martedì 4 dicembre 2012

OPINIONE DEL ROCKPOETA: La Merce "Uomo"

Il caso della giovane Isabella Viola credo che ormai lo conoscano tutti: morta undici giorni fa per un malore sulla metro A di Roma, lascia un marito, 4 figli ed una situazione economica disperata.

Per un qualche caso miracoloso della vita (di solito queste sono storie che nessuno neanche considera ed occupanto una piccola colonna, un trafiletto di poche righe in cronaca), tutti ora si stanno adoperando per aiutare  la famiglia.

Resta l'amarezza di dover constatare che forse si deve morire per poter aiutare non più se stessi ma almeno le persone che si amano e che restano; siamo in una società dove a volte sembra quasi che un essere umano abbia maggior valore ed utilità da morto piuttosto che da vivo.

E' la nuova scala gerarchica di valori dell'economia di mercato: eh sì, perché anche l'uomo oggi é un bene (piuttosto svalutato per la verità) come l'oro, il petrolio, le materie prime in genereale, ed ha una sua valutazione a seconda della sua importanza e quindi, a seconda di certe regole di analisi economica moderna, ha una sua valenza più o meno alta, fino ad essere talvolta più "redditizio" da morto che da vivo.

Mi rendo conto che questo mio cinismo profondo può anche sconvolgere, ma purtroppo pare essere questa la lezione che la società contemporanea globalizzata sembra impartirci.

Resta dentro di me la tristezza per una vita spezzata presto per la fatica e la sofferenza, una vita di una donna che voleva lottare nonostante questa società, questo Paese, non dessero a Lei, come a molti di noi, neanche più una pallida illusione di speranza.
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5 commenti:

Aries 51 ha detto...

Il Tuo cinismo, quello che Tu chiami "questo mio cinismo", è ricchezza di Umanità e anche lucida consapevolezza del presente che nascondi dietro improbabili sostantivi.
E finchè sarà così, e sarà sempre così, avremo ancora una "pallida illusione di speranza".

hneeta ha detto...

ti voglio bene. Grazie, Daniele.

Cris

Daniele Verzetti, il Rockpoeta® ha detto...

PER ARIES 51: e fino a quando ci saranno queste tue parole, forse la speranza non é così pallida come sembrerebbe apparire a prima vista

PER HNEETA: ciao, é bellissmo ritrovarti.

luce ha detto...

Nessun cinismo per un esempio , perchè quello che è successo ad Isabella non deve lasciare l'amaro in bocca, ma deve essere visto per quello che è : Vita.
Una vita con dei figli, di lavoro , di scelte , anche sacrificata ma che si muove anche perchè ho saputo che era una ragazza comunque solare e non cupa, che faceva quello che doveva fare sperando ogni giorno in un mondo migliore, quello stesso mondo buono che sta dando una mano alla sua famiglia.
Non accetto cinismo e amarezza per Isabella Viola deve essere ricordata non per quello che ha non ha avuto ma per quello che ha fatto , come tutti noi facciamo:lavoriamo, amiamo, soffriamo viviamo e poi, comunque, prima o poi moriamo.
Grazie di averla ricordata

marina ha detto...

il cinismo non ti appartiene e non ti è mai appartenuto!
questa vicenda è dolorosa, fa rabbia rabbia