lunedì 9 novembre 2020

L'Angolo del Rockpoeta®: "Diamonds & Lives"

 DIAMONDS & LIVES 

Marciamo compatti
Come tanti piccoli e bravi soldatini

Piccoli in effetti lo siamo
Io ho 10 anni
Yossuf ne ha 8 come Jabar
Najib 13
E Kolaf 7

E marciamo ogni mattina all'alba
Come soldatini ubbidienti 
Verso il nostro campo di battaglia
Loro in trincea
Noi sotto terra.

Miniera di diamanti
Siamo in Congo
Raccogliamo queste pietre taglienti
Ci feriamo per recuperarle
Ed il nostro sangue ci rende eroi
Agli occhi dei nostri compagni
Sono come medaglie al valore

Lo so 
Vi sembrerà sciocco
Ma ogni tanto dobbiamo avere una ragione per ridere
Anche stupida, ma una.

Tutto il giorno al buio
Aria poca
Elmetto che scivola via
Tutti quanti in cunicoli stretti 
A metri di profondità
Con poca luce fatta dalle lampade ad olio
Che devi augurarti non si mettano a fare luce davvero
Altrimenti una fiammata creerebbe l'inferno
E noi ci moriremmo in quell'inferno
Ci moriamo spesso in quest'inferno.

Giusto due giorni fa
Apparentemente tutto tranquillo
Ma la terra ad un certo punto trema
Lieve scossa di terremoto
Ma noi la sentiamo eccome

Proviamo a strisciare fuori
Più velocemente possibile
Ma era difficilissimo
Tra massi che cadevano verso di noi
E l'oscurità che non mostrava il cunicolo giusto per risalire
(mica tieni accesa la lampada ad olio pensa se cadesse di mano
in questo caos) 

Finalmente noi riusciamo a trovare la strada per tornare su
Riusciamo ad evitare le trappole mortali dei fondali terrestri
Noi ce la facciamo.... Noi... Ma Jabar no.
Aveva solo otto maledetti anni
Infanzia finita
Come se avesse mai avuto un cazzo d'infanzia!

Sapete che vi diciamo? Meglio così
È stato fortunato
Passare la vita,
E poi proprio questo periodo della vita,
Come schiavi - talpa
Al servizio di multinazionali senza scrupoli
Non ha senso.

Piangiamo
Ci abbracciamo
Ci calmiamo
Anche se il dolore lancinante al cuore non passa
Non ci lascia stare in pace.

Pomeriggio libero  oggi
Troppo generosi....

Rientriamo verso casa
Marciamo compatti
Ma con il capo chino

Jabar
Oggi questi piccoli soldatini 
Ti rendono omaggio:
Un fiore
La maglia di Messi 
Il tuo fumetto preferito
E poi ti richiudiamo con la terra
Per dirti infine un ultimo "Ciao"

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

31 commenti:

Gus O. ha detto...

A mani nude. Al massimo, proprio quando è necessario, con l’impiego di un bastone o di qualche altro arnese rudimentale. Certamente senza nessun equipaggiamento protettivo come guanti, elmetti o mascherine. Così, per almeno 14 ore al giorno, tutti i giorni, centinaia di schiavi bambini sono costretti a lavorare nelle miniere della Repubblica Democratica del Congo. A mani nude, estraggono il coltan, il cobalto e gli altri preziosi minerali indispensabili ad alimentare le batterie «ad alte prestazioni» dei nostri cellulari e dei nostri tablet. Una giornata di lavoro viene pagata un dollaro, al massimo due se il bambino è efficiente e un po’ più grandicello. Ma nelle miniere illegali, la paga scende a mezzo dollaro e le ore di lavoro aumentano. Teniamo presente che questa “paga” va decurtata dalle tangenti che i bambini sono costretti a versare ai militari che sorvegliano la miniera e che dovrebbero garantire il rispetto della legalità.
Riccardo Battazzo - Il Manifesto-

Ni vergognavo di commentare la tua straordinaria poesia, e allora ho copiato qualcosa da "Il Manifesto".

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER GUS: grazie, grazie per la testimonianza preziosa ed importante che hai postato del giornalista del Manifesto. Se vuoi anche commentare tu la poesia con parole tue, fallo assolutamente i tuoi commenti sono sempre profondi, mai banali, emotivamente coinvolgenti insomma sono tutto meno che commentuccoli.

Gus O. ha detto...

Cosa dovrei commentare? Hai scritto di una realtà che nemmeno conoscevo e tu sei riuscito a scovare. I tuoi versi sono lame che si conficcano nel mio corpo.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...


PER GUS: una realtà terribile che ha straziato anche me. Tra l'altro un altro drammatico effetto collaterale di questa devastante pandemia è che tutto il resto passa in secondo piano e nessuno più se ne interessa e questo non è giusto, non deve succedere.

Cavaliere oscuro del web ha detto...

Una brutta realtà, ho letto vari articoli su queste miniere, meditate gente, il capitalismo sfrenato e ingordo, ha portato sfruttamento e miseria. Il mondo ha bisogno di essere cambiato radicalmente, il sistema attuale ha fallito.
Sereno giorno.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER CAVALIERE: concordo con te questa società mondiale necessità di un totale stravolgimento per rimettere al centro priorità ora totalmente dimenticate e non considerate.

Fabio Melis ha detto...

La schiavitù minorile è una piaga della quale si parla molto meno di quanto si dovrebbe. Il mondo fa finta di non vedere per pulirsi la coscienza, seppellisce i morti e poi continua per interesse a tollerare tutto ciò. A volte non immaginiamo neanche lo strazio di queste giovani vite dimenticate dagli uomini e da quelle organizzazioni internazionali che molto potrebbero fare e niente fanno perché, alla fine, chi decide è sempre il capitale che prevale incontrastato sui diritti degli esseri umani e sulla natura in generale.

Claudia Turchiarulo ha detto...

Non conoscevo nemmeno io questa realtà.
Mi vien da pensare che per questi bambini sia la normalità, il senso del loro vivere, e probabilmente guardandoci intorno, ma molto lontano dal nostro naso, troveremmo situazioni ben più orribili.
Ma no, non è una gara a chi sta peggio.
Quindi non ci resta che essere solidali con i Congolesi (di tutte le età), e sperare che possano migliorare la propria posizione, per quanto appaia quasi impossibile.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER VOLTAIRE: concordo con ogni tua parola, molti poi chiudono un occhio se non entrambi in nome del profitto ed hai ragione anche molte organizzazioni internazionali alla fine poi non fanno molto.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER CLAUDIA: la loro è una "normalità obbligata" nel senso che si rendono ben conto della loro drammatica situazione ma ne sentono anche tutto il peso della sua ineluttabilità, in quanto non possono certo loro da soli riuscire a cambiarla. E qui scattano le colpe dei Paese ricchi...

cristiana marzocchi ha detto...

Come diceva giustamente Bracardi, L'UOMO é UNA BESTIA"

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER CRSITIANA:vero, almeno per la maggioranza. Ripensavo a proposito della tua citazione di Bracari che ricordo in radio ad Alto Gradimento trasmissione di e con Arbore e Boncompagni, ad un passo di un brano di Vecchioni "Stranamore" dove si legge

"E l'alba sul Danubio a Marco parve fosforo e miele
E una ragazza bionda forse gli voleva dire
Che l'uomo è grande, l'uomo è vivo, l'uomo non è guerra
Ma i generali gli rispondono che l'uomo è vino
Combatte bene e muore meglio solo quando è pieno

Ernest ha detto...

quante storie come questa, quante volte non ci rendiamo conto di ciò che avviene nel mondo

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER ERNEST: verissimo , e quante altre volte molti girano la faccia dall'altra parte per non voler vedere...

Ariano Geta ha detto...

Ho letto cose abbastanza inquietanti anche sulle tante magliette "made in Pakistan" o "made in Bangladesh" in vendita nei nostri eleganti negozi di abbigliamento, senza dimenticare la raccolta del cacao per le tavolette di cioccolato in vendita nei supermercati... A noi ci costano poco perché a monte vengono pagati una miseria, e spesso le ditte locali usano ragazzini di pochi anni per eseguire il lavoro...

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER ARIANO: confermo quanto hai pubblicato, ci sono molte situazioni che comportano lo sfruttamento di minori sul lavoro e purtroppo nessuno di noi fa niente perché a molti piace pagare un prodotto di qualità ad un prezzo accettabile.

Mariella ha detto...

Si, il comercio illecito di diamanti insanguinati è foraggio per acquisto di armi che servono ai conflitti interni africani, per la maggior parte. E questo nonostante sia stato creato un organo di controllo internazionale che certifica i diamanti grezzi puri rispetto a quelli macchiati di sangue.
Purtroppo i bambini sono coloro che pagano lo scotto più alto. Praticamente a costo zero vengono impiegati sia per l'estrazione dei diamanti, che per produrre abbigliamento. Ma anche donne, con condizioni di lavoro disastrose. Non posso dimenticare la questione Nike di qualche anno fa che mi indusse a smettere di acquistare qualsiasi prodotto con quel marchio.
Sarà una lunghissima lotta, chissà quando metteremo fine a tutto questo.
Poesia molto incisiva, come sempre.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MARIELLA: fino a quando questo capitalismo imperante riuscirà a soggiogarci, purtroppo ci sarà sempre gente che, al contrario per esempio di te, non rinuncerà a comprare una maglietta o delle scarpe o un diamante nonostante sappia bene da chi sia stato estratto ed in che modo.

fulvio ha detto...

È terribilmente triste che tantissimi poveri bambini che hanno la sola colpa di essere nati in un luogo sbagliato, un luogo abbandonato per la vergognosa avidità dei tanti che tollerano una schiavitù minorile.
Ciao fulvio

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER FULVIO: hai assolutamente ragione!

Patricia Moll ha detto...

Un'altra delle tante vergogne umane!
Togliere la fanciullezza ai bambini e renderli schiavi.
Diamanti o carbone che conta?
Conto lo squilibrio esistente tra chi può e chi no; tra chi gode e che piange; tra chi si pavoneggia per un gioiello e chi non può farlo nemmeno per il proprio respiro.
Versi terribili i tuoi, DAniele, ma terribilmente veri.
Sanguinano!

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER PATRICIA: purtroppo è una drammatica e schifosa realtà che ancora una volta dimostra come l'uomo sa essere orribile.

Elio ha detto...

E' vero che è uno scandalo e che nessuno fa niente per farlo terminare tanto più che non è solo nel Congo che si sfruttano i bambini, vedi le fabbriche di vestiti e magliette varie che continuano a negarlo. Ciao e buona settimana.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER ELIO: assolutamente vero, io ho preso il Congo come paradigma ma la realtà è che il fenomeno è diffusissimo in vaste aree nel mondo.

Franco Battaglia ha detto...

Quasi tutte le nostre marche, i nostri brand, le nostre quotidianità (orologi, scarpe, cellulari, vestiti) passano da bimbi vessati, quando sopravvivono. Perché poi ci sono sempre quelli che non faranno un lavoro, ne' nero ne' colorato, perché moriranno di fame, mentre noi ci lamentiamo per non poter più accedere ad un buffet, causa covid.
La tua poesia dovrebbe poter volare fuori da un blog e conficcarsi nell'anima di chi perpetra ingiustizie, in nome di non si sa cosa.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER FRANCO la tua sensibilità non ha confini è smisurata ed infinita e sono onorato che tu visiti questa mia umile piazza virtuale.

Vero molti brand famosi sicuramente sfruttano poveri bambini. La Nike per esempio era stata beccata. Bisognerebbe saperlo per boicottarle. Grazie ancora per le tue parole sui miei versi, parole che mi hanno toccato il cuore.

Pia ha detto...

Che tristezza e che magone leggere dalle tue parole qualcosa che sappiamo e che non vediamo. Per cui dimentichiamo.
Forse neanche noi siamo umani.
Storia in versi raccontata magistralmente, come sempre.
Ciao Daniele, grazie.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER PIA solo perché sono realtà apparentemente lontane da noi non vuol dire che le si debba ignorare. E chi come tanti di noi è particolarmente sensibile non ha minimamente intenzione di voltarsi dall'altra parte per non voler vedere.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER VALERIA: sono d'accordo con te è una cosa ignobile.

Maria D'Asaro ha detto...

Dovremmo boicottare tutti quei prodotti creati col sangue dello sfruttamento e dell'ingiustizia. E' difficilissimo, lo so. Ma forse è l'unica via... Grazie.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MARIA è la via.