11 settembre 2001 ma non solo anche 11 settembre 1973. L'ho già fatto in passato ma voglio di nuovo ricordare entrambe le drammatiche ricorrenze senza polemiche solo perché per me è giusto così.
September Morn'
Pensieri amari
ottenebrano il cielo
sporcano le nuvole.
E soffiano sulla vita
Per catturare la morte.
Colonne di vetro e cemento
si sciolsero
Urla di pietra
Divorarono polvere.
E prima ancora
Sempre oggi
Altri aerei colpirono la democrazia
E imposero la loro "Moneda".
Ed oggi
come allora
pensieri cupi
aleggiano come avvoltoi
sulle nostre teste.
E alitano sulla nostra vita
Per conquistare la morte.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
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Oggi però non voglio solo ricordare ma anche vivere nel presente. Siamo di nuovo alle prese con le alluvioni, ma tranquilli il cambiamento climatico è una bufala messa in giro da Gargamella per far evacuare e così stanare i puffi dai loro territori…
Un abbraccio sincero a tutti i Livornesi.
Daniele
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16 commenti:
Mi sembra non cambi nulla, che si tratti di terremoti, nubifragi, frane o cavallette, l'immobilismo italiota di chi dovrebbe fare in modo che i disastri nuocciano il meno possibile, la fa da padrone. Aspettiamo il sole, sembrano dirci e se volete smettere di lavorare, intanto, fatelo pure, vi prestiamo i soldi noi, quelli che risparmiamo in opere di prevenzione.
PER FRANCO: Infatti non cambia nulla o ben poco. Neanche la rassegnazione della gente cambia trasformandosi in costruttiva rabbia, ma oramai anche questo è un dato di fatto tristemente risaputo.
Quella del 2001 è stata una data che ricordo perfettamente.
L'inizio di tutto, anche per me (stavo per intraprendere una nuova vita). Sembrava dovesse finire il mondo, invece è solo cambiato. In peggio.
Moz-
Bella e intensa la tua porsia, come tuo solito a sollecitare ricordi dolorosi e i tanti dubbi, mai sopiti.Ben altro l'allusione ai livornesi, ma lì mi pare di vedere un vecchio film. Si copra un fiume e poi il fiume si ribella e addio roba nostra. Urge ritoccare i nostri vocabolari: è sparita la parola "prevenzione" magari con l'aggiunta dell'aggettivo "intelligente". Mai abbandonare un fiume al suo destino, magari scavargli un alveo nuovo, che passi oltre la città, magari con un fondo di cemento o di lastroni, ed effettuare periodicamente la pulizia dei fondali da rami e detriti. Livorno non è Genova, non ci sono montagne tutto intorno, è piatta, eppure è successo. E quando vieni a sapere che l'Ardenza è stato chiuso sotto terra (perché? Ma per poterci costruire sopra) ti viene la rabbia feroce dei giorni bui. Di nuovo otto morti, e una bambina rimasta sola al mondo. Qualcuno si sente responsabile di questa nuova eterna sciagura? O dovremo continuare ad abbracciare Livorno, Genova, Amatrice, L'Aquila e chissà quante altre ancora? E magari sorbirci i sermoni del politicante di turno?
Dovremmo unirci e chiedere i danni (morali e materiali) ai governanti mascalzoni o indolenti. Ma gli italiani sono un popolo immaturo e abituato dalla storia a chinare il capo e accettare l'inaccettabile. Viva i disobbedienti che ci tengono desti!
Ciao.
PER MIKI: una data scioccante anche per me.
PER VINCENZO: Ti ringrazio per le parole che hai sempre importanti per le mie poesie: Quanto a Genova, più che abbracciarci visto che i lavori sullo scolmatore (che poi andrebbe fatto in maniera più ampia di quel poco che hanno progettato) vanno a rilento, una preghierina quando arrivano le allerte arancioni e rosse sarebbe gradita :-))) Io sto in alto, e vedo il Bisagno da casa mia in certe occasioni fa davvero impressione.
PER SARI: mi unisco al tuo urlo di libertà verso i disobbedienti che ci tengono svegli su quanto capita nel mondo.
Giusto ricordare, sul clima sarà sempre peggio e certi fenomeni saranno più frequenti. L'unica cosa da fare è la prevenzione, per evitare queste tragedie.
Saluti a presto.
La cosa triste è che bisogna ricordare eventi catastrofici e attacchi terroristici, non giornate belle dove l'uomo ha fatto qualcosa di bello per sé e la natura.
Un abbraccio!
PER CAVALIERE: temo anch'io che ormai vertei fenomeni diverranno la regola
PER FRANCESCA: diciamo che purtroppo questi sembrano essere prevalenti sulle prime purtroppo...
Chi diceva che tutto cambia perchè nulla cambi???
Sono vicina ai livornesi e anche a chi in questi giorni ha di nuovo sentito forti scosse di terremoto.
Condivido questo tuo post sul mio blog.
Ciaoooo
PER PATRICIA: onorato per la tua condivisione. Grazie.
Ciao Daniele, ancora dei bei versi che ti sono stati suggeriti da due avvenimenti tragici del passato, avvenimenti che nulla hanno a che vedere con il riscaldamento atmosferico che comunque rappresenta, secondo me, un vero pericolo. Qui in Francia nessun telegiornale ha parlato delle scosse di terremoto in Italia perché sono tutti occupati con i tre tifoni che hanno colpito le isole tra le quali le due che sono possedimenti francesi. Ti invio un cordialissimo saluto.
PER ELIO: grazie ancora per essere passato, hai sempre parole puntuali e soprattutto molto care per le mie poesie
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