mercoledì 7 marzo 2018

L'Angolo del Rockpoeta®: "8 Marzo"

Domani, 8 marzo sarà di nuovo la Giornata internazionale della donna, occasione secondo me fondamentale per tenere sempre alta l'attenzione sulla condizione femminile e ribadendo che questa attenzione deve esserci sempre 365 giorni su 365.

Quindi, come dicevo, domani sarà la Giornata internazionale della donna o come certe donne invece amano definirla "Festa della Donna"con tutti i risvolti ludico - patetici che questa definizione comporta. Ed allora, siate sincere, a fronte di molte donne che sentono l'importante senso ed il profondo significato di questa giornata, quante altre invece (sicuramente, questo lo so, non voi che mi leggete) sono come Nadia (la protagonista della mia poesia)?

8 MARZO

"Dieci coltellate alla gola
Lei non doveva lasciarlo.

Spose bambine
Ma è lontano da noi

E poi per certi maschi
C'è la Thailandia, più pratica.

Ma a me che importa?
Io non ho problemi di alcun tipo
Mio marito è noioso ma buono
Lo rigiro come piace a me
E stasera è la mia festa.

Sono Nadia e con le mie amiche
Sono pronta per la grande serata."

8 marzo
Mimose che sanno di morte
Si regalano a mani basse
Per stereotipata galanteria

Nadia è pronta
Pizza e poi serata in quel club

Ragazzi ventenni
Comprati per una notte da "vera donna libera"
Per sfogare frustrazioni inconfessabili
Ed inconfessate

E come Nadia tante altre
Alcune deluse dagli uomini
Altre solo amareggiate dalla vita
Mentre altrove donne vere sono vittime di soprusi
Subiscono vessazioni, umiliazioni e violenze
O sono sottopagate
O ancora non si sentono rispettate nel profondo
Dal compagno che amano.

8 marzo
Nè giornata di rivalsa della donna
Nè festa pagana per sentirsi "maschio per una notte"
Ma momento di riflessione sulla propria vita 
E quella di tante altre donne
Magari insieme ad un compagno vero
Col quale ogni giorno è questo giorno
E con cui andare a vedere un tramonto in riva al mare
Uniti in un abbraccio ed un bacio dal sapore d'amore e vera parità.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

38 commenti:

Cavaliere oscuro del web ha detto...

Domani non è una festa, ma una giornata di lotta e di grande riflessione. Troppi diritti negati e una violenza che non vede mai la parola fine.
Saluti a presto.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER CAVALIERE la pensiamo allo stesso modo.

MikiMoz ha detto...

Il problema è sempre lo stesso: non è che occorre una giornata per ricordarsi di queste cose. Quindi, per me, meglio che domani sia ludico, e per 364 giorni sia di battaglia. Vera, no quella da sottopancia del tg. Un femminismo reale.

Moz-

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MOZ secondo sarebbe giusto che si parlasse w di agisse per migliorare la condizione della donna ogni giorno dell'anno compreso questo. Per far festa ci sono mille altre occasioni

Sabina_K ha detto...

Bisogna avere il coraggio di essere donna per vivere "la giornata" e non "la festa".
Bisogna avere orgoglio e non svendersi per un accomodamento quotidiano fatto di finte buone maniere e pregiudizi duri come massi.
E' faticoso sottrarsi, molto più che adattarsi e, a volte, può essere molto pericoloso.
E' un discorso lungo, @Daniele, difficile da praticare: con gli uomini ma anche e soprattutto con le donne, spesso più con loro.
Grazie comunque per averlo detto in questa maniera.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER SABINA: Ti ringrazio per questo tuo profondo e coraggioso commento. Concordo su ogni tua parola e sull'analisi da te fatta della realtà quotidiana dell'universo femminile nonché della poca solidarietà di alcune donne verso le altre.

Santa S ha detto...

Ma a me che importa?/Io non ho problemi di alcun tipo/Mio marito è noioso ma buono/Lo rigiro come piace a me/E stasera è la mia festa... Hai centrato! Spesso le peggiori nemiche delle donne sono loro stesse... Ma tanto c'è facebook ;)
Grazie Daniele!

V ha detto...

L'8 marzo per me non ha ragione di esistere.
Se c'è un regalo che tutti devono fare alle donne non è certo una mimosa ma il rispetto.
E per quanto riguarda noi donne, dobbiamo imparare ad essere più solidali con noi stesse.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER SANTA Ti ringrazio per fortuna ci sono anche molte donne come te, Sabina e tutte voi che commentate qui che siete ben diverse.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER OFELIA concordo con te

cristiana marzocchi ha detto...

Per festeggiare bisognerebbe ignorare tate ingiustizie 'riservate' alle donne negli anni nientepopodimeno 2000.
Inoltre mi sembra una mancanza di rispetto verso le donne vittime, quasi giornalmente, di un omicidio.
Cri.
Ti ho scritto ma evidentemente all'indirizzo sbagliato, dicendoti di non ricevere più l'avviso dei tuoi post e che il mio blogroll rifiuta qualsiasi link cerchi di registrare.. puoi aiutarmi?

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER CRISTIANA prova a mettere il link della mia homepage cmq io posto sempre salvo casi particolari lunedì mercoledì e venerdì.
Venendo al tuo commento concordo con te in pieno.

Anke Agata Russo ha detto...

No, no, niente 8 marzo.
Voglio essere una donna rispettata tutti i giorni, mica solo uno e pure ipocrita!
Bella poesia!

Patricia Moll ha detto...

Caro Daniele, siamo sulla stessa lunghezza d'onda. E con molti altri, vedo.
Io come ogni anno domani non festeggerò nè sciopererò. Mi riserrvo di farlo quando le cose saranno cambiate sul serio.
Non ha senso fesgteggiare domani e subire fino al giorno prima e dalla mezzanotte in poi. SEmpre ammesso he certi tipi aspettino la mezzanotte.
Fare follie, assurdità perchè è l'8 marzo? Ma va bene il carnevale o qualunque altro giorno dell'anno. Non è comportandosi da maschie della peggior specie che si festeggia o si cambiano le cose.
Il rispetto è cosa di tutti i giorni non diun solo giorno all'anno. Va guadagnato e mantenuto ma da ambo le parti.

Patricia Moll ha detto...

Dani scusa son di nuovo qui.
Questo bisognerebbe mettere insieme agli auguri... una mia piccolissima poesia di qualhe anno fa per l'8 marzo.
Farla leggere e capire a certi tizi che di Uomo hanno solo il sostantivo

Oggi
mi hai donato le solite spine
A quando
solo la rosa?

Ciaooo

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER ANKE giusto l'otto marzo deve servire per sviluppare una sensualità ogni giorno.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER PATRICIA commento che condivido in toto. Parole sacrosante. Bella la tua breve poesia.

Francesca A. Vanni ha detto...

La festa non c'è, perché manca una vera cultura che ami, rispetti e valorizzi le donne.
E la tua poesia denuncia anche un'altra piaga: donne contro le donne.
Tipo quelle del "ah se l'è cercata".
Orribile.
Baci!

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER FRANCESCA disamina incontrovertibile. Purtroppo poi ci sono donne come Nadia e come quelle che tu evidenzi.

Alligatore ha detto...

Il problema è più complesso, e, pur apprezzando il tuo stile, non sono al 100% sulla tua lunghezza d'onda. Come MikiMoz, credo che questo momento ludico e consumista si innesti bene in questo tipo di società, che per ogni cosa fa feste commerciali, dal natale a pasqua (si salvano solo 25 aprile e 1 maggio, dall'onda consumista, però lì, all'opposto, spesso scadono nella ricorrenza burocratica, purtroppo). Questo per dire, che tutto è mercato, quindi non mi scandalizzo e/o indigno per le goliardate al femminile dell'Otto marzo, con cene, cenette, spogliarelli, ma perché, come tutte le ricorrenze, hanno perso il loro senso, ed è rimasto solo il denaro. Sulla Manifestazione di NON UNA DI MENO, segnalata da George e da Cavaliere, penso invece sia un momento utile e necessario, da fare più spesso, certo (e infatti loro di cose ne fanno molte).

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER ALLIGATORE il fatto che questa stia diventando una società disgustosa non deve giustificare un lassismo nel non volerla cambiare quindi trovo che rinunciare ad indignarsi sia un vile quoto di resa al quale non mi adeguo.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

ERRATA CORRIGE segno di resa non quoto.

Mariella ha detto...

Amore. Amare soprattutto se stesse.
Sciogliere le catene, insegnare il rispetto e la cura.
Nessuna festa, nessun evento da considerare.
Preferisco il silenzio, fino a dopodomani.
Perché non cambierà nulla e ci saranno ancora 364 giorni di violenza.

Maria D'Asaro ha detto...

(...) insieme ad un compagno vero
Col quale ogni giorno è questo giorno
E con cui andare a vedere un tramonto in riva al mare
Uniti in un abbraccio ed un bacio dal sapore d'amore e vera parità."
Belli, pieni di luce i versi finali delle tue riflessioni in poesia. Grazie.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MARIELLA nessuna festa concordo con te

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MARIA ti ringrazio

Alligatore ha detto...

Certo, fai bene a non arrenderti, ma lo dobbiamo fare sempre, da natale a pasqua, allora saremo credibili anche in questa occasione.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER ALLIGATORE concordo con te infatti io parlo spesso di molte tematiche senza attendere le ricorrenze del caso

iacoponivincenzo ha detto...

Bella poesia e bella questa tua Nadia. Preferirei che le donne potessero scegliere di passare questa giornata loro come "tutta" loro, come una volta si faceva noi maschietti, giornate che sarebbero dovuto concludersi con il fatidico "addio al celibato", grandissima festa porcona in cui si tracimava in fondo al fondo delle nostre porcherie facendo coincidere quell'addio -che addio mai fu- con la gloria di tutte le luritudini accumulate in proprio o derivate dalla sozzura altrui e "se non lo fai stasera quando lo rifarai?" che invece era una gran balla, perché noi maschi siamo campioni di imbrogli sovrumani conditi di tutte le nostre e le altrui esperienze di mimetismo e di compiacenti giochini di ombre e specchi capovolti, in modo da fare fesse e contente le nostre spose a casa coi bimbi,mentre noi eravamo impegnati in noiosissime riunioni di lavoro, che -guarda caso- sforavano sempre la notte.
Ma sì, me le ricordo le mie riunioni di lavoro, qualcuna bionda, qualche altra rossa oppure nera. Ti sfinivano ste riunioni, roba da matti!

Federica R ha detto...

Ho i brividi, davvero! Sono una donna, lavoro tantissimo con le donne, ho visto prima tante donne arrivare in ospedale mal menate e dire "son caduta, mi spiace!"...Ecco, lotto tutti i giorni nel mio piccolo perché le cose cambino, perché le donne imparino a denunciare, amarsi e rispettarsi non in quanto semplici donne ma in quanto persone di carne e di ossa, che possono sbagliare, amare, smettere di farlo, lasciarsi e ricominciare tutto da capo! Tengo un corso che più di dolcezza e di educazione sanitaria è di educazione civica, insegna da subito al neonato maschio o femmina che sia che ci vuole il rispetto e che il corpo come le parole sono un limiti o un avvicinamento a noi stesso e all'altro! Spero in un mondo dove noi donne possiamo essere pagate come dovuto, stimate, non maltrattate, mai più abusate! Ma alla fine questo lo spero per chiunque viva su questa terra!

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER VINCENZO sarebbe bello se ci fossero gli estremi per fare festa ma le donne hanno ancora molto da lottare.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER FEDERICA ti ringrazio di cuore per questa tua importante e profonda testimonianza. Grazie per il lavoro che fai e l'aiuto che dai a molte donne che ne hanno bisogno.

Mirtillo14 ha detto...

Credo che l'8 marzo, vista la situazione attuale, debba considerarsi come una giornata di riflessione sulla situazione di tante donne private dei loro diritti. Non ci dovrebbe essere bisogno di una ricorrenza particolare, per sottolineare l'importanza, il lavoro, i diritti di ogni donna, dovrebbe essere una cosa ovvia ma non lo è !!! Credo che, ai nostri giorni, non ci sia più molta voglia di festeggiare ma , chi ha una bella famiglia e si sente amata, ben venga che festeggi !! Complimenti per i tuoi versi e un saluto.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MIRTILLO chi è fortunata può anche festeggiare, poi dipende come, ma dovrebbe anche riflettere e pensare a quelle donne che invece vivono autentici inferni quotidiani.

Gianna ha detto...

Non amo tanto le commemorazioni, quello strano rito del "mondo civile" per il quale è normale ricordare l'olocausto per 24 ore e poi praticare nuovi massacri e lasciar crescere la mala pianta dell'odio per tutto il resto dell'anno. Dovrebbe essere festa delle donne ogni giorno. Dovrebbe esserlo per tutte. Ogni giorno dovremmo pensare a quelle migliaia di bambine, ragazzine, donne di ogni età, congolesi, sudanesi, rohingya, profughe siriane e di tutte le terre in crisi, stuprate ogni giorno, persino da chi dovrebbe portare loro aiuto e che l'aiuto usa come arma di ricatto. E ogni giorno dovremmo provare sgomento per tante nostre donne, sole, disoccupate, madri e mogli di disoccupati. Umiliate e impaurite da una violenza sempre più quotidiana, da una cultura lercia, che non muore mai, per la quale è giusto scandalizzarsi quando a massacrarne una è uno straniero, ma tace, di fatto tace, di fronte all'orrore quotidiano. Ecco, il vero senso di questa giornata dovrebbe essere questo: guardare negli occhi l'orrore e lottare, battersi perché ogni offesa a qualsiasi donna, qui come altrove, sia una ferita dolorosa e insopportabile. Inaccettabile. Perché ogni donna sia davvero una sorella.
P.S. Ho sempre pensato che per un uomo fosse difficile argomentare su questo mondo di emozioni, paure, tentazioni, dubbi, lotte, dolori, angosce. Tu e i tuoi commentatori mi avete fatto ricredere un po'. Grazie

Marina ha detto...

Dirò una cosa impopolare, ma io la festa della donna non la sopporto. Come non sopporto tutte le feste etichettate: la festa degli innamorati, quella dei nonni, persino quella della mamma e del papà. Donne, papà, mamme, innamorati, sono tutte categorie che non hanno bisogno di riconoscimenti, che non necessitano di un festeggiamento una volta all’anno per essere ricordati e applauditi nei loro ruoli e nel loro significato. Lo so che l’8 marzo vuol dire altro, ma bisognerebbe spegnere i riflettori su un unico giorno per tenerli sempre accesi e non servirsi di questi anniversari per fare entrare soldi nelle tasche di fiorai e locali. Per carità, quegli spettacolini tristi riservati solo alle donne, ma che abbiamo bisogno di sentirci libere e disinibite per farci valere? Perché oggi la festa della donna è solo questo. No no, proprio sono allergica!

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER GIANNA: sono felice che ti sia parzialmente ricreduta. Peraltro ancora recentemente ho affrontato in versi tematiche come il femminicidio e più indietro la violenza psicologica. Sento molto questi temi. Concordo con te che queste giornate (come scrivi tu includo un po' tutte le giornate commemorative) dovrebbero servire non solo per riflettere ma anche per fare un punto della situazione su quanto si è fatto per migliorare la condizione della donna, oppure il ricordo delle vittime dell'olocausto combattendo le onde negazioniste xenofobe di ritorno nel nostro Paese ecc….

Credo peraltro che da un po' di tempo i riflettori si siano accesi sulla questione della donna però soprattutto su quella più eclatante ossia i femminicidi e le violenze. Nessuno invece si interessa sul fatto che per le donne è più difficile trovare e mantenere un lavoro, sul fatto delle dimissioni in bianco pronte per cacciare dal posti dl lavoro una donna incinta e sul fatto che le donne sono pagate in certe professioni meno degli uomini. Molto c'è da fare, nulla da festeggiare.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MARINA: concordo con te, infatti io insisto sul punto che questa appena trascorsa è si chiama e va vissuta come la giornata della donna e quindi un momento per riflettere sulla condizione femminile, questione che dovrebbe peraltro essere al centro dell'attenzione ogni giorno dell'anno e non solo unatantum l'otto marzo.