Con questa poesia torno a parlare di un tema forte a volte anche divisivo (e che ovviamente non vi svelo apertamente in modo che la poesia sia più di effetto😁 ) ma mettendovi più " a dura prova" Un conto, infatti, è parlare di questo argomento portando come caso una persona che nonostante abbia sbagliato non sia un mostro o un essere immondo ed arrogante, un altro è essere equi nel dare un giudizio anche quando vi mancasse l'empatia col personaggio della mia lirica. Ed è proprio questo il caso... Buona lettura!
LAW OR REVENGE?
Marcia lenta verso il patibolo
il boia mi sta aspettando
Un lettino con cinghie e lacci
Mi attende
Insieme ad un ago letale
Pronto ad iniettarmi la morte.
È vero
Ho stuprato
Ucciso
Mutilato
E non merito certo pietà per nessuno
Eh già
È così
Sono Teddy
Ho 41 anni
Ed ho violentato, mutilato ed ucciso
15 donne
Tra i 16 ed i 37 anni
Scelte casualmente
Sulla base di un particolare
Che attirasse la mia attenzione
Le mie fantasie.
Eh già
Oggi avete un compito più difficile
Un conto è quando
Il vostro amico poeta
Per parlare contro la pena capitale
Vi sottopone un povero diavolo
Che ha rubato una mela
O ucciso una volta sola
Magari per vendetta e non per piacere
Un altro
È se vuole provare a convincervi
Della crudeltà e dell'inciviltà della pena di morte
Parlando di me.
Però fa bene
Perchè il suo principio
È che in primis
Si possono commettere sbagli
Sbagli irreparabili
E poi
Che lo Stato deve fare giustizia non vendetta
Severa
Dura
Senza sconti
Ma equa
Perchè lo Stato
Non deve essere un boia
Ma un giudice severo
Imparziale
E non vendicativo
Quindi
Fosse per me
Vorrei essere nato da voi
Invece che negli USA
In particolare in Texax
Dove ad addormentare la gente per l'eternità
Provano un sadico e ludico piacere
Quaasi simile al mio con le mie vittime.
La sfida è tosta
La posta in gioco è alta:
Siete per una giustizia severissima
Tipo ergastolo senza permessi o altro
Come il 41 bis
Salvo castrazione chimica
Oppure
Pena di morte e Stato vendicativo?
Nel rispondere
Non dovete tenere conto dei miei reati
Dell'efferatezza dei miei crimini
O del fatto che non mi sono minimamente pentito
E che pur di uscire mi farei castrare chimicamente,
E non è neanche necessario e dirimente
Che io vi sia simpatico o no
Quello che dovete chiedervi
È se volete essere anche voi degli assassini
Anzi peggio
Dei pavidi voyeur che incaricano lo Stato
Della vostra vendetta
Ok ci siamo
È il momento
Il tempo a vostra disposizione è scaduto
Quindi siamo ai voti:
Ergastolo o morte?
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
27 commenti:
Ergastolo.
podi-.
Un ergastolano lo si deve mantenere a vita,io direi una via di mezzo:20 anni di carcere durissimo e poi lo friggo sulla sedia.
Sempre stato contro la pena di morte, ma a te, assassino plurimo e stupratore, ti lascio in galera a vita, e non con la tv, i giornali, la palestra e la sala giochi.
PER CARLOS: concordo
PER BLOGREDIRE: beh il carcere duro non ha costi eccessivi per i contribuenti, da quel punto di vista ci costano di più le pensioni d'oro dei politici.
ER FRANCO; totalmente d'accordo con te.
Sono contro la pena di morte da sempre, esistono altre pene dure e inoltre il carcere deve rieducare le persone e fargli capire le atrocità commesse.
X DANIELE
Per me l'uomo non ha il diritto di uccidere un altro uomo. Qualsiasi reato gravissimo dovrebbe essere punito con l'ergastolo. In tutto questo tempo l'assassino potrebbe pentirsi e diventare un uomo diverso. Ammazzandolo neghiamo questa possibilità.
PERE CAVALIERE: non so se certi soggetti sono recuperabili, ma non sono per la pena di morte, mai e quindi pene dure e carcere duro per soggetti come quello della mia poesia.
PER GUS: a prescindere dal fatto che possa pentirsi, cosa che per certi figuri la vedo dura, resta il fato che anch'io sono contrario sempre e comunque alla pena di morte. Ergastolo senza benefici e sconti di pena.
Sono Teddy
Ho 41 anni
Ed ho violentato, mutilato ed ucciso
15 donne
Tra i 16 ed i 37 anni
Scelte casualmente
Sulla base di un particolare
Che attirasse la mia attenzione
Le mie fantasie.
Io penso ai genitori, ai aprenti di queste vittime innocenti, al dolore che hanno provato e continueranno a provare, anche dopo la morte di questo mostro.
Per cui se le pene sono esemplari, senza sconti non come succede qui in Italia, sono contro la pena di morte
Eh, il caro Ted Bundy?
Comunque, nessuno mai pensa non tanto alle vittime, quanto ai loro affetti?
Tu cosa faresti se violentassero e uccidessero tua figlia? Io non chiederei la pena di morte, io chiederei umiliazioni e privazioni in diretta youtube da trasmettere forzatamente ai genitori e alla famiglia di chi ha commesso certe cose.
Lo Stato non deve vendicarsi, ma io voglio essere risarcito, e bisogna che chi commette certe cose contro di me e i miei affetti, provi la stessa cosa che provo io. E con cotui anche la gente che a lui ci tiene, per far capire la gravità del danno.
L'unico modo è togliere qualcosa a cui si tiene, è l'unica punizione che la gente capisce.
Moz-
PER GIO': concordo con te.
PER MOZ: no ho pensato ad uno psicopatico inventato in realtà. Premesso che se un genitore di una vittima trovasse quel bastardo di Teddy e lo ammazzasse non lo biasimerei di certo, il punto è che si deve distinguere tra il più che comprensibile sentimento di vendetta ed il far prevalere la giustizia sull'occhio per occhio... Io non concordo sul mostrare ai parenti dell'omicida immagini di tortura, anche perchè le stesse cose l'omicida psicopatico le ha fatte senza mostrarle in pubblico, ma in realtà perchè non è giusto che chi non ha colpe subisca una tale punizione anche perchè la responsabilità penale è personale per legge e qui puniresti chi non ha commesso nulla. Se proprio devo provare a mettermi nei panni della tua proposta e modificarla potrei pensare ad una piazza (reale non virtuale) senza riprese di alcun tipo ed una gogna dove senza uccidere o provocare lesioni permanenti si permette prima ai più stretti ed intimi (genitori, fratelli, fidanzata o moglie, amici più stretti) e poi ad una selezionata ed estratta a sorte, platea pubblica, di umiliarlo e fisicamente colpirlo in cambio però di una pena ridotta.Solo che anche questa è vendetta e non possiamo permetterla. Io sono con chi vuole giustizia dura e non riducibile come ad es. Franco Battaglia:, il suo commento è come se fosse il mio.
Ergastolo. Sono contro la pena di morte perché ritengo che non si possa usare la violenza per eliminare la violenza e poi è assurda, la stato che approva la pena di morte praticamente dice: " ti uccido perché hai ucciso". Come si può sperare di ottenere un miglioramento sociale se per condannare quello che tu consideri un crimine abietto, fai la stessa cosa, commetti anche tu lo stesso crimine. È inconcepibile anche se avviene, ma come si vede non serve a fermare gli atti criminali. Inoltre in un mondo ingiusto come il nostro una pena come la pena di morte può rivelarsi davvero pericolosa. Assolutamente contro. Capisco la furia e il dolore dei parenti, ma lì sono coinvolti i sentimenti, ma lo Stato non può essere, come dici giustamente, un vendicatore.
PER CATERINA: la penso proprio come te
Sono sempre stata contraria alla pena di morte e non posso accettarla un nessun caso. Però pretendo pene serie e senza scampo. Un fine pena mai per chi si è macchiato di crimini tali.
Uccidere una persona anche se terribile come nella tua descrizione non è una giusta soluzione. Credo sia come se legalmente si commettesse lo stesso orrore. Preferisco una condanna giusta, severa e curativa. Perché bisognerebbe che questo assassino fosse messo davanti a ciò che ha fatto e fargli arrivare a comprendere il male da lui commesso. Fargli, in questo modo, provare un tale rimorso da sentirne il dolore per tutto il resto della sua vita in carcere, senza avere nessuna opportunità di togliersi la vita per questo. Tra mancanze di libertà in misura a ciò che ha commesso.
Questo è la mia opinione di giustizia.
Ottima simulazione del personaggio. Complimenti Daniele. Ciao e buona serata.
Ergastolo duro e con tanto lavoro faticoso!
PER MARIELLA: pene severissime, non dovrebbe più uscire di galera.
PER PIA: sul fatto che tipi così possano cambiare non sono convinto to ma sulle pene severe, ergastolo senza benefici, sono totalmente d'accordo.
PER KATHERINE: sul lavoro faticoso, non so, vorrebbe dire uscire dalle mura del carcere e non mi piace l'idea,
Tanti bei commenti,niente da dire,ma chi di noi ha avuto una figlia stuprata,mutilata e uccisa?
Io se mi trovassi davanti il verme che ha fatto questo a mia figlia non so come mi comporterei,resto della mia idea,carcere durissimo e poi un bel fritto.
Comunque sono un mite per natura,...finchè non mi rompono le balle...
PER BLOGREDIRE: io non ho detto di non capire, sentire perfino, questo tipo di sentimento ma è vendetta ed è giusto che questo sentimento lo si provi se si perdesse così una figlia per esempio, così come è giusto però che lo Stato non faccia vendetta ma giustizia.
PER VALERIA: condivido tutto compresa la tua chiosa potente e rabbiosa. Solo una cosa: no, le foto delle vittime affisse sul muro della sua cella no, perchè un bastardo di quel genere non saprebbe provare rimorso ma solo nauseante piacere nel rivivere quei momenti orribili.
Io sono per l'ergastolo. La pena di morte, come già diceva Beccaria più di due secoli fa, implica che lo stato punisce un atto di violenza con altrettanta violenza, quindi dove è la civiltà di una nazione se si comporta come gli assassini che intende punire?
Riguardo l'obiezione che a volte viene fatta "eh, ma l'ergastolo è una spesa per i contribuenti" ritengo che uno stato che si definisca "civile" non dovrebbe neppure porsi un problema del genere.
L'altra obiezione tipica, ovvero: "Però l'ergastolo è una pena irreversibile e dunque non permette il recupero del condannato" io obietto che chi ha commesso un atto irreversibile come l'omicidio intenzionale e premeditato, oppure atti di efferata crudeltà, togliendo la vita a una persona e dando una perdita non colmabile ai suoi parenti e amici, o causando delle lesioni e dei traumi che tormenteranno per tutta la vita le sue vittime, ebbene, costui merita una pena ugualmente irreversibile.
Riguardo il recupero, ci sono esempi di detenuti che, in carcere, hanno comunque dato prova di ravvedimento, hanno scritto libri, o fatto lavori nelle cooperative attive all'interno dei penitenziari. Insomma, la possibilità di recupero della persona non deve per forza coincidere con la scarcerazione. Anche perché poi accade sin troppo spesso che dei detenuti modello in carcere ricominciano a delinquere già al primo giorno di permesso, dando la netta impressione che la loro buona condotta fosse solo una commedia.
Se uno è sinceramente pentito può saperlo solo lui. Credo che lo stato, per un senso di giustizia verso le vittime, abbia il dovere di tenerlo in carcere a vita.
PER ARIANO: la penso come te, null'altro da agggiungere sei stato chiaro, esaustivo e ti condivido in toto.
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