venerdì 16 febbraio 2024

OPINIONE DEL ROCKPOETA®:"GENOCIDIO"

Premesso che sodalizzo con Ghali e che la presa di posizione della RAI l'ho trovata nauseante, viste però le tante polemiche relative alla considerazione che quello in atto a Gaza sia un genocidio mi sono chiesto su quali basi di fatto e di diritto si possa parlare di genocidio e quando no e se magari esiste un numero minimo di morti sotto il quale non è genocidio.

Diciamo subito che non esiste una franchigia quindi non esiste nulla che qualifichi il genocidio sulla base di un numero minimo di morti sotto il quale non lo si può definire tale. Allora mi sono detto che doveva essere la definizione del vocabolo a determinare e chiarire se quello che a Gaza sta accadendo può correttamente definirsi un genocidio. 

Pertanto grazie a Google recupero la definizione data da Oxford languages 

Genocidio è la"Metodica distruzione di un gruppo etnico, razziale o religioso, compiuta attraverso lo sterminio degli individui e l'annullamento dei valori e dei documenti culturali." Osservando questa definizione mi pare che quanto accade a Gaza possa tranquillamente essere considerato genocidio. 

Ok basterebbe già così ma andiamo più a fondo. Analizziamo sempre la sua definizione e pertanto quali siano le sue caratteristiche primarie, con un documento ufficiale di estrema rilevanza ossia la Convenzione sul genocidio redatta dalle Nazioni Unite nel 1948 ed entrata in vigore il 12 gennaio1951. In essa, assistiamo a un tentativo più rigoroso di definire il fenomeno in esame. 

Ed ora cito R. BARSOTTI da un suo libro del 1981 pagg234-236 "Delle caratteristiche della Convenzione e delle sue implicazioni diremo dopo per il momento limitiamoci a ricordare la definizione in essa adottata all'articolo II: "Per genocidio si intende ciascuno degli atti seguenti, commessi con l'intenzione di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso, come tale: a) uccisione di membri del gruppo; b) lesioni gravi all'integrità fisica o mentale di membri del gruppo; c) il fatto di sottoporre deliberatamente il gruppo a condizioni di vita intese a provocare la sua distruzione fisica, totale o parziale; d) adozione di misure miranti a impedire nascite all'interno del gruppo; e) trasferimento forzato di fanciulli da un gruppo a un altro" (v. Barsotti, 1981, pp. 234-236). 

 Direi che anche per questa Carta redatta dalle Nazioni Unite, sia oggettivamente, legalmente. e legittimamente corretto parlare di genocidio a Gaza.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

27 commenti:

Franco Battaglia ha detto...

Ogni guerra é uno sterminio, ogni essere umano che muore di morte procurata é un'eliminazione di individui assurda e inconcepibile. Ma avviene. Ancora.
Non c'è franchigia alla vergogna.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER FRANCO concordo in pieno

Gus O. ha detto...

X DANIELE

35.000 i palestinesi morti dal 1948 ad oggi in Palestina, da quando iniziarono la nakba (esodo) palestinese e l'insediamento dello Stato di Israele, nonostante la risoluzione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite che prevedeva la creazione di uno stato arabo e uno ebraico.
Tutto il mondo, comprese gli americani, considera la reazione di Israele spropositata nei confronti di quello che ha causato Hamas.
Israele è intenzionata a seguitare la lotta fino a quando non avrà ammazzato tutti i nemici.
Dato che questi nemici convivono con i civili per catturare uno di Hamas ammazzano mille civili.
Inoltre, il governo di Israele non accetta la decisione di tutti paesi della necessità di uno stato sovrano della Palestina.
In base a questa situazione Israele intende proseguire la guerra fino alla morte di tutti i palestinesi. Questa volontà omicida si chiama *genocidio*.

Angela ha detto...

Condivido, Daniele.
La guerra perpetrata da Israele non è (più) soltanto contro il terrorismo (Hamas) e non è unicamente una reazione al 7 ottobre, ma è contro i palestinesi. Rendere quel territorio esclusivamente ebraico è l' obiettivo che il sionismo ha da sempre.
È dal '48 che i palestinesi vivono sotto occupazione.
E per quel che può valere la mia opinione, sì, ciò che sta accadendo e come sta accadendo riflette intenzioni genocide.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER GUS si chiama genocidio e lo è

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER ANGELA è un genocidio già in atto secondo me

Pia ha detto...

Genocidio=guerra=morte. Ma di cosa si sta parlando? Allora censuriamo anche le parole guerra e morte provocata da essa. Sono davvero senza parole.
Grazie delle tue precisazioni, importanti per chi non vuol proprio comprendere l'errore. A me bastava anche non leggerti ma solo perché è qualcosa di ovvio. Tu sei sempre superlativo. Grazie Daniele.

valeria ha detto...

Ogni guerra che producesse anche solo una mano di morti è una guerra è uno sterminio. Ogni vita umana uccisa per qualunque motivo, religioso,politico,economico ecc.. ha un valore.
Il valore di un essere umano morto senza colpa.
Assurde idee di gente che sembra non fregarse, vergogna di una civiltà che ha sempre altri scopi e che non considera la morte di esseri innocenti come vittime di guerre, come guerra, come morte, come genocidio... Sai moriranno altra gente e si aggiungerà il numero e allora solo in questo caso chiameranno genocidio. Vergogna di chi governa, di chi guarda e non interviene perchè non ha riscontri economici, vergogna di ogni essere umano che pensa che ci vuole dei numeri per considerare un morto vittima di guerra. Ciao Daniele è genocidio e basta Valeria

Giorgio ha detto...

Stai toccando un tema che mette in evidenza tutta l'ipocrisia di noi occidentali, i quali con la faccia di bronzo pochi giorni fa commemoravano "il giorno della memoria".
Adesso le vittime del "never again" sono diventati i carnefici. Si sono tolti la maschera e agiscono sotto l'immunitá rilasciata da Washington (ci sono piu ebrei negli USA che nello stato di Israele). Immagina cosa avrebbero inculcato nelle nostre menti se quello sterminio e quei bombardamenti ininterrotti verso abitazioni civili, scuole e ospedali, da quasi cinque mesi, li stessero portando avanti i Russi, gli iraniani oppure i Cinesi.

Qual'é l'interesse di Washington nel far proseguire questo genocidio⁉️ ... un giacimento contenente svariati trilioni di metri cubi di gas naturale venne individuato qualche anno fa, a circa 60 km dalle coste di Gaza, sotto il fondale marino. Quindi, in base alla convenzione internazionale sul diritto del mare (Montego Bay, 1982), quel giacimento appartiene ai palestinesi. Ecco perché Israele adesso ha interesse ad estendere la propria sovranità su quella striscia di territorio Palestinese che si estende, in base al diritto internazione, anche sul fondale marino fino a 200 miglia dalla costa.

In questa prospettiva, il governo di Washington ha appena approvato un ulteriore invio di armi a Israele, per un valore di 14 miliardi di dollari, per consentire il completamento delle operazioni a Gaza.

https://www.aljazeera.com/news/2024/2/15/which-countries-have-stopped-supplying-arms-to-israel

Ovviamente queste notizie non vengono divulgate dal sistema mediatico occidentale.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER PIA quelli che negano sono per la maggior parte in malafede e solo una minima parte, spesso collocata tra la gente, è invece convinta delle sciocchezze che pensa e dice

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER VALERIA confermo ogni tua parola,

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER GIORGIO: ovviamente sono sempre i soldi la vera motivazione per una guerra

MaratonetaGiò ha detto...

Lo storico Mieli aveva predetto: dopo il 7 ottobre la solidarietà con Israele sarebbe durata 3 giorni. Per aiutare questi popoli si dovrebbe evitare di patteggiare per uno o per l'altro ma aiutarli a vivere in pace. Le affermazioni dal palco di San Remo, i cortei avvenuti in questi giorni, le posizioni prese da alcuni politici, non sono adatti per risolvere questa guerra.
Forse sono una voce fuori dal coro ma penso ciò che ho scritto.

Cavaliere oscuro del web ha detto...

Il genocidio è sotto gli occhi di tutti, ma l'ipocrisia occidentale fa finta di nulla.

Ariano Geta ha detto...

Io al posto di Ghali avrei replicato una cosa tipo: "Va bene, diciamo che non è un genocidio. Allora significa che non c' è problema? Il fatto che migliaia di civili siano morti diventa meno grave? Un 'massacro' è consentito fintantoché non ha i caratteri del genocidio? Cosa cambia all'atto pratico, non è comunque e indiscutibilmente una cosa da fermare subito?"
Voglio augurarmi che Netanyahu non venga più rieletto.

Paola D. ha detto...

La terra promessa ha dei confini molto più ampi di quelli di Israele....

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER ARIANO avrebbe potuto rispondere così bma la verità è che si tratta di un genocidio, appena iniziato ma con rutti i nefasti parametri di un genocidio.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER GIO non credo che Israele si fermerebbe se glielo chiedessimo per favore. Io sono per un territorio palestinese ed uno israeliano ma io osservo soltanto che ora pare proprio una sistematica caccia al palestinese

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER CAVALIERE: concordo.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER PAOLA qui la religione deve farsi da parte e la pragmaticità deve essere preponderante.

Giorgio ha detto...

Per Daniele:
è stato informalmente deciso dalle elite di Washington che lo stato Palestinese non deve esistere più. Inoltre, ufficialmente il presidente israeliano ha più volte escluso in modo perentorio l'inapplicabilità della soluzione "one territory, two states". Questi vanno avanti e nessuno li ferma. E mi viene da pensare ad un tacito accordo tra Mosca e Washington: tu ti prendi 1/5 dell'Ucraina (Crimea, Luhansk, Donesk, etc.) e in cambio consenti a Israele di cancellare la Palestina.
Questi taciti accordi tra le potenze non sono cosa nuova: negli anni 90 gli USA bombardarono la Serbia e in cambio consentirono a Mosca di fare qualcosa di analogo in Cecenia. Più recentemente, gli USA hanno riconosciuto al Regno del Marocco l'estensione della sovranità sull'ex Sahara Spagnolo (oggi chiamato Sahara occidentale) in cambio del riconoscimento dello stato di Israele da parte delle autorità governative marocchine.

Alligatore ha detto...

Perfetta la tua analisi Daniele, quello che si sta perpretrando a scapito del popolo palestinese è un genocidio e Netanyahu un assassino di massa, un dittatore. Ecco, prova a vedere se riusciamo a definire un dittatore Netanyahu, rieletto troppe volte, nonostante scandali, denunce, assassinii di stato (non è la prima volta, come sai, che i palestinesi vengono eliminati, bambini, donne, uomini, militanti che siano).

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER GIORGIO vero, cose del genere sono già successe in passato. Sembra il calciomercato solo che in quqesetso caso si barattano vite umane di popolazioni innocenti,

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER ALLIGATORE: quello un dittatore?Nooo, ma dai lui così buono e democraticamente eletto... Purtroppo se lo si definisce giustamente un dittatore, si incorre negli strali dei media e di molta gente ignorante.

Maria D'Asaro ha detto...

Ciao Daniele. Certo, è un genocidio... E ti confesso di stare perdendo la speranza. Dovremmo fare qualcosa tutti insieme contro il sistema che ammette senza pudore e senza umanità guerre e genocidi...

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MARIA una cosa per esempio sarebbe dare più voce a chiunque di noi la leva decisa per fermare questo orrore

Paola D. ha detto...

Sì, ma è difficile cancellare una mentalità acquisita da centinaia di anni