mercoledì 7 dicembre 2022

L'Angolo del Rockpoeta®: "Gli Ultras Della Politica"


GLI ULTRAS DELLA POLITICA

Un cuore
Il tuo cuore
Come un albero inaridito
I cui rami
Vene ed arterie
Sono arbusti secchi e senza vita.

Condizionamento continuo
Facinorosi della politica
Istigano furbescamente
Aree differenti della popolazione
Tutte caratterizzate 
Da un unico denominatore comune:
Il non sapere o il non voler capire.

Sono gli ultras della politica
Veri e propri hooligans
Le frangie più violente
Quelle che non dialogano
Ti catechizzano
E vogliono convertirti 
Al loro punto di vista
Con ogni mezzo...

Oggi il mondo è cambiato
Gira al contrario
Se gira ancora...

Oggi il mondo è impazzito
Il calcio viene dibattuto 
In modo pacato
Attento
Dialogante
Scientifico
Riuscendo ad "educare" i tifosi
La maggior parte almeno
Ad un vero senso di sportività
Ed obiettività di giudizio
E paradossalmente
Questo fanatismo esagitato
Da supporter - fedele 
Verso la sua squadra del cuore
Venerata come una religione
È migrato con triste successo
Nel campo della politica.

Oggi puoi trovare un interista 
Commentare lucidamente la gara 
Magari persa dalla sua squadra del cuore
Ma rischi di trovarti coinvolto in una rissa virtuale
Se si parla di politica

Questo perchè oggigiorno
Non si analizza più il tema 
Giudicando le soluzioni proposte 
Con razionalità 
Apprezzando le migliori idee
A prescindere da quale partito le proponga
No 
Oggi molti vivono con il partito scelto
Una vera e propria appartenenza fideistica
Per cui
Ogni soluzione pensata per un problema
È valida se arriva dalla tua area politica
Negativa, invece, e sempre a prescindere,
Se arriva dalla parte avversa.

E se allo stadio si canta uniti
Per le strade ci si odia
Ci si ignora
O nel migliore dei casi
Ci si compatisce a vicenda.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

14 commenti:

Franco Battaglia ha detto...

Mai un'opposizione trovò terreno più fertile. Una destra forte del suo contrastare per anni, immediatamente piegata ai diktat osteggiati da sempre. Una metamorfosi in un certo senso fisiologica, ma mai così ipocrita e repentina. Vergognoso. Come vergognosa è la politica.
Per fortuna c'è il Marocco a riconsolarmi..

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER FRANCO: ci sono cose che non mi piacciono di questo governo come, per es, la, allo stato attuale. mancata cancellazione delle multe per non esserci inoculati quel veleno

PS: ed io che pensavo ti stessi consolando con le disgrazie della Juve...😆

Gus O. ha detto...

X DANIELE

Ispirarsi al gus attuale è come precipitare dentro una burrasca di disperazione.
C'è una grande spaccatura nella politica che divide chi crede nel progresso della civiltà e chi si tuffa nel passato dittatoriale, quello che mandava gli omosessuali al confino nella Sicilia. L’utilizzo del confino è legato soprattutto alla dittatura fascista, che modificando l’impostazione iniziale lo utilizzò ampiamente, a partire dal 1926, come misura di repressione del dissenso politico e sociale nei confronti del regime stesso.
Qualsiasi governo che nasce dalla filiazione del fascismo, anche se adotta provvedimenti liberali non può liberarsi dallo stigma liberticida.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER GUS: Tu affermi che "Qualsiasi governo che nasce dalla filiazione del fascismo, anche se adotta provvedimenti liberali non può liberarsi dallo stigma liberticida" Ragionando così, allora, è come sostenere convintamente la bontà e giustizia della famosa frase: "Le colpe dei padri ricadono sui figli" e questo non lo condivido. Peraltro questo governo non nasce dalle ceneri di quello di Mussolini ma sui ruderi del governo Draghi. Ora ch ci penso, potresti aver ragione invece se consideriamo il liberticidio perpetrato dall'esecutivo Draghi. Peraltro altre cose non mi piacciono di questo governo che però non mi sembra sia fascista.

Gus O. ha detto...

X DANIELE

Il presidente del Senato La Russa in un video di 4 anni fa mostra a casa sua cimeli fascisti e statue del duce. Tra commemorazione delle Foibe e disegni di legge per le ricorrenze celebrate da Casapound, ecco la nuova seconda carica dello stato.
Cimeli fascisti, bassorilievo e statua del duce Benito Mussolini: «C’è anche un simbolo comunista, ma gliel’ho messo sotto i piedi», dice ridendo Ignazio La Russa in un video girato a casa sua. Le immagini risalgono al 2018 ma sono state rilanciate in queste ore sui social: «La casa di La Russa custodisce una collezione di memorabilia» recita il sottopancia. A quattro anni di distanza La Russa è il nome che la senatrice a vita Liliana Segre, testimone dell’olocausto e chiamata a presiedere le prime sedute di Palazzo Madama, ha scandito per dichiararlo nuovo presidente del Senato.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER GUS: I presidenti dei due rami del Parlamento sono sicure istituzionali rappresentative quindi non hanno poteri decisionali ma sono solo arbitri del corretto svolgimento del dibattito politico presso Camera e Senato. Certo, vista la rappresentatività della carica concordo conte. anch'io non gli avrei dato nulla del genere ma non è lui che conta e non può certo fare un colpo di stato da solo su dai😊. Quanto alla Onorevole Segre mi spiace dire che circa un mese fai, da vittima sopravvissuta all'orrore dell'Olocausto è passata ad essere carnefice dei non inoculati con parole violente, arroganti, discriminatorie e sconvolgenti. Visti gli orrori che ha passato era l'ultima persona da cui mi sarei potuto immaginare un attacco liberticida di tale ferocia quindi, resta il dolore per quello che. ha passato ma al contempo il mio sgomento oggi per quello che ha dichiarato in aula e fuori dall'aula.

MaratonetaGiò ha detto...

Il mondo si è capovolto. Non esiste più un partito che mi possa rappresentare. Amare la politica mi hanno insegnato che significa pensare al bene comune. Invece proprio in questi giorni i nostri governarti si sono regalati un bonus di 5.000 euro per acquistare tablet e pc. Hanno le facce di bronzo, non riescono più a vergognarsi per le scelte sciagurate che fanno. Il popolo soffre, chiede aiuto ma loro sono sordi. Abbiamo lavorato una vita, pagato tasse, versato contributi e ci ritroviamo vecchi con delle pensioni da fame e vorrebbero toglierci anche la dignità. Io non lo permetterò mai! Giovani ribellatevi perché se andiamo avanti così voi le pensioni non le vedrete neanche con il binocolo.

Caterina ha detto...

È un paese in cui regna l'odio, in cui tutti sono contro tutti. Basta guardare i commenti nei social per capire che non appena si toccano certi argomenti scoppiano vere e proprie liti.Non ci si confronta. Purtroppo ognuno pensa di stare nel giusto e nessuno è disposto più all'ascolto.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER ANGELA GIO': fossero solo le pensioni, andando avanti così non avranno nemmeno un lavoro anzi già ora lo trovano a fatica....

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER CATERINA: vero, purtroppo è sempre più così.

Ariano Geta ha detto...

I tifosi di calcio restano invasati, questo secondo me non è cambiato ;-)
Gli ultrà della politica ai comportano allo stesso modo, questo sì. Il senso della misura (e anche del ridicolo) in Italia sono ormai concetti arcaici che non vengono più applicati.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER ARIANO: no davvero, negli ul temi 10 anni almeno, i tifosi di una squadra di calcio quando analizzano una gara sono più lucidi di tanti "tifosi di partito" poi va beh il tifo è tifo ed allo stadio si canta e si salta roba tipo "Chi non salta blucerchiato è" "Genova è solo rossoblu" e si canta come dicevo roba tipo (testo non mio)

Un giorno all'improvviso

Mi innamorai di te

Il cuore mi batteva

Non chiedermi perchè

Di tempo ne è passato

Ma siamo ancora qua

Ed oggi come allora

Io tifo genoa

Ok sono andato off topic ma oggi giochiamo in casa e.... no va beh torno serio. meglio lol!!!😁

Marco ha detto...

Io rivoglio quegli anni dove ci si dicevano le peggio cose quando ci si azzuffava sul calcio o, meglio ancora, sui gusti musicali. "Non capisci un c***o di musica!" era il peggiore degli insulti.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MARCO già poi in politica si era più riflessivi.