente a sollecitare, e dopodomani e dopodomani ancora. Hai fatto vessillo del tuo messaggio. Speriamo di imparare tutti, e davvero, dalla tua costanza, dalla tua coscienza che urla di non dimenticare mai.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER FRANCO io confido anche che molti giovani d'oggi e anche molte persone della nostra età sappiano invece comprendere l'importanza della libertà in ogni sua sfaccettatura. Sono anch'io spaventato dai negazionisti dell'olocausto e non solo di quello. Forse questa pandemia potrebbe invece far capire la differenza fra sacrifici necessari e decisioni liberticide soprattutto quando si scorge l'uso di due pesi e due misure leggasi ristoranti chiusi e Festival di Sanremo aperto forse anche con un po' di pubblico. Io credo che nonostante le comodità fasulle a nostra disposizione la forza di chi ama la libertà vera sia di non accettarle se il prezzo delle stesse non è dato dai soldi dell'abbonamento ma dalla nostra clausura dorata. Lo stesso fatto che molti giovani studenti chiedano in totale sicurezza la ripresa della didattica in presenza lo valuto come un segnale importante di una maturità giovanile. Quanto a me ti ringrazio profondamente delle tue bellissime parole nei miei confronti, è la mia natura spero di non perdere mai questo fuoco interiore

Gus O. ha detto...

Condivido la tua angoscia lancinante. L'allucinazione di Hitler che ha coinvolto la Germania intera vive ancora oggi attraverso il vuoto politico che lascia spazio a truci personaggi che vogliono toglierci quel poco di libertà che ancora ci rimane. La giornata della memoria diventa la giornata della triste realtà della presenza dei negazionisti della libertà.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER GUS: infatti quello che metto in risalto e sui cui pongo l'accento nel piccolo reading registrato è proprio l'importanza della memoria storica per saper riconoscere con attenzione ed immediatezza, le situazioni dove certi rischi liberticidi e folli possono ripresentarsi, ed oggi sia pure sotto forme diverse, questi pericoli io li vedo.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER VALERIA: grazie!

Ariano Geta ha detto...

Purtroppo certi eventi non nascono dal nulla. Il pregiudizio anti-ebraico era molto forte nella Mitteleuropa (e anche in Italia, dobbiamo ammetterlo) già nei decenni precedenti, retaggio di secoli di "ghetti" e "pogrom". Quando Theodore Herzl lanciò la proposta di ricreare una stato di Israele faceva riferimento proprio agli ebrei che non vivevano in condizioni normali nei loro paesi di residenza e dovevano subire violenze e persecuzioni. Ma la proposta la lanciò nel 1897, quindi il problema esisteva già trent'anni prima. I nazisti e i fascisti hanno fatto leva su un terrificante "sentimento popolare" (che, a quanto pare, continua a esistere persino ai giorni nostri) e hanno reso legale e sistematico ciò che già avveniva in precedenza in modo sporadico (ma già all'epoca con una evidente tolleranza da parte dei governi, per i quali il linciaggio ai danni di ebrei costituiva il più comodo agnello sacrificale per far sfogare la rabbia popolare quando montava per un qualunque motivo).

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER ARIANO: vero, e complimenti per la disamina storica molto profonda ed accurata. Per quello dobbiamo avere memoria storica proprio per saper contrastare ed impedire che fatti del genere si ripetano anche se purtroppo la Storia ci ha dimostrato che altri genocidi sono stati consumati nei decenni successivi alla Shoah e tanti altri prima ne sono stati perpetrati. Il nostro dovere è cmq non restare fermi e non far mai finta di niente e far capire anche e soprattutto alle nuove generazioni l'importanza della memoria storica, unico strumento a nostra disposizione per riuscire a stanare ed identificare questi germi pericolosi di orrende realtà passate.

Katrina Uragano ha detto...

Una delle pagine più atroci della storia.
Giusto ricordarla.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER LA DAMA BIANCA: concordo

Claudia Turchiarulo ha detto...

Sembrava impossibile, è vero, eppure è accaduto.
Sembrerebbe impossibile, ma non escludo che accada ancora.
Purtroppo.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER CLAUDIA:già il pericolo è concreto ecco perché bisogna sostenere l'importanza della memoria storica.

Patricia Moll ha detto...

Un genocidio simile si è perpetrato mille e mille volte nella storia dell'uomo e continuerà a ripetersi.
Forse non coi campi di concentramento ma qualcosa l'uomo del momento si inventerà. A fare del male siamo diabolici.

Noi abbiamo cercato di parlare con la figlia di cosa vedevano i nostri genitori e nonni, mio nonno prigioniero a NOrimberga, il posto di blocco nazista dietro alla casa di mia suocera bambina. Spero che non lo dimentichi mai!

Ma se non lo dimentica lei, saranno in troppi a farlo. Troppi negazionisti, troppi a dire che non è possibile, Che è una balla tutto quanto.
E qualcuno più tonto o con meno voglia di informarsi ci crederà. STanne sicuro.
E anch'io come Claudia chiudo il mio commento con un purtroppo.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER PATRICIA: vero il rischio esiste ed anzi si è in parte già verificato di nuovo ma proprio per questo la nostra voce deve risaltare alta e potente per continuare ostinatamente a far arrivare il messaggio di quanto orrore è stato possibile vedere succedere e di come dobbiamo ricordarcene per sapere, o tentare almeno di sapere, e sventare i pericoli di un ripetersi di tali orrori.

Nick Parisi. ha detto...

C'è un romanzo scritto da un tedesco di religione ebraica, si chiama "L'Amico Ritrovato", il romanzo profondamente autobiografico, narra dell'amicizia tra un ragazzo ebraico e un coetaneo "ariano" durante i primi anni '30s. Il libro è indicato per comprendere il clima della Germania di quel periodo. Lo consiglio a tutti, l'autore si chiama Fred Uhlman, lo consiglio a tutti. Anche se sono sicuro che la maggior parte tra voi l'abbia già letto, dal momento, che spesso viene utilizzato come lettura scolastica.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER NICK. sì è famoso e va letto; hai ragione è molto indicativo del clima che si respirava a quei tempi ma questo non giustifica cmq questo orrore: può spiegare però perché molti si voltarono dall'altra parte... Non tutti nascono eroi...

Pia ha detto...

È successo. Questa è la realtà e dobbiamo esserne consapevoli tutti. Nessuno escluso.
Il pregiudizio è violenza iniziale. Tutto consegue e bisogna stare attenti perché ciò non sia anche in noi. Volevo aggiungere solo questo.
Grazie Daniele. Poi mi guardo il video con calma. 😉
Abbraccio forte!

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER PIA: giustissimo, parole che condivido in pieno. Ed è solo con un'esasperata ripetizione del concetto dell'importanza della memoria storica è solo attraverso il costante ricordare quegli orrori, che possiamo combattere l'assurdo tentativo di chi vuole negare un'evidenza gigante ed enorme tanto quanto è stata orribile.

Grazie Pia, spero che anche questo video possa emozionarti come quello del mio reading.

Mariella ha detto...

A parte che ho il timore che si possa ripetere tutto e magari la prossima volta non saranno ebrei ma noi occidentali che viviamo comodi nelle nostre belle case (parafrasando Primo Levi) ritengo che non ci sia assolutamente nulla di impossibile.
Del resto pensavamo fosse impossibile anche una pandemia ed invece siamo qui.
Dobbiamo ricordare, dobbiamo perpetuare, dobbiamo sentire nostra quella tragedia. Solo così non la lasceremo andare...

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MARIELLA: parole sante, sono d'accordo con te in toto anche su chi potrebbe essere oggetto di una nuova terribile deportazione.

cristiana marzocchi ha detto...

GLI ECCIDI SONO ANCORA IN ATTO, MENO ECLATTANTI, MA CI SONO.
Mi sembra che tutto ciò che è successo non abbia mutato la mentalità crudele dell'umanità.
La giornata della memoria sta diventando banale, come tante altre giornate tipo quella della mamma o dell'amicizia... dettate da ragioni religiose, se non addirittura consumistiche.
Cri

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER CRISTIANA: io non penso che sia così, o meglio è vero che ci sono stati tanti altri genocidi dopo quello perpetrato al tempo dei nazisti, sono il primo a dirlo da tempo, come anche faccio nel mini reading registrato e qui postato, ma non condivido che diventi banale questa giornata e neanche consumistica. E cmq sta a noi tutti non permettere che questo accada.

Cavaliere oscuro del web ha detto...

Sembrava impossibile, ma può accadere di nuovo. Il genere umano non è cambiato, la spirale d'odio e di violenza continua a vivere in questa società.
Saluti a presto.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER CAVALIERE vero e proprio per questo motivo è essenziale il ricordo l sempre e per sempre

Vivì ha detto...

La colpa di quanto è accaduto ricade anche su quelli che tacendo, lo hanno permesso. Una vergogna indelebile per tutta l'umanità. Ciao Daniele. Buona giornata.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER VIVI: verissimo, il silenzio da un lato e la delazione aggiungerei dall'altro sono stati elementi devastanti che hanno permesso e ed oserei dire incentivato tutto questo orrore.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER VALERIA: verissimo.

Angela ha detto...

È difficile aver fiducia che questi orrori non riaccadano più, anche perché anche ai nostri giorni l'essere umano comunque non ha smesso di compiere azioni turpi verso il prossimo.
Però son convinta che ognuno di noi che crede nei valori della vita .del rispetto ecc.., deve dare il proprio importante contributo e opporsi, per quel che può, a soprusi e violenze.
E la poesia è un bello strumento in tal senso!

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER ANGELA: il rischio esiste per quello dobbiamo sempre vigilare e non abbassare lo sguardo.