lunedì 12 marzo 2018

L'Angolo del Rockpoeta®: "Angels"

Ormai avete imparato a conoscermi, non sono solito seguire sempre i temi di cui tutti "parlano" nei tg, o sui giornali, soprattutto quando posto una poesia, volendo in questo caso seguire una mia urgenza legata al tema da trattare anche se non è magari sempre per forza inerente ad un problema o un fatto del giorno.

La poesia di oggi la postai qui nove anni fa, ma come purtroppo succede di consueto, il tema è sempre attuale purtroppo, anzi oggi in Italia credo lo sia ancora di più.

ANGELS

Sala vuota
Pareti spoglie
Qualche quadro sparso
Una vecchia Tv a farle compagnia.

Cucina disadorna:
Un tavolo semplice, sedie pieghevoli
Posate di carta
La minima in tasca
E la sua solitudine nel piatto.

Vedova
Sola
Anziana.

Cammina a stento
Cervello funzionante
Giusto quel tanto per essere coscienti anche della propria tristezza.

Viva dentro
Vorrebbe cercare luci di mani con amore tra le dita.

80 anni
Figli lontani
Vorrebbe condividere sorrisi e ricordi
Ma la società non glielo permette.

Servizi a domicilio tagliati
Ascensori rotti
Scale strette
Caos.

Pochi incentivi per uscire
Molti i timori per provare.

Quando non é la morte a farci paura, ma la vita.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

26 commenti:

Katrina Uragano ha detto...

Mi è venuta malinconia a pensare a questa donna sola che non ha paura della morte (forse una liberazione?) ma del peso della vita.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER LA DAMA BIANCA: benvenuta in questa agorà! Una giusta malinconia, perché per molti anziani è proprio così.

iacoponivincenzo ha detto...

Attualissima direi, con in più da sottolineare la totale indifferenza dello Stato e di chi alle sue leggi è preposto. Se i grillini invce di promettere la luna avessero preso l'impegno di rilevare le centinaia di casi simile a quello che esponi tu con la tua ormai mitica incisività io penso che avrebbero forse perduto i voti degli acansafatiche e dei furbetti del quartiere, ma avrebbero guadagnato in credibilità e in consensi. Ci dicano adesso dove intendono trovare la sessantina di miliardi annui per mantenere al sole gli scansafatiche di cui le nostre città -soprattutto del sud, va sottolineato- sono stracolme.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER VINCENZO: ti ringrazio sono sempre toccato dalle tue parole, lo sai. Sul reddito di cittadinanza in realtà, dicono i cinquestelle, si attuerebbe dando una somma minima a chi indigente non ha il lavoro ma nel frattempo dovrebbe attraverso i centri per l'impiego riqualificarsi e fare nel mentre anche lavori socialmente utili. Poi arriverebbero tre offerte di lavoro rifiutate le quali il soggetto perderebbe il reddito di cittadinanza, reddito che perderebbe con successo se invece accettasse il lavoro.

Detto questo, e rientrando sul tema della poesia, è vero che nonostante la popolazione anziana in Italia sia la maggioranza e sempre più lo sarà, nessuna forza politica si è interessata seriamente ad essa ed ai suoi reali bisogni.

Lucrezia Ruggeri ha detto...

Purtroppo il "problema" degli anziani abbandonati a se stessi è qualcosa che il paese non vuole affrontare.
Peccato perché una persona anziana ha tanto da insegnare e da dare alla società.
Baci

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER LUCREZIA sono felice di servirti pronunciare queste parole. Hai una sensibilità preziosa che voglio sperare abbiano anche altri tuoi coetanei

Cavaliere oscuro del web ha detto...

Versi sempre attuali, spesso gli anziani sono dimenticati da tutti, mentre la loro saggezza ed esperienza, serve come il pane alla nostra società.
Saluti a presto.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER CAVALIERE parole giustissime.

MikiMoz ha detto...

Da allora sarà cambiata solo la tv, che oggi avrà uno schermo piatto o almeno il decoderino per il digitale terrestre. Per il resto, la vita è sempre quella, e fa paura.

Moz-

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MOZ la tua considerazione temo sia corretta.

V ha detto...

Incazzata, è questo il termine giusto per descrivere la sensazione che ho provato nel leggere i tuoi versi, un'incazzatura profonda, di quelle che mi farebbero commettere uno sproposito.
In questa società non c'è posto per gli anziani, come non c'è posto per i disabili e per chi vuoi per scelta o perchè vi è costretto vive per strada. Vengono considerati un peso, zavorre da gettare, "vergogne" da dimenticare, più sono invisibili più questa società si sente "civile", chi dovrebbe provvedere non lo fa, tutto viene lasciato alla buona volontà della tante associazioni di volontariato mentre i rappresentanti dei vari partitelli si riempiono la bocca di coglionate e le tasche di soldoni, tenedo al caldo i loro i culi.
Un abbraccio!

Maria D'Asaro ha detto...

Bella e, accidenti, anche troppo vera. Complimenti.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER OFELIA Sento molto il tuo ccommento è la tua rabbia

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MARIA grazie

Mariella ha detto...

Tanta tristezza eh per queste donne abbandonate da tutti, istituzioni in primis e famiglia.
Il mio pensiero va alle mie nonne, che sono state coccolate, amate e curate fino all'ultimo giorno.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MARIELLA oggi purtroppo molti anziani vivono nell'indigenza e nell'indifferenza

Arwen Elfa ha detto...

Daniele questa tua poesia mi ha intristita, perchè purtroppo credo sia una condizione reale non di poche persone, sempre di più oggi che in passato . . . . purtroppo
Gli anziani e non soltanto loro di fronte all'indifferenza della società e del mondo.
Buon pomeriggio e nuova settimana Daniele

Patricia Moll ha detto...

La vita ha un peso notevole quando si è soli, quando ci sii sente soli e abbandonati.
Si nuore dentro anche se ancora si respira.
E sarà sempre peggio visto che la popolazione invecchia... :(

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER ARWEN: purtroppo hai ragione, è una condizione di molte persone, e questo è lacerante.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER PATRICIA: le difficoltà dovute all'età già sono molte, l'essere soli è straziante. Essere anche abbandonati dallo Stato è ancora più mortificante e devastante.

ReAnto ha detto...

.........in realtà ....siamo tutti soli ... sembra una considerazione affrettata avventata e crudele ma pensiamoci bene ..è così . Ciao

Federica R ha detto...

Mamma mia, quanta solitudine in questa poesia...tanta solitudine e non so se sia più triste l'essere soli in vita o l'essere soli e morire sentendoselo nel profondo!

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER REANTO R: esistono varie forme di soliltudini ma quella degli anziani è più grave anche perché spesso è anche una solitudine sociale, ossia sono abbandonati dallo Stato.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER FEDERICA: forse la seconda cosa.

Marina ha detto...

Bellissima la frase finale: c’è davvero un’età in cui non è più la morte a farci paura?

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MARINA: in certi casi credo purtroppo sia così.